Un pezzo di storia di Foggia in mostra a Bolsena

Dall’aeroporto di Foggia si continua a non volare, e il destino dello scalo foggiano resta sempre appeso a un filo. In compenso, gli aerei che una volta volarono dal e per il Foggia Airfield Complex - il complesso di aeroporti che fece del Tavoliere la base alleata più importante d’Italia - tornano a fare bella mostra di sè. Esposti addirittura in un museo.
Il sempre attento Tommaso Palermo mi segnala che i resti del bombardiere partito da Amendola e abbattuto nei cieli umbri, riportati alla luce nello scorso mese di gennaio, da qualche giorno sono esposti al Museo territoriale di Bolsena, all’interno di una nuova sezione, “Testimonianze e relitti del lago di Bolsena”, inaugurata proprio mostrando al pubblico il relitto della fortezza volante.
Ho parlato dettagliatamente della vicenda in una lettera meridiana di qualche mese fa: chi volesse può leggerla integralmente a questo link.
Il B 17 Ileen Lois era partito assieme ad altre 37 fortezze volanti dall’aeroporto di Amendola, alle prime ore del mattino del 15 gennaio del 1944. Obiettivi erano alcuni centri toscani: Certaldo, Poggibonsi e altre località nei pressi di Siena.
All’altezza di Terni, l’equipaggio della fortezza volante incontrò una feroce contraerea da parte tedesca. 25 aerei vennero danneggiati. Tutti riuscirono a proseguire verso l’obiettivo previsto, salvo il Ileen Lois che era stato colpito ai motori.
Al comando dell'aeroplano c'era William Pedersen che virò verso sud, nel tentativo di riportare l’aereo a Foggia, ma il quadrimotore continuava a perdere quota. Eroicamente, l’aviatore riuscì a condurre il pesante velivolo fin sulle acque del lago di Bolsena dove s’inabisso, dopo che il comandante e gli altri componenti dell’equipaggio erano riusciti a lanciarsi con il paracadute. Pedersen fu catturato dai nazisti assieme ad altri quattro compagni; altri cinque riuscirono invece a fuggire.
I resti dell’aereo sono stati recuperati nei mesi scorsi dai  sommozzatori del Centro Scuola Sub Lago di Bolsena e dai Vigili del Fuoco di Viterbo. E adesso sono esposti nella nuova sezione del Museo della cittadina lacustre. La torretta con relative mitragliatrici del B17 costituisce un reperto unico in Europa.

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