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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Seconda stazione: il dibattito è aperto

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Fa discutere e molto, com’era facile prevedere, la lettera meridiana di ieri sulla eventualità di una seconda stazione per Foggia , sulla linea AC/AV Napoli-Foggia-Bari. Gli interventi sono per lo più orientati alla possibilità della nuova stazione, che non alla sua localizzazione, questione tutt’altro che secondaria visto che, comunque vadano le cose, l’infrastruttura avrà un impatto urbanistico, ma anche economico, non indifferente. Gli interventi sono molti, sicché l’articolo è lungo: ma vale la pena di leggerlo e con attenzione, perché non sempre l’opinione pubblica cittadina si esprime con tanta passione. Condividendo il post di Lettere Meridiane , l’avv. Giulio Treggiari , presidente del Rotary Club  di Foggia, lancia un appello: “Non perdiamo anche questo "treno" !”

Bombardamenti, anche Lucera ebbe le sue vittime

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In occasione del 28 maggio, data che ricorda il primo raid aereo su Foggia, che inaugurò la tragica estate del 2943, Tommaso Palermo (che ringrazio) ha pubblicato la foto di un ritaglio di giornale che non conoscevo, e che è particolarmente significativo perché sottolinea che il martirio di Foggia coinvolse anche le città limitrofe, come Lucera. Tratto dal Poughkeepsie New Yorker del 29 maggio 1943 (Poughkeepsie è un sobborgo di New York, è possibile quindi che si tratti della copertina di un "dorso" locale del New Yorker), il ritaglio è una eloquente testimonianza dell'attenzione con cui da parte della opinione pubblica americana si seguiva la campagna d'Italia, appena avviata dagli Alleati. Leghorn di cui si parla nel titolo è Livorno. Sorprende trovare a fianco a Foggia, l'indicazione di Lucera tra le città bombardate, ma la cosa serve a chiarire un aspetto poco noto di quella infausta giornata e cioé che probabilmente, almeno il 28 maggio, il maggior numer

Nuova stazione, c'è il sì di RFI. Ma Foggia ancora cincischia.

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Finalmente una buona notizia per Foggia. C'è l'assenso sostanziale di RFI per la costruzione di una seconda stazione, strategica per evitare che il capoluogo dauno venga bypassato dal baffo, ormai in esercizio dalla scorsa estate, della linea ad alta capacità, Napoli-Bari. Ma c'è anche il rischio che non se ne faccia nulla, viste le risultanze dell'incontro che si è svolto qualche giorno fa in Municipio, a Foggia, durante il quale amministratori regionali, comunali e provinciali nonché rappresentanti dei sindacati e della associazioni di categoria delle imprese, hanno ribadito la necessità del mantenimento della centralità della stazione ferroviaria di Foggia. Intendiamoci, qui non si tratta di essere "contro" la stazione. Nessuno è favorevole a qualsivoglia tipo di declassamento del glorioso scalo di viale XXIV maggio, ma visto che ragioniamo in un contesto nazionale che privilegia Alta Velocità/Alta Capacità, in cui vengono spesi fior di milioni, anzi mil

Quando San Siro ironizzava su Foggia-Pisa...

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…E invece Foggia e Pisa sono tornate a far parlare di sè, anche nel calcio che conta. nonostante quel che si legge nel pesante, ironico cartello che un anonimo tifoso pugliese espose nel corso di un derby milanese di qualche anno fa. L’immagine risale al 23 novembre del 2014. Le due squadre milanesi si affrontarono a San Siro in una stracittadina tutt’altro che esaltante, sia per la posizione di classifica delle due squadre, sia per il gioco espresso in campo. Finì uno ad uno. Alla rete del momentaneo vantaggio milanista segnata da Menez rispose Obi, con un gol che sarebbe rimasto il solo segnato in nerazzurro dal centrocampista. L’ironia dell’anonimo tifoso coratino giocava sul fatto che le due squadre milanesi hanno lo stesso colore di maglia delle due squadre che si disputeranno la finale play off di Lega Pro: il Foggia veste rossonero come il Milan, il Pisa nerazzurro come l'Inter. Ironia della sorte, la squadra toscana è però guidata da un milanista doc come Gattuso. Con

Stasera al cineporto di Foggia Enrico Ghezzi e tanto buon cinema

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Enrico Ghezzi , il geniale critico cinematografico ideatore della fortunatissima trasmissione di RaiTre Fuoriorario , tornerà a Foggia dopo molti anni di assenza, al Cineporto di via San Severo, per tenere una master class sui generi cinematografici. La prima volta di Ghezzi nel capoluogo dauno  aprì una pagina nuova nella storia del movimento cinema foggiano.  Ghezzi fu ospite di Mauro Palma  al FalsoMovimento , assieme a Luciano Emmer , con cui è stato legato da profondissimi rapporti. Quella giornata segnò l’atto di nascita dell'amicizia che avrebbe legato Emmer a Mauro Palma e all’intera città di Foggia, con la realizzazione del docufilm Foggia non dirle mai addio e del film, rimasto incompiuto, Il cardo Rosso . Un gradito ritorno, dunque, che vedrà Enrico Ghezzi ospite del Cineporto di via San Severo assieme a Luigi Abiusi,  nell’ambito di una tre giorni tra i Cineporti di Puglia: si comincia stasera a Foggia, domani, 31 maggio a Bari, conclusione l'1 giugno a Lecce.

Foggia Madre Terra (la ballata)

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Foggia Terra Madre, la ballata  Parole di Antonio Basta Musica e canto di Bruno Caravella Un omaggio alla città di Foggia, medaglia d'oro al valor civile ed al valore militare per i bombardamenti che subì nel 1943. Fotografie di Bruno Caravella Immagini d'epoca tratte dal libro di Tommaso Palermo Foggia dalle tenebre del 43 alla rinascita  Edizioni Parnaso Un prodotto de L'immagine militante  Laboratorio di linguaggio cinematografico e audiovisivo dell' Università della Libera Età "Silvestro Fiore" di Foggia in collaborazione con Auser Volontariato e Spi Cgil di Foggia

Il 28 maggio. Il fragore ottuso delle bombe.

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Il dolore di una città disegna certe volte geometrie strane, che attraversano gli imperscrutabili sentieri della storia e del tempo. Il 28 maggio è una data scolpita due volte nella memoria e nella carne di Foggia: due ricorrenze accomunate dalla violenza dell'uomo sull'uomo e dal fragore ottuso delle bombe. Due date da non dimenticare. I raid dei bombardieri alleati del 28 maggio 1943 inaugurarono la più tragica delle estati che Foggia abbia mai vissuto, e che si concluse con la morte di migliaia di cittadini. Trentuno anni dopo, il 28 maggio del 1974 , in piazza della Loggia, a Brescia un'altra bomba ottusa mieteva le sue vittime. Furono in otto a cadere nella strage fascista. Tra i morti, un foggiano, il prof. Luigi Pinto che aveva lasciato la sua città per una cattedra al Nord. Il suo cuore generoso cessò di battere qualche giorno dopo, e dopo una dolorosa agonia. C'è qualcosa che collega le due date. Ed è appunto il sordo rumore delle bombe che uccidono p

Foggia madre terra

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L'Immagine Militante Laboratorio di linguaggio cinematografico e audiovisivo dell'Università della Libera Età Silvestro Fiore in collaborazione con Auser Volontariato e Spi Cgil di Foggia presenta FOGGIA MADRE TERRA da una poesia di Antonio Basta Voce recitante Tonio Sereno Regia e montaggio Geppe Inserra con il laboratorio L'Immagine Militante Le immagini sono tratte da Foggia, dalle tenebre del ’43  alla rinascita di Tommaso Palermo Edizioni Parnaso Si ringraziano l’autore e l’editore per averle concesse Colonna sonora Undercover Vampire Policeman   di Chris Zabriskie Creative Commons License

Foggia ricorda il primo bombardamento

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Domani saranno settantatré anni dall’inizio di quella tragica estate foggiana, che nel 1943 costò la vita a migliaia di cittadini e provocò la distruzione di buona parte della città. Il 28 maggio del 1943, per la prima volta i foggiani capirono che non sarebbero rimasti immuni dai raid aerei degli alleati, così come qualcuno aveva ritenuto, sperando nella intercessione del sindaco di New York, Fiorello La Guardia, di origine foggiane. Quell'assolato venerdì cominciò un incubo: per la prima volta, vennero sganciate bombe vere, assieme a volantini propagandistici che preannunciarono in modo sinistro anche la valenza strategica dei bombardamenti. “Avviso! Caduta Tunisi, ecco quello che i tedeschi faranno dell’Italia: il campo di battaglia del fronte meridionale della Germania… Ora tocca all’Italia, perché morire per Hitler?” , così recitavano i volantini propagandistici che gli equipaggi dei Liberator del 367° Bomb Group lanciarono sulla città, assieme al micidiale carico di bombe.

On line il nuovo numero di Oblomov, scoppiettante rivista lucerina

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È on line il numero di maggio di Oblomov , e come sempre è una festa per chi ama la buona letteratura e l’opinione intelligente. Sarò partigiano, ma ogni mese attendo con ansia l’uscita della rivista lucerina diretta da Antonio Carbone , e ne sono ogni volta ampiamente ripagato. Riflessioni interessanti, fini elzeviri e buoni racconti, sono questi gli ingredienti, tutti di notevole qualità, di Oblomov . Il numero di maggio si apre con un estremo saluto a Marco Pannella, scritto da Michele Colucci che tuttavia si distacca dal coro di retorica spesso ipocrita che ne ha accolto la morte del leader radicale, per evidenziare i tanti pregi e soprattutto i difetti del Pannella senile. Nel numero di maggio compare una nuova firma, che annuncia un’altra qualificata collaborazione: quella di Gianpaolo Ferrara , scrittore e critico letterario beneventano, che recensisce il futuro vincitore del Premio Strega, il poderoso romanzo “La Scuola Cattolica” di Edoardo Albinati, ambientato nella st

D'Alema a Foggia per i 70 anni della Repubblica

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La Repubblica italiana sta per festeggiare i suoi primi settant'anni. ItalianiEuropei , la rivista dell'omonimqa fondazione presieduta da Massimo D'Alema, ha dedicato alla ricorrenza una monografia intitolata "Il Cammino dellas Repubblica" con articoli di Sergio Mattarella , Giorgio Napolitano, Anna Finocchiaro, Brando Benifei, Alessandro Rosina, Giuseppe Provenzano, Daniela Palma, Nicoletta Pirozzi e Roland Marchal, che possono essere letti on line sul sito della fondazione . Una lettura pasrticolarmente intensa ed istruttiva, che può godere anche del qualificato contributo del Capo dello Stato. "La cittadinanza repubblicana - scrive Mattarella - contribuì, non poco, a definire il nuovo orizzonte: tutti erano chiamati, con eguale dignità, alla responsabilità di costruire e determinare il proprio futuro. Non sempre si e attribuito alla scelta repubblicana il valore che essa meritava. Dopo il referendum del 2 giugno a prevalere furono le preoccupazi

Luoghi del Cuore Fai, consigli per l'uso

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L'Abbazia di Kalena, a Peschici, da anni tra i Luoghi dei Cuore Fai Loris Castriota Skanderbegh , Vice Capo Delegazione FAI di Foggia e delegato per la comunicazione FAI Puglia, mi scrive una lettera per puntualizzare alcuni aspetti della iniziativa I luoghi del Cuore , lanciata dal FAI. La lettera meridiana in cui davo notizia dei luoghi del cuore censiti in provincia di Foggia nei primissimi giorni dal lancio della edizione 2016, e della molto provvisoria graduatoria, aveva come scopo proprio quello di sensibilizzare gli amici e i lettori del blog a segnalare i beni da tutelare, e in ogni caso di partecipare numerosi alla bella iniziativa.  Castriota Skanderbegh fornisce, nella sua lettera, alcuni interessanti suggerimenti per ottimizzare la risposta dell'opinione pubblica. * * * Caro Geppe, il tuo articolo rischia di creare una certa confusione sull'iniziativa "I Luoghi del Cuore". Innanzi tutto, occorre dire che, ad oggi (22 maggio), il censime

Le ombre e le luci del piano attuativo regionale dei trasporti

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Cinquantotto interventi previsti per l’aeroporto di Bari  Palese, quarantadue per quello di Brindisi, dodici per quello di Taranto e solo due per quello di Foggia. Sono queste le cifre sintetiche degli interventi previsti nel settore aeroportuale dal Piano attuativo 2015-2019 del Piano Regionale Trasporti , varato dalla Giunta Regione e pubblicato qualche giorno fa sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. I soli due interventi previsti per il Gino Lisa riguardano l’acquisizione delle aree e i lavori per il prolungamento della pista e l’ampliamento del piazzale, con la realizzazione di una nuova caserma dei Vigili del Fuoco. "Per l’aeroporto di Foggia - scrivono gli estensori del documento - il Piano Attuativo conferma, per lo scenario di medio periodo, la previsione dei lavori di prolungamento della pista, subordinata oggi alla verifica di tale esigenza, in rapporto al consolidamento e alla crescita del traffico che la Commissione Europea sta analizzando nell’ambito del

Buon compleanno, Paz

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Se non fosse prematuramente scomparso, Andrea Pazienza avrebbe festeggiato ieri il suo sessantresimo compleanno. Artista straordinario, ha raccontato un'epoca attraverso le sue vignette ed i suoi fumetti. E' stato probabilente l'artista italiano più celebrato del secolo scorso. Era nato il 23 maggio 1956 a San Benedetto del Tronto, ha vissuto la sua infanzia e la giovinezza tra San Severo e il Gargano. La sua terra lo ricorda con la mostra collettiva Buon compleanno Paz, che resterà aperta fino al 16 ottobre prossimo al MAT (Museo dell'Alto Tavoliere) a San Severo: una collettiva con sessanta autori di fumetti, vignette e illustrazioni di rilievo nazionale e internazionale, ognuno dei quali renderà il suo personale regalo disegnato. Sessanta autori come gli anni che avrebbe compiuto Pazienza. Autori del calibro di Milo Manara, Vittorio Giardino, Sergio Staino, Silver, Lele Vianello, Vincino, Max Frezzato, Stefano Disegni, Makkox, Sebastiano Vilella e tanti altri.

Una mail per salvare Santa Maria di Devia

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Santa Maria di Devia  (Foto © Nazario Cruciano) Una mail per salvare Santa Maria di Devia, l'antica chiesa romanica dal ciclo di affreschi bizantineggianti situata sul Monte D'Elio, in mezzo ai laghi di Lesina e Varano e di fronte alle Isole Tremiti, in un angolo meraviglioso e a tratti incontaminato del comune di San Nicandro Garganico. C’è tempo fino al 31 maggio prossimo per segnalare questo bene al Governo, candidandolo ad ottenere i fondi “per recuperare i luoghi culturali dimenticati” per i quali Palazzo Chigi ha stanziato 150 milioni di euro. Tutti i cittadini possono segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it  un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Il finanziamento è destinato ai siti di minore importanza ma strategici per le realtà locali, soprattutto per le aree a maggior rischio di dispersione giovanile. Una opportunità importante, insomma. R

Altro che Lonely Planet. San Giovanni Rotondo regina di TripAdvisor

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Se i redattori di Lonely Planet si fossero presi la briga di consultare TripAdvisor prima di scrivere la loro recensione su San Giovanni Rotondo, avrebbero probabilmente mitigato il severo giudizio sulla cittadina di San Pio, che ha suscitato la fiera protesta del presidente del gruppo consiliare dei Popolari alla Regione Puglia, Napoleone Cera. Il consigliere regionale, originario del Gargano, ha stigmatizzato il modo con cui sulla guida sono stati presentati il Gargano e in modo particolare San Giovanni Rotondo dipinta "come un luogo simoniaco, dove si pratica un becero commercio di statuette e souvenir di san Pio." "Trovo la scelta editoriale della guida ha aggiunto Cera -  discutibile e francamente offensiva per la comunità sangiovannese, per i garganici e per tutti i pugliesi. Una guida, specie se realizzata con l’ausilio di PugliaPromozione e che ha fatto registrare già migliaia di download – ha continuato - dovrebbe garantire una presentazione equilibrata e

Il trionfo del Foggia, il lapsus di Telenorba

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Foggia impazzisce di gioia, per la vittoria dei satanelli a Lecce (3-2), nella semifinale di andata dei play off di LegaPro. Una doppietta di Iemmello e un eurogol di Sarno hanno permesso alla compagine rossonera di sfatare una tradizione che li voleva sconfitti negli ultimi 23 anni allo stadio di via del mare a Lecce. Con la bella vittoria, i satanelli mettono anche una serie ipoteca sulla finale. Comunque, sarà decisiva la partita di ritorno, che il Foggia giocherà domenica prossima, alle 20.45, allo Stadio Zaccheria. I gol segnati in trasferta non valgono il doppio: per conquistare la finale, il Foggia dovrà vincere, o almeno pareggiare. La partita è stata telerasmessa in diretta da Telenorba , la cui conduttrice prima della gara ha commesso un piccolo quanto inconsapevole lapsus : evidentemente male informata da qualche foggiano, ha salutato il pubblico che a Foggia seguiva la sfida sul maxischermo in... piazza Lanza. Sono almeno cinquant'anni che a Foggia non esiste più

Via all'ottava edizione dei Luoghi del Cuore: in vetta l'Anfiteatro romano di Lucera

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È partito l’8° censimento dei luoghi del cuore promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo. “La piazzetta del tuo primo bacio, il borgo dove correvi da piccolo, la spiaggia che hai amato, la vista che ti ha riempito di felicità. Sono tanti i luoghi speciali che ti hanno regalato un'emozione. Se li voti, puoi cambiare il loro destino” , così recita la headline dalla campagna. Per esprimere la propria preferenza occorre accedere al sito dei Luoghi del Cuore (potete farlo cliccando qui ).  La presenza della Capitanata come al solito è cospicua. È possibile votare tra beni culturali, abbazie, spiagge già candidate, oppure candidare un proprio luogo del cuore. Al momento, guida la classifica l’ Anfiteatro Romano di Lucera , che versa in una situazione a dir poco critica. Se dovesse venire premiato dai clic dei partecipanti alla iniziativa, potrebbe essere recuperato grazie ai finanziamenti Fai ed Intesa Sanpaolo. La città più rappresentata è, invece  Manfredonia, con quattro luoghi

Il 22 maggio 1845 l'ultima apparizione della Madonna a Foggia

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Foggia ne ha quasi perso memoria. Non c’è nulla, neanche una targa o un’epigrafe, che ricordi questo prodigioso evento. Il 22 maggio del 1854, la Madonna dei Sette Veli si mostrò ai foggiani radunati in preghiera nella Cattedrale. E fu l’ultima di una lunga serie di apparizioni (quelle suffragate da testimonianze sono addirittura sedici) che erano cominciate il 22 marzo del 1731, all’indomani nel nefasto terremoto che aveva raso al suolo la città. La memoria di quegli eventi che testimoniano una commovente predilezione della Vergine Maria verso il capoluogo dauno è affidata al preziosissimo libro La Madonna dei Sette Veli, Patrona principale di Foggia , scritto dal compianto canonico della Cattedrale, don Michele Di  Gioia , che dedicò gran parte della sua vita a raccogliere e trasmettere la storia religiosa della comunità foggiana. Dal libro è tratto il brano che segue, che racconta l’apparizione del 22 maggio 1845, particolare perché fu, come si è già detto, l’ultima di una se

Masterplan? No grazie

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I più antichi e radicati amici e lettori di Lettere Meridiane ricorderanno le brillanti e insolite r iflessioni di Ennio Tangrosso  sul prezzo pagato dal territorio della provincia di Foggia a scelte di sviluppo orientate alla produzione di energia. Eolico, fotovoltaico, biomasse hanno modificato sensibilmente il paesaggio, senza che al territorio sia giunta un’apprezzabile ricaduta in termini economici od occupazionali: sull’argomento Tangrosso scrisse un’analisi di grande interesse, e certamente controcorrente, che non mancò di suscitare un'appassionata discussione. Acuto polemista ed attento osservatore delle cose e delle questioni meridionali, a Tangrosso non poteva sfuggire l’occasione del Masterplan per il Mezzogiorno , annunciato l’estate scorsa da Renzi, e che sta muovendo adesso i suoi primi passi con i patti stipulati dal governo con le aree metropolitane  ere regioni meridionale. Sull’argomento, lo scrittore pubblica un pamphlet “in progress” provocatorio già

Altro che patto. Ci hanno fatto il pacco.

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Con il passare dei giorni, diventano sempre più nitidi i contorni di quella che pare l’ennesima beffa operata ai danni della Capitanata. Nel Patto per la Puglia che il governatore Emiliano si accinge a sottoscrivere con il premier Renzi, Foggia è praticamente esclusa dal capitolo che riguarda le infrastruttura, e il resto della provincia è solo marginalmente interessato.  Dei circa  800 milioni di euro previsti per le infrastrutture in Capitanata giungeranno le briciole: 32 milioni e mezzo, neanche il 5 per cento. Oltre ai 30 milioni per le strade di Monti Dauni c’è soltanto il dissalatore alle Isole Tremiti. Poi più niente, zero assoluto. La prima impressione che avevo avuto scorrendo l’elenco degli interventi che saranno finanziati nell’ambito del Patto Puglia, è confermata anche dalla opinione di osservatori mutevoli, come il capo della redazione foggiana della Gazzetta del Mezzogiorno , Filippo Santigliano , che parla senza mezzi termini di “ scelte strategiche geo-politiche

Raccontare la memoria attraverso l'immagine militante

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Raccontare la memoria, utilizzando materiali poveri ma "militanti", come possono essere antiche foto, o poesie e canzoni popolari, lettere e documenti storici. È questa la sfida intrigante lanciata dall’ Auser e dall’ Università della Libera Età Silvestro Fiore, in collaborazione con lo Spi Cgil  di Foggia, attraverso il laboratorio di linguaggio cinematografico e audiovisivo L’immagine militante e il laboratorio teatrale, rispettivamente diretti da  Geppe Inserra e da  Tonio Sereno, che presenteranno il prodotto dell’attività di ricerca in questo week end. Si comincia stasera, con alle 18, nella sala dell’Auser in via della Repubblica 72, con la serata conclusiva dell’ Immagine Militante , nel corso della quale verranno proiettate le fotostorie realizzate durante le attività. La scaletta si apre con L’immagine militante , un video didattico realizzato da Geppe Inserra, che mostra alcune tra le più significative inquadrature della storia del cinema, svelando come sia

In regalo su Lettere Meridiane la più bella veduta di Foggia ottocentesca

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Sarò sincero. Non mi aspettavo che la ripubblicazione della lettera meridiana sulla splendida mappa della Capitanata di Willem Blaeu , resa di dominio pubblico dalll'antiquario newyorkese Geographicus Rare Antique Maps ottenesse tanti consensi e tante letture. Mi piace ripubblicare di tanto in tanto lettere meridiane già uscite sul blog, perché la platea degli amici e dei lettori di lettere meridiane cresce costantemente, ed è giusto portare a conoscenza degli ultimi arrivati, i post più significativi usciti in passato.  La cosa bella e sorprendente è che la pubblicazione bis del post sulla mappa di Blaeu ha ottenuto consensi anche da parte degli amici e dei lettori più vecchi ed affezionati, a testimonianza di una diffusa e confortante ripresa d’interesse verso i temi del passato, della tradizione, dell’identità. E allora, cari amici e cari lettori, meritate un premio.  Tempo fa, ho pubblicato la versione a colori, digitalizzata, di quella che ritengo la più bella vedu

Viabilità Monti Dauni, dal Patto per il Sud 30 miliioni di euro

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Il Patto per la Puglia che il presidente del consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, si appresta a sottoscrivere con il governatore regionale pugliese, Michele Emiliano, è destinato a far discutere, e parecchio. E non solo perché i conti non tornano: la spesa prevista dall'elenco di opere ed interventi messo a punto dalla Regione ammontava a circa 5 miliardi e mezzo di euro, ma le risorse assegnate alla Puglia sono di poco inferiori a 2 milioni. Per far quadrare i conti la giunta regionale ha dovuto quindi rimodulare il piano, che pare sia finalmente pronto per la firma. Quel che desta le maggiori perplessità è però la sostanza, più che la forma e il metodo. Il ricorso allo strumento del Patto dovrebbe vincolare i contraenti, il Governo e la Regione, a modalità certe tanto nella erogazione dei finanziamenti, quanto nella realizzazione degli interventi. E fin qua nulla quaestio , anche se va ricordato che qualche anno fa ci provò anche il governo Berlusconi, attraverso una serie

Nel centro storico scritte contro il degrado civile

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Stanchi di parlare al muro, alcuni foggiani fanno parlare i muri. Da qualche giorno, sono comparsi in alcuni angoli strategici del centro storico alcuni manifestini, stampati artigianalmente, con una grafica austera,affissi al muro con nastro adesivo. Se la forma è un po' naif, non si può dire lo stesso della sostanza. Le foto che illustrano questa lettera meridiana sono state scattate alla piazzetta e nei pressi del Teatro Giordano. "Nelle città civili e nei centri storici - si legge nel primo -  si produce solo cultura e non degrado! I nostri amministratori tutto questo lo sanno, ma sono sordi alle richieste di noi residenti e di tutte le persone civili." Più laconico, ma non meno efficace, il contenuto del secondo manifestino: "Basta con il degrado notturno; fino alle ore 5 del mattino c'è una legge sul degrado e la quiete pubblica. Spero che le autorità lo tengano presente." Una protesta sommessa e civile, che però dà il segno preciso del malessere

Dembech: "La triste sorte dei musei provinciali"

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Ricevo e volentieri pubblico, dall'amico Antonio Dembech che fu a suo tempo uno dei promotori e degli animatori del Museo di Storia Naturale questa accorata riflessione sul destino dei musei provinciali, reso oltremodo precario dall'abolizione delle Province. La legge recentemente approvato dal Consiglio Regionale per il completamento del processo di riordino prevede per i musei lo stesso destino delle biblioteche provinciali. Mentre la sopravvivenza della biblioteca sembra garantita da questa legge, dei musei si è parlato fino ad oggi assai poco. * * * Ciao Geppe, ti scrivo perché rispetto al giusto gran parlare che si è fatto circa le vicissitudini della Biblioteca provinciale, poco o nulla si è detto in favore dei tre musei provinciali. Salvo nominarli occasionalmente per esclusive questioni occupazionali, riguardanti i lavoratori della Diomede (ex miei colleghi ai quali sono molto vicino). Ma non è della loro storia e del loro futuro che voglio si parli in quest'

La Biblioteca Provinciale alla Regione: la discussione

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La lettera meridiana sul passaggio della Biblioteca Provinciale di Foggia alla Regione Puglia ha provocato due interessanti riflessioni, ad opera di due giornalisti che sono particolarmente vicini ai problemi dei servizi bibliotecari: Antonio del Vecchio ha lavorato presso il C.R.S.E.C. di Rione dei Preti a Foggia, quando la Regione si occupava di biblioteche; Maurizio De Tullio , invece, è un bibliotecario della Magna Capitana , trasferita alla Regione a seguito della legge sulla soppressione delle Province. Di seguito le loro riflessioni, alla fine la mia risposta. * * * Caro Geppe, condivido in tutto quanto hai scritto e sostenuto nel tuo lapalissiano articolo sulla Biblioteca Provinciale di Foggia. Per l'ennesima volta la Cultura, sia da Roma sia da  Bari, è stata calcolata poco più che una "cenerentola". Come ti è noto,  tanto è già accaduto in passato prima con i Centri Servizi Culturali, neutralizzati nelle funzioni per via dell’insensato accorpamento di al

L'omelia di Pentecoste di don Tonino Intiso

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Don Tonino Intiso fa dono agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane della omelia che pronunciò  in occasione della Pentecoste di 47 anni fa, nel 1969. Solo qualche settimana prima, don Tonino era stato ordinato sacerdote. Parole intense, da leggere e da meditare. Buona Pentecoste. * * * Pentecoste 1969 * La venuta dello Spirito Santo è per la Chiesa         —> motivo di gioia e di speranza:                “non siamo più orfani”. * Festeggiamo: - la vita oltre la morte…                           - la vita del Risorto comunicata a noi dal Paraclito, il quale comunica e conferma quanto Cristo ha comunicato e rivelato…! * La Pentecoste è l’irrompere  di Dio definitivamente nella casa dell’uomo: la terra torna ad essere l’EDEN in cui l’uomo e Dio vivono insieme… —> la terra è la casa del nostro Dio: l’UNIVERSO è il tempio! Lo Spirito è stato mandato perché potessimo salire sulla montagna anche se dobbiamo passare per il calvario, … perché sul nostro volto

Orgogliosi di essere dauni

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Quasi 34.000 persone raggiunte sulla pagina Facebook , oltre 15.000 letture, 662 condivisioni: il post di Lettere Meridiane sulla Capitanata, provincia più bella d’Italia secondo il World Inside Picutures , ha scalato la classifica dei post più letti di sempre del blog, e la cosa fa notizia non  soltanto dal punto di vista statistico. È la prima volta, infatti, che una lettera meridiana che non riguarda un fatto negativo, o una calamità, si piazza nella classifica dei top ten , eccezion fatta per il post più letto, che si riferisce ad una stupenda canzone di Fiorella Mannoia , e che ebbe però una diffusione nazionale, grazie ai bizzarri algoritmi di Facebook e che quindi non fa testo. Basta scorrere l’elenco dei top ten per rendersi conto che, come vuole l’antica regola giornalistica  secondo la quale è il male a far notizia, l’attenzione maggiore degli amici e dei lettori di Lettere Meridiane è stata riservata ad eventi, fatti, fenomeni non proprio positivi: si v

Piovene racconta Troia, Lucera e il Gargano

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Il reportage radiofonico implica e richiede una scrittura più letteraria rispetto a quello televisivo. Sul piccolo schermo si ha modo di far parlare le immagini. In radio no: sono le parole che devono evocare atmosfere, raccontare storie, svelare e far vedere. Sotto questo profilo, il monumentale Viaggio in Italia che Guido Piovene scrisse per la radio negli anni Cinquanta, è un capolavoro, un testo che fa scuola. Piovene passò anche per la Capitanata, ed era facile immaginare che nel racconto di una provincia così ricca ed affascinante, lo scrittore veneto riuscisse a dare il meglio di se stesso. La puntata, che andò in onda il 6 novembre del 1956, è tra le cose più efficaci e belle che mi sia mai capitato di leggere ed ascoltare sulla nostra terra. Lettere Meridiane ne sta curando la trascrizione. Potete leggere quelle precedenti cliccando sotto, qui titoli ed i relativi collegamenti: Foggia "tra i Borboni e il West" di Guido Piovene  (su Foggia) Quando la Capitan

La biblioteca di Foggia e Renzi il disformista

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In questi mesi ho parlato solo marginalmente della vicenda della Biblioteca Provinciale di Foggia, perché perché la rabbia,  l'amarezza e il dolore che provano riuscivano a comporsi soltanto nel silenzio. È finita in un modo che neanche Kafka avrebbe potuto immaginare: la Regione Puglia ha acquisito la funzione, il patrimonio e il personale della Magna Capitanata. I dipendenti tutti, fuorché il dirigente, quel Franco Mercurio che della biblioteca provinciale foggiana negli ultimi anni è stato l'anima, il cuore e la mente e che l'aveva fatto diventare quel che è oggi: non soltanto un luogo di pubblica lettura, ma un presidio culturale, in grado di erogare servizi di qualità, che vanno bel oltre la consultazione e il prestito bibliotecario. A Bari ha prevalso un approccio del tutto ragionieristico: un dirigente costa quanto quattro, cinque dipendenti. Meglio prendere più persone, dunque... Alla Ragione va comunque dato il merito di aver scongiurato la chiusura di una d

Capitanata provincia più bella? Botta e risposta De Tullio-Inserra

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Maurizio De Tullio mi scrive a proposito della lettera meridiana Provincia di Foggia più bella d'Italia, lo dice World Inside Pictures . È un commento interessante, che merita una risposta ragionate. Potete leggerla dopo le considerazioni di De Tullio. * * * Caro Geppe, vorrei tanto capire cosa s'intende quando parli - a proposito di quella di Foggia - di "provincia più bella d'Italia". Che lo dica il World Inside Pictures può sicuramente far piacere, ma parliamo alla stregua di un... appassionato di cartoline, perché alla fine grosso modo questo è! La Capitanata intanto è in buona compagnia con due locations - basta rileggere la classifica - non solo come Capri ma anche come la provincia di Brescia! Ma il punto è un altro, da me sollevato altre volte (sulla rivista "Diomede" del febbraio 2010 per es.): questi grandiosi spot gratuiti fanno più bene o più male al Gargano e alla Capitanata? In una logica pubblicitaria certo che fanno bene, ma in quel

Quando la Capitanata era un grande cantiere di trasformazione

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La buona letteratura e il buon giornalismo hanno la capacità di farti guardare alle cose di cui parlano - posti, o persone, o contesti - non uno sguardo nuovo, perfino se si tratta di cose familiari, e note. Il brano che segue di Guido Piovene è una delle cose più belle e nitide che mi sia capitato di leggere sulla grandiosa pagina di  storia che la Capitanata ha vissuto alla metà del secolo scorso, quando, per effetto della bonifica, della cosiddetto rivoluzione irrigua e della riforma fondiaria, diventò il cantiere di uno dei più grandi processi di trasformazione che  il Mezzogiorno abbia mai vissuto. Lo scrittore vicentino visitò la Capitanata nel 1956, per una puntata di Viaggio in Italia ,  fortunata trasmissione messa in onda da Radio Uno. La straordinaria capacità di sintesi di Piovene rende il racconto quanto mai accattivante e vincente. Lettere Meridiane sta pubblicando a puntate la trascrizione della trasmissione radiofonica. La prima puntata è stata pubblicata qualche