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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Fiorello La Guardia, originario di Foggia o di Cerignola?

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Dov'è nato effettivamente Achille La Guardia , padre di Fiorello, leggendario sindaco di New York? Nel suo articolo sulla nascita del baseball in Italia , nascita avvenuta a Foggia proprio per merito di Fiorello La Guardia , che frequentò la scuola di volo nel capoluogo dauno, Maurizio De Tullio contesta la tesi che vuole che Achille sia nato a Cerignola, sostenendo che il padre del futuro sindaco newyorkese è invece foggiano. L'argomento fa discutere, eccome. Non la pensa come De Tullio il giornalista Enzo del Vecchio , autore di alcuni studi su La Guardia, che ha postato un articolato commento sulla questione. Ecco cosa scriva del Vecchio: "articolo interessante. Vorrei far notare che la data di nascita indicata nel certificato che attesterebbe la foggianità di Achille Luigi Carlo La Guardia (cioè del padre di Fiorello, che nacque invece a New York) non corrisponde a quella riscontrata sui documenti ufficiali. In particolare non corrisponde a quella che certificò G

Il mio amore per Troia e i troiani, grazie a Vincenzo Bambacigno

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Vincenzo Bambacigno è stato per me un Maestro, un padre, una guida. È stato lui a farmi amare, conoscere e a legarmi indissolubilmente a Troia. Ho amato profondamente la sua scrittura, le sue parole, che molti anni fa ho avuto la fortuna e il piacere di interpretare. Il mio primo rapporto in assoluto con la meravigliosa cittadina del rosone risale ai primi anni Settanta quando interpretai Riccardo Fiamma nel dramma Cinque serpi in cambio di un impero di Vincenzo Bambacigno, messo in scena dalla Comunità Nuovo Teatro al Cinema Diana , per la regia di Edgardo Longo . Bastò la prima battuta - e l'istantanea reazione del pubblico - a rivelarmi l’anima profonda e particolare, disincantata e dissacrante dei troiani. Riccardo Fiamma era un umile ciabattino, marito di Lucinda Del Gaudio, l'eroina del dramma. Era questo personaggio ad aprire la messinscena: si presentava in scena offrendo i propri servigi in strada, in dialetto troiano: “ U cconza scarpe, u cconza scarpe...

Le Tremiti a Londra, sotto lo sguardo di London Eye

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Ringrazio Michele Placentino per aver condiviso sul mio diario facebook la splendida fotografia che illustra il post, pubblicata sulla pagina di Viaggiareinpuglia.it . "Su questo bus in giro per Londra è rappresentata l'isola di San Nicola (Tremiti)..." annota scrupolosamente Michele. L'immagine è effettivamente molto bella, in quanto coglie l'autobus della linea urbana della capitale inglese in uno dei posti più suggestivi della città.  Siamo a Westminster Bridge . Sullo sfondo si notano County Hall e London Eye , la gigantesca ruota panoramica che rappresenta una delle maggiori attrazioni della metropoli britannica. L'autobus lancia un messaggio suggestivo e intrigante: " We are romantic in Puglia" . Siamo romantici in Puglia. Le altre parole chiave della bella campagna promossa da Pugliapromozione sono oltre a Romantici, Autentici e Maestosi. "Romantic, Authentic, Majestic…ci sono, in giro per Londra, autobus che parlano di Puglia!! s

Gino Lisa, che cosa prevede l'opzione SIEG

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Fa discutere l’esortazione rivolta alle autorità pugliesi dalla DG Concorrenza della Commissione Europea, a proposito dell’allungamento della pista dell'aeroporto Gino Lisa. Come Lettere Meridiane ha pubblicato già ieri i tecnici di Bruxelles hanno espressamente suggerito ad Aeroporti di Puglia e all'amministrazione regionale pugliese un drastico cambio di procedura. Anziché quella prevista per gli aiuti di Stato (che sono sottoposti a vincoli più rigidi, per evitare concorrenza sleale tra i diversi Stati dell’Unione Europea), l’ufficio suggerisce la procedura prevista per i servizi di interesse economico generale (SIEG), che prevede regole meno severe. Sulla bacheca del combattivo gruppo social Basta chiacchiere aeroporto , c’è chi - come Donato Saldarella - avanza più di una perplessità sulla opzione SIEG: “Occorre valutare bene se l'accesso al Sieg consenta al Gino Lisa di disporre dei servizi di Stato: Enav, VV.FF., Dogana, Finanza e rientrare nel piano nazional

Il baseball italiano nacque a Foggia. Per merito di Fiorello La Guardia.

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di Maurizio De Tullio Sono un appassionato di sport (oggi, ahimè, solo passivo) ma confesso di non avere una grande predilezione per il baseball. Ma ho piacere di occuparmene perché questa terza scheda, dedicata come le precedenti a sconosciuti personaggi o a pezzi di storia poco nota del nostro territorio, coinvolge un grande italo-americano, quale fu Fiorello La Guardia . E il baseball, naturalmente. Ma andiamo con ordine. Il più amato e celebrato sindaco di New York, come si sa, fu proprio Fiorello La Guardia (1882-1947) al quale è intestato anche il primo aeroporto della “Grande Mela”. Le sue origini erano foggiane, almeno per parte paterna, visto che la madre era invece triestina. Con l’occasione vorrei sfatare, una volta per tutte, la convinzione secondo la quale Achille La Guardia, suo padre appunto, fosse nato a Cerignola. L’atto di nascita sta lì a testimoniare la sua indiscutibile “foggianità”.

Gino Lisa, adesso è proprio il momento della verità

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Gli uffici dell’Unione Europea si sono espressi sul Gino Lisa e le polemiche puntualmente divampate dopo che il parere è stato reso pubblico confermano un vizio antico delle discussioni che riguardano l’aeroporto di Foggia: troppa ideologia, troppi pregiudizi, che purtroppo non giovano alla concretezza e dunque alla soluzione del problema. Per questo non sono d’accordo né con quanti parlano di bocciatura del progetto di allungamento della pista da parte delle strutture comunitarie, né con quanti ritengono ormai segnata la sorte del Lisa e accusano la Regione di aver confezionato a bella posta una documentazione, per così dire, debole. A mio giudizio, il parere della DG Concorrenza della Commissione Europea è realistico, com’era lecito attendersi, e colloca in un nuovo contesto tanto la questione dell’allungamento della pista quanto il sospetto che il progetto violi le norme sulla concorrenza. Consiglio a quanti vogliano farsi una propria e diretta opinione sulla vicenda la let

Aeroporto Lisa: la lettera della Commissione Europea

Di seguito il testo della lettera, e del relativo allegato, inviati dall'Ufficio della Commissione Europea che si occupa di Concorrenza sul progetto di allungamento della pista del Gino Lisa. * * * COMMISSIONE EUROPEA DG Concorrenza Mercati e casi: Trasporti, poste e altri servizi Aiuti di Stato - Trasporti Bruxelles, 1371072015 COMP/F2/RD/SG/tt-D *2015/100946 Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione Europea Rue du Marteau, 7-15 1000 Bruxelles Oggetto: SA.38287 - Aeroporti di Puglia S.p.A. Italia Signor Ambasciatore, con la presente desidero informarLa che i servizi della DG Concorrenza hanno completato l'analisi preliminare degli ultimi elementi di risposta trasmessi dall'Italia il 10 agosto 2015. Sebbene i termini procedurali siano stati rispettati, teniamo a precisare che i nostri servizi avrebbero preferito rispondere in tempi più rapidi all'ultima comunicazione delle autorità italiane, ma a causa delle ferie estive e d

L'Auser inaugura il nuovo anno sociale

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L'Auser è diventata una delle associazioni che producono più cultura e più aggregazione a Foggia. Il saloncino di via della Repubblica 72 è ormai uno dei contenitori più qualificati, ma anche più puntuali nell'offrire alla cittadinanza occasioni di socializzazione e di partecipazione, all'insegna della cultura. L'associazione inaugura il nuovo anno sociale con una iniziativa provinciale, che chiama a raccolta anche i Circoli presenti nel resto del territorio  (a Cerignola, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Severo e Vico del Gargano). L'appuntamento è per domani mattina alle 9.30: i lavori andranno avanti fino al pomeriggio, con un programma particolarmente intenso e articolato. A svolgere la relazione introduttiva sarà il presidente provinciale dell'Auser, Vittorio Cucci, che parlerà sul tema “ L'Auser in Capitanata, esperienze di animazione sociale e prospettive per il futuro ”. Ai lavori parteciperanno Filomena Trizio , segretaria generale della

Quanti furono i morti nel sottopassaggio nella tragica estate del 1943?

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Fa discutere la lettera meridiana di Maurizio De Tullio sull' incendio del sottopassaggio della stazione ferroviaria di Foggia , durante i bombardamenti del 22 luglio 1943. L'argomento, d'altra parte, è di quelli caldi, perché la questione della possibile esagerazione circa il numero delle vittime di quella tragica estate (22.000 secondo i calcoli effettuati all'epoca dal municipio) da sempre appassiona e divide l'opinione pubblica. Per quanto mi riguarda, sono d'accordo con Salvatore Valerio che scrive: "Non mi è mai piaciuta la "ragioneria" necrologica. 500 o 1000 morti sono questioni di lana caprina. Il dramma umano risulta essere identico." Va comunque detto che è lo stesso De Tullio a sostenere questa tesi: l'amore per la verità storica non va confuso con il negazionismo. I bombardamenti di Foggia hanno rappresentato una tragedia immane il cui peso e la cui valenza non aumentano o diminuiscono sulla base del numero maggiore o m

Masterplan per il Mezzogiorno scomparso dall'agenda del Governo

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Confesso. Questa volta avevo creduto a Matteo Renzi e al suo impegno per il Mezzogiorno. Ricorderete la seduta monotematica della direzione del Pd dedicata al Sud, agli inizi di agosto. Ricorderete l'impegno solenne assunto dal premier in quella occasione: un masterplan per il Mezzogiorno da mettere a punto  prima della legge di stabilità, che è poi la legge che determina il bilancio dello Stato. Il premier aveva fissato, com'è nel suo costume, una road map severa: entro settembre avrebbe dovuto essere pronto il programma per il Sud, che avrebbe dovuto poi trovare la relative poste finanziarie nella legge di stabilità. Da allora non è successo nulla: Renzi ha disertato l'inaugurazione della Fiera del Levante in cui si sarebbe dovuto sapere qualcosa di più sulla svolta meridionalistica del Governo. Il masterplan non s'è ancora visto e, stando ai rumors trapelati in questi giorni sulla legge di stabilità (visto che il testo vero e proprio ancora non c'è, ma nel

Brindisi insorge contro Alberto Angela. Foggia invece dorme...

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L'amico Fabio Massimo Benvenuto  (che ringrazio per la sua consueta tempestività) mi segnala la polemica esplosa a Brindisi, per la scarsa attenzione riservata alla città da Splendori di Puglia , le due puntate tematiche dedicate alla nostra regione dalla popolare trasmissione televisiva Ulisse , condotta da Alberto Angela. Lo stesso era accaduto a Foggia nella prima puntata. Il sindaco della città salentina, Mimmo Consales , ha usato parole di fuoco: "Ci hanno ignorato e dovranno darne conto." Di non minore intensità la protesta del capogruppo dell'opposizione di  centrodestra, Mauro D'Attis , che ha presentato un'interrogazione consiliare al primo cittadino, invitandolo a "far sentire la voce di una città mortificata, perché è stata clamorosa l'esclusione di Brindisi dal resoconto della  trasmissione." Altrettanto clamorosa era stata l'esclusione di Foggia nella prima puntata, condita anche da vistosi errori storici. Inamissibile che no

De Tullio: La verità sui morti nel sottopassaggio della stazione, il 22 luglio 1943

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di Maurizio De Tullio Cosa sia accaduto nelle giornate segnate dai disastrosi bombardamenti su Foggia nell’estate del 1943 è facile immaginarlo. Testimonianze, impressioni, qualche dato, e nessuna immagine fotografica. Questo per dire che di quelle giornate, allorché “la morte venne dal cielo”, come titolava nel suo racconto postdatato il giornalista Luca Cicolella, tanto si è detto, molto si è scritto ma poco è stato documentato, se non nelle eccezioni lodevoli dei diari di alcuni sacerdoti e di Luigi Guerrieri. Il nostro intento, come Biblioteca Provinciale di Foggia, è di dare un nome alle povere vittime di quei terribili giorni, onorando un dovere civico, e, di conseguenze, indicare una cifra che tenga conto dei deceduti e degli scomparsi, civili e militari nel complesso. Operazione ardua e mai esaustiva nella sua cruda contabilità. Ma questo è l’aspetto che tocca lo storico o il ricercatore più che il giornalista, nella qual veste ora vorrei invece propormi, per d

Un'altra mazzata per Foggia: verso la chiusura l'Ovile Nazionale

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Un altro pezzo di Foggia se ne va, ed è un pezzo importante. L'ennesima chiusura, che priva il capoluogo dauno della sua più antica istituzione di ricerca: l’ Ovile Nazionale , istituito nel 1921 e soppresso  per l’ennesimo piano di ristrutturazione che in nome della spending review ha prevista una drastica cura dimagrante delle strutture di ricerca del Crea, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura). A lanciare l’allarme è stato Franco Cuttano, pugnace animatore del Comitato Pro Iriip che si batte per tutelare e valorizzare quel che resta dell’Istituto Regionale di Incremento Ippico. Foggia.  Cuttano ha annunciato che t ra qualche giorno, le circa 400 pecore di pregiata razza ospitate nell'Ovile Nazionale di Segezia, a Foggia, verranno trasferite al piccolo Istituto zootecnico di Bella (provincia di Potenza). “Come è facile immaginare - incalza Cuttano - , il lombardo Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina chiuderà il nostro Ovile per

Foggia, poker a Rieti, e terzo posto

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Con un altro poker come quello inflitto domenica scorsa al Lecce, il Foggia prosegue la sua rincorsa verso le zone alte della classifica. A Rieti, dove i satanelli affrontavano la Lupa Castelli, non c'è stata praticamente storia. Match a senso unico fin dalle prime battute di gioco, con il Foggia che ha dominato in lungo e in largo i padroni di casa. Ad aprire le marcature è stato al 20' Cristian Agnelli. Quindi si è scatenato il centravanti rossonero Pietro Iemmello (nella foto), che ha messo a segno una doppietta micidiale, al 28' e al 41', chiudendo praticamente i conti. Si è andati al riposo con il risultato di 3 a 0 per il Foggia, che ha dominato anche la ripresa, arrotondando il risultato con Maza appena entrato, al 65'. Con la vittoria ottenuta a Rieti, i satanelli si portano al terzo posto in classifica (in attesa di conoscere i risultati di Benevento e Casertana), con 11 punti e con il miglior attacco, grazie alle 12 reti segnate, otto delle quali nell

Il Foggia in vantaggio sulla Lupa Castelli per 3-0 dopo il primo tempo

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Il Foggia è saldamente in vantaggio, a Rieti, alla fine del primo tempo. I satanelli guidano la partita per tre a zero sui padroni di casa della Lupa Castelli. Letteralmente scatenato Iemmello, autore di una doppietta e dell'assist che ha consentito al Foggia di passare in vantaggio, al 20', con Cristian Agnelli. Poi il centravanti rossonero ha arrotondato il risultato, segnando due reti, rispettivamente al 28' e al 44'. Centinaia i tifosi rossoneri presenti sugli spalti (nella foto) e che hanno calorosamente applaudito la squadra al rientro negli spogliatoi. Le tre reti di vantaggio stanno perfino strette al Foggia che ha dominato il primo tempo, concedendo quasi nulla agli avversari, che si sono resi pericolosi soltanto con un tiro in porta.

Foggia, eterna signora di pianura

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Ricordate la bella poesia Foggia, eterna signora di pianura di Tony Vacca , giovane foggiano che vive all'estero? Ne ho parlato in una lettera meridiana di qualche mese fa, che suscitò molta attenzione da parte degli amici e dei lettori di Lettere Meridiane . In quella circostanza, sottolineai la capacità dell'autore di offrire una narrazione della città, uno sguardo su Foggia, assai diverso dagli stereotipi cui siamo abituati. Gino Caiafa, attore foggiano particolarmente attento ai temi della poesia, ha affidato ad un video su You Tube la sua interpretazione di  Foggia, eterna signora di pianura. I bei versi di Tony Vacca, il timbro caldo della voce di Gino Caiafa, la sua grande abilità interpretativa, le note struggenti dell' Intermezzo della Fedora di Umberto Giordano e le immagini che l'accompagnano esaltando quella bellezza di Foggia che non t'aspetti e non sai, hanno creato un piccolo grande capolavoro. Non vi nascondo che quando l'ho ascoltata

Matteo Vocale: Basta col foggianesimo vittimista, ecco come si può crescere

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Era fatale che, nella cospicua discussione fiorita tra amici e lettori di Lettere Meridiane a proposito della scarsa attenzione prestata alla Capitanata dalla trasmissione di Alberto Angela , Ulisse venisse ad un certo punto evocato il foggianesimo , nella sua accezione di patologia che porta gli abitanti della Puglia settentrionale a lamentarsi, sempre e comunque. Nel post che ha dato la stura ai commenti (e che potete leggere o rileggere qui),  pur esternando tutta la mia delusione per  le scelte della redazione di Ulisse ,  io stesso sottolineavo la necessità di una riflessione autocritica sulla difficoltà che la Capitanata incontra nel promuovere serie politiche di marketing territoriale o più semplicemente nell'intercettare opportunità come quelle offerte dalla trasmissione televisiva. Matteo Vocale ci offre una riflessione di altissimo profilo, che partendo dalla necessità di superare una volta per tutte il foggianesimo vittimista , s'interroga sulle ragioni per cui

Il Salento vince le sue battaglie. Foggia le perde tutte. Ecco perché.

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Il Salento ha vinto la sua battaglia, e non possiamo - anche noi foggiani - che esserne soddisfatti. Il Frecciarossa che da settembre collega Bari e Foggia con Milano, giungerà anche a Lecce, così come aveva chiesto la popolazione salentina, che era letteralmente insorta alla notizia che il loro capoluogo era stato escluso dal collegamento ad alta velocità con Milano. Magna pars del successo leccese è stato il governatore regionale pugliese, Michele Emiliano , che si è schierato senza esitazioni e fin dall’inizio dalla parte del Salento e poi ne ha convintamente e calorosamente sostenuto le ragioni, nel vertice con il ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio , e con l’a.d. delle Ferrovie dello Stato, Michele Elia .  Particolare di non poco conto: durante la riunione, l’azienda ferroviaria ha ribadito che si tratta di un collegamento in perdita, insostenibile per il bilancio aziendale, ottenendo dal ministero l’impegno ad “inserire questa sperimentazione all’interno del r

Riparare vuol dire far rivivere: una mostra alla Merlettaia

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Parte oggi all'Associazione La Merlettaia a Foggia un'originalissima esperienza artistica, che fonde la mail art (ovvero l'invio di opere d'arte per posta, in risposta ad un invito e su un certo tema) con il Kintsugi , o Kintsukuroi , la tecnica artistica giapponese che consiste nel riparare una  ceramica rotta con l’oro o l’argento. La mostra, a cura di Katia Ricci e allestita da Rosy Daniello , è ospitata nella sede dell’associazione in Via Arpi 79/A. Verrà inaugurata questa sera alle 19, e resterà aperta fino al 30 ottobre prossimo. L'iniziativa è stata promossa dall’associazione La Merlettaia , dall’associazione Arteria di Matera e dalla Rete delle Città Vicine , che comprende donne e uomini di molte città italiane. L’idea della mostra è dare valore al gesto riparatore che  può far diventare l’oggetto molto più bello di prima. La rottura segnala la storia dell’oggetto per cui l’oggetto riparato diventa più prezioso. Recuperare sta nella tradizione delle

No pasaran. Il viaggiatore è tornato...

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Una volta tanto non hanno vinto loro, i vandali, i balordi che fanno a pezzi la città e danno ragione a quanti vorrebbero scappare via. Questa volta ha vinto una città che si è mostrata finalmente civitas . La statua del viaggiatore è tornata al suo posto, in piazzale Vittorio Veneto, dopo il restauro promosso dal Rotary Club di Foggia. che l'anno scorso aveva già curato la posa in opera della bella opera d'arte, davanti alla stazione ferroviaria.. Il presidente Giulio Treggiari è stato di parola. “ No pasaran ”, aveva detto quando il Rotary aveva deciso di farsi carico del restauro della statua, prima presa di mira dai vandali, quindi utilizzata come cestino portarifiuti. “Non vinceranno i vandali, la restauriamo e poi ritornerà al suo posto.” E così è stato. Da un paio di giorni, l’opera è stata ricollocata nel piazzale, e la speranza è che questa volta sarà il fiore all’occhiello di una piazza che si sta rifacendo il look e che sembra destinata a diventare ancora p

Licinio: "Mai confondere la divulgazione storica con la promozione turistica"

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Non smette di far discutere Splendori di Puglia , ovvero le due puntate di Ulisse , trasmissione televisiva di Alberto Angela , dedicate alla Puglia. La prima, andata in onda sabato scorso, era dedicata in particolare alla Puglia Settentrionale e Centrale. Il post di Lettere Meridiane in cui lamentavo la scarsa attenzione prestata da Alberto Angela a Foggia e alla Capitanata ha suscitato un nugolo di commenti, e cercherò per quanto possibile di darne conto, perché hanno il pregio di rappresentare una riflessione collettiva su un tema - l'immagine e la promozione del territorio foggiano - che rappresenta una sorta di buco nero nell'opinione pubblica provinciale. Tra i commenti che mi hanno più colpito, c'è quello di Raffaele Licinio , grande medievista e docente di storia medievale, che riflette sulla linea di demarcazione tra la divulgazione scientifica e la promozione territoriale. La riflessione di Licinio trae origine proprio dal post di Lettere Meridiane. Ecco c

Un foggiano alla guida della Nazionale e primo arbitro di serie A

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di Maurizio De Tullio In tema di microstoria sportiva, non sono pochi gli eventi e i personaggi della nostra provincia mai saliti alla ribalta delle nostre cronache, come avrebbero meritato. Da un lato perché tuttora ignoti, dall’altro perché ignorati, dalla grancassa del calcio di oggi. Premessa necessaria per introdurre un altro grande uomo di sport del passato, dopo il tremitese Antonio Amato , olimpionico del canottaggio. Anzi, il riferimento è addirittura agli albori dello sport italiano che non per questa ragione merita l’oblio, anzi; altrove miei colleghi giornalisti – meno abbagliati dai tormenti della squadra di calcio locale – se ne sarebbero occupati affondando a piene mani tra gli annali dell’epoca o comunque alla ricerca di testimonianze, fonti, dettagli e curiosità. Ma tant’è… Se, come sostengo da troppi anni, la ‘cultura ultras’ ha attecchito in campi diversi dallo sport, figuriamoci i guasti (culturali) che ha prodotto in àmbito calcistico. La prima di queste

La bufala di Ulisse: gli 800.000 abitanti di Bari

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Un diffuso “baricentrismo” aleggia su tutta la puntata di Ulisse dedicata alla Puglia, e andata in onda sabato sera. Ed è una ulteriore conferma che il territorio regionale non è stato "letto" e raccontato con il dovuto equilibrio, così come ho già avuto modo di sottolineare, in un post precedente . In alcuni passaggi della trasmissione, questo sentimento è così prepotente da far perdere la misura sia alla redazione che al bravo Alberto Angela. Ad un certo punto, si ha quasi l’impressione che da un momento all’altro si possa ascoltare la frase divenuta ormai proverbiale, che se Parigi avesse il mare… sarebbe una piccola Bari. Il culmine dell’esagerazione viene toccato quando si parla del Teatro Petruzzelli. L’importanza culturale del grande teatro barese e la valenza strategica della sua ricostruzione sono fuori discussione. Ma definirlo un teatro la cui tradizione lirica ha rilevanza europea sembra francamente eccessivo. Come pure sembra un’autentica castroneria un dato c

Il Foggia surclassa il Lecce, e l'inguaia

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Un Foggia spumeggiante, a tratti irresistibile, si è largamente aggiudicato il derby che l'opponeva allo Zaccheria al Lecce. Quattro a zero il risultato finale per i satanelli, grazie ai gol di Sarno, Agnelli e Floriano.  Era dalla stagione 92-93, quando il Foggia era allenato da Zeman che la squadra rossonera non vinceva così largamente sulla compagine salentina. Allora finì 5-0 per il Foggia e il campionato si concluse malissimo per il Lecce, che retrocesse in B. Dopo i mugugni e le polemiche degli scorsi giorni si è finalmente rivisto il Foggia del precampionato, quello che aveva sconfitto il Bari al San Nicola, eliminandolo dalla Coppa Italia e facendo sognare i suoi tifosi.  La partita, molto bella, è stata più equilibrata di quanto non dica il risultato. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, soprattutto nel primo tempo, quando il Foggia è stato più bravo ad approfittare degli episodi. Fino alla rete del vantaggio segnata da Sarno, al 35' del primo tempo, le

Alberto Angela e Ulisse ignorano la Capitanata

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Cronaca di una serata, entusiasmante prima e deludente poi. Come sempre succede quando ti senti vittima di una promessa non viene mantenuta. Mi è accaduto ieri sera. Mio fratello mi chiama al telefono per invitarmi a guardare Splendori di Puglia , la puntata di Ulisse dedicata alla nostra regione. Mi preannuncia che di lì a qualche minuto la trasmissione si sarebbe occupata dei Monti Dauni. Accolgo volentieri l’invito e mi precipito davanti al televisore. Alberto Angela,  così come suo padre, mi piace molto. Li ritengo i migliori divulgatori scientifici italiani, un modello di giornalismo che si fa capire e che accresce culturalmente il pubblico. La narrazione del conduttore è come sempre suggestiva e coinvolgente. Angela racconta una Puglia antica, e senza tempo, attraverso i suoi angoli e i suoi posti più esemplari: Castel del Monte, i Trulli di Alberobello, la magia delle grotte di Castellana, il fascino della la mamma più antica del mondo conservata nel Museo di Ostuni, l

Tre illustri foggiani nel primo numero del settimanale “L’Espresso”

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Da sinistra a destra, il governatore Donato Menichella, il Card. Pietro Parente, l'on. Gustavo De Meo di Maurizio De Tullio Il 2 ottobre 1955 si pubblicava a Roma il primo numero del settimanale “L’Espresso” , diretto da quel gran giornalista che fu Arrigo Benedetti. Il giornale uscì nel classico formato lenzuolo, a sedici pagine e rigorosamente in bianco e nero. Il cambio di look avvenne, se non ricordo male, nel 1974, quando si passò al più comodo e internazionale formato rivista, quello attuale. Già in quel numero d’esordio figurava un parterre di giornalisti e/o scrittori di straordinario livello: Eugenio Scalfari, Vittorio Gorresio, Gian Carlo Fusco, Corrado Alvaro, Luigi Compagnone, Geno Pampaloni, Sergio Saviane, Alberto Moravia, Sandro De Feo, Bruno Zevi, Massimo Mila, Manlio Cancogni e tanti altri che dalle settimane successive avrebbero reso “L’Espresso” sempre più accreditato e appetibile, sino a farne il più importante settimanale politico d’Italia. Fu p

Strade, croce e delizia dei Monti Dauni

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Il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna , gioisce per l’avvio dei lavori di ammodernamento della strada che dal suo paese porta al Lago di Pescara. L’ex sindaco di Pietramontecorvino,  Rino Lamarucciola , piange per il perdurante stato di abbandono e di dissesto in cui versa la strada provinciale che collega il suo comune a Foggia. Le due facce dei Monti Dauni sono emblematicamente raccontate dalle strade, croce e delizia di questo territorio. Le immagini sono più eloquenti di mille parole. Mignogna gioisce pubblicamente sul social network, ed ha ragione. La strada conduce ad uno dei posti più belli dell’intera Puglia, che qualcuno un po’ di tempo fa, definì la Piccola Svizzera . Ma la strada era poco più di una mulattiera, nonostante le diverse attività sorte nell’area: una masseria didattica, qualche agriturismo, il Parco Avventura. L’ammodernamento dell’arteria contribuirà senz’altro all’ulteriore crescita dell’ appeal di Biccari. Se la contentezza di Mignogna è fondata,

Alberona, Bovino e Peschici tra i "borghi imperdibili"

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Certo, ci vuole una buona dose di immaginazione per definire Peschici “un borgo dell’entroterra”, ma l’iniziativa di Salento Trend è interessante, perché testimonia una nuova attenzione del resto della regione verso la Puglia interna, verso i suoi borghi, le bandiere arancioni, verso l'ineffabile suggestione della cultura e della tradizione. E poi è sintomatico che giunga proprio dal Salento questo attestato di stima nei confronti della Capitanata: tre dei dieci “borghi imperdibili” individuati dall’agenzia leccese di promozione turistica e di marketing territoriale, si trovano in provincia di Foggia. Sono, per la precisione, Peschici, Alberona  e Bovino. Gli altri sette, con le relative ubicazioni, sono Locorotondo e Alberobello (Bari), Cisternino (Brindisi), Specchia e Corigliano D’Otranto (Lecce), Manduria e Martina Franca (Taranto). “Se da nord a sud della Regione sono le marine più gettonate a catalizzare la maggior parte dei turisti - scrive il team di Salento Trend -, og

Il grande contributo foggiano alla Resistenza nelle Marche

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Ascoli Piceno celebra oggi il 72° anniversario della lotta partigiana che vide protagonista la cittadina marchigiana. Per una curiosa quanto tragica coincidenza della storia e del destino, nei fatti di sangue che coinvolsero il capoluogo piceno, persero la vita quattro foggiani. Il Colle San Marco fu teatro del già noto sacrificio dei fratelli Vincenzo e Luigi Biondi , che partiti da Foggia, si unirono alle brigate partigiane e morirono in un conflitto a fuoco con i tedeschi, nei combattimenti che si svolsero dal 3 al 5 ottobre del 1943. La loro storia era già ben conosciuta. Era invece assai meno nota quella di Antonio D’Urso e Giuseppe Faienz a, foggiano il primo, di Torremaggiore il secondo, coinvolti nell’altro, drammatico episodio della resistenza ascolana, alle Casermette di San Filippo e Giacomo. Si deve a quegli impareggiabili cercatori di tracce di memoria che sono Raffaele de Seneen e Romeo Brescia , se la loro storia è stata sottratta all’oblio, grazie anche ai buoni r

Alla Merlettaia il film-inchiesta di Maggiore sulla tragedia di Lampedusa

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Nel clima culturale e artistico sempre più piatto e conformista in cui ci stiamo abituando a vivere, si segnala per essere assolutamente in controtendenza il film inchiesta di Antonino Maggiore , I giorni della tragedia , raro esempio della necessità della controinformazione. Grazie al Circolo Culturale La Merlettaia , i foggiani potranno vedere il film oggi, in occasione del secondo anniversario della tragedia che si consumò a Lampedusa, cui è dedicata l’opera di Maggiore, prodotta da Libera Espressione . Il 3 ottobre del 2013, a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa vicinissimo al porto, una barca con a bordo 540 persone circa, la maggior parte di nazionalità eritrea, naufragò, provocando 366 morti accertati e una ventina di dispersi presunti. Su cosa sia effettivamente accaduto nelle ore successive al naufragio, e sulla possibilità di evitare tante vittime, non è mai stata fatta del tutto chiarezza. Le istituzioni ed i media, con la RAI in testa, stanno cercando di occultare q

De Sanctis, il Comune chiarisce. Ma poteva farlo prima.

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Sulla demolizione della scuola media De Sanctis ho espresso il mio punto di vista qualche giorno fa, punto di vista che non cambia, dopo le precisazioni fornite dal Comune di Foggia. L’ufficio stampa di Palazzo di Città ha fatto sapere che la demolizione - che rientra nella procedura di messa in sicurezza dell’immobile avviata da tempo - si è resa necessaria perché la struttura presentava problemi statici, che l’edificio verrà ricostruito “nelle stesse forme e volumetrie e la destinazione resterà quella originaria." “In più - si legge ancora nel comunicato-, nei prossimi mesi, saranno avviati anche lavori di adeguamento alle normative sulla sicurezza e di messa a norma dell’impiantistica dell’aula magna e della palestra dello storico istituto foggiano.”

A Foggia il primo tragico incidente ferroviario

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La prima volta che Foggia conquistò (si fa per dire) la copertina dei giornali fu, manco a dirlo, per un evento tanto tragico quanto spettacolare: un gravissimo incidente ferroviario che provocò la morte di 6 persone ed il ferimento di una quarantina e che fu in pratica il primo grave fatto del genere che si verificò sulla giovane rete ferroviaria italiana. Il 6 gennaio del 1910,  diretto partito da Foggia si scontrò frontalmente con un treno merci che giungeva da Bari, alla stazione ferroviaria di Incoronata. Alle drammatiche immagini della tragedia La Domenica del Corriere dedicò la copertina disegnata da Achille Beltrami che raccontava la cronaca con il suo efficacissimo tratto. Il disastro fu provocato da un errore umano. “Fu lasciato partire il diretto, dimenticando ch’era imminente l’arrivo del merci, un caso di amnesia omicida”, si legge all’interno del numero della Domenica del Corriere del 16 gennaio. La tesi dell'errore umano è sostenuta anche dalla Gazzetta del