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Avrei voluto amarti

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Facciamo un gioco. La poesia su Foggia che pubblico di seguito mi piace molto. Moltissimo. Perché è assai ben scritta e, pur non essendo io un critico letterario, la trovo poeticamente molto efficace e pregnante. E poi perché svela e racconta uno stato d’animo assai diffuso , che sento anche molto vicino al mio modo di vedere Foggia, di viverla. Di amarla e di detestarla.  Mi piace davvero molto il sottotitolo, che è al tempo stesso una dedica: "Ad una città senza Comunità" . Il male più profondo di Foggia sta proprio in questo: nel suo essere una città (o più precisamente omile , per dirla con Danilo Dolci ) che non riesce a divenire una comunità civile. Non vi rivelo il nome dell’autore, e sta qui il gioco. Però lascio le note che accompagnano i versi e che in un certo senso ne tradiscono l’identità.  Leggete questa bella poesia, amatela, condividetela e ditemi chi, secondo voi, ne è l’autore.   * * * E ora che son qui speso agli anni e che posso dirlo ...

Foggia da omile a città. Gli interventi.

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Tanti e interessanti i commenti alla Lettera aperta ai candidati , nella quale suggerivo la lettura di alcune pagine di Danilo Dolci, per trasformare Foggia dall’omile che è, in una città-territorio. Nella lezione del filosofo non violento, è necessario un ribaltamento di sguardo, di prospettiva, così come ha dimostrato Antonio Vigilante, studioso del pensiero dolciano ed egli stesso autore di saggi e riflessioni sul grande pensatore ( qui il post sulle proposte avanzate da Vigilante ). Ecco di seguito i contributi e i commenti giunti - va sottolineato - più dagli amici lettori meridiani che non dai candidati. Dove intervengono candidati, comunque li segnalo, chiedendo scusa fin d’ora per eventuali omissioni. Siete in 687, difficile ricordarvi tutti. Patrizia Lusi ( candidata ) Rispondo volentieri alla "provocazione" di Geppe e lo faccio perché trovo interessante la definizione di Omile fornita nella tua riflessione. Intanto c’è nella parola stessa un riferimento alla ...

Foggia da omile a città: le proposte ai candidati di Antonio Vigilante

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Trasformare Foggia da omile in città, utilizzando lo sguardo e la prospettiva culturale di Danilo Dolci. La proposta lanciata da Lettere Meridiane nella lettera aperta ai candidati e agli elettori trova la sua prima risposta da parte di un elettore. Particolare. Si tratta di Antonio Vigilante, che è non soltanto una delle più lucide intelligenze foggiane, ma anche uno dei più qualificati studiosi del pensiero e delle opere del grande sociologo nonviolento, che spese la sua vita per l'emancipazione delle masse povere e diseredate della Sicilia. Vigilante somiglia per molti aspetti a Danilo Dolci. È un intellettuale scomodo ai limiti dell'eresia, un finissimo pedagogista, ma anche un attento lettore della realtà locale. In un articolo pubblicato su Stato Quotidiano , Vigilante commenta l'iniziativa e lancia a sua volta quattro proposte ai candidati sindaco "per essere una città e non un omile". Citando Gandhi, Vigilante sposta i termini di valutazione dei pr...