Antonio Salandra, il modesto borghese che veniva da Troia (di Antonio Gelormini)

Da troiano trapiantato a Bari, ho avuto modo di ricordare l’illustre concittadino Antonio Salandra in occasione della ripubblicazione di alcune pagine del Corriere delle Puglie di Martino Cassano, tra cui quella significativa del 24 Maggio 1915: il giorno che l’Italia entrò nella Grande Guerra. Non certo per la sciagurata rievocazione di una scelta rivelatasi più tragica e ben più drammatica di quanto si potesse immaginare, nell’illusione che il conflitto stesse volgendo al termine. Quanto per evidenziare quell’anomalia, tutta italiana, d’essere tra i pochi Paesi - se non l’unico - ad avere, quasi in ogni città, una via dedicata al giorno di entrata in guerra: il XXIV Maggio. Grato, tra una serie di motivi di carattere storico e identitario, di avallare - con la forza del documento e della cronaca giornalistica - l’ipotesi sostenuta in occasione della pubblicazione dell’E-book “La Recluta e il Primo Ministro - Tommaso Fiore e Antonio Salandra nella Grande Guerra ” - LB Edizioni...