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Foggia dall'alto, bella ed austera

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Foggia dall’alto rivela una insospettabile bellezza, e perfino un’austera grandezza. Forte del suo immancabile drone e del brevetto recentemente conseguito, Fabrizio De Lillo e il suo sguardo alato salgono più in alto del solito, per regalare al suo sempre più nutrito ed affezionato pubblico, immagini insolite dei luoghi simbolici della città - piazza Cavour, via Lanza, piazza Giordano - e dei suoi monumenti più significativi: la Cattedrale, il Teatro, la Villa Comunale. È una Foggia che non t’aspetti, che non diresti. Con tanti colori e tanta bellezza. I campi lunghissimi e le panoramiche a trecentosessanta gradi abilmente confezionati da Fabrizio, ci invitano a riscoprire una dimensione della città che spesso ci sfugge: la sua grandezza, croce e delizia, in una realtà urbana che è affetta al tempo stesso dai mali tipici delle aree metropolitane e di quel provincialismo duro ad eradicarsi, nonostante la tradizionale funzione di cerniera e di frontiera della città, avamposto merid...

Foggia, maglia nera per le piste ciclabili

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Maglia nera, o quasi per quanto riguarda le piste ciclabili, va un un po’ meglio Foggia negli altri indicatori che riguardano l’ecosistema urbano. La città si classifica al 72° posto della graduatoria della XXV edizione del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, perdendo due posizioni rispetto allo scorso anno e totalizzando un punteggio di 47,96%. Il punteggio è espresso in termini percentuali in quanto tiene conto del massimo possibile di ciascun indicatore. In sostanza, l’ipotetico punteggio di 100 spetterebbe a un capoluogo in grado di rispettare tutti i limiti di legge e di garantire una buona qualità ambientale per ognuno degli indicatori considerati. Con riferimento alla Puglia, Foggia si piazza al terzo posto, dietro Lecce (63° posto con 50,05%) e Brindisi 868°, 48,39%) e davanti a Bari (80°, 44,84%) e Taranto (82°, 44,14%). La performance migliore viene marcata dal capoluogo dauno per quanto riguarda i consumi idrici: con 120,2 litri di acqua consu...

Daunia, antologia del mondo (di Giuseppe D'Addetta)

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Giuseppe D’Addetta è stato tra gli intellettuali dauni e garganici più attenti alla valorizzazione del territorio provinciale e del promontorio, e tra i più abili a raccontarne le millenarie radici. Nato a Carpino nel 1899, ha scritto molti libri sulla Montagna del Sole, ed è stato tra i primi ad intuirne il potenziale, battendosi tenacemente per superare i localismi e i campanilismi. D'Addetta non disdegnava tuttavia di estendere il suo sguardo e la sua prosa, intensa e forbita, a tutta la provincia di Foggia, come testimonia questo splendido articolo, che ho trovato su uno dei primi numeri de La Tribuna di Foggia , settimanale di ispirazione democristiana che si pubblicava negli anni Cinquanta. È una delle più riuscite ed esaurienti narrazioni che ho mai letto della Daunia e dei suoi diversi territorio, il Tavoliere, il Subappennino e il Gargano, e mi piace condividere questa prosa così bella, con gli amici e i lettori di Lettere Meridiane . D'Addetta ci fa scoprire la C...

I pro e i contro della Lega

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Anche nella seconda parte della striscia settimanale del nostro disegnatore satirico in versione solo testo, Madetù, la politica abbonda, e deborda. Bene così: perché la satira si rivela sempre di più uno strumento utile a capire un agone politico dove si discuta e li litiga tanto, ma si combina poco in nome dei voti prossimi venturi. Ad aggiudicarsi la copertina odierna il micidiale calembour sui leghisti pro-moscoviti ma anti-moscovici. Ma non è per niente male anche la battuta sulle ragioni del crollo della scala mobile della Metro di Roma. Leggete, sorridete, riflettete. * * * SACRIFICI Salvini invita gli italiani ad acquistare titoli di Stato. - In pratica è un invito agli italiani, in stile fascista, a sacrificare l'"Oro alla Patria"? - Sacrificare "loro" alla Patria? Dai sondaggi purtroppo non sembra. LA MANO E IL DITO (MEDIO) Problemi conseguenti alla manovra economica del nostro Governo. - Salvini ha detto che il popolo italiano ci darà u...

Mio figlio, thriller "in tempo reale" di grande intensità

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Un thriller di rara intensità, interpretato magnificamente da Guillame Canet e da Mélanie Laurent . Il consiglio delle settimana di Lettere Meridiane per i cinefili foggiani è Mio Figlio di Christian Carion , in programmazione nel week end alla Sala Farina (via Campanile, proiezioni alle 18.30 e alle 21.00 ). 84 minuti di pura tensione, frutto di una tecnica di regia assolutamente particolare ed innovativa. La storia, di per sé, è semplice. Julien è sempre in viaggio per lavoro e la continua assenza da casa ha mandato in frantumi il suo matrimonio. Mentre si trova in Francia, riceve un'inquietante chiamata dalla sua ex moglie, Mathys: il loro bambino di sette anni è scomparso. Si mette allora sulle sue tracce, pronto a percorrere anche il più oscuro dei sentieri pur di salvare suo figlio. A rendere del tutto originale il film, girato a tempo di record, in soli sei giorni, c’è la particolare tecnica di costruzione utilizzata da Carion: l’attore protagonista non conosceva la ...

La politica? Si fa coi piedi...

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Con tutto quello che sta accadendo tra l'Italia e l'Unione Europea a proposito della manovra economica, anche questa settimana è la politica a farla da padrona nella striscia settimanale del nostro disegnatore satirico in versione solo testo, Madetù. Frizzante e scoppiettante come non mai, al punto tale che per scegliere la battuta di copertina questa settimana c'è l'imbarazzo della scelta (abbiamo rinviato a domani un paio sulla scala mobile crollata nellaMetro a Roma, state in campana). Alla fine abbiamo optato per quella sull'eurodeputato leghista Angelo Coccia e sul quello che nelle sue intenzioni doveva essere un gesto di protesta, e che a noi è sembrato piuttosto un gesto da maleducato, che denota oltretutto scarso rispetto per le istituzioni. Se, grazie a Madetù, non ci fosse da ridere, ci sarebbe veramente da piangere... Buona lettura, e a domani con l'altra parte della "striscia". * * * STARNUTI - Sul condono fiscale è dovuto interve...

C'era una volta Foggia, con le strade belle e senza buche

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C’era una volta che le strade di Foggia non erano piene di buche e non erano occupate dal traffico caotico come avviene oggi. Guardare vecchie foto e vecchie cartoline è sempre istruttivo, perché ci fa capire da un lato come eravamo, e dall’altro come avremmo potuto essere. La prima cosa che colpisce, della immagini di via della Repubblica e di via Bari che illustrano il post è l’ordine e la pulizia: poche auto, strade ampie, e marciapiedi larghi e confortevoli. Sul manto stradale non ci sono rappezzi, segno che le strade dovevano essere state asfaltate da poco e che il modesto volume di traffico che le attraversava non doveva porre grossi problemi di manutenzione. Colpisce poi l’imponenza degli edifici che occupano il “focus” delle due immagini: i palazzi Incis nella cartolina di via della Repubblica e il cosiddetto grattacielo Tonani (dal nome della concessionaria di automobili Fiat che ne occupava tutto il piano terra) in via Bari. Sono il segno evidente di una città che volev...