Video clip inedito e postumo di Giuni Russo. Lo firma il foggiano Carlo Fenizi.
“La vera strada è quella che ci facciamo da noi. Non me ne andrò da dove son venuta. Continuerò per la mia strada. Combatterò senza aver paura. Non voglio andare via, non tornerò come son venuta.”
La voce di Giuni Russo è calda, potente. Sorprende e avvolge come sempre. Stupisce e commuove l’attualità di questo singolo che è un regalo, tanto stupendo quanto inatteso.
“Non voglio andare via”, inedito e uscito postumo, disponibile da qualche ora su YouTube è un inno alla vita e alla forza delle donne, al coraggio con cui sanno affrontare le difficoltà, un invito a non arrendersi.
Giuni Russo è stata una forza della natura della musica d’autore, e la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto grande quanto una voragine che però sembra in qualche modo destinato ad attenuare Armstrong, il cd in uscita il prossimo 8 settembre, anticipato dal videoclip di “Non voglio andare via”, ideato e diretto dal regista foggiano Carlo Fenizi (bravo, bravissimo Carlo).
La raccolta contiene otto brani risalenti al 1980 composti da Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini. Furono registrati come provini negli anni 80 prima che Giuni venisse conosciuta dal grande pubblico, e circolavano in versioni duplicate nel mercato illegale del collezionismo.
Ritrovati in archivio i nastri originali, l’Associazione GiuniRussoArte, che da anni tutela e promuove il patrimonio artistico della cantautrice, ha realizzato gli arrangiamenti del disco affidando il lavoro ad uno storico musicista di Giuni, Stefano Medioli, e a Pino “Pinaxa” Pischetola, per dare vita ad un sound fedele a quel tempo e comunque già moderno ed attuale. A completare l’opera il secondo cd contiene i rarissimi provini degli stessi brani, nelle versioni voce e chitarra acustica (suonata dalla stessa coautrice dei brani Maria Antonietta Sisini).
Il titolo “Armstrong” è dato dall’omonimo brano dell’album, che Giuni compose in onore del grande Louis, che durante il Festival di Sanremo del 1968 regalò ad una Giuni appena sedicenne, il bocchino della sua tromba. Conservato gelosamente, la foto del bocchino fa parte dell’artwork dell’album.
Come già detto, il videoclip è stato firmato dal regista foggiano Carlo Fenizi, che sta per girare un film sulla vita della cantautrice siciliana. Interprete d’eccezione Maria Grazia Cucinotta. Fenizi ha dovuto affrontare l’oggettiva difficoltà di realizzare un videoclip senza un vero e proprio playback, ma se l’è cavata benissimo.
"La presenza di Giuni Russo nel video - racconta - è immanente per l’iconografia citata e per l’atmosfera in cui lo spettatore s’immerge, in cui gli stessi personaggi prendono vita, come mossi da un impeto umano e artistico di ribellione. I riferimenti al mare sono una chiara ispirazione al mondo di Giuni. Le donne sono le protagoniste: donne diverse, di età diverse, con affinità e differenze con Giuni, ma unite tutte, da uno slancio comune di liberazione".
Qui sotto il video clip. Straordinario. Potente. Liberatorio. Guardate, amatelo, condividetelo.
La voce di Giuni Russo è calda, potente. Sorprende e avvolge come sempre. Stupisce e commuove l’attualità di questo singolo che è un regalo, tanto stupendo quanto inatteso.
“Non voglio andare via”, inedito e uscito postumo, disponibile da qualche ora su YouTube è un inno alla vita e alla forza delle donne, al coraggio con cui sanno affrontare le difficoltà, un invito a non arrendersi.
Giuni Russo è stata una forza della natura della musica d’autore, e la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto grande quanto una voragine che però sembra in qualche modo destinato ad attenuare Armstrong, il cd in uscita il prossimo 8 settembre, anticipato dal videoclip di “Non voglio andare via”, ideato e diretto dal regista foggiano Carlo Fenizi (bravo, bravissimo Carlo).
Carlo Fenizi con Maria Antonietta Sinisi e Maria Grazia Cucinotta |
Ritrovati in archivio i nastri originali, l’Associazione GiuniRussoArte, che da anni tutela e promuove il patrimonio artistico della cantautrice, ha realizzato gli arrangiamenti del disco affidando il lavoro ad uno storico musicista di Giuni, Stefano Medioli, e a Pino “Pinaxa” Pischetola, per dare vita ad un sound fedele a quel tempo e comunque già moderno ed attuale. A completare l’opera il secondo cd contiene i rarissimi provini degli stessi brani, nelle versioni voce e chitarra acustica (suonata dalla stessa coautrice dei brani Maria Antonietta Sisini).
Il titolo “Armstrong” è dato dall’omonimo brano dell’album, che Giuni compose in onore del grande Louis, che durante il Festival di Sanremo del 1968 regalò ad una Giuni appena sedicenne, il bocchino della sua tromba. Conservato gelosamente, la foto del bocchino fa parte dell’artwork dell’album.
Come già detto, il videoclip è stato firmato dal regista foggiano Carlo Fenizi, che sta per girare un film sulla vita della cantautrice siciliana. Interprete d’eccezione Maria Grazia Cucinotta. Fenizi ha dovuto affrontare l’oggettiva difficoltà di realizzare un videoclip senza un vero e proprio playback, ma se l’è cavata benissimo.
"La presenza di Giuni Russo nel video - racconta - è immanente per l’iconografia citata e per l’atmosfera in cui lo spettatore s’immerge, in cui gli stessi personaggi prendono vita, come mossi da un impeto umano e artistico di ribellione. I riferimenti al mare sono una chiara ispirazione al mondo di Giuni. Le donne sono le protagoniste: donne diverse, di età diverse, con affinità e differenze con Giuni, ma unite tutte, da uno slancio comune di liberazione".
Qui sotto il video clip. Straordinario. Potente. Liberatorio. Guardate, amatelo, condividetelo.
Commenti
E grande la Russo, con una voce unica e troppo presto andata via. Personaggio iconico che si è fatto bene a recuperare e a riproporre, anche con un titolo che non solo è quello del brano ma che sembra voler restituire all'immortalità la cantante siciliana.
Cordialmente (Maurizio De Tullio)
MeravigliosaMENTE meraviglioso