Lisa e Amendola non sono ipotesi l'una contro l'altra


Non le capisco proprio, le polemiche, e i mugugni, sull'annuncio dato dal ministro della difesa, Mario Mauro, circa la possibilità di un'utilizzazione della base militare di Amendola per voli turistici. È una bella notizia e speriamo che la possibilità diventi presto una realtà, visto che Mauro, dopo averne parlato con i vertici militari della base, ha detto che la cosa si può fare, ma bisogna prima realizzare uno studio di fattibilità.
Ritengo la notizia positiva, molto positiva, come dovrebbero tute quelle che danno maggiori possibilità di sviluppo alla nostra terra.
Premesso questo, va detto che l'eventualità che Amendola venga utilizzato per i voli turistici non risolve affatto il problema del Gino Lisa, che resta tale e quale. La pista va allungata, e speriamo che i lavori possano essere cantierizzati rapidamente. L'ipotesi Amendola, ammesso che l'uso parziale prospettato dal ministro vada in porto, potrebbe risolvere almeno parzialmente il problema del Gargano.

La mancanza di uno scalo aeroportuale vicino alle località turistiche del promontorio sta seriamente penalizzando l'economia turistica, con buona pace di quanti sostengono "tanto c'è Palese". Non è tollerabile che partendo da Milano si giunge in Egitto molto prima che a Vieste.
L'uso civile di Amendola sarebbe tuttavia limitato soltanto ai fine settimana della stagione estiva: comunque è già tanto per consentire al Gargano di consolidare la propria offerta turistica.
La polemiche che non capisco sono quelle che nascono puntualmente tra i sostenitori del Lisa e quelli di altre ipotesi, ogni volta che si parla di Amendola.  È come se esistesse un partito del Lisa e un partito di Amendola. Il che sarebbe assurdo, anche perché in passato il Lisa ha pagato prezzi carissimi proprio al fatto che mentre per l'aeroporto foggiano si avvicinava una soluzione, subito c'era qualcuno ad avanzarne un'altra.
Che ad Amendola possano atterrare decollare voli turistici non significa rinunciare al futuro del Lisa, e così battersi perché il progetto di allungamento della pista venga finalmente realizzato non significa rinunciare a priori alla possibilità di altre soluzioni, come Amendola.
Non si tratta di soluzioni l'una contro l'altra, ma di prospettive che possono benissimo coesistere. Fermo restando che l'aeroporto civile della provincia di Foggia non può essere che il Gino Lisa.

Commenti

Anonimo ha detto…
Non c’è due senza tre, dice un noto proverbio della cultura popolare italiana. L’idea che sta alla base è che se un evento non è unico, ovvero si ripete almeno due volte, molto probabilmente si ripeterà ancora.

Così, se un aeroporto non decolla, attiviamone un altro, a cura di un ministro garganico che vuole fare gli interessi del Gargano e non del capoluogo ridotto così male da non sembrare neppure tale.

Uno Vale Uno. E' questa l'idea di democrazia teorizzata da molti...che però non sembra dover valere nelle questioni aeroportuali.

Di Tresette ce n'è uno, tutti gli altri son nessuno.

Concilio Vincenzo

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