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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Villone: "La riforma Renzi-Boschi rottama la Costituzione nata dalla Resistenza"

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Dissenso e democrazia sono le parole che più frequentemente risuonano nel Salone del Tribunale di Palazzo Dogana che ospita l’ennesimo appuntamento della campagna referendaria dei no. Una democrazia che, in nome della governabilità e della velocità, normalizza il dissenso, comprimendoli tra i tempi contingentati di approvazione delle leggi e clausole di supremazia dove vince sempre lo Stato centrale sulle autonomie e i territorio, può ancora dirsi una democrazia come quella nata dalla Resistenza? E si può forse capire meglio perché l’Anpi abbia fin dall'inizio detto no. È questione di sostanza e non soltanto di riforma. Massimo Villone , professore emerito di Diritto costituzionale all'Università degli Studi di Napoli non ha dubbi “La riforma Renzi-Boschi rottama la Costituzione nata dalla Resistenza. Riduce i poteri del parlamento, spostando gli assi a favore del governo, senza che ciò venga bilanciato da un incremento della democrazia diretta. E, come se non bastasse, la

Cinemadessai | Effetto notte, il cinema assoluto di François Truffaut

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François Truffaut OGGI Effetto Notte  è un film che ogni vero cinefilo non può fare a meno di vedere. Perché è una dichiarazione d’amore verso il cinema, un lungo viaggio sentimentale nella settima arte e nei suoi meandri. Scritto e diretto da  François Truffaut  (collaborarono alla stesura della sceneggiatura  Jean-Louis Richard  e  Suzanne Schiffman ) l’opera racconta la realizzazione di un film,  Je vous présente Pamela  (Vi presento Pamela), girato negli studi della Victorine a Nizza assieme alla vita e al lavoro degli attori, dei membri della troupe cinematografica e del regista, Ferrand (interpretato dallo stesso Truffaut), le cui storie personali s’intrecciano continuamente con la storia del film. È forse il miglior esempio di  metacinema  (cinema che parla del cinema) di sempre. Lo stesso titolo è, a suo modo, un omaggio al cinema:  effetto notte  è infatti una tecnica che consiste nel rendere notturna una scena girata di giorno, attraverso uno speciale filtro che viene p

De Tullio: "Perché non condivido la delusione su Renzi"

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Maurizio De Tullio mi scrive la lettera che segue. Al termine la mia risposta. * * * Caro Geppe, rispondendo ad una tua rara e risentita ma garbata ‘sfuriata’ con me, non ho mai scritto che non hai il diritto di enunciare il tuo “No” al Referendum del 4 dicembre, tanto più se lo fai da un Blog, come LM , che è di tua proprietà e gestione. Qualche settimana fa mi ero fermamente arrabbiato (e lo sono tuttora) non avendo ricevuto alcun tuo segnale alle mie ripetute sollecitazioni a esprimerti in merito all’evidente anomalo agglomerato di commenti formatosi immediatamente dopo il tuo articolo sulla presunta “invasione” di trivelle nel mar Adriatico. Ricorderai, e spero lo ricordino i lettori di LM e soprattutto quelli della relativa pagina FB, che in due giorni ti erano arrivati quasi mille commenti “spontanei” da mezza Italia, TUTTI (esclusi solo 3 o 4…)  contro Renzi e il PD. Punto di partenza la politica delle trivelle, punto d’arrivo il “No” al referendum del 4 dicembre. 

Castrignano: "Urban Center? Costruiamolo insieme"

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Fa discutere e raccoglie consensi l'idea, lanciata da Franco Antonucci , di un Urban Center a Foggia, ovvero di un laboratorio pubblico di discussione e di elaborazione civica. Antonucci ne ha parlato, qualche giorno fa, in un post su lettere meridiane (che potete leggere qui ). Sulla proposta si sta approfonditamente riflettendo e discutendo in seno a Pro Capitanata , la "rete  informale tra sistema politico e sistema produttivo dei territori della Capitanata" di cui Antonucci è animatore, assieme a Michele Lauriola . Un interessante contributo giunge adesso da Salvatore Castrignano , responsabile provinciale dell'associazione Lavoro & Welfare nonché, come Antonucci, memoria storica e protagonista di tante iniziative e progetti per lo sviluppo della Capitanata. Castrignano è stato l'anima di diversi protocolli d'intesa (come quello per Capitanata 2020 o più recentemente per l'attuazione di garanzia giovani in Capitanata) che hanno scritto pagine

Cinemadessai | Novecento, grandioso affresco di storia d'Italia di Bertolucci

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Stasera su  RaiMovie  alle 23.15 c’è uno dei film italiani (meritatamente) più noti e celebrati del cinema italiano del secolo scorso:  Novecento Atto I  di  Bernardo Bertolucci , con un cast internazionale e  all stars  che vede impegnati  Gérard Depardieu, Robert De Niro, Burt Lancaster  e  Sterling Hayden . Coproduzione italo-franco-tedesca, per una durata di ben 155’, il film, con i ritmi e la sintassi tipici del genero  mélo , racconta le vite parallele di Alfredo (De Niro) e Olmo (Depardieu), nati lo stesso giorno per aver vissuto gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza nella fattoria di proprietà della famiglia di Alfredo, presso cui lavora  la madre di Olmo, Rosina, madre. La loro amicizia verrà messa a dura prova dalla differenza di classe e dalle vicende della storia. L'aspro conflitto sociale nei campi, le lotte contadine che ne scaturiscono, la Grande Guerra, quindi il fascismo e la lotta partigiana per la Liberazione compongono un grandioso affresco collettivo.

Fischi allo Zaccheria. Traballa la panchina di Stroppa?

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Non succedeva da tempo che il Foggia concludesse due partite consecutive allo Zaccheria tra i fischi dei suoi tifosi. Giovannino Stroppa non ricorderà certamente l’ultima settimana di novembre come una tra le più felici del suo periodo in rossonero: la sconfitta interna col Matera che è costata l’eliminazione della Coppa Italia di Lega Pro e il pareggio di ieri sera con la Casertana, con quel secondo tempo tutto da dimenticare, sembrano aver incrinato i rapporto tra il tecnico e la tifoseria. E forse non solo con i supporter, come vedremo. È la solita storia: se le cose non vanno bene a farne le spese è l'allenatore. Eppure, proprio la partita di ieri dovrebbe far comprendere ai tifosi che i problemi del Foggia non riguardano assolutamente la panchina, ma un mediocre mercato estivo, la cui responsabilità non può essere addebitata né a Stroppa, subentrato quando il mercato era ormai agli sgoccioli, né al suo predecessore De Zerbi, che litigò con i vertici del sodalizio rossonero

Cinemadessai | Grande cinema tricolore tra commedia e mélo

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OGGI IN TV I soliti ignoti  di  Mario Monicelli  rappresenta una tappa miliare della storia del cinema, perché a giudizio dei critici sancisce la nascita ufficiale della  commedia all’italiana . Lo sfondo della narrazione - la vita quotidiana e l’endemica miseria che coinvolgi i ceti popolari - è lo stesso che ha caratterizzato il neorealismo. Cambia però il tono: la tragedia cede il posto ad una visione più leggere, divertita e divertente, della realtà. Nello scrivere il soggetto,  Age & Scarpelli  si ispirarono alla novella  Furto in una pasticceria  compresa nell'antologia  Ultimo viene il corvo  di  Italo Calvino  e al film drammatico francese  Rififi  di  Jules Dassin . Poi ne scrissero l’irresistibile sceneggiatura - una delle migliori di sempre del cinema italiano - assieme a  Suso Cecchi D’Amico  e allo stesso Monicelli. Un gruppo di ladruncoli progetta un ambizioso colpo al Monte di Pietà. Per prima cosa è necessario reclutare gli specialisti, quindi si deve mette

Sì o no alla riforma costituzionale? i due testi a confronto

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Il dibattito sul referendum costituzionale in programma il 4 dicembre prossimo s’infuoca, ogni giorno di più. Però la sensazione che si coglie in giro è che si sappia poco del merito della riforma. Personalmente, ritengo che quando si parla di modifiche alla Costituzione il metodo valga quanto il merito , ma esprimere un voto consapevole (cioè sapendo bene ciò che si sta approvando, votando sì, o ciò che si sta rigettando, votando no) è un dovere civico, in ogni caso. Come orientarsi, dunque, per capire di che si tratta, cosa c’è dietro il quesito referendario unitario su cui saremo chiamati a pronunciarci? Sperando di fare cosa gradita ad amici e lettori di Lettere Meridiane , oggi e domani pubblicheremo alcuni approfondimenti, naturalmente neutri, che aiutano a capire meglio le novità proposte dalla riforma. Il primo documento è la pubblicazione realizzata dal Servizio Studi della Camera dei Deputati in cui il testo vigente della Costituzione è posto a confronto con quello modi

Cinemadessai | Quando la commedia all'italiana era grande. Anzi grandissima.

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OGGI IN TV Film monumento, e testimonianza di come anche una commedia possa assurgere a toni epici, nonché ad una riflessione sociale profonda,  C'eravamo tanto amati  è probabilmente il capolavoro di  Ettore Scola  e di sicuro uno dei più importanti film italiani degli Anni Settanta. Va detto che tutti gli elementi - autore, sceneggiatori, interpreti - danno il meglio di sè. Il risultato è impareggiabile, e quella che nel plot è la storia di tre amici che hanno combattuto insieme nella Resistenza, e ritrovandosi per caso dopo diversi anni traggono il bilancio delle loro vite, diventa il memorabile racconto di una stagione nevralgica della storia d'Italia: dalle speranze accese dall'avvento della democrazia ai cambiamenti che massificano ed edulcorano gli ideali. Non rimane che adattarsi. I protagonisti della storia sono interpretati da  Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores,  Stefania Sandrelli e Aldo Fabrizi . Gustose le apparizioni, nel ruolo di se

Cinemadessai | Un week end di grandissimo cinema

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OGGI Paramount Channel  ripropone, stasera alle 21.10,  Easy Rider , film manifesto, considerato da molti critici come il film simbolo della  New Hollywood , ovvero di quella fortunata stagione di rinnovamento del cinema americano fiorita tra  la fine degli anni Sessanta e  l'inizio degli anni Ottanta. Diretta e interpretata da un leggendario  Dennis Hopper , con  Peter Fonda  e  Jack Nicholson  (che ebbe la  nomination  all'oscar come miglior attore non protagonista) la pellicola racconta il viaggio tra "libertà e paura", come recita il sottotitolo italiano, attraverso l'America, da Los Angeles alla Louisiana di due motociclisti sui loro  chopper , in assoluta libertà, chiamata a fare i conti con l'ostilità e l'intolleranza della gente, che aprirà la strada ad un drammatico finale. E' tra le opere che maggiormente esprimono e rappresentano la controcultura del Sessantotto americano, che vede nel tema del viaggio e della strada uno dei suoi più pre

Forza Andrea, vinci anche per noi

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Un' altra grande notte attende  Andrea Scarpa . Il pugile foggiano emigrato a Torino, che dopo ogni incontro ostenta la sciarpa rossonera e dichiara il suo orgoglio di essere 100% foggiano , difende per la prima volta il titolo di campione del mondo WBC Silver dei pesi superleggeri, affrontando a Londra il giovane pugile di casa Ohara Davies . La capitale britannica fino ad oggi ha portato fortuna a Scarpa, che proprio oltre Manica conquistò il titolo iridato, nello scorso mese di giugno, battendo per kot il pugile di casa  John Wayne Hibbert , al termine di un superbo combattimento, Il foggiano è al momento il pugile italiano più blasonato. E' il solo campione mondiale in carica, dopo la sconfitta di Giovanni De Carolis , ma non sarà quello di stasera un combattimento facile. Davies combatte davanti al pubblico amico, e si presenta con un record di tutto rispetto: imbattuto, 13 vittorie di cui 11 prima del limite, ma tutte ottenute ai danni di pugili che non primeggiano n

Povera Foggia. La mazzata di GrandApulia è il colpo di grazia.

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Una mazzata che non ci voleva. Un colpo di maglio alle speranze di una città, per la quale l'apertura del centro commerciale GrandApulia rappresentava più che una boccata d'ossigeno, soprattutto in termini occupazionali. Il megastore che avrebbe dovuto aprire i battenti mercoledì 30 novembre prossimo, avrebbe garantito a regime 1.000 posti di lavoro. Doveva essere il più grande del Mezzogiorno, con un investimento di 80 milioni, e una impressionante potenza di fuoco dal punto di vista commerciale: una superficie di oltre 180 mila metri quadri con 150 negozi, 80 attività, otto punti di ristorazione, sette strutture di vendita, otto sale cinematografiche, un immenso parcheggio con 4.000 posti auto. Il condizionale è diventato d'obbligo dopo il sequestro operato in mattinata dalle forze dell'ordine che hanno eseguito un provvedimento di "sequestro finalizzato alla confisca", emesso dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica

Malapolitica: scompaiono dalla finanziaria i 50 milioni per curare i bambini malati di Taranto

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I 50 milioni promessi dal ministro della salute Beatrice Lorenzin a Taranto per curare i bambini colpiti dalle conseguenza dell’inquinamento provocato dall’ILVA sono saltati. L’emendamento alla manovra finanziaria presentato  dal presidente (pugliese) della commissione bilancio della Camera, Francesco Boccia (e concordato con il viceministro del l’economia Morandi e il sottosegretario Beretta) non è stato inserito nel testo del provvedimento all’esame della Camera, in quanto “non autorizzato da Palazzo Chigi” . Lo ha detto lo stesso Boccia al Corriere della Sera (potete leggere qui tutto l'articolo ) . L’accordo prevedeva, invece, che il finanziamento pro-Taranto venisse inserito tra le priorità. È un clamoroso caso di malapolitica sul quale è superfluo qualsiasi commento. Un recente studio della Regione Puglia ha accertato che a Taranto, in modo particolare nei quartieri più prossimi all’Ilva, sono in aumento le patologie respiratorie, che colpiscono in modo particolarmente g

Cinemadessai | Amelio come Scorsese in Così ridevano

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OGGI IN TV Vincitore del  Leone d’Oro  alla Mostra del Cinema di Venezia del 1998,  Così ridevano  è stato definito da  FilmTv  “il film più  scorsesiano  (non nei modi ricalcati, ma nell'anima nera e implacabile) mai uscito dal nostro cinema.” Diretta da un  Gianni Amelio  in grande spolvero, la pellicola racconta una storia di emigrazione dal Sud Italia a Torino. Ne sono protagonisti due fratelli, Giovanni ( Enrico Lo Verso , che vinse anche la Grolla d’oro) e Pietro ( Francesco Giuffrida ) che sul finire degli Anni Cinquanta se ne vanno dalla Sicilia a Torino in cerca di fortuna. Giovanni, analfabeta, ha un sogno: che Pietro studi, si diplomi e divenga maestro di scuola elementare. Ma questa ambizione è destinata a fare i conti con un contesto difficile. Nel cast figurano anche l’attore lacerino  Fabrizio Gifuni  e  Rosaria Danzé . Molto originale la struttura narrativa del film, che racconta sei giornate, in sei distinti anni. Oggi pomeriggio, alle 16.45 su Iris . Da non p

Cinemadessai | Still Life, la magia della vita e della morte

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OGGI Uberto Pasolini  rappresenta un caso unico nel cinema italiano. Nipote di Luchino Visconti , è più noto all'estero che non nel bel Paese. Ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema come runner, per diventare  un produttore indipendente in Inghilterra. L'exploit internazionale è giunto con il celebre  Full Monty - Squattrinati organizzati,  prodotto da Pasolini, e riconosciuto come Miglior film del 1997 dall'European Film Awards. La pellicola fu campione d'incasso in tutto il mondo e rappresenta ancora oggi un indiscutibile esempio di come anche il cinema indipendente, se originale e ben fatto, può dire la sua al botteghino. Nel 2008, esordì dietro la macchina da presa con  Machan - La vera storia di una falsa squadra , aggiudicandosi il Premio  Label Europa Cinemas  alle Giornate degli Autori della Mostra d'arte cinematografica di Venezia. Nel 2013, il suo secondo lungometraggio, che RaiMovie manda in onda stasera alle 23.10, Still Life , che è stato pre

Cinemadessai | Quando lo spaghetti western diventa politico e nonviolento

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OGGI Vamos a matar companeros di Bruno Corbucci è uno degli esempi più brillanti di spaghetti western a sfondo politico-morale. Uscito nelle sale nel 1970, contava su un cast di assoluto rispetto, che comprendeva Franco Nero, Tomas Milian, Fernando Rey, Jack Palance e conquistò il botteghino, bissando il successo della coppia Corbuccci-Nero già sperimentato, con successo, in Dijango . La storia è ambientata in Messico, nel conflitto tra rivoluzionari e controrivoluzionari si affaccia una visione non violenta, che rappresenta una interessante originalità, in un plot caratterizzato da tanta violenza, ma anche una soffusa ironia. Si tratta di uno dei migliori film di genere di quegli anni. Iris offre l'opportunità di rivederlo, stasera, alle 21.05. DOMANI Uberto Pasolini rappresenta un caso unico nel cinema italiano. Nipote di Luchino Visconti, è più noto all'esterno che non da noi. Ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema come runner, per diventare  un produttore i

Cinemadessai | Baciami stupido, il capolavoro spudorato di Billy Wilder

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OGGI Uno spudorato capolavoro. Così la critica ebbe a definire Baciami, stupido , una delle migliori e più scatenate commedia di Billy Wilder . Classica commedia degli equivoci, il soggetto venne tratto da una pièce italiana degli anni quaranta, L'ora della fantasia di Anna Bonacci , ed era stato portato sullo schermo nel 1952 da Mario Camerini in Moglie per una notte . Il ritmo che Wilder riesce a mantenere è sostenutissimo. Gli equivoci si susseguono incalzanti, e lo spettatore non riesce mai a indovinare quel che sta per succedere. La storia racconta di un famoso cantante che si trova costretto a dover trascorrere una notte nell'abitazione di un autore di canzoni, che aspira al successo. Sapendo che il cantante è un dongiovanni, pensa di offrirgli una  notte d'amore con una prostituta, ma facendogli credere che si tratti di sua moglie. E qui cominciano a scatenarsi equivoci e cambi d'identità, fino al finale, tutt'altro che banale e scontato. Kim Novak è

L'appello del sindaco Tutolo ai suoi concittadini: "Spendete a Lucera"

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Antonio Tutolo , sindaco di Lucera, non è nuovo a prese di posizione piuttosto controcorrente. Alla vigilia dell'inaugurazione di Grandapulia , il nuovo centro commerciale che sorge a Borgo Incoronata, invita i suoi concittadini a non lasciarsi sedurre dalla novità, e li esorta a continuare a fare la spesa a Lucera, affidando al suo diario facebook un appello stringato, ma eloquente. "Il prossimo 30 novembre - scrive Tutolo - aprirà il nuovo enorme centro commerciale di Incoronata. Da Lucera per raggiungerlo e tornare occorreranno almeno 10 euro di carburante. Se a questi aggiungiamo che il carrello, come scoprirai alla cassa, sarà pieno di prodotti che mai ti saresti sognato di comprare, fatta come ipotesi una spesa media di 50 euro troverai convenienza solo se i prezzi saranno del 50% inferiori a quelli che ti fa il negozio vicino casa. Cosa questa non improbabile, bensì impossibile... Spendiamo nei nostri negozi, non è utile solo alla economia cittadina, è utile anche a

Cinemadessai | L'irresistibile ascesa di facebook raccontata da David Fincher

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OGGI IN TV Raccontare la genesi, la crescita e infine la definitiva affermazione di un fenomeno epocale come Facebook attraverso la biografia del suo inventore,   Mark Zuckerberg , non è impresa facile, ma  David Fincher  ci riesce benissimo in  The social network , che è possibile guardare su  Cielo  stasera, alle 21.15. La nascita del social network più famoso del mondo ha tanti padri (ci sono voluto complesse vicende giudiziarie, di cui il film dà compiutamente conto per dipanarne la matassa) e Fincher riesce a ricreare benissimo la particolare atmosfera di quegli anni alla Harvard University, aiutato anche dalla magistrale sceneggiatura di   Aaron Sorkin , che ha adattato per il grande schermo il libro di  Ben Mezrich   Miliardari per caso - L'invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento  (Sperling & Kupfer). La pellicola ha vinto 4 Golden Globe, tra cui il più importante, miglior film drammatico, e ha ottenuto 8 candidature agli Oscar 2011, v

I sapori della memoria | I cuculi fritti della Bambinella

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Ipermercati e grandi magazzini hanno già acceso le luminarie natalizie. E gli opinionisti sostengono che la progressiva anticipazione delle feste natalizie è l’ennesimo dazio da pagare alla civiltà dei consumi. Di questo passo, finirà che vedremo in giro le strenne e la slitta di Babbo Natale subito dopo Ferragosto. In realtà, questo desiderio di anticipare l’atmosfera natalizia è presente anche in culture e civiltà tutt’altro che consumistiche, come quella contadina e bracciantile, che avvolge le nostre radici. Accade a Cerignola, dove si entra nel tempo del Natale dal 21 novembre, festa della Bambinella , che coincide, nella tradizione della Chiesa cattolica, con la commemorazione della presentazione di Maria al Tempio, che celebra il giorno in cui i genitori portarono nel tempio Maria ancora bambina (aveva tre anni) consacrandola a Dio. Per festeggiare la ricorrenza, a Cerignola, si fanno i cuculi fritti , una specie di panzerotti. Potrebbero diventare un autentico monumento de

Cinemadessai | Il bidone: ecco il Fellini meno noto e più scomodo

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Il bidone  (1955) è tra i film meno noti e più discussi di Federico Fellini . Rai Storia lo ripropone stasera alle 21.05. Uscì un anno dopo  La Strada  che aveva conquistato il  Leone d’Argento  alla  Mostra del Cinema di Venezia  (dividendo critica e pubblico), e il produttore sperava di bissare il successo. Ma andò male: la proiezione venne accolta con freddezza e non mancarono le contestazioni. Le cose non andarono meglio nelle sale: il film incassò pochissimo. Invece è un’opera che va assolutamente rivalutata. È probabilmente la meno visionaria del Maestro di Rimini, e la più problematica dal punto di vista morale.  Il bidone  racconta la storia di tre truffatori di professione, e dei rapporti con le rispettive famiglie. Della possibilità di redenzione (negata). Con un finale cupo ma cinematograficamente magistrale, che conclude la storia in modo tragico. Il messaggio di Fellini è particolarmente pessimista: ogni uomo è protagonista del proprio destino, ma la fragilità dell’ind

Perché Renzi mi ha deluso

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Non sarò tra quanti domani sera ascolteranno il primo ministro al Teatro Giordano. Da tempo le sue parole non mi affascinano più. C’ero però il 7 ottobre di quattro anni fa, nella saletta dell’hotel Cicolella che ospitò la prima volta di Renzi a Foggia. Il rottamatore venne per lanciare la sua candidature alle primarie come candidato del centrosinistra, che lo avrebbero opposto a Bersani e a Vendola. La sala gremita, ma piccola, offriva tangibilmente l’idea di quelle che sarebbero state le forze in campo nella imminente campagna per le primarie. I renziani erano una sparuta, ma convinta e gioiosa minoranza, e persero le primarie e il congresso, non senza scontri durissimi con la maggioranza bersaniana. “Tanti giovani, tante donne, tante insegnanti ma pochi politici, e pochi dirigenti del Pd“, ebbi a scrivere quel giorno, e se volete leggervi il resoconto di quella domenica pomeriggio  che sembra ormai distante un secolo, cliccate qui . Domenica sera, il Teatro Giordano sarà  gremit

Cinemadessai | Ecco il Verdone tricolore, classico di satira e di risata

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Non è mai facile bissare, anzi, amplificare il successo di un film ripetendone il format . L'impresa riuscì  ampiamente a  Carlo Verdone , nel 1981, con  Bianco, rosso e Verdone , che non solo mantenne le promesse dell'opera prima  Un sacco bello , ma consacrò definitivamente l'attore comico romano anche come autore e regista. Iris ripropone l'opera seconda di Verdone stasera, in prima serata, alle 21. A tenere unite le storie che si intrecciano nella pellicola sono le elezioni. Il paese è chiamato alle urne, e il film racconta le vicende di tre personaggi (un padre pedante con la mania della precisione, un emigrato meridionale che torna dalla Germania per esercitare il diritto di voto e un giovane che accompagna la nonna, coprendola di mille, asfissianti premure): maschere riuscite, emblemi di varia umanità e di una certa Italia, piuttosto che macchiette. La mano leggera di Verdone non fa mai scadere il film nella banalità, e gli stessi intenti di satira politica

Un Urban Center per rilanciare Foggia e disegnarne il futuro (di Franco Antonucci)

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Nella foto di Bruno Caravella, il silos di viale Fortore, simbolo della crisi dell'economia foggiana Il dibattito sullo sviluppo, che ha come fine la ricerca (democratica) di una idea condivisa del futuro di una città, di un paese, di un territorio è diventato sinceramente asfittico in una provincia, come la Capitanata che negli anni Ottanta del secolo passato era diventata un grande e dinamico laboratorio progettuale. La mia opinione è che la crisi del confronto sullo sviluppo sia in larga parte determinata dalla crisi della partecipazione e degli strumenti di decentramento, nonché dalla crisi dei partiti intesi come luoghi della politica ma anche del confronto, dove si formava l’opinione pubblica. È possibile invertire questa tendenza? Se Lettere Meridiane   - e i commenti degli amici e dei lettori - rappresentando un termometro attendibile degli umori delle persone, delle potenzialità della cittadinanza attiva, la mia risposta è sì. Per questo, invito gli amici e i lettor

Cinemadessai | La smagliante leggerezza delle commedie di Paolo Virzì

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La genesi di  Tutti i santi giorni , commedia di  Paolo Virzì , viene da lontano, e risale ai tempi dell'adolescenza del bravo regista livornese, quando assieme a due coetanei, scrisse e mise in scena a tempo di record e con discreto successo, un  piece  teatrale, Nel terzetto figurava, appena 16enne,  Simone Lenzi , che diversi anni dopo, laureatosi in filosofia, avrebbe scritto un bel romanzo,  La generazione  (Dalai editrice) che racconta la storia di un portiere notturno d’albergo, che ha scelto quel mestiere per soddisfare in solitudine la propria passione per i libri, Virzì si è lasciato convincere dall'amico Lenzi e dall'altro componente del terzetto di cui ho detto prima,  Francesco Bruni .  a portare sul grande schermo la vicenda del libro. Il risultato è un film gradevole e soprattutto divertente, che valorizza la storia al centro del film, il tentativo del portiere di notte di avere un figlio con la sua compagna, provandole tutte: dalla procreazione assistita

Energas, avrei votato sì, per dire basta ai "noisti" di professione (di Maurizio De Tullio)

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Maurizio De Tullio mi ha inviato, e molto volentieri la pubblico, la nota che segue sull'impianto Energas di Manfredonia e sulle ragioni che lo avrebbero indotto a votare "sì" al referendum (che, com'è noto si è concluso con la schiacciante vittoria dei no) . Non condivido l'ottimismo di De Tullio circa l'impatto ambientale del deposito e sul rischio che comporterebbe per la cittadinanza, ma non c'è dubbio che le sua tesi siano sorrette da una logica, e dunque contribuiscano positivamente  al confronto dialettico sui temi che riguardano l'ambiente e lo sviluppo, confronto sempre auspicabile.  Non apprezzo, tuttavia, lo sfondo ideologico dell'articolo che De Tullio aveva titolato, significativamente, "Basta ai noisti di professione!" . Il riferimento al referendum costituzionale non è per niente casuale, e De Tullio inserisce nel novero dei noisti di professione sia quelli che hanno detto no al deposito Energas, sia quelli che lo di

Cinemadessai | In tv Gli spietati, il film che Clint Eastwood dedicò a Sergio Leone

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OGGI IN TV Per strano che possa sembrare, vista l’enorme popolarità del genere, inventato in America e squisitamente americano, i western non hanno conquistato molte statuette come miglior film.  Gli Spietati  di  Clint Eastwood , che  Iris  manda in onda domani sera alle 21.00, fu la terza pellicola ad aggiudicarsi la statuetta dopo   I pionieri del West  (1931) e  Balla coi lupi  (1990) di  Kevin Costner . Oltre al riconoscimento quale miglior film, Gli spietati conquistò altri tre oscar, tra cui quello alla regia, ed ottenne nove nomination, compresa quella dello stesso Eastwood come miglior attore. Western crepuscolare a cominciare dal titolo, che in lingua originale suona  Unforgiven , che significa letteralmente  non perdonati . E si tratta, in effetti, d’una storia a tinte fosche, in cui il perdono sembra essere bandito, e piuttosto si intrecciano diverse vendette e tanta violenza. Il codice etico tipico del genere, che contrappone buoni e cattivi, non funziona più. Con  Gl

Telecom promette. Trasferirà la centralina che deturpa piazza XX settembre

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Le Telecom sposterà in un luogo più consono la centralina telefonica che deturpa la facciata del settecentesco palazzo Perrore-Barone in piazza XX settembre, occultando parzialmente l’antico mascherone che l’adorna. Lo hanno annunciato i vertici dell’azienda telefonica con una nota inviata alla redazione di Foggia della Gazzetta del Mezzogiorno , che aveva raccolto la denuncia di Lettere Meridiane , segnalando, a sua volta, l’incredibile vicenda, consumatasi in pieno centro della città, nel disinteresse generale. La direzione della Telecom ha anche fatto sapere che ha in corso le necessarie verifiche tecniche per individuare un nuovo sito per la centralina. Una espressa richiesta in tal senso era stata avanzata da Nico Palatella , responsabile provinciale del Fondo Ambiente Italiano . La Gazzetta di Capitanata ha dato notevole risalto alla notizia del ravvedimento di Telecom, con un articolo di Anna Langone che dopo aver ricostruito la vicenda scrive: “Il fregio sul pregevole pala

Il segnale forte e chiaro che arriva da Manfredonia (di Geppe Inserra)

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25.729. Per capire la portata di quel che è successo a Manfredonia domenica scorsa, bisogna partire da questo numero, che corrisponde al numero di cittadini che si sono recati alle urne per dire la loro sulla realizzazione di un deposito di gpl ad iniziativa della Energas. 25.729 votanti su 49.171 aventi diritti al voto, per una percentuale che supera largamente la maggioranza: 52,33%. Hanno vinto i “no”, che hanno totalizzato il 96,02%. Che fosse questo il risultato era del tutto prevedibile. Quel che era assai meno scontato era il numero di cittadini che si sarebbero effettivamente recati alle urne. In tempi di astensionismo sempre più massiccio e di crisi profonda della partecipazione, l’affluenza alle urne che si è registrata domenica scorsa nella città sipontina ha del miracoloso. Rappresenta un segnale "forte e chiaro" per tutto il Paese. Se la politica si occupa della vita reale, dei problemi quotidiani delle famiglie, delle persone, della gente, il desiderio di

Cinemadessai | Amelie, il cinema che fa sorridere e scalda il cuore

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OGGI Può il cinema avere una funzione terapeutica? Certo che sì. E del resto la funzione catartica della tragedia greca non è un’invenzione. Di meglio, il cinema può metterci certe commedie che ti fanno ritrovare il sorriso quando l’hai smarrito, e l’umore non è quello dei giorni migliori. Per me uno di questi film è  Il favoloso mondo di Amélie  di   Jean-Pierre Jeunet  (2001). Del resto, alleviare le pene altrui è la missione che un giorno scopre di dover compere l’irresistibile Amelie Poulain (interpretata da un’altrettanto irresistibile  Audrey Tautou . La ragazza lavora in un bar di  Montmartre e trascorre la sua vita serenamente tra bizzarri passatempi (come infilare le dita nel legumi) e la vicinanza a suo padre anziano e vedovo, fino a quando non scopre dietro una piastrella di un mura di casa sua alcuni oggetti. Si mette in moto per  rintracciarne il proprietario, facendogli ritrovare pezzi della sua infanzia, ed innescando una serie di eventi che la convincono a doversi i

Il prof. Barbieri: "La riforma costituzionale eternizza i privilegi delle Regioni a statuto speciale"

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Mi scrive il prof. Marco Barbieri (insegna Diritto del Lavoro all’Università di Foggia) a proposito della lettera meridiana Le tre Italie di Matteo Renzi , in cui avevo criticato la riforma costituzionale monca, che abolisce il Senato elettivo, le Province e il Cnel, ma lascia in piedi la mostruosa, lapalissiana, aberrante e anacronistica ingiustizia, costituita dalle regioni a statuto speciale e dalle province autonome. “Mi sarà permesso osservare - scrive il docente -  che la nuova Costituzione di Renzi non si limita a conservare i privilegi delle Regioni a Statuto speciale, ma li eternizza. Infatti, mentre con la Costituzione attuale una legge costituzionale può rivedere gli statuti delle Regioni a Statuto speciale, con la Renzi-Boschi (art. 39, co. 13) le nuove norme costituzionali non si applicherebbero alle Regioni a statuto speciale se non con il loro consenso: che mi pare difficile aspettarsi.” In buona sostanza, mentre con la Costituzione attuale è il Parlamento italiano

Cinemadessai | Il western riscritto da Sam Peckimpah: Il Mucchio Selvaggio

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STASERA IN TV Il genere è quello western. Ma per spessore epico, per capacità narrativa, per montaggio è un film che appartiene al miglior cinema, al di là e al di sopra dei generi.  Il Mucchio Selvaggio  di  Sam Peckimpah  - in onda stasera alle 21 su  Iris  - viene ritenuto tra i migliori western di sempre. È possibile vederlo nella sua versione integrale, quella voluta del regista (che dura all’incirca sette minuti in più rispetto a quella voluta dalla produzione). Pare che la pellicola detenga record del numero di proiettili (a salve) sparati - 90.000 - e di inquadrature, ben 3643.

Foggia, bisogna tornare sul mercato

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Il rigore fallito da Letizia Tutto sommato al Foggia è andata di lusso la tredicesima giornata, anche se sono diverse le lezioni da trarre dal terzo pareggio consecutivo inanellato dai rossoneri, seppur giunto sull’insidioso campo di Pagani, che lo scorso anno li vide perdenti. Dalla parte mezza piena del bicchiere, c’è che del quartetto delle migliori, giocavano in casa il Lecce e il Matera, mentre solo Foggia e Juve Stabia erano impegnate fuori casa. Tutte le quattro partite si sono concluse in parità, ed il Foggia può dunque sorridere. Detto questo, veniamo alle lezioni da trarre, ovvero alla parte del bicchiere mezza vuota. La prima è che continua la maledizione dei rigori che lo scorso anno costò ai rossoneri la promozione diretta. (Trovate qui un’analisi dettagliata del pesantissimo conto pagato dai satanelli la scorsa stagione). L’errore dal dischetto di Letizia, così come quello di Mazzeo nella partita casalinga con l’Akragas hanno tolto fino ad oggi al Foggia quattro p