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Visualizzazione dei post con l'etichetta decoro urbano

La resa del guerriero alla bruttezza dilagante

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Non so se gli alberi hanno un’anima. Ma a guardare quel che resta di questo cedro del libano che si ergeva nel giardino dell’Arpa (l’agenzia regionale preposta alla tutela ambientale…) verrebbe fatto di dire sì. Sembra quasi che i rami si trasformino in braccia, che si aprono in un gesto amaro di resa. Un guerriero che, stanco di combattere, alza le mani e si arrende alla cultura della bruttezza che dilaga a Foggia. Un muto grido di dolore. Ma questa volta pare che a determinare la drastica potatura non siano state le ragioni di sicurezza invocate per l’abbattimento dei pini pericolanti ai Cavalli Stalloni, in via Guglielmi e a Parco San Felice. In un post pubblicato sul suo profilo facebook, Giuseppe Messina ricostruisce la sconcertante vicenda: Il "guerriero" stilizzato e lo "stucchio" - scrive Messina, riferendosi ad un secondo albero, che potete vedere nell'immagine a fianco - appartengono alle buonanime di due splendidi cedri del Libano, alti non ...

Io voglio e pretendo... (di Maurizio De Tullio)

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Ho letto con estremo disagio il grido di dolore lanciato da Geppe Inserra e lo sottoscrivo interamente. Lo faccio non solo per la vicenda in sé ma perché mi dà modo di riannodare un po’ certi fili della memoria. Avevo poco più di 20 anni quando, dai microfoni e con le telecamere della neonata Teleradioerre , testimoniavo lo stato di degrado delle nostre strade urbane, compreso lo sconcio di marciapiedi e selciati stradali deturpati e, soprattutto, resi pericolosi dalle (innocenti: è bene ribadirlo!) radici dei nostrani Pini d’Aleppo. Per la verità, a quel tempo e negli anni a seguire, quelle mie denunce giornalistiche – nonostante avessi cambiato emittente (nel 1979 passai a Radio Luna ) – non diminuirono e non solo non si riusciva ad avere risposte pertinenti e pretenziosi interventi riparatori, ma, sul piano della denuncia civica, mi sentivo un pesce fuor d’acqua: le mie erano le classiche parole al vento. Nel 2005, al tempo in cui con Angelo Renzulli curavamo sul web il famos...

Quegli alberi abbattuti che distruggono la memoria...

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Diciamo la verità fino in fondo. Vivere a Foggia non è una delle cose più gratificanti che possano capitarti nella vita. E, nonostante tutto questo mio scrivere sulla necessità di restare, anche io certe volte vorrei arrendermi, scappare, togliermi dalle scarpe la polvere di questa città sempre più brutta. Mi tengono legato ancora qui i ricordi. Ho una età in cui è già tutto passato e la felicità non può essere più riposta nel futuro. Il fascino delle possibilità, la voglia di esplorarle non appartengono più all'oggi. Nel suo ultimo, bellissimo film "La tenerezza", Gianni Amelio suggerisce che la felicità non è un traguardo da raggiungere, ma una condizione da ritrovare voltandosi indietro: non la trovi guardando in avanti, ma volgendo le spalle (l'efficace sintesi della poetica della pellicola non è mia, ma di Alan Smithee, e se vi va, potete leggerla tutta qui ). Volgermi indietro è un esercizio che faccio spesso mentre  cammino per le strade e le piazze della ...

Telecom, promesse di marinaio? La bruttura di piazza XX settembre sta sempre lì

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Sono passati ormai più di cinque mesi dalla promessa di spostare la centralina che deturpa il mascherone e la facciata di palazzo Barone-Perrone nella centralissima piazza XX settembre, ma ancora nulla si è mosso. La sola differenza rispetto a cinque mesi fa, quando, sommersa dalle polemiche e davanti ad una formale istanza avanzata dalla sezione foggiana del Fai (Fondo Ambiente Italia), Telecom si era impegnata a sanare lo sfregio, è che la società telefonica ha “firmato” il misfatto. Adesso, sull’orrenda centralina è stata apposta un’etichetta adesiva che rende noto che il marchingegno contiene i terminali della fibra ottica che si usa per le connessioni digitali di telefonia e di dati. La bruttura resta tutta intera. Il mascherone deturpato Dopo la denuncia di Lettere Meridiane , il responsabile provinciale del Fai , Nico Palatella , aveva chiesto formalmente all’azienda telefonica di spostare la centralina in un altro sito. Anche la Gazzetta del Mezzogiorno aveva pubblicat...

Foggia deturpata: un altro scempio in piazza Federico II

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Sono stati veramente tantissimi, i commenti improntati a sdegno e le proteste degli amici e dei lettori, alla lettera meridiana in cui abbiamo denunciato l'incredibile scempio perpetrato dalla Telecom in piazza XX settembre, dov'è stata installata una centralina che deturpa la facciata di palazzo Barone-Perrone, occultando parzialmente il mascherone di pietra che l'adornava. La maggior parte dei commenti è accomunata dal desiderio di trovare i responsabili. Ma siamo sicuri che sia proprio una questione di responsabilità altrui, e che, invece, certe cose non accadano semplicemente perché non ce ne accorgiamo, o ce ne disinteressiamo, o peggio ancora, perché ci siamo così abituati al brutto che ci circonda, che non si facciamo neanche più caso? Tra tutti i commenti ho trovato particolarmente significativo, al di là dell'ironia di cui è soffuso, quello postato sulla bacheca del blog da Mary che scrive testualmente: "Seeee.... La verità è che tutti se ne fregano ...

Lo scempio del mascherone di piazza XX settembre. Interviene il FAI

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Non si sono fatte attendere le reazioni allo scempio del mascherone di piazza XX settembre, occultato da una centralina installata da Telecom e documentato da una lettera meridiana di qualche giorno fa. È sceso ufficialmente in campo il Fondo Ambiente Italiano (FAI) , il cui capo-delegazione provinciale, Nico Palatella , ha inviato alla Telecom di Bari una lettera per sollecitare un intervento che restituisca alla piazza il suo decoro. Palatella ha anche preannunciato l'intervento diretto del Fai, per ripulire l'insegna e il muro, a loro volta imbrattati dai consueti atti di vandalismo che deturpano i muri dei palazzi foggiani. "Dopo anni di disattenzione generale sul valore e patrimonio storico della nostra città da parte veramente di tutti - cittadini ed istituzioni locali in primis - qualcosa si sta muovendo - scrive Palatella - e questo ritrovato spirito di appartenenza genera segnalazioni, sulle quali siamo chiamati ad intervenire, per ruolo e per senso civico....

Foggia di Bennato al nuovo terminal bus? Chi è pro, chi è contro.

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Non si sono fatti pregare, gli Amici e i Lettori di Lettere Meridiane nel dire la loro sull’idea, avanzata da Alberto Braglia e sostenuta da Giovanni Cataleta , di collocare all’ingresso del nuovo terminale bus della stazione di Foggia, il murale che attualmente adorna uno dei pannelli antirumore installati in viale Candelaro, all’altezza della Scuola Media Foscolo.  Il murale raffigura artisticamente i versi della canzone Foggia , di Eugenio Bennato. Molti i commenti che si suddividono piuttosto equamente tra quanti sono d’accordo con la proposta e  quanti invece suggeriscono altre ipotesi. Ringrazio tutti gli autori dei contributi che sono veramente molto interessanti e stimolanti e che raggruppo in questa lettera meridiana, proprio per dare modo a tutti di leggerli. Gianni Ruggiero , fine poeta e cantautore foggiano, non è d’accordo per comprensibili ragioni: " Macchè Bennato e Bennato. Mettiamoci i versi di Lepore, Anzivino, Pagliara, Serricchio, di De Seenen. B...

L'allarme di Volpe: i palazzi storici di Foggia condannati all'oblio

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Giuliano Volpe , professore di archeologia, rettore emerito dell'Università di Foggia e presidente del Consiglio superiore dei beni culturali del Mibac, è un foggiano d'adozione. Barese di Terlizzi, dieci anni fa ha scelto di vivere a Foggia comprando casa nel centro storico e ristrutturandola, non senza dover fare i conti con le estenuanti lungaggini della burocrazia (ho avuto modo di parlare in questa lettera meridiana di un po' di tempo fa). Una decisione senza dubbio coraggiosa, che testimonia la volontà di mettere radici in quel territorio che, come intellettuale e come uomo di scienza, sta cercando di far crescere. In una intervista pubblicata oggi dal quotidiano L'Attacco, partendo proprio dalla sulla decisione di vivere a Foggia, Giuliano Volpe riflette sui problemi della città, sulla perdurante difficoltà di attuare politiche che portino alla rivitalizzazione del centro storico, e lancia l'allarme sull'amaro processo di declino e di degrado che ang...

La bella Foggia che non t'aspetti: il parco don Bosco

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È un angolo così carino e così insolito che non diresti che è Foggia. Anzi, la periferia di Foggia. Siamo al Parco don Bosco di via Annino Gentile, parallela di via Lucera e praticamente biglietto da visita della città per quanti vi accedono dalla statale 17. Un parco giochi ampio, ordinato, spazioso, con un prato ben curato, impreziosito dalla bella statua dedicata al fondatore dei salesiani e tutelato da un cospicuo impianto di videsorveglianza a scoraggiare atti di vandalismo, purtroppo sempre in agguato. Questa oasi di pace sorge all’estrema periferia, e offre lo spettacolare panorama del Tavoliere incorniciato dal Gargano. A farmi  scoprire quest’angolo intrigante della città sono stati i miei indomiti nipotini, durante una passeggiata domenicale in bici. Il parco è circondato da un complesso di edilizia residenziale convenzionata, nato nell’ambito della riqualificazione di Borgo Croci, e testimonia in un certo senso che nel capitolo delle opere sociali realizzate in regi...

Allarme a Foggia: amianto in viale Giotto

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Con un documentato articolo  su Newsgargano , Nico Baratta lancia l'allarme sulla presenza di amianto a Foggia. Il fatto si è verificato in viale Giotto, dove alcuni ignoti avrebbero lasciato  nei pressi di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani una vasca di eternit, probabilmente una vecchia autoclave. L'oggetto è stato messo in sicurezza affinché non disperda nell'aria i residui velenosi. La zona è stata transennata. I residenti attendono l'intervento di bonifica. Per leggere tutto l'articolo di Baratta, cliccare qui .

Il Gargano dimenticato

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Per il Gargano colpito dalla disastrosa alluvione di settembre, è scattato il conto alla rovescia. La stagione turistica 2015 si approssima, e la ricostruzione è ancora tutta di là da venire. Con il rischio, che sta diventando sempre più concreto, che al danno si aggiunga la beffa.  Le fotografie inviate a Lettere Meridiane dall’amica Silvana Silva appartengono ad un album pubblicato su facebook da Pietro Carnevale , con l’emblematico titolo I danni dell’alluvione continuano . La ritardata messa in sicurezza dei siti, infatti, non solo allunga i tempi della normalizzazione, ma potrebbe produrre ulteriori danni, aggravando il già drammatico bilancio del disastro. L’ampio servizio fotografico riguarda il sito in località Guardiola, tra Ripa e Pantanello a Rodi Garganico, utilizzato per quello che doveva essere lo "stoccaggio provvisorio" di terreno, fango, detriti rimossi dalle zone colpite dall'alluvione. “Le foto parlano chiaro – rileva Carnevale - . Disast...

Fontane, patrimonio degradato e depredato. Scomparsa quella di via san Severo.

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L'amico Enzo Garofalo mi segnala - gliene sono profondamente grato - un fenomeno di malcostume inquietante, anche perché si consuma sotto i nostri occhi, senza che ce ne accorgiamo (ed è proprio questo l'aspetto più amaro e paradossale: come possano scomparire pezzi pregiati dell'arredo urbano e storico della città senza che nessuno si indigni o protesti). Garofalo lamenta lo stato di abbandono delle fontane pubbliche dell'Acquedotto pugliese che una volta dissetavano i foggiani. Da tempo sono state lasciate a se stesse, nonostante abbiano un indubbio valore storico e funzionale. E, come sempre accade quando il patrimonio pubblico viene abbandonato all'incuria e all'inclemenza del temo, c'è chi pensa bene di approfittarne. Una alla volta, le fontane stanno scomparendo. Più precisamente, per dire pane al pane e vino al vino, vengono fatte scomparire dai soliti ignoti, presumibilmente allo scopo di rivenderle come oggetti d'arredo per ville e case pr...

La denuncia dell'archeologo Lilli sul Fatto Quotidiano: "Foggia divorata da asfalto e cemento"

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Manlio Lilli è un archeologo romano che affianca alla ricerca e all’insegnamento un’intensa attività pubblicistica. È autore di articoli e saggi, nonché curatore di diverse voci dell’Enciclopedia Archeologica e nel Mondo dell’Archeologia edita dalla Treccani. Conosce bene la provincia di Foggia, per aver lavorato in una campagna di scavo a Lucera. Al capoluogo dauno ha dedicato, sulle pagine de Il fatto quotidiano , un lungo e documentato articolo (potete leggerlo integralmente qui ) in cui racconta il degrado in cui versano due importanti beni culturali cittadini quali la Masseria Pantano e il villaggio neolitico nei pressi del Campo degli Ulivi. Il denominatore comune che lega le due vicende è che entrambi i beni, dopo essere stati lasciati abbandonati a se stessi, sono stati ingoiati dall’asfalto e dal cemento. I dati che cita Milli circa il consumo di suolo a Foggia, tratti dal Report Ispra, sono impressionanti. L’8,3% del suolo del capoluogo dauno, pari a 4.192 ettari di s...

Tratturo Ordona-Lavello oltraggiato dai vandali. Ma un bando del Comune potrebbe salvarlo.

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Scrivendo Lettere Meridiane , ho spesso la bella sensazione di scrivere una storia collettiva, grazie alle storia che vengono raccontate dagli amici e dai lettori, grazie ai loro commenti, alle loro riflessioni. Le vostre storie mi piacciono soprattutto perchè quasi sempre descrivono il cuore di Foggia e della Capitanata, raccontano di una città possibile, stimolano la classe politica e dirigente a migliorare i posti in cui viviamo. Sono belle storie, come quella che l'amico Alfre De Martino , sempre attento ed acuto nei suoi scritti ha postato sulla home page della pagina facebook di Lettere Meridiane , riguarda una delle tante opere realizzate, ma poi abbandonate a se stesse alla mercé dei vandali, una delle tante occasioni perdute: il tratturo Ordona Lavello . Leggetela, condividetela, commentate. * * * Tratturo Ordona-Lavello, doveva essere il fiore all'occhiello di una città civile, consentire ai cittadini di avere un luogo dove andare in bici, correre o semplicement...

Domani a Parco San Felice il Foggia Music Festival. Perplessità sulla location.

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Domani, con inizio alle ore 16.30, quattordici ore di musica non stop animeranno Parco San Felice per la seconda, attesa,  edizione del Foggia Music festival. Si tratta del primo festival  dedicato ai ritmi della  House Music, Techno, Reggae, Dubstep, Trap, EDM e Hip-Hop!, che richiameranno nel cuore verde di Foggia giovani appassionati da tutta la Capitanata e zone limitrofe, attirati dai nomi dei dj  in consolle e dall’allestimento della location, che vede  un imponente impianto luci e audio. Un’iniziativa interamente autofinanziata e a partecipazione gratuita che vede l’unione di staff di tre realtà organizzative diverse: ARTIST BY HOFFMAN KLAB (Reggae),  HANGOUT PROJECT (EDM, House music, Trap, Dubstep, Hip-hop) , LEBEN SOUND (House, Tech house, Techno). Nel segnalarmi la notizia (tratta dal sito di Teleradioerre ) Maurizio De Tullio manifesta (fondate) perplessità per l'aver autorizzato una simile manifestazione nel luogo forse oggi più delica...

Ecco le immagini dell' (irreversibile?) degrado di Palazzo Trifiletti

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Ci sono immagini più eloquenti di mille parole. Grazie all'amico Valter Caricchia che ha postato, a commento della lettera meridiana in cui davo notizia della petizione promossa da Tommaso Di Gioia per sensibilizzare pubblica opinione e decisori pubblici a fare qualcosa per salvare Palazzo Trifiletti. Le fotografie sono inequivocabili. Di Palazzo Trifiletti resta ormai sempre meno da salvare. Il tetto ha già ceduto in più punti, e senza interventi urgenti che cerchino almeno di mettere in sicurezza quanto resta, è davvero azzardato ipotizzare interventi di restauro. Per la verità, alcuni rumor che giungono da Palazzo di Città dicono che comunque qualcosa si sta muovendo. Vedremo. La documentazione fotografica di Caricchia dimostra che non c'è tempo da perdere. Chissà che a fare il miracolo non sia la pressione dell'opinione pubblica. La petizione lanciata da Di Gioia, come tutte le iniziative del genere, è un gesto poco più che simbolico. Che però ha una sua effic...

Salvare Palazzo Trifiletti Giovene, c'è una petizione on line

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"A tutti coloro che credono che la bellezza salverà il mondo. Salvare Palazzo Trifiletti Giovene" Con queste semplici parole, Tommaso Di Gioia, volontario del FAI di Foggia che sta cercando di costituire il gruppo giovani della prestigiosa organizzazione, lancia sulla rete una petizione per salvare lo storico Palazzo Trifiletti Giovene ubicato nel cuore del centro storico del capoluogo dauno, in corso Garibaldi, e da qualche giorno  circondato dalle lamiere assieme ad un altro pezzo importante della storia cittadina, il Cineteatro Garibaldi. Il timore è che la transennatura, probabilmente determinata dalla necessità di proteggere l'incolumità pubblica, preluda al definitivo abbandono dell'idea di salvare questi due tesori della città. Per sottoscrivere la richiesta, cliccare al seguente indirizzo: http://www.change.org/p/a-tutti-coloro-che-credono-che-la-bellezza-salver%C3%A0-il-mondo-save-palazzo-trifiletti-giovene . Non è la prima petizione che sia stata lancia...

Intellettuali in fuga, Foggia ancora più povera

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Gianni Pellegrini , docente, musicista, cantautore (ha pubblicato qualche mese fa lo stupendo album Ferlizze , se vi va di saperne di più trovate qui la recensione ) ha cominciato da qualche giorno la sua attività didattica in quel di Trieste. Nuova scuola, nuova cattedra. Ha lasciato Foggia, così com'è successo ad altri intellettuali di calibro come Antonio Vigilante e Salvatore Speranza . Una scelta sofferta, su cui Gianni riflette offrendo il suo contributo alla discussione avviata da Lettere Meridiane a proposito di Palazzo Trifiletti. Permettemi una considerazione: da Foggia vanno via gli intellettuali, da Foggia va via la memoria. Il declino sembra inarrestabile. Ecco quanto scrive Gianni, che ringrazio per la sua riflessione, sintetica ma stimolante, perché assieme al problema della conservazione delle architetture storiche della città, chiama in causa le più generali scelte edilizie che hanno guidato l'espansione urbana. * * * Leggere commenti quali quelli pre...

Leccese: "Ricostruire la bellezza di Foggia atttaverso oculate scelte urbanistiche"

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Nella discussione su Foggia bella o brutta interviene su Lettere Meridiane anche Davide Leccese , assessore comunale alla cultura negli anni Settanta e successivamente dirigente scolastico del liceo classico Lanza (che ha anche un bel blog , che vi suggerisco di visitare). Ad aprire la discussione era stato, sul suo profilo Facebook, proprio il prof. Leccese, sollecitando una opinione su alcune affermazioni rese dall’ex rettore dell’università di Foggia, Giuliano Volpe ( qui il post ). Scrive Davide Leccese. Rispondo a Geppe, qui e non sul mio post, avendo lasciato - come abitudine - che ognuno esprimesse le sue valutazioni senza condizionamenti pre-interpretativi da parte mia. Giusto: Non ha senso parlare di una città bella o brutta se non la si contestualizza al vivere bene o al vivere male, all'accettare le regole di una convivenza "regolata" da sani principi di condivisione del permesso e del negato. Poi si fanno anche considerazioni urbanistiche, logistiche, di s...

Un evento facebook e un'app per migliorare il decoro di Foggia

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Un anonimo lettore ci fa rilevare, con molto garbo e senso civile, che il record che Foggia ha accumulato sulla piattaforma DecoroUrbano.Org è dovuto anch alla sensibilità di molti cittadini che si stanno adoperando per mettere in evidenza ciò che non va: "a Foggia - scrive l'amico lettore - ci sono molte segnalazioni perchè oltre l'evidente degrado c'è anche un gruppo di cittadini attivisti che sta collaborando nelle segnalazioni e che ha lanciato mediaticamente il progetto in città. Dove non sono presenti le segnalazioni non vuol dire che non ci sono problemi ma che nessuno li sta segnalando, ed a tal fine invitiamo tutti i suoi lettori ad aderire al progetto descritto nell'evento Facebook https://www.facebook.com/events/126738884187469/ . Presto come cittadini chiederemo anche al Comune di Foggia di aderire a Decoro Urbano in modo da dare seguito alle segnalazioni dei cittadini con la risoluzione dei problemi in corso." L'evento è stato cre...