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Antonio Salandra, il modesto borghese che veniva da Troia (di Antonio Gelormini)

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Da troiano trapiantato a Bari, ho avuto modo di ricordare l’illustre concittadino Antonio Salandra in occasione della ripubblicazione di alcune pagine del Corriere delle Puglie di Martino Cassano, tra cui quella significativa del 24 Maggio 1915: il giorno che l’Italia entrò nella Grande Guerra. Non certo per la sciagurata rievocazione di una scelta rivelatasi più tragica e ben più drammatica di quanto si potesse immaginare, nell’illusione che il conflitto stesse volgendo al termine. Quanto per evidenziare quell’anomalia, tutta italiana, d’essere tra i pochi Paesi - se non l’unico - ad avere, quasi in ogni città, una via dedicata al giorno di entrata in guerra: il XXIV Maggio. Grato, tra una serie di motivi di carattere storico e identitario, di avallare - con la forza del documento e della cronaca giornalistica - l’ipotesi sostenuta in occasione della pubblicazione dell’E-book “La Recluta e il Primo Ministro - Tommaso Fiore e Antonio Salandra nella Grande Guerra ” - LB Edizioni...

Masterplan? No grazie

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I più antichi e radicati amici e lettori di Lettere Meridiane ricorderanno le brillanti e insolite r iflessioni di Ennio Tangrosso  sul prezzo pagato dal territorio della provincia di Foggia a scelte di sviluppo orientate alla produzione di energia. Eolico, fotovoltaico, biomasse hanno modificato sensibilmente il paesaggio, senza che al territorio sia giunta un’apprezzabile ricaduta in termini economici od occupazionali: sull’argomento Tangrosso scrisse un’analisi di grande interesse, e certamente controcorrente, che non mancò di suscitare un'appassionata discussione. Acuto polemista ed attento osservatore delle cose e delle questioni meridionali, a Tangrosso non poteva sfuggire l’occasione del Masterplan per il Mezzogiorno , annunciato l’estate scorsa da Renzi, e che sta muovendo adesso i suoi primi passi con i patti stipulati dal governo con le aree metropolitane  ere regioni meridionale. Sull’argomento, lo scrittore pubblica un pamphlet “in progress” provocatori...

Exultet di Troia assenti nel Progetto di Eccellenza Turistica dei Monti Dauni

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Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Era già successo diversi anni fa, quando in occasione di una mostra internazionale che si tenne a Montecassino, all’ultimo momento i preziosissimi exultet custoditi nel Tesoro della Cattedrale di Troia non vennero più inviati alla esposizione. E Troia subì un duro colpo d'immagine, perché gli organizzatori non smontarono la teca che avrebbe dovuto  contenere il prezioso rotolo troiano: la tennero vuota, al posto dell' exultet un ironico cartello di ringraziamento alla chiesa troiana per la sensibilità manifestata, Questa volta è perfino peggio, perché non c’è neanche la scusa del possibile deterioramento di questi straordinari reperti medievali, che venne accampata per motivare il diniego alla mostra di Montecassino.. I responsabili del Museo del Tesoro non hanno concesso il permesso a riprendere gli exultet , che di conseguenza non compaiono nei materiali promo pubblicitari realizzati da Pugliapromozione e da Promodaunia , nel...