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Foggia salverà la Fiera, e la Fiera salverà Foggia (di Franco Antonucci)

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La Fiera di Foggia nel 1777, in un acquerello di Luigi Del Giudice Il pezzo di Geppe Inserra sulla Fiera di Foggia come una inaspettata risorsa intelligente per la città di Foggia, ma anche nei confronti dell'intero territorio, mi riporta immediatamente ai casi di tante città, che, di fronte alla loro crisi di ingolfamento o di mancato nuovo sviluppo, utilizzano le "aree dismesse" come polmoni in cerca di nuovo ossigeno. Ovvero di ribaltamento delle situazioni stallate. Nel caso della Fiera di Foggia in crisi, in effetti, non si tratta di una "area dismessa" classica (in genere sono spazi lasciati vuoti da industrie in crisi, che con l'espansione inesorabile delle città, vengono a trovarsi in posizione scomoda, al tempo stesso diventando risorse nuove per la città in deficit di Aree utili al nuovo sviluppo-intelligente), ma di un'Area strategica rispetto ai nuovi potenziali di sviluppo, visti dalla città capoluogo verso il suo vasto territorio pol...

Antonucci: per crescere la Capitanata deve cambiare registro

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La recente Graduatoria del Sole24ore sulla "qualità della vita" delle "province italiane" pone la Provincia di Foggia al centoduesimo posto (102/110) della classifica nazionale. Al disotto della media nazionale, con 382 punti, come ha evidenziato letteremeridiane.com in una sua interessante segnalazione , fornendo utili indicazioni per approfondimenti nei singoli settori di indagine. Credo comunque che i primi a dover esaminare attentamente le rispettive componenti delle singole sub-classifiche, debbano essere gli Amministratori pubblici, riconsiderando la conduzione e la politica dei loro Enti ed Organismi, con l'intento di incidere sui dati negativi perché crescano. Singolarmente e contestualmente rispetto al tutto. Con logica, quindi, non puntualizzata (anche), ma tesa alla ricostruzione di una strategia complessiva provinciale, "di sistema", secondo modelli di sviluppo fluidi, dinamici, mai fermi, secondo processualità continue, sempre rife...

Politica in bilico, per una Capitanata in bilico (di Franco Antonucci)

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Animatore della rete Pro Capitanata , assieme a Michele Lauriola , Franco Eustacchio Antonucci è anche, da decenni, un protagonista del dibattito e della pianificazione per lo sviluppo della provincia di Foggia. Urbanista e per molti anni dirigente tecnico del Consorzio Asi ha vissuto in prima persona "i decenni deboli" che hanno visto prima esaurirsi il modello di sviluppo industriale che la Capitanata aveva vissuto negli anni Sessanta, e successivamente  nascere e aggravarsi di una crisi acuta e profonda, che postula la necessità di un nuovo modello di sviluppo. Allora come oggi, la grande scommessa è rappresentata dal territorio: salutato e osannato come una risorsa di cruciale importanza per i suoi evidenti valori, per la sua grandezza, per la sua varietà, ma quasi mai assurto a protagonista autentico dei processi di crescita della comunità. Come ricollocare il territorio al centro delle strategie di sviluppo per i prossimi anni, come utilizzarlo quale motore per una...

Antonucci: Università collante di una Capitanata sempre più coesa e integrata

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L'Università come possibile collante di un nuovo e diverso modello di integrazione e di coesione territoriale. L'dea di un territorio dilatato che abbracci la Pentapoli, e non solo. ma che parta dalle eccellenze. Dalle molte eccellenze che il territorio provinciale possiede, e che dovremmo abituarci a chiamare più spesso Capitanata e non provincia di Foggia. La stessa rete ospedaliera può venire riorganizzata all'interno della idea e della sfida del territorio dilatato. La capacità visionaria di Franco Antonucci questa volta vola davvero alta, a suggerire prospettive nuove e diverse per il nostro futuro. Leggete, meditate, dite la vostra ( g.i. ) * * * di Franco Antonucci Qualche mese fa ho letto qualcosa sull'Università di Foggia e le sue difficoltà di radicamento nel territorio. Non solo nella città di Foggia. Credo sia opportuno affrontare più in profondità la questione, non solo per l'importanza che una struttura del genere rappresenta per la cultura in ...