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La storia di Artaban, il quarto re magio

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Mi ha sempre affascinato molto la storia di Artaban, il quarto re magio che non riuscì a raggiungere per tempo Betlemme, assieme a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Ad essa avevo già dedicato una lettera meridiana, un paio di anni fa (potete leggerla qui ). Ho scovato in rete una deliziosa videostoria, realizzata da Gthamban, e pubblicata sul suo canale youtube, tratta dalla versione più celebre del racconto, quella scritta dell'Ottocento da Henry Van Dyke , pastore della Chiesa presbiteriana. Mi è piaciuta così tanto che ho voluto tradurla e rimontarla, per nipoti e nipotini,  amici, e lettori di Lettere Meridiane. Potete guardarla qui sotto. Se vi piace, condividetela: è una bella storia di vita e di speranza. In fondo siamo tutti un po' Artaban, nel senso che tutti spendiamo la nostra vita in un viaggio alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Spesso li troviamo, senza accorgercene. Ecco il video, più sotto il testo tradotto e il collegamento alla versione originale, in...

Finché c'è solidarietà, Foggia non muore

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Foggia sta morendo , si lamentava qualche giorno fa sul suo profilo facebook Patrizia Lusi , che è una donna coraggiosa, una di quelli che non s'arrendono facilmente. L'amara riflessione di Patrizia ha scatenato una ridda di commenti. Tutti d'accordo sullo stato di malessere acuto che travaglia la nostra città. I pareri discordanti riguardavano se ci siano ancora speranze o se la città non sia già morta da un pezzo, e stia incamminandosi verso la putrefazione. Foggia sta morendo? Difficile dar torto ai pessimisti. Ma guardate la foto che sta girando in questi giorni sul social network, e che riguarda l'iniziativa promossa da un noto fornaio foggiano, che la sera regala il pane invenduto. Nel manifesto che annuncia il bel gesto, il buon Frasca è così modesto da non usare termini come dono, regalo, solidarietà. È un lessico asciutto. Il fornaio si limita a dire che clienti e non "troveranno fuori dal negozio, in un cesto, il pane avanzato, in modo che se qualcun...

Vent'anni fa veniva ucciso Francesco Marcone, l'Ambrosoli del Sud

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Vent’anni fa, il 31 marzo del 1995,  venne ucciso Francesco Marcone , e dalla allora a Foggia niente è stato come prima. Quella sera, la città scoprì, nel modo più tragico possibile, quanto già sapeva ma che tentava di esorcizzare fingendo di non sapere: che rispettare le regole e farle rispettare costava un prezzo sempre più alto. Che si poteva pagare perfino con la vita. Si accorse, dopo anni di incertezze e di tentennamenti, che la mafia esisteva pure a Foggia, e che cominciava un assalto che con gli anni sarebbe diventato sempre più virulento. Da allora, nel bene e nel male, la storia del sacrificio di questo eroe civile, l’ Ambrosoli del Sud , come lo ha definito con una felice espressione Rossella Orlandi su Il Sole 24 Ore , si è profondamente intrecciata con quella della città. Se da un lato Foggia si è trovata sempre più spesso, con frequenza addirittura quotidiana, a dover fare i conti con la criminalità e la illegalità, dall’altro è fiorita una coscienza civile, gra...

Natale, 2014 anni dopo: non più la stella cometa, ma la stazione spaziale

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Duemilaquattordici anni fa, un astro luminoso solcando il Cielo indicava a donne e uomini di buona volontà, a umili pastori e potenti re, l'inizio di un nuovo capitolo e di una nuova speranza nella storia dell'umanità. Ieri sera - vigilia del Natale di duemilaquattordici anni dopo - il cielo della sera è stato rischiarato da un altro corpo luminoso. Non un astro ma una macchina costruita dall'uomo: la stazione spaziale internazionale ISS, la cui rotta è passata alle 18.20 precise sulla provincia di Foggia, sorvolando proprio il capoluogo. Grazie al cielo terso e alle ottime condizioni di visibilità sono stati in molti ad ammirare l'inedito spettacolo: la stazione era simile ad un aereo, senza luci intermittenti, ed ha attraversato il cielo piuttosto rapidamente. A suo modo anche questo miracolo di tecnologia annuncia una speranza: che lo straordinario progresso scientifico raggiunto dall'umanità venga speso per migliorarne la vita, e non più per guerre com'è ...

Parla la ragazza che ha trovato e restituito il portafogli: "I soldi non sono tutto"

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Ha destato un'attenzione che veramente non mi aspettavo il post sui diversi casi di portafogli perduti e restituiti ai legittimi proprietari che si sono registrati a Foggia negli ultimi giorni, proprio mentre la città veniva sconvolta da ripetute bombe del racket. Tra i tanti post che hanno commentato la notizia, c'è anche quello della protagonista di uno degli episodi messi in evidenza nella lettera meridiana . Si chiama Carmela Daniela e - come racconta lo zio, Giovanni Nittoli , ha rinvenuto qualche giorno da un portafogli che conteneva una bella cifra 1.200 euro. La ragazza è riuscita a rintracciare la signora che l'aveva smarrito, attraverso i documenti contenuti dal portafogli. Fin qui è un bel gesto, una bella storia di onestà, ma non è ancora finita. Carmela Daniela ha infatti rifiutato la ricompensa che la signora le aveva offerto in segno di gratitudine. E svela le ragioni del suo gesto in un post di rara bellezza: "i soldi non sono tutto nella vita ......

Il piccolo miracolo quotidiano dell'ospedale Don Uva

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Ci sono miracoli difficili a vedersi, perché la Provvidenza non ama le luci della ribalta.  Ci sono miracoli che fioriscono e si consolidano giorno per giorno, come l’amore di madri e di padri che accudiscono e curano i loro bambini down. La storia di Dio s’intreccia alla storia degli uomini, fatti a sua immagine somiglianza, e quindi potenzialmente divini, come mi ha insegnato don Tonino Intiso, nel suo libro La nostra vita: la storia di Dio, ma anche in tanti piccole e grandi testimonianze che ho toccato con mano, nel corso di un’amicizia che va avanti da quarant’anni. Ci sono miracoli non gridati, che ti stupiscono e ti colgono di sorpresa. Miracoli che si annidano tra le righe di un comunicato stampa, come quello diffuso ieri dal Comitato spontaneo dei familiari dei pazienti dell’ospedale Don Uva di Foggia. Da mesi il nosocomio si trascina in una difficilissima vertenza, che è assai diversa dalle solite, perché non si tratta di difendere un posto di lavoro e bas...