Villone: "La riforma Renzi-Boschi rottama la Costituzione nata dalla Resistenza"
Dissenso e democrazia sono le parole che più frequentemente risuonano nel Salone del Tribunale di Palazzo Dogana che ospita l’ennesimo appuntamento della campagna referendaria dei no. Una democrazia che, in nome della governabilità e della velocità, normalizza il dissenso, comprimendoli tra i tempi contingentati di approvazione delle leggi e clausole di supremazia dove vince sempre lo Stato centrale sulle autonomie e i territorio, può ancora dirsi una democrazia come quella nata dalla Resistenza? E si può forse capire meglio perché l’Anpi abbia fin dall'inizio detto no. È questione di sostanza e non soltanto di riforma. Massimo Villone , professore emerito di Diritto costituzionale all'Università degli Studi di Napoli non ha dubbi “La riforma Renzi-Boschi rottama la Costituzione nata dalla Resistenza. Riduce i poteri del parlamento, spostando gli assi a favore del governo, senza che ciò venga bilanciato da un incremento della democrazia diretta. E, come se non bastasse, la