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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Come saremo tra cinquant'anni?

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Come saremo tra cinquant’anni? Molti di meno, prima di tutto, probabilmente più multietnici. Con il concreto rischio di una irreversibile “desertificazione” dei comuni più piccoli. Sono i dati che si ricavano dalla indagine svolta dall’Istat, che ha effettuato una serie di proiezioni demografiche ipotizzando lo scenario della popolazione nel 2065. Incrociando i dati Istat relativi alla Puglia con gli scenari demografici disegnati dalla due recenti indagini del Sole 24 Ore e dell’associazione Meglio Foggia , cerchiamo di  capire che cosa potrà succedere nei prossimi decenni. Cominciamo dai dati dell’Istituto Nazionale di Statistica che interessano la Regione Puglia. Lo scenario che si prefigura è quello di un vistoso calo demografico: i cittadini residenti in Puglia sono attualmente917.690. Secondo le stime dell’Istat, si ridurranno nel 2065 a 3.173.569, con un calo di 917.690, pari al 23% della popolazione attuale. Crescerà l’età media della popolazione, buona parte della quale sarà

Legge per la tutela della musica popolare, occasione importante per la Capitanata

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L’appuntamento in programma a Carpino, sabato 7 gennaio prossimo, potrebbe rappresentare un punto di svolta per la cultura in provincia di Foggia, e per diverse ragioni. La prima è che offre l’opportunità di star dentro ad un movimento di grande spessore, facendolo diventare più autenticamente pugliese. La seconda è che può aiutare quanto operano nella cultura di Capitanata a superare il gap che sovente ci vede indietro le altre province pugliesi in termini di organizzazione, di metodo, di sistema. Ma cosa accadrà nella patria della tarantella garganica? L’appuntamento consiste nella presentazione e nella discussione della proposta di legge regionale sulla tutela e valorizzazione della musica pugliese di tradizione, presentata dal consigliere Sergio Blasi. La manifestazione si terrà, alle ore 11, presso il centro culturale intitolato al grande cantore carpinese, Andrea Sacco.
Interverranno, assieme a una serie di operatori impegnati nel movimento musicale pugliese: lo stesso Sergio

La lettera di mons. Tamburrino: la crisi si supera attraverso la misericordia

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È passata quasi del tutto sotto silenzio l'ultima lettera pastorale che mons. Francesco Pio Tamburrino ha inviato ai fedeli della diocesi di Foggia. E la notizia - o più precisamente la "non notizia", il desolante silenzio con cui i mass media hanno accolto il messaggio episcopale - la dice lunga su cosa faccia notizia e cosa no, nel capoluogo dauno. I nostri politici dichiarano e pontificano su tutto e su tutti e giornali e televisioni sono sempre là pronti a raccogliere e diffondere le loro parole l'aria fritta. Neanche un rigo invece di commento alle parole dell'arcivescovo di Foggia. Mons. Tamburrino non è nuovo a questo tipo di comunicazione, e sceglie anzi spesso la lettera pastorale come strumento per rivolgersi ai fedeli ed ai cittadini. Per sua natura, il presule non ama i clamori mediatici: per diffondere la sua lettera ha scelto il mezzo più giusto e più efficace: l'ha fatta stampare e ne ha fatto dono ai fedeli, che ne hanno ricevuto copia alla

Ciao, caro Enzo

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Era un decano del giornalismo foggiano, ma soltanto per ragioni anagrafiche. Enzo è stato sempre giovane dentro, come ha ampiamente testimoniato nell'impegno profuso, pur provato dalla malattia, nell'ultima sfida che abbiamo vissuto insieme: l'implementazione di alcuni nuovi servizi del sito web alla Provincia di Foggia. Era sempre disposto ad osare il nuovo, ma sempre anche profondamente radicato a quell'antica Foggia di cui la famiglia Ciampi è stata una illustre protagonista. Le nostre strade professionali si sono spesso incrociate, e ricordo con particolare nostalgia la collaborazione in Giornali e caffè , trasmissione che aveva inventato lui, e che ci vedeva spesso insieme a sorbire il caffè del mattino commentando le notizie del giorno davanti alle telecamere di Teleradioerre, lui direttore responsabile, io direttore editoriale. Non era un momento facile per la redazione, che si trovava alle prese con un delicato passaggio di proprietà della testata. Enzo Ciam