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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

A colori, la magia del Gargano interno, un secolo fa

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Scattata attorno al 1930, e di incerta collocazione, la stupenda fotografia colorizzata che pubblichiamo oggi mostra com'era il Gargano interno quando non era stato ancora toccato dai consistenti fenomeni di antropizzazione che hanno caratterizzato la seconda metà del secolo scorso. L'immagine, scattata da un fotografo anonimo e come le altre che stiamo pubblicando in questi giorni, facente parte della collezione fotografica del Fondo Ester Loiodice custodito presso la Biblioteca provinciale di Foggia mostra una "piscina", ovvero un antico serbatoio che raccoglieva l'acqua piovana per dissetare il bestiame. Sullo sfondo si vedono i muretti a secco, elementi caratteristici ancora oggi del paesaggio garganico, utilizzati non soltanto per delimitare le proprietà dei fondi agricoli, ma anche per impedire che vacche ed armenti pascolassero nei campi coltivati. La didascalia colloca il manufatto a San Marco in Lamis, e precisamente a Borgo Celano, mentre risulta c

Grazie, Puglia: da ieri Foggia bypassata dal Bari-Roma

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Anziché proseguire dritto per la stazione, il treno proveniente da Bari imbocca la bretella, saltando Foggia. Avevano giurato che su quella bretella mai e poi mai sarebbero transitati treni passeggeri. E invece è successo. Commenta lapidariamente Antonio Basta , una vita da ferroviere: "Quella di ieri è una data storica in negativo per la provincia di Foggia: per la prima volta nella storia del trasporto viaggiatori ferroviario, un treno passeggeri ha superato senza fermarsi la città di Foggia. Sarebbe stato bene esporre in stazione la bandiera a mezz'asta, listata a lutto." Sul baffo di Incoronata (che viene così denominato, ma in realtà non c'entra nulla con Incoronata, in quanto lambisce la periferia foggiana, passando sotto il ponte di via Bari) ieri è transitata appunto per la prima volta il Frecciargento che collega Bari a Roma, senza fermarsi a Foggia. Non soltanto l'ennesima beffa per il territorio della Puglia settentrionale, ma il momento più alto

I colori del Gargano selvaggio e incontaminato

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La foto colorizzata di oggi è così bella che parla da sola, rendendo superfluo ogni commento. La piana di Calenella, vista da Torre Monte Pucci, così com'era quasi un secolo fa, nel 1930, quando non era stata minimamente lambita dalla mano dell'uomo. Un trionfo, un tripudio della natura, che domina incontrastata. La colorizzazione , ottenuta utilizzando tecniche di intelligenza artificiale in grado di distinguere ed identificare le diverse forme che occupano la fotografia, dà il meglio di se stessa, regalando una suggestione straordinaria, riesce veramente a tingere il passato e i ricordi con gli irripetibili colori del tempo, e della nostalgia. Buona visione. Vi ricordo che le immagini che illustrano il post solo soltanto un esempio di quelle originale ad alta risoluzione, che potete scaricare utilizzando i collegamenti sottostanti: La valle di Calenella vista da Monte Pucci, colorizzata ; L a valle di Calenella vista da Monte Pucci, in b/n restaurata digitalmente .

Baffo, seconda stazione, treno per Roma: basta marciare in ordine sparso (di Geppe Inserra)

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La storia del bypass della stazione di Foggia è amaramente paradigmatica della furbizia, del pressappochismo e della superficialità con cui dalle nostre parti si affrontano le grandi questioni: in ordine sparso, ciascuno dal punto di vista del proprio orticello, del proprio interesse particolare. Un progetto di largo respiro come l’alta capacità ferroviaria avrebbe richiesto ben altro approccio. Se fin da subito si fosse avuto il coraggio di volare alto, forse si sarebbe potuto immaginare una soluzione che evitasse la strozzatura rappresentata dall'attuale conformazione della linea, senza ricorrere al penalizzante bypass. Ma tant'è. È inutile piangere sul latte versato. Abbiamo perso tutti, nessuno escluso: la classe politica e dirigente, che si è ostinata a difendere il totem della “stazione che non si tocca”, dopo aver sottoscritto patti che prevedevano la possibilità che la bretella di Incoronata venisse utilizzata anche per i traffico passeggeri; l’opinione pubblica che

San Marco in Lamis a colori, com'era cent'anni fa

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Ecco come si presentava San Marco in Lamis (non saprei dirvi da quale punto di vista, chiedo aiuto agli amici sammarchesi...) quasi un secolo fa. Anche oggi Lettere Meridiane regala ad amici e lettori una foto "colorizzata" utilizzando una piattaforma di intelligenza artificiale. L'immagine di oggi, come sempre appartenente alla collezione fotografica del Fondo Ester Loiodice , custodito presso la Biblioteca Provinciale di Foggia, è stata scattata da un anonimo fotografo, negli anni Trenta del secolo scorso. Gli antichi panorami regalano suggestioni profonde, e testimoniano in maniera diretta ed evidente quanto fosse contenuto il consumo di suolo nei tempi passati, quando il progresso non era ancora scandito dal cemento. Allora a San Marco in Lamis vivevano più abitanti di oggi. I censimenti del 1931 e del 1936 certificano poco meno di 20.000 abitanti, scesi oggi a 14.200. Eppure il paese era più piccolo, le sue dimensioni più a misura d'uomo. Certo va consi

Foggia, città che implode (di Maurizio De Tullio)

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Lo splendido "atto d'accusa visivo" realizzato dal bravo Michele Sepalone , è solo un piccolissimo spaccato della triste realtà urbana di Foggia. Da oltre due anni sto raccogliendo tanto di quel materiale da stupire lo stesso Padreterno… Un atto d'accusa, quello pubblicato su LM , che chiama in causa cittadini e amministratori anche se, a fine percorso, vien da chiedersi se siano più colpevoli i primi o i secondi, in una gara che, come lasciano intendere i frammenti di Sepalone, sembra non avere mai fine. Ho solo un rimprovero da fare al bravo fotografo: perché chiamare in causa la giungla, cioè la natura? La giungla è un ecosistema perfetto, per quanto pericoloso per gli uomini che vi si avventurino, e la natura fa sempre e solo il suo mestiere. Sono gli uomini, tutti noi, che di fronte alle responsabilità ce ne infischiamo, e preferiamo giocare, in questo nostro terreno urbanizzato che è Foggia, alla stregua di un vecchio Far West, dove ognuno usa la legge a pr

Foggia, cesso dell'alta velocità Napoli-Bari

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Agli altri le megastazioni, come quella di Afragola o di Bari. Agli altri, come a Benevento e ancora una volta a Bari, i treni comodi, che non ti costringono a levatacce. A noi? Neanche le briciole. Il Tavoliere si è trasformato in un cesso. I cantieri dell'alta velocità hanno fatto scempio del territorio, nell'indifferenza generale. Foggia è diventata il cesso della ferrovia ad alta velocità Napoli-Bari. Che bypassa il capoluogo, ma in compenso regala brutture che gridano vendetta. Come la trasformazione di quel gioiello di architettura rurale che è (o sarebbe meglio dire era...) Borgo Cervaro in una riserva indiana. Proprio come successe nel Far West con l'arrivo della ferrovia, le nuove infrastrutture dell'alta velocità hanno praticamente assediato la borgata. confinando gli abitanti in una sorta di riserva. E non è tutto. La bretella di Incoronata che consente il bypass di Foggia ha come costo aggiuntivo il "congelamento" del ponte di via Bari, che non

Da settembre il diretto per Roma. Ma il sindacato continua la protesta

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Il treno diretto si farà. Parola di Trenitalia, che comunica ufficialmente che a partire dal 4 settembre prossimo verrà istituito il tanto agognato treno diretto tra Foggia e Roma, estendendo quello che attualmente collega alla Capitale Benevento. In sostanza, anziché dal capoluogo sannita, la Frecciargento del mattino partirà da Foggia (con fermata anche a Caserta) in modo da consentire ai viaggiatori pugliesi e campani di raggiungere Roma in tempo utile per poter aver a disposizione l'intera giornata. L'orario di partenza è fissato alle 5 del mattino, con arrivo a Roma Termini alle 7.42. Il ritorno alle 16.55, con arrivo a Foggia alle 19.45. Salire su quel treno implica una levataccia, ma è anche una concreta risposta alle necessità di quanti devono trovarsi a Roma di buon mattino, e far ritorno a casa il giorno stesso. I tempi di percorrenza sono inferiori alle tre ore: 2 ore e 42 minuti per la Frecciargento Foggia-Roma, 2 ore e 50 per quella Roma-Foggia. L'azienda

San Severo, il fascino dell'abitare antico

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Le foto d'epoca dei centri storici hanno un fascino particolare, perché ci restituiscono l'immagine di un abitare antico, non ancora contaminato dalla speculazione edilizia che ha reso anonime le nostre città e i nostri paesi. Allora non c'erano neanche la luce elettrica e la televisione, a ingombrare il paesaggio con le loro propaggini tecnologiche, ovvero cavi, antenne che nei decenni a venire avrebbero costituito una costante deturpante. Ero curioso di vedere l'effetto che avrebbe fatto su una foto simile la tecnica della colorizzazione. Mi sembra molto significativo... L'originale, in bianco/nero, è tratto dalla collezione fotografica del Fondo Ester Loiodice , custodito presso la Biblioteca Provinciale di Foggia. Raffigura uno dei centri storici più interessanti dei paesi del Tavoliere, quello di San Severo, così com'era negli anni Trenta del secolo scorso. L'autore è anonimo, ma sul retro della fotografia qualcuno, probabilmente il catalogatore, ha

Foggia, benvenuti nella giungla

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Michele Sepalone , fotografo ed artista, si è sempre sforzato attraverso le sue fotografie ed i suoi video di raccontare la bellezza nascosta di Foggia, spesso colta in momenti e situazioni particolari, come la nebbia o la notte . Nel suo ultimo video ha cambiato nettamente registro, mettendo a nudo un’altra dimensione della città: la bruttezza provocata dall’incuria, dall'inciviltà, dal vandalismo, dall’incultura. Una bruttezza con la quale ci stiamo abituando convivere, così che giorno dopo giorno non ce ne accorgiamo più. Welcome to the jungle, Benvenuti nella giungla s’intitola il video, onesto, duro, per alcuni versi inquietante, che potete guardare alle fine del post. Immagini perentorie, che non hanno bisogno di commenti, sapientemente montate. Si comincia da quelli che dovrebbero essere due luoghi simbolici della città, come il nuovissimo terminal intermodale Vincenzo Russo e piazza Mercato. Posti che dovrebbero rappresentare ed esaltare le due vocazioni della città,

Gino Longo: "Ripartire dalla Grande Foggia"

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Il silos granario di viale Fortore, il più grande d'Europa Con Gino Longo abbiamo idee politiche assolutamente divergenti, il che non ci ha impedito, negli anni, una reciproca stima e un confronto franco e sincero, che ci ha portato, e ci porta, a condividere analisi sui problemi che ostacolano lo sviluppo di Foggia e della Capitanata. Attento lettore di Lettere Meridiane , che quotidianamente ospita nel gruppo La Daunia e la Foggia che vogliamo, Gino Longo ha postato l'interessante commento che segue, in uno dei tanti articoli che il blog ha dedicato alla "leggerezza" della classe dirigente di Capitanata. Le considerazioni di Gino Longo - che rievoca quella importante prospettiva progettuale che è stata rappresentata dalla idea della "grande Foggia" mi sembrano meritevoli di lettura, riflessione e discussione. Siete d'accordo? Che ne pensate? * * * Caro Geppe, i problemi della Capitanata vanno addebitati esclusivamente all'incapace classe

Il Gargano prima della Garganica (colorato come non l'avete mai visto)

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Lettere Meridiane continua a regalare ad amici e lettori le immagini "colorizzate" della collezione Ester Loiodice , custodita presso la Biblioteca Provinciale "La Magna Capitana" di Foggia. Nello scatto proposto oggi, la piattaforma di "colorizzazione " fondata sulla intelligenza artificiale riesce a dare veramente il meglio di se stessa, restituendo colore e poesia ad una fotografia che racconta una pagina del passato (e un paesaggio del passato) di cui si è persa ormai la memoria. Particolarmente suggestiva e significativa la didascalia originale, che recita:  Spiaggia di Rodi - S. Menaio prima che si snodassero le lucenti lingue della Garganica. Una parte cospicua della collezione Loiodice riguarda scatti che documentano i notevoli processi di trasformazione che il territorio e il paesaggio conobbero, in provincia di Foggia, negli anni Trenta del secolo scorso, essenzialmente per le opere idrauliche di bonifica e dell'Acquedotto, per la cost

Com'era verde la valle del Cervaro

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"Questa è la vera poesia della nostra terra" scrive l'amico Giuseppe Zuffrano, commentando la foto di ieri della valle di Castelpagano, attraversata dalla ferrovia Garganica. Quel che colpisce dell'immagine è l'armonia che pare stabilirsi tra il manufatto dell'uomo - la ferrovia - e l'ambiente che lo circonda. Sembra quasi che lo spirito della montagna dica alla strada ferrata: "Va bene, ti accolgo. Ma in cambio tu devi rispettarmi." E' la stessa impressione che si ricava scorrendo altere immagini della ricca collezione del Fondo Ester Loiodice, custodita presso la Biblioteca Provinciale "La magna Capitanata". Se da un lato è evidente l'intenzione, per così dire, politica, di documentare le notevoli trasformazioni che avvenivano in quegli anni, sul paesaggio e sul territorio, con la creazione di una massiccia rete di infrastruttura, dall'altro è da ammirare l'approccio scelto sia dai progettisti che dai fotografi: cu

Torna a sorridere l'anima federiciana di Foggia

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L’assassino, si sa, torna sempre sul luogo del delitto. E così Fabrizio “Jamie” De Lillo , il giovane videoblogger foggiano i cui video su Foggia e la Capitanata dall’alto girati con il drone sono divenuti un fenomeno virale sul web, ci riprova. Ha pilotato il suo nuovissimo Unboxing Mavic Pro , un drone professionale con a bordo una video camera in grado di girare filmati in alta risoluzione a 4k, con 25 fotogrammi per secondo, proprio là dove era nata la sua passione: Masseria Pantano , luogo simbolico della città di Foggia, bellezza, identità e memoria del passato ormai accerchiate dal cemento. La raggiunta maturità di Fabrizio nella guida del drone, la grande qualità delle immagini, le eccellenti condizioni di luce, il bel montaggio rendono il video un autentico, piccolo gioiello, che invito calorosamente gli amici e i lettori di Lettere Meridiane a guardare, amare e diffondere. Le indagini storiche ed archeologiche più recenti sembrano escludere che Masseria Pantano possa coi

Il Gargano e la sua ferrovia. Che poesia.

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Commentando il post Quando il passato si illumina di colore (con relativo filmato su Manfredonia, Siponto e il Gargano negli anni Trenta, basato su fotografie “colorizzate” attraverso tecniche di intelligenza artificiale) Francesco Salvemini scrive: “Ottimo lavoro. Sarebbe interessante ri partire da quelle immagini. ps: la tecnica di colorazione è di notevole pregio.” Ringraziandolo per il giudizio lusinghiero, e sentendomi particolarmente intrigato dalla ri-partenza evocata nel suo commento, gli ho chiesto cosa intendesse con l'espressione “ripartire da quelle immagini”. La risposta, che potete leggere più avanti, è una lucidissima e stimolante riflessione sulle immagini della memoria, sul loro potere evocativo, ma anche sulla loro utilità rispetto all’oggi, anche quando si riferiscono ad un paesaggio e un territorio che ormai non esistono più. È sorprendente come Salvemini abbia colto l’essenza stessa della colorizzazione : il voler dar colore al passato ma nella maniera me

Tra Malavita e Malamend: da Giordano ai Tavola 28 (di Pasquale Longo)

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L'autore della ricerca con suo fratello e Cisky e Guaiè Devo ammetterlo. Se non fosse stato per i miei nipotini difficilmente avrei conosciuto ed apprezzato i Tavola 28 . Sono stati loro a farmeli amare, nonché a portarmi per la prima volta, un paio d'anni fa, a Stornarap , la grande kermesse hip hop che si svolge l'estate nella cittadina dei Cinque Reali Siti, ormai divenuta un punto di riferimento in Puglia per la sua notte bianca all'insegna del rap. In occasione della recente conferenza stampa in cui il duo foggiano ha presentato il suo ultimo videoclip Malamend , ho pensato di ricambiare, portando con me Pasquale e Giuseppe. Guardate che cosa ne è venuto fuori.  I Tavola 28 sono diventati oggetto di una ricerca scolastica, che ha particolarmente interessato i docenti dell'I stituto Comprensivo Catalano-Moscati . (G.I.) * * * L’idea di questa ricerca mi è venuta dopo che mio nonno ( Geppe Inserra , n.d.r.) mi ha portato ad una conferenza stampa in

Don Tonino Intiso: "La rabbia farà esplodere la ribellione dei poveri”

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Non ho alcuna nostalgia del partito cattolico nel quale, d'altra parte, non ho mai militato. Ma allo stesso modo credo che i cattolici non possano disimpegnarsi dalla politica intesa come esercizio civico (dell'essere cittadino), e che per la stessa ragione non possano cedere alle lusinghe dell'antipolitica e del qualunquismo. Non credo si possa essere buoni cristiani sposando le tesi di quanti non vogliono riconoscere il diritto di essere cittadini italiani a tutti i bambini che nascono in Italia. E allo stesso modo, non credo si possa essere buoni cristiani adorando il dio danaro, quel capitalismo finanziario che detta tempi e regole al mondo dell'economia e del lavoro. Soprattutto in un momento in cui Papa Francesco restituisce centralità e pregnanza "religiosa" a grandi questioni come la dignità del lavoro, il rispetto della persona, la custodie e la tutela dell'ambiente. E allora, cosa significa, oggi, essere un buon cristiano? Vi suggerisco una u

Quando il passato si illumina di colore / Manfredonia, Siponto e il Gargano negli anni Trenta

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Le fotografie in bianco nero hanno un loro indubbio fascino. Sanno di antico, di passato. Però ci consegnano una immagine fatalmente distorta e limitata rispetto a quello che vedeva chi li ha scattate, e che percepiva la realtà a colori. Restituire colore alle fotografie in bianco e nero è un po’ come andare indietro nel tempo, recuperando (seppure, ovviamente, in parte minima, le atmosfere cromatiche del momento in cui l’attimo bloccato dalla foto s’impresse sulla pellicola). Vale la pena sottolineare  che la tecnica utilizzata per generare la colorizzazione delle antiche foto, messa a punto dai docenti giapponesi della Waseda University  di Tokio, Satoshi Iizuka, Edgar Simo-Serra e Hiroshi Ishikawa si fonda su dati di fatto, più che su artifici. Il calcolo digitale entra massicciamente nella procedura, ma più per cercare di recuperare informazioni dai dati di realtà, che non per produrre una realtà artefatta. Al cuore dell’ingegnoso algoritmo c’è la classificazione preventiva

L'assordante silenzio dei cattolici del Pd (e del loro Gran Mogol)

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Mons. Nunzio Galantino , segretario generale della Cei, non si è lasciato pregare e alla prima occasione utile ha rotto l’ assordante silenzio dei cattolici sulle polemiche che stanno accompagnando il dibattito sullo Ius Soli , stigmatizzato dal Gran Mogol qualche giorno prima. (Per chi non ha mai letto Topolino : il Gran Mogol è il capo del gruppo di boy scout, le Giovani Marmotte , frequentato da Qui, Quo e Qua ; ogni riferimento a Matteo Renzi è tutt'altro che casuale). Parole dure e chiare, quelle pronunciate  dal presule di Cerignola, invitato da Repubblica a discutere sugli aspetti rivoluzionati del pontificato di Francesco: "Siamo preoccupati per come si sta affrontando questo problema, persino con gazzarre ignobili in Aula. Sono temi molto importanti. Ci sta che qualcuno sia contrario. Ma vedo che c'è chi ha cambiato idea. E ora fa politica unicamente per rincorrere il proprio successo, perché vuol fare solo il proprio interesse. Tre italiani su 4 sono d&

Proclamato venerabile padre Castrillo, il frate eroe dei bombardamenti a Foggia

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padre Agostino Castrillo Nelle tragiche giornate della estate del 1943, straziata dalle ripetute incursioni aeree dei bombardieri alleati che distrussero la maggior parte degli edifici e provocarono la morte di migliaia di persone, i foggiani impararono a conoscere ed amare una persona che seppe non arrendersi all’orrore della guerra e si sforzò assieme ai suoi confratelli di soccorrere i feriti, di assistere chi era rimasto senza tetto, senza acqua e senza cibo, di regalare loro un sorriso e un barlume di speranza: padre Agostino Castrillo . Era il parroco di Gesù e Maria, la cui chiesa-convento sorge nella parte della città più devastata dalla furia dei bombardamenti. A volte il confine tra santità ed eroismo è davvero labile, ed è forse questo il caso di padre Agostino, frate minore francescano, che qualche giorno fa è stato dichiarato “venerabile” dalla Congregazione delle cause dei Santi . Il decreto, la cui promulgazione è stata autorizzata da papa Francesco, riconosce “le v

Andrea Scarpa ritorna alla vittoria e ribadisce: "100% foggiano"

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Andrea Scarpa è tornato alla vittoria, battendo ai punti sul quadrato del Casino  di Saint-Vincent in Valle d'Aosta il giorgiano Giorgi Abramishvili , che si è confermato un avversario piuttosto ostico, come d'altra parte faceva presagire il suo palmares, ricco di 18 vittorie ed 11 sconfitte. Il pugile foggiano, che da ragazzo vive assieme alla sua famiglia a Torino, ma che è rimasto sempre profondamente legato alla sua città natale, riprende così la scalata ai vertici del pugilato internazionale rallentata, ma non certo interrotta, dalla sconfitta patita nello scorso mese di novembre ad opera dell’imbattuto e più giovane sfidante britannico Ohara Davies . La sera del 26 novembre dello scorso anno Scarpa si era presentato nel leggendario scenario della Wembley Arena per la prima difesa del titolo Silver dei superleggeri Wbc che aveva conquistato soltanto cinque mesi prima, sempre a Londra (ma alla O2 Arena del Greenwich Village) il pugile di casa John Wayne Hibbert , per k

La gavetta (e la moglie) foggiana di Mino Raiola

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Personaggio vulcanico, coloratissimo, puntuale protagonista delle estati italiane e non, che incendia con i suoi colpi di calciomercato, Mino Raiola si concede poco e malvolentieri ai cronisti, ma quando lo fa, le sue battute restano scolpite negli annali del giornalismo: “Quando scrivete che facevo il pizzaiolo, sbagliate. Facevo il cameriere” . Oppure: “Parlo molte lingue, la peggiore è l’italiano”.  Qualcuno si è divertito a fargli i conti in tasca, concludendo che quest’anno quello che è ormai ritenuto il maggior protagonista del calcio mercato internazionale intascherà la bellezza di 50 milioni, e senza neanche giocare al pallone. “Era un cameriere, non sa parlare, ma guadagna quanto una multinazionale” scrive di lui in un bell’articolo su Il Foglio , Beppe Di Corrado . Il cameriere che guadagna come una multinazionale ha vissuto una parte significativa della sua carriera a Foggia e conserva di quella esperienza un bel ricordo, tanto da parlarne ogni volta che può. Giovanni

Quando Carmeno fece vedere i sorci verdi a De Michelis e Forattini gli dedicò una vignetta

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Commentando ieri mattina ad Agorà , i disordini scoppiati al Senato nella discussione sullo Ius Soli , Marcello Sorgi ha rievocato un clamoroso episodio che vide protagonista un parlamentare foggiano, Pietro Carmeno . Dopo aver detto che l’aula di Palazzo Madama è stata spesso teatro di bagarre del genere, L’editorialista de La Stampa , ha ricordarono gli incidenti che - cito quasi testualmente - costarono al senatore Carmeno la frattura di un piede. Se si pensa che da quel giorno sono passati ben 33 anni, si ha l’idea precisa di quanto clamore suscitò il clamoroso gesto di Pietro "Pierino" Carmeno, indimenticabile e straordinario personaggio della sinistra pugliese e meridionale. I fatti conquistarono la prima pagina di tutti i quotidiani e l’apertura di tutti i telegiornali anche perché, al di là dell’importanza dell’argomento in discussione, fu prima volta che comunisti e socialisti, i cui rapporti si erano progressivamente incrinati con l’avvento al potere di Bettino

Anche Internazionale ci casca sul Gran Ghetto e Rignano, ma poi si corregge

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Ci è cascata anche Internazionale , prestigiosa rivista che settimanalmente pubblica una selezionata raccolta di servizi ed articoli tratti dal meglio della stampa democratica di tutto il mondo, attribuendo, erroneamente, la collocazione del Grand Ghetto a Rignano Garganico. È accaduto nella didascalia della foto e nella cartina che accompagna l’eccellente saggio di Sergio Goffredo e Susi Meret , tratto da Open Democracy , di cui ci siamo occupati qualche giorno fa, in un’apposita lettera meridiana . L’articolo è corretto, ma risulta sbagliata la didascalia della foto, che potete vedere qui sopra, e di conseguenza è arbitrario anche il coinvolgimento di Rignano nella cartina, pubblicata a fianco della foto. Ho scritto a Internazionale la mail che segue: “Sono un vostro lettore affezionato. Vi seguo fin dal primo numero della rivista, e considero Internazionale un modello di obiettività, autonomia e correttezza dell'informazione. Sono pertanto rimasto sorpreso rilevando a

Se il passato ritrova i suoi colori

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La foto dell'Ovile Nazionale a colori Chi di noi non ha sognato almeno una volta di colorare il passato, spargendo una mano di colore sulle vecchie fotografie in bianco e nero? Adesso è più facile, grazie ad un workflow messo a punto da Lettere Meridiane , che consente appunto di colorare le fotografie in bianco nero, utilizzando e producendo anche foto ad alta risoluzione. Per la verità, esistono diverse applicazioni che già fanno ciò, perfino on line . La novità del processo sperimentato da Lettere Meridiane sta nel fatto che è possibile effettuare la colorazione anche su fotografie ad alta risoluzione, in modo da poterle stampare ed eventualmente ricavarne artistici poster da appendere al muro. L’applicazione di base utilizza sofisticatissimi algoritmi che si fondano sull’intelligenza artificiale. In sostanza, il software è in grado di comprendere cosa ci sia nella fotografia da colorare, interpretandone le diverse forme (terreno, cielo, erba, ecc.) e successivamente col

Foggia-Roma, possibilista il sottosegretario Manzione: Trenitalia ci sta pensando

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Trenitalia sta riesaminando la questione Foggia. E non si tratta più soltanto di un rumor . Il crisma dell’ufficialità è giunto questa mattina a Montecitorio, alla Camera dei Deputati, quando il Sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione , ha risposta in aula all’interpellanza urgente che, prima firmataria l’on. foggiana, Colomba Mongiello , era stata presentata su questa ed altre questioni riguardanti la critica situazione del trasporto ferroviario in Puglia. Com’era facile aspettarsi, il sottosegretario si è soffermato in modo particolare sugli investimenti e sui lavori in atto del progetto di alta capacità ferroviaria tra Napoli e Bari. Ha riservato alla questione che sta maggiormente a cuore all’on. Mongiello e agli altri sottoscrittori dell’interpellanza (Massa, Grassi, Cera, Marroni, Vico, Chaouki, Ventricelli, Dambruoso, Mariano, Pelillo, Boccia, Palma, Sannicandro, Capone, Valiante, Monaco, Distaso, Taranto, D'Ottavio, Duranti, Carra, Famiglietti, Car

Colomba Mongiello: il Nord viaggia in serie A, noi in serie C

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Era davvero tanto tempo che a Palazzo Montecitorio non si ascoltava un intervento tanto lucido, caloroso ed appassionato nella difesa degli interessi del territorio foggiano. Ne è stata protagonista questa mattina l'on. Colomba Mongiello (Pd), che ha presentato nell'aula parlamentare un'interpellanza urgente sottoscritta con altri trenta colleghi per sollecitare Trenitalia ad istituire il collegamento Foggia-Roma (ne riferimento in altra parte del blog: per leggere cliccate qui ). Come abbiamo detto negli scorsi giorni, il Freccia Argento che viene utilizzato per il collegamento del mattino da Benevento a Roma, parte da Foggia, ma senza fermarsi alla stazione per far salire i viaggiatori. Un'autentica beffa che ha suscitato feroci polemiche a Foggia e in provincia di Foggia. Per la passione civile e politica che lo distingue, l'intervento di Colomba Mongiello merita di essere letto tutto. Eccolo. * * * non è la prima volta che faccio questo intervento in Aula

Stasera a Foggia Massimo D'Alema: si parla di lavoro e democrazia

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Quanta acqua è passata da sotto i ponti da quando la Puglia e la Capitanata erano una incrollabile roccaforte dalemiana. Un giusto premio per il leder maximo , che in Puglia aveva svolto la parte più importante del suo noviziato politico. Di fatto, quel laboratorio pugliese inventato da D’Alema per costruire un nuovo centrosinistra, è stato il trampolino di lancio per una carriera politica che nessun altro esponente della sinistra italiana può vantare. Massimo D’Alema torna oggi a Foggia, dove mancava da poco più di un anno. Venne a maggio dell'anno scorso, per presentare la monografia dedicata dalla sua fondazione ItalianiEuropei ai Settant'anni della Repubblica. L’ultima volta squisitamente politica accadde invece nel dicembre del 2014 , nell’auditorium di Santa Chiara, affollato come s’addiceva all’occasione importante. Assieme a Peppino Caldarola , l’ex premier commemorò Enrico Berlinguer , inaugurando una mostra che ricordava tutte le volte di Berlinguer in Capitana

Foggia e la Daunia beffate, tradite, oltraggiate

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Il Freccia Argento che "nasce" da Benevento, ma che parte in realtà da Foggia. Vuoto. Foggia beffata. Tradita. Oltraggiata. Con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo di Trenitalia si è consumato il temuto, ma in fondo scontato, tradimento. L’azienda ferroviaria non ha rispettato i patti che prevedevano che il “baffo” di Incoronata (costruito con i soldi pubblici proprio a questo scopo) sarebbe stato utilizzato soltanto per il traffico merci, e non anche per quello passeggeri. Il Freccia Argento veloce che collega Bari a Roma utilizza proprio quella bretella, con buona pace di quanti - sindaco Landella in testa - avevano promesso che si sarebbe incatenati sui binari per impedire che il misfatto fosse compiuto. Ma non è tutto, perché al danno si è aggiunta la beffa. Avete presente il Freccia Argento veloce che collega Benevento a Roma e che il governatore regionale Michele Emiliano aveva chiesto di far partire da Foggia? Bene, si è appreso che il convoglio parte pr