Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2013

È polemica sull'idea di Amendola per i charter turistici

Immagine
Manco a dirlo, fa discutere e solleva polemiche l'idea del ministro della Difesa, Mario Mauro, di utilizzare la pista dell'aeroporto militare di Amendola per farvi decollare i voli charter turistici limitatamente ai week end estivi, a cominciare dall'estate 2014. Ho già espresso il mio parere in questo post , sottolineando come l'utilizzazione (per giunta così limitata di Amendola) non penalizzi affatto il Gino Lisa di Foggia anzi, in un certo senso, rafforzi la necessità dell'allungamento della pista. Senonché l'iniziativa del ministro della difesa (originario di Peschici, ma poi formatosi a Foggia e a Milano) fa storcere il naso a diversi foggiani, come Vincenzo Concilio, che ha scritto questo commento al post di cui ho detto: "Non c’è due senza tre, dice un noto proverbio della cultura popolare italiana. L’idea che sta alla base è che se un evento non è unico, ovvero si ripete almeno due volte, molto probabilmente si ripeterà ancora. Così, se un aeropo

Renziani allo scoperto: basta con la vecchia politica, cambiamo la classe dirigente

Immagine
L'incontro tra politica e società civile promosso dalla componente renziana del Pd di Capitanata già provoca fibrillazioni in seno al centrosinistra. In un certo senso, la kermesse apre ufficialmente le danze per la scelta dei candidati alla fascia tricolore e al consiglio delle comunali 2014. Gli organizzatori abbassano però il tiro. Più che di persone e di candidati, preferiscono parlare di metodi e di programmi, lanciando la suggestiva idea di un programma condiviso tra la politica e la società civile. Così, Giampiero Protano, responsabile del Comitato Adesso!Capitanata, e Michele Salatto, coordinatore provinciale dei Comitati pro Renzi, spiegano l'iniziativa che si terrà domani. "In passato il centrosinistra ha compiuto diversi tentativi, alcuni riusciti, altri falliti, di ascoltare la città civile. Adesso si tratta di sperimentare un metodo diverso: ascoltare non basta, bisogna che la Foggia migliore e la Capitanata migliore, che non si arrendono al declino in cui s

L'affaire Lisa, il progetto di allungamento della pista nascosto da 30 anni

Immagine
Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha ragione quando sostiene che la sua amministrazione non ha colpe sui ritardi che si stanno accumulando sulla storia dell'allungamento della pista del Gino Lisa. Le responsabilità affondano così indietro nel tempo che è difficile trovare un'amministrazione che ne abbia più di altre. L'aspetto paradossale e paradigmatico della vicenda è proprio questo: non ci sono colpe specifiche ma - come dire - una "responsabilità ambientale" che coinvolge la politica, la classe dirigente, la burocrazia e la tecnocrazia, e mette a nudo il male più profondo di cui soffre il capoluogo dauno: il bene comune sempre asservito a quello privato, una concezione della città non già come patrimonio collettivo da organizzare e migliorare per vivere meglio, ma una risorsa da utilizzare prima di tutto per affermare i proprio interessi. È questo vizio che ha impedito che la città fosse in grado di crescere seguendo una logica di programmazione. È ques

Lisa e Amendola non sono ipotesi l'una contro l'altra

Immagine
Non le capisco proprio, le polemiche, e i mugugni, sull'annuncio dato dal ministro della difesa, Mario Mauro, circa la possibilità di un'utilizzazione della base militare di Amendola per voli turistici. È una bella notizia e speriamo che la possibilità diventi presto una realtà, visto che Mauro, dopo averne parlato con i vertici militari della base, ha detto che la cosa si può fare, ma bisogna prima realizzare uno studio di fattibilità. Ritengo la notizia positiva, molto positiva, come dovrebbero tute quelle che danno maggiori possibilità di sviluppo alla nostra terra. Premesso questo, va detto che l'eventualità che Amendola venga utilizzato per i voli turistici non risolve affatto il problema del Gino Lisa, che resta tale e quale. La pista va allungata, e speriamo che i lavori possano essere cantierizzati rapidamente. L'ipotesi Amendola, ammesso che l'uso parziale prospettato dal ministro vada in porto, potrebbe risolvere almeno parzialmente il problema del Ga

Foggia, città senza memoria

Immagine
Foggia nel secolo XVII Recenti accadimenti hanno rilanciato il tema di Foggia, città senza memoria. A voler esser precisi dovremmo parlare di "non accadimenti", perché il dramma di questa città è che gli avvenimenti - le bombe che distruggono, il vandalismo che deturpa - vanno a sommarsi disastrosamente a quel che non accade: l'incuria, il disinteresse, l'abbandono l'oblio che colpisce i siti della storia e del passato come la Tomba della Medusa, la Masseria Regia del Pantano, San Lorenzo in Carmignano. Ho ritrovato, sulla questione, un bel saggio di Antonio Ventura , che è stato per anni il responsabile dei Fondi Speciali della Biblioteca Provinciale, quindi il curatore del Museo Provinciale del Territorio che sta in via Arpi, prima di andare in pensione. Alla passione verso la storia, Ventura ha sempre accoppiato un intenso impegno civile e culturale, nella consapevolezza che la memoria è una risorse fondamenta per il futuro di una comunità: se non sappi

Ecco i provvedimenti per i giovani. La svolta meridionalistica del governo Letta.

Immagine
Era da tempo che il Mezzogiorno non riceveva tanta attenzione, non godeva di tanta centralità in un atto del Governo. Diciamo atto, e non ancora provvedimento, perché per capire fino in fondo come si muoverà il governo Letta per cercare di sanare la piaga della disoccupazione giovanile al Sud bisognerà aspettare la pubblicazione del decreto e, soprattutto, verificare se c'è veramente la copertura finanziaria. Ma le intenzioni ci sono, e sono lodevoli: "creazione di nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno; contrastare la forte caduta dell’occupazione indotta dalla recessione e per accompagnare la sua possibile ripresa, così come la regolarizzazione di impieghi “sommersi”; rafforzare la coesione sociale e territoriale nel paese; contribuire ad un rafforzamento strutturale del sistema delle imprese; indurre un aumento dei consumi e della tassazione a vantaggio dell’intero paese." Tanto si legge nel documento: Il Mezzogiorno al lavoro / Misure urgenti per l’occupazione

Lo scempio della memoria: San Lorenzo in Carmignano e la Regia Masseria Pantano

Immagine
San Lorenzo in Carmignano e la Regia Masseria del Pantano sono tra i posti più ricchi di passato in una città, come Foggia, che nel corso della sua storia ha subito spesso distruzioni - talvolta per mano della natura, più spesso per mano umana. Tracce di un passato importante, che come tali andrebbero tutelate e quanto possibile valorizzate. E invece no. La Regia Masseria si erge spettrale nell'assedio di una periferia sempre più scialba ed anonima. Quel che resta di San Lorenzo in Carmignano corre adesso il rischio di finire sotto i ponti, e non soltanto in senso metaforico. Eppure la coscienza culturale della città, su questi temi, è vigile. Però non sfonda. Al declino della Regia Masseria Pantano dedica un bell'articolo il blog di storia dell'arte Kunst. "Gioiello federiciano che sorge alla periferia di Foggia, lasciato nell’abbandono, condannato a una morte lenta e irrimediabile - scrive l'autore Mario Cobuzzi - :  nulla viene fatto per preservarlo: lo si las

700.000 tonnellate di amianto in provincia di Foggia

Immagine
Figura 1 Non siamo al dramma, ma non c'è neppure di che stare tranquilli. Questa la situazione delineata dal Piano Regionale per la bonifica dell'amianto, la cui attuazione è ormai ai nastri di partenza. Nella mappa del rischio disegnata dal Piano, la Capitanata non è tra le Province più virtuose. È al terzo posto, ma praticamente a pari punti con Lecce, che è seconda. In vetta c'è Bari. Dopo Foggia ci sono Barletta, Brindisi ed infine Taranto, che nonostante la concentrazione di industrie nel suo territorio è la provincia che presenta il minor numero di coperture di cemento amianto. La rilevazione regionale è stata effettuata utilizzando tecniche molto sofisticate: un volo con sensore iperspettrale MIVIS, che ha evidenziato la presenza di circa 5.000 tetti di amianto sull'intero territorio pugliese, di cui 1.706 con dimensioni superiori a 500 m e 2.751 con dimensioni superiori a 200 m. I dati così raccolti sono stati estrapolati per calcolare il fabbisogno di s

Encounter, il sogno cinematografico di Fabrizio Rinaldi

Immagine
Cosa accadrebbe se in un futuro più o meno prossimo, gli essere umani "normali" dovessero vivere fianco a fianco con esseri altrettanto umani, però nati in provetta? La risposta all'interrogativo giungerà dal cortometraggio Encounter , scritto dal filmaker di origine foggiana Fabrizio Rinaldi, che del film sarà anche il regista, se (come speriamo) verranno reperiti i soldi necessari alla produzione. Encounter racconta di un incontro che avviene in un vecchio locale, di notte, durante una violenta tempesta. La storia è ambientata un futuro non molto lontano in cui le persone convivono con i tipo1, esseri umani prodotti tramite ectogenesi e modifiche al DNA. Sono umani, e forse perfino qualcosa di più, ma sono discriminati come androidi e costretti a nascondersi dopo essere stati dichiarati illegali. Come nella migliore tradizione del genere, la fantascienza anticipa questioni morali profonde: in questo prossimo futuro, chiunque può essere un tipo1, e potrebbero essercen

Un ebook in omaggio sulla fine dei cinematografi: dal Falso Movimento al Cinema Impero

Immagine
Un ebook per ricordare una bella (anche se dolorosa) pagina della storia culturale foggiana, un ebook per celebrare in qualche modo la demolizione del Cinema Impero a Manfredonia. Non mi aspettavo che il mio post (va detto: assolutamente impreziosito dalle struggenti parole di Stefania Marrone) sulla demolizione del Cinema Impero di Manfredonia suscitasse tanti commenti e tante reazioni da parte dei lettori di Lettere Meridiane, come questa che Giovanni Tagliaferri ha postato sul mio profilo di facebook, e che riguarda un'altra dolorosa demolizione, questa volta foggiana. "Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore - scrive Tagliaferri - è uno dei più bei film che io abbia mai visto nella mia vita. Mi ha fatto ricordare uno scempio commesso a Foggia, dovuto alla bieca ingordigia di squallidi e volgari palazzinari, la vera piaga del nostro secolo: la demolizione del cine-teatro Flagella. Uno dei più belli,se non il più bel contenitore artistico italiano. Il glorioso palcoscenico del

Ecco la Foggia possibile e nascosta: politica e social network s'incontrano

Immagine
Per la prima volta a Foggia il mondo del social network, dell'impresa, delle professioni (di quella società civile tanto spesso evocata e assai raramente declinata e messa veramente sotto i riflettori) incontra quello della politica. Chiamata ad ascoltare e non a predicare dal pulpito. Sullo sfondo c'è già la campagna elettorale che nella primavera del 2013 porterà al rinnovo dei consigli comunali a Foggia e in altre importanti città della Capitanata, ma è il metodo che è assolutamente diverso. A rompere gli indugi sono i renziani, con un evento che già nella forma e nello stile marca una evidente discontinuità rispetto alle liturgie della politica convenzionale: tanti interventi, ma tutti brevissimi; infografiche per descrivere il tema da affrontare, e poi musica e teatro. La politica sullo sfondo. Il tema non è nuovo ("Ultimi ma non ci arrendiamo") ma assai nuovo è il punto di vista, ben declinato nella head line del manifesto (dal look aggressivo: una bocca che

Piano dei Rischi del Lisa, Mongelli ha ragione. Ma di chi sono le responsabilità?

Immagine
Dalla bacheca del combattivo gruppo facebook " Basta chiacchiere, aeroporto" , il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, fa sapere che "Nessun ritardo è imputabile all'Amministrazione Comunale per il Piano dei Rischi" , e tanta basta ad attizzare una polemica infinita. Intervenendo un paio di settimane fa al forum promosso da Foggia Città Aperta, il primo cittadino aveva assicurato che il Piano dei Rischi sarebbe stata cosa fatta entro quindici giorni, poi è arrivata la frenata dell'Enac che evidentemente rende impossibile rispettare la data che aveva indicato come scadenza. Sono tuttavia d'accordo con Mongelli: il sindaco dice la verità quando afferma che l'amministrazione civica (riferendosi, evidentemente, alla "sua" amministrazione) non ha responsabilità del ritardo con cui si sta licenziando il Piano dei Rischi, adempimento importante per poter cominciare la fase degli espropri e quindi finalmente cantierizzare i lavori di costruzione d

Un altro cinema chiude. Ma il cinema non muore.

Immagine
Se la memoria non mi tradisce, c'è anche il Cinema Impero di Manfredonia ne La bianca palpebra dello schermo che Lucio Dell'Accio girò nel 1991 per raccontare la scomparsa delle sale cinematografiche in Capitanata. Il documentario apre una trilogia che l'autore foggiano ha dedicato al cinema o più precisamente al cambio d'uso del cinema. Dopo La bianca palpebra dello schermo arrivarono Ritratto di albanesi in un cinema (1994, il racconto di una delle prima esperienze di accoglienza fatte a Foggia, con la trasformazione della sala parrocchiale di Gesù e Maria in un dormitorio per gli extracomunitari) e lo struggente Maurizio (1997) che racconta della straordinaria capacità di "vedere" - oltre i limiti imposti dallo spazio ristretto cui costringe la disabilità - di un poeta diversamente abile. Lucio volle concludere così la sua trilogia ad indicare che fintanto che siamo capaci di vedere, immaginare (e aggiungerei ricordare, visto come Dell'Accio ha ri

Il buco dei fondi comunitari: 1.300 milioni che potrebbero andare perduti

Immagine
Gli investimenti comunitari in Capitanata continuano ad essere importanti, e migliora, seppure di poco, la capacità di spesa degli enti beneficiari dei fondi. Insomma si attenua il rischio di vedere sfumare i finanziamenti, ma resta concreto il problema di una corretta e tempestiva utilizzazione, che potrebbe dare più di una boccata d'ossigeno all'asfittica economia provinciale. È quanto si ricava ponendo a confronto lo stato dell'arte dei finanziamenti comunitari in Capitanata, così come fotografato da Opencoesione , con i dati pubblicati ad ottobre, sempre dal sito promosso dall'allora ministro, Fabrizio Barca, proprio allo scopo di monitorare l'andamento dei cantieri. Di ciascun progetto viene fornito lo stato dell'arte il che consente a qualsiasi cittadino di verificare di persona come vengono spesi, nella sua città o nel suo paese, i finanziamenti elargiti dall'Unione Europea. L'iniziativa del ministro Barca sembra avere effettivamente contribui

Wikipedia colma la lacuna dei bombardamenti su Foggia

Immagine
Wikipedia colma la lacuna. Anche il dramma di Foggia è compreso adesso nella voce dedicata dall'enciclopedia on line ai bombardamenti strategici della Seconda Guerra Mondiale. Dopo la denuncia-appello di Lettere Meridiane , qualcuno (va ricordato che l'enciclopedia per eccellenza della rete è frutto di una scrittura collettiva, per cui ognuno può scrivere ed integrare le voci) ha aggiunto un sacrosanto riferimento al dramma vissuto da Foggia nella tragica estate del 1943: "Quando gli Alleati conquistarono il nord Africa - si legge adesso nella nota -, le città italiane entrarono nel raggio di azione dei bombardieri pesanti B-17, B-24, Lancaster ed Halifax. Tra i bombardamenti più pesanti, quello del 19 luglio 1943 su Roma e quello del 19 agosto 1943 a Foggia con oltre 9000 vittime. " Il "qualcuno" autore dell'integrazione in questione è l'impareggiabile Domenico Sergio Antonacci, blogger di Amara Terra Mia , come sempre attentissimo a raccogliere

Foggia tra passato e futuro, ricordando Salvatore Ciccone

Immagine
"Il dovere di uno scrittore non è di mettersi al servizio di quelli che fanno la storia, ma di aiutare quelli che la subiscono." Quando penso a Salvatore Ciccone, mi torna inevitabilmente in mente quanto disse Albert Camus ritirando il Premio Nobel a proposito dei "difficili doveri" dello scrittore. Salvatore Ciccone di questi doveri si è fatto carico fino in fondo: rigo per rigo, cartella per cartella, articolo per articolo, saggio per saggio. In una terra come la Capitanata che non ha mai fatto la storia, ma piuttosto l'ha subita, Salvatore ha sempre cercato di indicare, scavando nella storia, il bandolo di una matassa spesso inestricabile. Com'è che un territorio così rigoglioso, importante e pieno di risorse quale la Daunia-Puglia non è riuscito ad essere mai, o lo ha fatto assai raramente, protagonista della propria storia? La risposta non va cercata in quanti, dai Romani a ai Longobardi, dagli Svevi agli eserciti alleati hanno fatto la storia, ma

L'ultima omelia di don Tonino Intiso a San Filippo Neri

Immagine
Potrebbe essere stata l'ultima Messa a San Filippo Neri, quella che don Tonino Intiso ha celebrato ieri, in quel garage di via Federico Spera che da nove anni ospita la più periferica delle parrocchie foggiane.  Dalle prossime settimane, potrebbe cambiare tutto a San Filippo: il parroco ed anche la sede parrocchiale. A pochi passi dal garage procedono infatti i lavori per rendere agibile almeno il salone della nuova Parrocchia. Lì si svolgeranno le funzioni religiose, fino a quando la grande Chiesa non sarà completata. E il nuovo parroco? A don Tonino Intiso non è stato formalmente comunicato il nome del suo successore (ma la notizia è di dominio pubblico, ne parla perfino il web : a sostituirlo sarà il parroco della Cattedrale, mons. Antonio Sacco). L'Arcivescovo di Foggia, Mons. Francesco Pio Tamburino, gli ha semplicemente notificato la conclusione del suo mandato pastorale in quel di San Filippo Neri, al momento senza comunicargli la destinazione ad altri incarichi. L'

Lettere Meridiane diventa anche newsletter

Immagine
Dalla scorsa settimana, ad ogni week end, Lettere Meridiane pubblica ogni domenica una newsletter che contiene un compendio dei post più significativi pubblicati nei sette giorni precedenti. La newsletter viene già inviata agli indirizzi di posta elettronica i cui titolari figurano tra i miei amici di Facebook o nella mia mail list. Pertanto i lettori abituali del blog dovrebbero averla già ricevuta. Quanti non l'avessero  ricevuta e desiderassero abbonarsi posso farlo da questo link . L'iscrizione è del tutto gratuita. Quanti volessero semplicemente sfogliarla la trovano in questa pagina web . Chiedo scusa a quanti invece non volessero riceverla (e l'abbiano ricevuta per le ragioni che ho detto sopra): possono revocare l'iscrizione alla newsletter semplicemente cliccando sul collegamento "unsubscribe" che si trova alla fine della newsletter. Se l'iniziativa vi piace, vi prego di farla conoscere anche a vostri amici e conoscenti segnalando loro il

Basta chiacchiere: aeroporto subito

Immagine
Sembra destino: ma ogni volta che per l'aeroporto Gino Lisa si approssima l'ora X, c'è qualcuno che viene fuori per avanzare proposte alternative. L'idea dell'on. Salvatore Tatarella (riaprire la prospettiva di una utilizzazione a fini anche civili dell'aeroporto militare di Amendola "approfittando" della presenza del ministro foggiano Mario Mauro al dicastero della difesa) è suggestiva ed intelligente, ma è però, semplicemente, un'altra cosa rispetto al problema. Che era, e resta: perché sull'allungamento della pista del Lisa si sta perdendo così dannatamente tempo? Quand'anche il ministro Mauro, folgorato sulla strada di Damasco (il Ministero ha sempre sostenuto che della possibilità di un uso promiscuo di Amendola non se ne parla nemmeno), conceda l'agognato nulla osta, la questione del Lisa resterebbe tal quale: tra lungaggini di routine e inghippi burocratici si stanno perdendo tempo e danaro. Le questioni sono del tutto distin

Rauzino racconta su Microstorie i bombardamenti su Foggia

Immagine
«Dopo i bombardamenti avvenuti a Foggia, tutta l’attrezzatura dei laboratori dell’Istituto andò perduta, come furono perduti, perché distrutti o saccheggiati, le suppellettili scolastiche, gli impianti di qualsiasi specie, il materiale dei gabinetti di fisica e di scienze, la biblioteca della scuola. Questa relazione finale dell’anno scolastico 1942-43 purtroppo dovrebbe propriamente dirsi relazione della fine di un Istituto colpito dalla furia devastatrice della guerra». Con queste parole, struggenti e drammatiche (e così scevre dal burocratese di certi  odierni dirigenti scolastici, ma questo è un altro discorso…)  il preside incaricato del Liceo Ginnasio Lanza di Foggia, Giovanni Iorio, conclude la sua relazione di fine anno scolastico. Era stato nominato in sostituzione di Matteo Luigi Guerrieri, caduto proprio durante uno dei raid aerei anglo-americani che provocarono la distruzione della città. Il dramma del Liceo Lanza, fiore all'occhiello della città, viene mirabilmente r

Questione meridionale: oltre le famiglie, oltre i partiti

Immagine
Qualche tempo fa, ho scritto per la rivista SudEst diretta da Franco Mastroluca (un ufo della politica provinciale, il solo che abbia alternato mandati parlamentari e vita politica con un impegno intellettuale e scientifico sincero, disinteressato, tenace) una recensione a un libro che tutti a mio avviso dovrebbero leggere, Bassa Italia di Marco Demarco. Il sottotitolo è tutto un programma: L'antimeridionalismo della sinistra meridionale . La tesi che sottende declina alla perfezione il sentimento che pervade tutto il libro: la necessità di un'autocritca meridionale come indispensabile precondizione al rilancio del Mezzogiorno o, se preferite, della questione meridionale. A cominciare da quella sinistra che fino ad oggi si è limitata a sbandierare il meridionalismo, ma assai raramente a praticarlo. Suggerisco la lettura dell'opera di Demarco in modo particolare alla classe dirigente di Foggia e provincia : ci sono tanti e tanti spunti di riflessione per un'autocr

La verità sulle vittime dei bombardamenti: Foggia la città più colpita

Immagine
Come si collocò la tragedia di Foggia nel contesto dei bombardamenti  che insanguinarono e distrussero il Bel Paese nella Seconda Guerra Mondiale? E quante furono effettivamente le vittime della tragica estate del 1943? Sono due interrogativi che aleggiano nelle molte iniziative che da qualche settimana la città sta vivendo, per commemorare il 70° anniversario di quella infausta pagina della nostra storia. Le celebrazioni stanno provocando un salutare risveglio della coscienza e della memoria collettiva: c'è un rinnovato desiderio di testimoniare, di ricordare, di comprendere. Foggia si trovò ad essere, senza neanche saperlo, crocevia del mondo, data la posizione strategica del suo nodo ferroviario e del sistema aeroportuale. Il primo doveva essere distrutto, il secondo doveva fungere da testa di ponte per i successivi raid aerei che gli alleati avrebbero sferrato al cuore della Germania nazista e dei territori occupati. Per settant’anni la centralità del capoluogo dauno nello

Al peggio non c'è mai fine: il crollo di Palazzo Angeloni

Immagine
Un documentato e interessante articolo di Salvatore AIEZZA sul crollo di Palazzo Angeloni a Foggia e sul dibattito parlamentare sulla tensione abitativa nel capoluogo dauno. Uno spaccato di come si viveva nel dopoguerra. (Le foto sono tratte da www.mangano.foggia.it di Alberto Mangano) La situazione abitativa a Foggia, già molto precaria, divenne, dopo  i bombardamenti dell’estate del 43, estremamente critica. La distruzione o il danneggiamento  di gran parte del patrimonio abitativo privato, oltre che di quello pubblico; la mancanza di un organico piano di ricostruzione; la ristrutturazione delle case abbattute, da parte dei ceti meno abbienti, fatte senza alcuna regola di sicurezza, a volte mettendo semplicemente i tufi l’uno sull’altro; un abusivismo sfrenato, un indice di affollamento tra i più alti d’Italia, costringevano ancora un gran numero di foggiani, molti dei quali rientrati dopo lo sfollamento, ad abitare grotte o veri e propri tuguri o ad occupare “parti” di caseggia

Ralph De Palma, la memoria ritrovata

Immagine
Nessuno è profeta in patria? Non più, almeno per quanto riguarda Ralph De Palma. Il leggendario pilota, il campione del volante che ha vinto più di ogni altro al mondo e in ogni epoca  per la prima volta verrà celebrato nella sua terra di origine, la Capitanata, con una serie di iniziative, tra sport, cultura e turismo. Ci sono voluti sette anni perché il territorio alla fine ricordasse: tanti ne sono infatti trascorsi dalla pubblicazione del primo libro che in Italia lo ha fatto conoscere al grande pubblico, curato dal giornalista foggiano Maurizio De Tullio. A curare le iniziative commemorative sarà un Comitato Promotore che si insedierà domani, alle ore 10,00, nella Sala Giunta di Palazzo Dogana, con la partecipazione dei Sindaci di Biccari (ente promotore e cittadina natale del pilota), Troia, Foggia, di esponenti di Regione Puglia, Associazione ‘Pugliesi nel Mondo’, Provincia di Foggia, Camera di Commercio, Promodaunia, C.O.N.I. e A.C.I. L'obiettivo è quello di valorizzar

Wikipedia oscura i bombardamenti di Foggia. Ma la responsabilità è tutta nostra.

Immagine
Foggia dopo la prima ondata dei bombardamenti del 19 agosto 1943 (foggiainguerra.altervista.org)  Per avere un'idea di come la storia, e la verità, dei bombardamenti che sventrarono Foggia nella tragica estate del 1943, siano ancora tutte da scrivere - ma prima di tutto da cercare - basta leggere il paragrafo intitolato " Bombardamenti sull'Italia " all'interno della voce "Bombardamenti strategici nella seconda guerra mondiale" su Wikipedia. Lo trascrivo testualmente: "L'Italia, subito dopo la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, venne fatta oggetto di alcuni bombardamenti da parte della Royal Air Force su Torino e Genova, di scarsissima efficacia nel centrare gli obbiettivi previsti ma che provocarono comunque una quindicina di morti civili, contemporaneamente l'Armée de l'air effettuò vari attacchi in Piemonte e Liguria con scarsi risultati, mentre le incursioni diurne su Trapani e Palermo provocarono 45 mor

Lo scempio della Tomba della Medusa: uno stupro all'identità

Immagine
Ci voleva Striscia La Notizia per far assurgere a vergogna nazionale lo scempio della Tomba della Medusa. Nico Baratta, giornalista free lance che-se-non-ci-fosse-bisognerebbe-inventarlo, si spende da anni per denunciare l’incredibile situazione in cui si dibatte il sito archeologico più rappresentativo dell’antica Arpi. Ha scritto, ha filmato , ha denunciato ed è rimasto inascoltato. Così come ha fatto due anni fa Teleblu, in un bel servizio di FrancescoFredella , che oltre che dell’Ipogeo arpano, si occupava anche degli altri beni culturali a rischio in provincia di Foggia: Grotta Paglicci a Rignano Garganico, l’Abbazia di Kalena a Peschici, il sito di Herdonia ad Ordona. Che a farci scoprire   le nostre vergogne sia Canale 5, è un fatto che meriterebbe di per se stesso una riflessione: sulla capacità e i limiti che l’informazione locale incontra quando si tratta di produrre opinione, e sull’incapacità stessa della pubblica opinione di leggere la realtà che ci circonda, viv

Mario Salvatore ovvero quando la canzone napoletana è cultura

Immagine
Perché nell'immaginario di molti intellettuali meridionali la canzone napoletana sia considerata cultura di serie B è una questione su cui varrebbe la pena riflettere. Dalla riflessione scaturirebbero probabilmente svariate chiavi di lettura, utili a comprendere le ragioni del declino del pensiero meridionale. Basti pensare che assieme alla pizza, la musica partenopea è tra gli elementi più forti e più distintivi del made in Italy nel mondo, ed è un peccato che a non accorgersene sia spesso proprio la cultura meridionale, almeno quella ufficiale. È un discorso parecchio importante anche per la cultura foggiana, essendo la Capitanata, più degli altri territori pugliesi, profondamente legata a Napoli. Presentando le sue linee di politica culturale all'indomani della sua elezione a sindaco di Foggia, Orazio Ciliberti annunciò che avrebbe parecchio insistito sulla valorizzazione di quelli che riteneva due elementi fondanti della tradizione culturale cittadina: la musica lirica e

Lunedì 10 giugno la presentazione del libro di don Tonino Intiso

Immagine
"Una bio-cronologia che racconta il cammino di un comune cristiano, dal "volto del Signore", che nel quotidiano cerca di svelarsi nell'oggi della Sua Chiesa, famiglia di famiglie". Così don Tonino Intiso sintetizza il suo secondo libro, "La nostra vita: la storia di Dio" che verrà presentato lunedì prossimo 10 giugno, nella Sala Rosa del Vento,  in via Arpi 152. La manifestazione, promossa dal Centro Culturale "Il pensatoio", in collaborazione con la Fondazione  Banca del Monte, avrà inizio alle ore 18. È la prima volta che l'opera viene presentata nel  capoluogo dauno: ad illustrarla sarà Savino Russo, che guidò la Gioventù Italiana di Azione Cattolica negli anni in cui il sacerdote, attualmente parroco a San Filippo Neri, ne fu assistente spirituale. Erano i primi anni Settanta, e da allora don Tonino è stato protagonista di tanti momenti della vita foggiana, che hanno scritto grandi pagine di solidarietà e di partecipazione.  "L

Quando i manifesti raccontano una Foggia che non t'aspetti

Immagine
I manifesti raccontano a volte una città che non t'aspetti, così diversa da quella che invece si rivela dalle strade dissestate e piene di buche, dagli spazi verdi brutalizzati dai vandali, da quell'impressione di eterna precarietà ed eterna emergenza che t'accompagna in ogni angolo. In questo scatto, preso in corso Garibaldi, si affiancano i manifesti di due iniziative culturali e non solo: sono un esempio di eccellenza culturale: l'incontro con Massimo Cacciari organizzato dal comitato foggiano della Società Dante Alighieri, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia e dalla Biblioteca La Magna Capitana e il museo artistico dei bambini realizzato dalla Scuola Santa Chiara, un ottimo esempio di uso intelligente dei fondi comunitari. I due eventi non hanno nulla in comune, se non di essere appaiati sulla medesima palina pubblicitaria: Cacciari ha parlato di un argomento complesso ma intrigante, come il potere che frena, esaminato alla luce dell

Con Protano, la Provincia diventò un punto di riferimento dello sviluppo

Immagine
Che futuro si prospetta per la Capitanata, se e quando la Provincia sarà soppressa? Non si tratta soltanto di una questione geografica, ma di un interrogativo dalla cui risposta dipendono buona parte delle prospettive di riscatto della nostra terra. L'amministrazione di Palazzo Dogana governa il territorio provinciale più esteso d' Italia,  almeno per quanto riguarda le Province che dipendono da regioni a statuto ordinario. Perdere l'ente intermedio significa - in Capitanata più che altrove - perdere un pezzo importante della governance del territorio, soprattutto dal punto di vista di quella che dovrebbe essere la funzione essenziale della terra dauna nello scacchiere regionale:  la sua posizione geografica, il suo essere una naturale cerniera tra la Puglia e il resto dell'Italia e dell'Europa. Sul sistema della viabilità e dei trasporti si giocheranno nei prossimi anni le sfide regionali più importanti: ed è proprio ponendo mente a quanto è accaduto negli ultim

Morlacco: "Regioni spreco infinito"

Immagine
Quasi cinquant'anni di lavoro nella pubblica amministrazione. Da impiegato comunale e segretario generale di enti importanti, come la Provincia di Foggia, di cui è adesso Direttore Generale, passando per la esperienza politica di sindaco di Lucera. Non potrebbe esservi punto di vista più qualificato di quello di Vincenzo Morlacco ad esprimere un'opinione sulla soppressione della Provincia e sulla provocazione lanciata da Davide Leccese , che propone di chiudere piuttosto le Regioni, tenendo in vita invece gli enti intermedi. "Per dare una compiuta risposta all'interrogativo - esordisce Morlacco - bisogna storicamente risalire al 1973, anno che segnò l'entrata reale in funzione della Regioni. Chi ha memoria e confronto lo stato complessivo della Pubblica Amministrazione - generale e locale - non può non convenire che il periodo antecedente a quell'anno sicuramente vedeva una Pubblica Amministrazione più funzionale e soprattutto con una spesa complessiva di gra

Un indizio per risolvere il "giallo" dei numeri di Palazzo Dogana

Immagine
Potrebbe trattarsi di numeri civici quelli che campeggiano sugli spigoli di Palazzo Dogana. È la tesi che sostiene Tommaso Palermo, cultore della storia cittadina, nonché appassionato collezionista di cimeli del passato. La dritta di Tommaso arriva da un commento al post in cui avevo segnalato i due numeri che compaiono sul lato dell'antico palazzo che ospita la Provincia e l'Archivio di Stato: "Sono numeri civici che non corrispondono più ad aperture sulla strada ma fanno comunque parte della numerazione civica; si veda il caso dei numeri entro l'arco di Porta Arpana" Sollecitato a spiegare meglio la sua tesi, Palermo aggiunge: "I numeri di Porta Arpana fanno riferimento all'abitazione (ora fornice che collega via della Repubblica con l'ingresso del conservatorio), alla bottega del fruttivendolo che si trovava nell'altro fornice. Non so a cosa si riferisse l'altro numero" che comunque Tommaso ritiene potesse indicare un altro ingre

Foggia crocevia del mondo: dall'operazione Avalanche al mancato bombardamento di Auschwitz

Immagine
Martedì 4 giugno, alle ore 18, nella Sala Mazza del Museo Civico, nell'ambito delle iniziative promosse dalle associazioni aderenti a Le radici le ali per il settantesimo anniversario della tragica estate del 1943, terrò un incontro sul tema: "Foggia crocevia del mondo: perché i bombardamenti su Foggia furono così cruenti?" La tesi che illustrerò - corredata da giornali e filmati esteri dell'epoca - è stata parecchie volte affrontata da Lettere Meridiane, ed è che il particolare accanimento degli eserciti alleati sul capoluogo del Tavoliere fu dovuto non solo all'importanza del nodo ferroviario, ma anche alla strategica valenza del complesso aeroportuale di Foggia, che si estendeva fino a comprendere lo scalo di Bari Palese. Durante la serata racconterò anche una vicenda non molto nota (anche perché se n'è avuta l'esatta percezione soltanto negli ultimi anni) che riguardò il Foggia Airport Complex e cioè il mancato bombardamento di Auschwitz, lungamente

Il ricordo di Luigi Pinto, Loredana Olivieri e la Cgil, ultima thule

Immagine
Il monumento a Luigi Pinto (foto di Luca Olivieri ) Loredana Olivieri è un incrocio di memorie. Nel suo dna si intrecciano la memoria della terra, dei braccianti che non chinarono mai la testa, e quella dei foggiani che non s'arrendono al destino, che sanno ricostruirsi, nonostante i terremoti, nonostante le guerre. Ha ereditato la prima dai nonni, Vincenzo Pizzolo e Carmelina Panico, personaggi di primo piano di quel movimento che portò la federazione comunista e la Cgil di Foggia ad essere tra le più importanti del Mezzogiorno. Ha ereditato la seconda dalla città dov'è nata, dal suo modo impagabile di aderire alle cose e alla vita. Ed è orgogliosa, dell'una e dell'altra. Loredana è la segretaria provinciale della FLC di Foggia, l'organizzazione di categoria della Cgil che raggruppa i lavoratori della conoscenza: quei professori, quegli insegnanti, quel personale della scuola e dell'università che non s'arrendono al declino del pensiero e continuano

Com'era Foggia nel 1943: una piccola città che voleva diventare grande

Immagine
Una piccola città, che sognava di diventare grande. Un sogno brutalmente interrotto dalla furia dei bombardieri alleati che si accanirono su quanti sognavano, sui palazzi in cui non avrebbero più abitato, sulla ferrovia, sugli aeroporti di quella città, mai più diventata grande.  Un sogno ridotto a poltiglia e macerie. Eccola, in questa mappa, la piccola città, tutta raccolta attorno ai suoi edifici più rappresentativi, molti dei quali realizzati dal fascismo che progettò la grande Foggia , ma poi la mandò a morire, agnello sacrificale di una guerra perduta in partenza. Negli anni precedenti, la città era stata oggetto di grandiosi programmi pubblici come l'Acquedotto Pugliese e la Bonifica del Tavoliere con la successiva colonizzazione, che venne perseguita anche attraverso la realizzazione di borgate rurali come Segezia, Siponto, Mezzanone. Il regime aveva affidato a Foggia una sorta di ruolo guida, reso visibile dalla realizzazione di imponenti edifici pubblici: il Palazzo