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Visualizzazione dei post con l'etichetta reportage

Una settimana in Brasile (di Sergio Ricciuto Conte)

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Sergio Ricciuto Conte è un talentuoso artista foggiano che vive e lavora in Brasile. Dopo aver vissuto dal di dentro la travagliata vicenda che ha portato all'arresto e all'incarcerazione dell'ex presidente Lula, ha scritto un reportage molto utile a capire il contesto in cui i fatti si sono verificati, e il clima che si respira nel paese sudamericano. Ci tenevamo a pubblicare questo scritto perché pieno di sensibilità, di amarezza ma anche di speranza, e ringraziamo Sergio per averne consentito la pubblicazione, suggerendo ad amici e lettori di Lettere Meridiane di visitare il suo sito, veramente interessante e sorprendente [lo trovate a questo indirizzo web: https://www.sergioricciutoconte.com.br/ oppure su  facebook a questa pagina (e mettete mi piace ...) https://www.facebook.com/SergioRicciutoConte/  ]. Buona lettura. * * * DUE APRILE:  “Non arresteranno i miei pensieri, non arresteranno i miei sogni. Se non mi lasceranno camminare, camminerò at...

"Bradisti" all'assalto delle Tremiti, il reportage vintage di Aldo Varano

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La Tribuna di Foggia è stato un periodico di ispirazione democristiana, che si stampava a Foggia nel 1954. Poteva annoverare buone, di intellettuali, scrittori e giornalisti, più o meno direttamente impegnati in politica, come Gabriele Consiglio, Anacleto Lupo, Giuseppe D'Addetta, Antonio Manuppelli. La terza pagina era dedicata ad argomenti culturali, ed ospitava pezzi e reportage di buona qualità, come quello, che pubblichiamo di seguito, che uscì nel numero del 18 ottobre 1954 con il titolo Felici alle Tremiti i nemici delle Miss. L'occhiello e il sommario erano invece, rispettivamente:  Vita primitiva dei «bradisti». a S.Domino e S.Nicola e Nella vita, prima o poi, tutti cerchiamo un’isola appartata. Spesso ce la fabbrichiamo con la fantasia. Noi l’abbiamo trovata realmente qui e ci sentiamo come a casa nostra . Il neologismo bradista si richiama all'aggettivo brado, ed intende evidentemente indicare turisti amanti della vacanza naturalistica ante litteram, non s...

Quando Bacchelli venne alle Tremiti

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Quello che  state per leggere è uno dei primissimi reportage turistici che riguardino il Gargano e le Tremiti. Uscito sulla Stampa di Torino venerdì 19 aprile 1929, reca una firma illustre, anzi illustrissima. E' quella di Riccardo Bacchelli , che all’epoca aveva 38 anni, aveva da poco debuttato come romanziere, dopo aver fondato la rivista letteraria La Ronda ed essersi segnalato come fine saggista ed autore teatrale. Bacchelli diventò uno degli scrittori italiani più amati con la trilogia de Il mulino del Po, da cui venne tratto anche un fortunato sceneggiato televisivo. Fu più volte candidato al Nobel per la Letteratura senza mai riuscire a centrare l’ambizioso traguardo, ostacolato, pare, dalla sua militanza cattolica, poco gradita agli ambienti socialisti e calvinisti svedesi. Fu autore di apprezzati libri di viaggio, ed a questo filone si iscrive senz’altro Le isole delle acque verdi che, più che un reportage turistico sull’arcipelago diomedea, è un racconto del viaggio...

Gargano, terra dimenticata

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Una lectio magistralis di giornalismo. Una pagina che trasuda di quel realismo magico che secondo Massimo Bomtempelli caratterizzava la scrittura di Anna Maria Ortese . Prosa che diventa poesia, esaltando il vero, anzi sublimandolo. Ecco, come vi avevo promesso e anticipato nella lettera meridiana di ieri , la prima parte del reportage di Anna Maria Ortese sul Gargano,  Terra dimenticata . * * * Il Gargano mi ha offerto un tale numero di sorprese, in questi due giorni, che ancora adesso ne serbo l’immagine di un paese stregato. Qui, la bellezza celeste delle cose, ha isolato e perduto gli uomini. In alcuni momenti, sembra non vi sia altro che beatitudine, subito dopo avvertite la presenza di un nero sconforto. Dopo le selvagge impressioni della sera precedente, fra la spiaggia e gli antri domestici di Peschici, e una lunga notte trascorsa nella locanda di Rodi, minacciata da presso dal vento e dal mare, che in quell’incertezza del buio esasperavano la loro potenza, non cr...