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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Foggia a Montecitorio: l'interrogazione dell'on.Matera sulla ricostruzione post-bellica

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L'on.Matera, in una foto dell'archivio di Montecitorio Devo a Salvatore Aiezza ed al suo bel libro Il Mio Canto Libero  (di cui ho parlato nel precedente post ) la scoperta di un interessante (e credo non molto conosciuto) documento sulla difficile opera di ricostruzione di Foggia dopo i bombardamenti. Si tratta della discussione che si svolse nell’aula di Montecitorio sui finanziamenti per la costruzione di quartieri funzionali, ad iniziativa dell’on. Anna De Lauro Matera, parlamentare socialista foggiana, cui la civica amministrazione ha recentemente intitolato un piazzale. Il capoluogo dauno aveva assoluta necessità di accedere a quei finanziamenti per poter proseguire nell'opera di ricostruzione. La discussione si svolse il 2 maggio del 1956. La data è particolarmente significativa, perché testimonia che a distanza di più di ben tredici anni dai bombardamenti del luglio 1943, la ricostruzione procedeva a rilento e addirittura la parlamentare socialista f

La nostalgia di futuro e il canto libero di Salvatore Aiezza

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Non succede tutti i giorni che cinquanta foggiani - di differente estrazione culturale e politica - si trovino d'accordo ragionando sul malessere che angustia che loro città. E invece, è successo: a fare il miracolo è stata la presentazione de Il mio canto libero di Salvatore Aiezza (Il Castello Edizioni), svoltasi qualche giorno fa nella Sala Giunta di Palazzo Dogana. Stimolati dalle intelligenti e sagaci domande di Tatiana Bellizzi, dopo il saluto dell'assessore provinciale alla cultura, Billa Consiglio, l'autore, Maurizio De Tullio, Andrea Gisoldi e chi scrive hanno presentato il volume e conversato con un pubblico particolarmente attento e vivace. L'opera di Aiezza si presta particolarmente alla riflessione ed alla discussione.  È sostanzialmente un libro sul passato più o meno prossimo del capoluogo dauno, a cominciare dalla storia di quella stazione ferroviaria che, assieme all'aeroporto, ha rappresentato nel corso dei decenni più una croce che

I tredici siti da visitare per la XI Giornata di primavera del FAI

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Torre Alemanna Cerignola L'itinerario proposto quest'anno dalla delegazione provinciale per la XXI Giornata della Primavera, di cui abbiamo già parlato in questo post , non manca di sorprese. A fianco alla chicca Torre Alemanna, figurano infatti eccellenze come Orsara di Puglia, che sembra riuscire a coniugare sempre meglio il binomia tra l'offerta enogastronomica e quella culturale e Manfredonia che pare invece puntare con sempre maggiore convinzione ad un ampliamento dell'offerta turistica, in chiave culturale. Questo l'elenco completo dei tredici luoghi aperti in provincia di Foggia, con l'indicazione degli orari di apertura e delle modalità di visita. CERIGNOLA / TORRE ALEMANNA: L'UNICO INSEDIAMENTO FORTIFICATO DEI CAVALIERI TEUTONICI IN ITALIA Dove si trova: Borgo Libertà, 71040, Cerignola,  sulla Strada Provinciale Cerignola Candela Orario: Venerdì 22 e Sabato 23, ore 9.30 – 13.00; Domenica 24, ore 10.00 – 13.00 / 16.30 – 19.00

Sull'aeroporto Foggia sta perdendo la faccia

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Ci sono silenzi più significativi di mille parole. Come quello di Andrea Casto, personaggio storico della mobilitazione cittadina a difesa dell'aeroporto, presidente dell'associazione Mondo Gino Lisa . Un silenzio intriso di sdegno, il suo, quando preferisce non commentare la notizia che dal 22 aprile tornerà in funzione il servizio navetta tra l’Aeroporto di Bari e le località di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste, Peschici Calenella e Rodi Garganico. Lo ha deciso la Giunta Regionale: la navetta costerà oltre 300.000 euro, danaro pubblico che avrebbe potuto essere risparmiato se fossero stati realizzati i lavori di riqualificazione dell'aeroporto di Foggia. E si sarebbe, oltretutto, offerto un servizio migliore ai turisti, qualora avessero potuto atterrare a Foggia. Inutile girarci attorno: quella navetta è una sconfitta per la classe dirigente foggiana. Casto non commenta, ma affida alla bacheca del combattivo gruppo Basta chiacchiere: aerop

Il Fai, eccellenza foggiana: la Capitanata primeggia nella XI Giornata della Primavera

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Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla, la delegazione Fai di Foggia. Perché è la sola associazione che riesce costantemente a portare alla ribalta nazionale la Capitanata. Perché è profondamente radicata nel territorio e riesce a tessere positive reti con altre associazioni e con la società civile. Perché riesce ad operare con costanza, coerenza e tenacia in un contesto dove troppo spesso prevalgono l'effimero, la logica del giorno per giorno. Perché in una provincia relegata agli ultimi posti delle graduatorie nazionali del benessere e della qualità della vita riesce a portare la nostra terra ai primi posti in classifiche di grande importanza, come la cultura e l'ambiente. Il miracolo si ripete, anche quest'anno, in occasione della XXI Giornata della Primavera che come da tradizione si festeggerà oggi e domani, nel primo week end post invernale. Anche quest'anno è la provincia di Foggia a guidare la classifica regionale dei "luoghi aperti" che d

Rinvenuta l'Iconavetere, Foggia divenne una delle città "più cospicue"

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Il Saggio istorico e coroncina della taumaturga immagine di Maria SSa d'Iconavetere ossia de' Sette Veli che si venera nell'insigne basilica di S.Maria Maggiore nella città di Foggia scritto da Giuseppe Niccola Spada, messo a disposizione da Google Libri nella sua edizioni più antica, è prezioso, come ho già detto in un altro post , non soltanto perché offre dettagliate notizie sul culto dell'Iconavetere, ma anche perché lascia testimonia l'importanza raggiunta dal capoluogo dauno, per alcuni versi proprio grazie alla sua patrona. IL RAPPORTO PROFONDO TRA FOGGIA E LA SUA PATRONA Leggere le prime pagine del volume provoca un'emozione profonda, perché raccontano - come si diceva prima - da un lato il legame profondo ed indissolubile che esiste tra Foggia e la sua patrona, e dall'altro certificano l'importanza della città "capitale - come scrive Spada - di una delle più vaste e ricche provincie nel regno delle due Sicilie". Qui

Donne e uomini che si parlano, attraverso la poesia

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Raffaele De Seneen e Tina Pizzolo Donne che parlano e che si parlano. E che parlano ai maschi, attraverso l'espressione artistica più coinvolgente dal punto di vista emotivo e comunicativo, la poesia. Donne che attraverso le loro parole ritrovano il gusto di incontrarsi, oltre la rete e i social network. E poi uomini che parlano alle donne, essi stessi attraverso i versi di una poesia, o le pagine di un romanzo. Questi gli ingredienti dell'esperimento, tanto intrigante quanto originale, andato in scena nel saloncino dell’Auser a Foggia, ad iniziativa del Coordinamento Donne dello Spi (il sindacato pensionati della Cgil). Traendo le mosse da due tappe particolarmente significative del cammino dell'emancipazione femminile nel secolo scorso (il voto alle donne e il divorzio) la serata si è snodata tra le proiezione di video sul tema e la lettura di brani poetici e letterari. "Vogliamo raccontarci, per ricordare quanto è stato difficile scardinare un sistema bas

Su Google Libri un prezioso saggio sulla Madonna dei Sette Veli

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Un prezioso libro sulla patrona di Foggia, la Madonna dei Sette Veli, è stato messo a disposizione dall'università di Harvard su Google Libri, la straordinaria e benemerita iniziativa di Big G che offre gratuitamente la possibilità di scaricare, in formato digitale, libri di pubblico dominio. Si tratta del Saggio istorico e coroncina della taumaturga immagine di Maria SSa d'Iconavetere ossia de' Sette Veli che si venera nell'insigne basilica di S.Maria Maggiore nella città di Foggia scritto da Giuseppe Niccola Spada , e del quale sono sopravvissute soltanto poche copie. Il volumetto è prezioso non soltanto perché offre dettagliate notizie sul culto dell'Iconavetere, ma anche perché lascia intendere l'importanza raggiunta dal capoluogo dauno, per alcuni versi proprio grazie alla sua patrona. Dovette essere un libro di un certo successo: si contano infatti otto edizioni pubblicate nell'arco di quasi un secolo.   Su Google è disponibile in formato dig

Per la Giornata Mondiale della Poesia, don Tonino Intiso e Antonietta Ursitti

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Non potrebbe esservi una cornice migliore della Giornata mondiale della Poesia voluta dall'Unesco, per celebrare un incontro, ma forse sarebbe meglio dire un intreccio come quello don Tonino Intiso e Antonietta Ursitti: un intreccio di percorsi, di vite, di pensieri. L'appuntamento è per domani, giovedì 21 Marzo 2013, alle ore 19, presso l’ Auditorium dell’Istituto Superiore delle Scienze religiose, Giovanni Paolo II, in Via G. Oberdan, 23 (accanto al Palazzo vescovile). Tema della serata, Letture dell’anima, un incontro di lettura e riflessioni dall’ultima pubblicazione di Don Tonino Intiso “La nostra vita: la Storia di Dio” e da componimenti poetici di Antonietta Ursitti, che dialogheranno attraverso i loro scritti, introdotti da Geppe Inserra, con la partecipazione di Elena Grazia Ursitti che leggerà alcuni dei testi. Lettere Meridiane aderisce a questa bella iniziativa e fa proprio quanto Antonietta ha postato sul suo profilo di facebook, dando notizia dell'iniziati

La città Gargano di Teresa Maria Rauzino

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 Certe volte anche attraverso una semplice presentazione di diapositive si può raccontare una storia, sostenere una tesi, produrre emozioni. Ci riesce bene Teresa Maria Rauzino, saggista, scrittrice, intellettuale profondamente radicata in una terra ricca di suggestione e di cultura com'è il Gargano. Utilizzando gli essenziali ma efficaci strumenti messi a disposizione da TripAdvisor per la pubblicazione di slide, Teresa ha messo assieme un piccolo suggestivo film "Alla scoperta della Città Gargano" . Ve ne suggerisco caldamente la visione, cliccando qui . Le immagini non sono mai banali, né oleografiche, come troppo spesso accade quando si mette in vetrina il Gargano. Staccandosi dagli stereotipi, Teresa racconta e mostra un Gargano inconsueto, spesso inedito, ne svela le radici e il passato remoto, mette a nudo i tratti di una civiltà antica che ha contribuito a scolpire l'identità della comunità.

Il piccolo miracolo quotidiano dell'ospedale Don Uva

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Ci sono miracoli difficili a vedersi, perché la Provvidenza non ama le luci della ribalta.  Ci sono miracoli che fioriscono e si consolidano giorno per giorno, come l’amore di madri e di padri che accudiscono e curano i loro bambini down. La storia di Dio s’intreccia alla storia degli uomini, fatti a sua immagine somiglianza, e quindi potenzialmente divini, come mi ha insegnato don Tonino Intiso, nel suo libro La nostra vita: la storia di Dio, ma anche in tanti piccole e grandi testimonianze che ho toccato con mano, nel corso di un’amicizia che va avanti da quarant’anni. Ci sono miracoli non gridati, che ti stupiscono e ti colgono di sorpresa. Miracoli che si annidano tra le righe di un comunicato stampa, come quello diffuso ieri dal Comitato spontaneo dei familiari dei pazienti dell’ospedale Don Uva di Foggia. Da mesi il nosocomio si trascina in una difficilissima vertenza, che è assai diversa dalle solite, perché non si tratta di difendere un posto di lavoro e basta,

Gentile-Di Gioia, la strana coppia dei foggiani in Giunta regionale

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A chiarire i termini del caso Di Gioia, consigliere foggiano eletto nella lista (di centrodestra) La Puglia Prima di tutto, e adesso nel nuovo governo regionale varato da Vendola è stato lo stesso governatore: "non vi è alcuna convergenza politica con l'area cosiddetta montiana, che in Consiglio Regionale non è neppure costituita. Ho colloquiato in questi mesi con diversi consiglieri regionali in fuga dal centro-destra, da loro ho accettato suggerimenti e proposte, ho guadagnato la loro fiducia. In particolare ho avuto modo di apprezzare la competenza tecnica, il decoro comportamentale e la passione civile del giovane Leonardo Di Gioia, il quale mi ha recentemente comunicato l'intenzione di aderire alla mia maggioranza senza nulla chiedere in cambio. Penso che aprirsi a competenze ed esperienze diverse, tanto più in tempi di urla e di fanatismo, sia una via necessaria." Dunque non c'è un'intesa organica con le forze di centro, e non c'è neanc

La svolta di Vendola, nel segno di Leo Di Gioia

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In Puglia stamattina si è consumato un atto politico di grande significato, e di una portata innovativa il cui spessore potrà essere chiaro solo nei prossimi mesi. Imbarcando i centristi nell'esecutivo regionale, Vendola ha dato prova di una saggezza e di una lungimiranza politica che, in un futuro più o meno prossimo, soprattutto se si dovrà tornare presto alle urne, potrebbe aprire una nuova prospettiva, una nuova stagione politica. Il segretario nazionale di Sel era stato, in campagna elettorale, tra i leader di centrosinistra più fermi nel contrapporsi a Monti e alla prospettiva di coalizioni con il centro. Il centrosinistra non ha vinto le elezioni, ma i numeri dicono che se il centrosinistra ed il centro si fossero presentati in coalizione, le avrebbero vinte. È vero che in politica non sempre due più due fa quattro. Una coalizione Bersani-Vendola-Monti-Casini forse avrebbe perso strada facendo voti sia a destra, sia a sinistra. Ma in prospettiva potrebbe guadagnare altr

Gentile e Di Gioia, Capitanata più forte alla Regione

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Si allarga la rappresentanza della provincia di Foggia in seno al governo regionale pugliese, ed è nello stesso tempo una buona notizia ed un sasso gettato nell'acqua stagnante della politica nostrana. Va a fare compagnia Ad Elena Gentile, che Vendola conferma e gratifica, assegnandole anche la delega alla salute, va a fare compagnia tra gli scranni della giunta regionale, Leonardo Di Gioia, scelto in prima persona dal governatore, nel contesto di un allargamento della maggioranza che torna a fare della Puglia un interessante laboratorio politico. È una new entry che fa scalpore, perché soltanto qualche mese fa Di Gioia sedeva nei banchi dell'opposizione  in consiglio regionale, eletto nella lista de La Puglia prima di tutto. Poi il passaggio alla lista Monti e la candidatura alle elezioni politiche, non coronata da successo soltanto per uno dei tanti paradossi del porcellum. Di Gioia si trovava in una posizione altissima del listino (secondo posto alla Camera), e la lista

Una poesia di Luigi Paglia per don Tonino Intiso

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Il 4 ottobre del 1964 Tonino Intiso - che allora non era ancora "don" - scende alla stazione di Bologna assieme ad un giovane foggiano che come lui sta per entrare nel seminario diocesano di Verona. È Gigi Fischetti, straordinario sacerdote foggiano deceduto prematuramente diversi anni fa.  In attesa del treno che lo porterà nella città veneta, Tonino viene preso da un attimo di indecisione: "proseguire o tornare indietro?" È uno degli attimi, e delle scelte, da cui dipende poi il corso di una vita intera. Deciderà di proseguire, e il resto sarà storia.  L'episodio, pubblicato da don Tonino nel libro di recnete pubblicazione La nostra vita: la storia di Dio ha ispirato una bella e significativa poesia un amico del sacerdote troiano, Luigi Paglia, finissimo letterato (è stato docente del Laboratorio di scrittura e di Informatica all'Università degli Studi di Foggia e ha pubblicato numerosi saggi letterari). Luigi ne ha fatto dono a Lettere Mer

Il mio amore per Troia, grazie a Vincenzo Bambacigno

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È una città fortunata, quella che può permettersi a 24 ore di distanza di celebrare due suoi figli così benemeriti, come Vincenzo Bambacigno e Tonino Intiso. Insegnante e da tempo scomparso, il primo, sacerdote che ha da poco festeggiato i 75 anni il secondo, hanno entrambi recato lustro alla cittadina del Rosone ed entrambi saranno protagonisti di iniziative pubbliche nella loro città.  Bambacigno sarà ricordato domani, in una manifestazione promossa dall'assessorato comunale alla cultura (alle 16.30 nell'Aula Consiliare di Palazzo D'Avalos, con l'intervento, tra gli altri, del soprintendente archeologico della Puglia, Luigi La Rocca, e del rettore dell'Università di Studi di Foggia, Giuliano Volpe), mentre dopodomani nel Cine Teatro Pidocchietto, verrà presentato il libro di don Tonino Intiso, La nostra Vita: la storia di Dio ( di cui ho parlato in un altro post ). Bambacigno verrà ricordato attraverso la traccia più importante, il bene più prezio

Presentazione a Troia del nuovo libro di don Tonino Intiso

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Verrà presentato a Troia, lunedì 11 marzo prossimo, il nuovo libro di don Tonino Intiso "La nostra vita: la storia di Dio". La scelta della cittadina del rosone come tappa d'inizio del tour di presentazioni del volume non è casuale, perché all'ombra del duomo romanico è nato don Tonino, 75 anni or sono. La manifestazione si svolgerà alle ore 18.30 nel Cine Teatro "Pidocchietto". L'evento è organizzato dal Centro culturale "San Filippo Neri" di Foggia, con il patrocinio del Comune di Troia. All'incontro interverranno l'autore, il sindaco di Troia, Edoardo Beccia, e compagni di viaggio del sacerdote, che hanno condiviso con lui tratti più o meno lunghi del suo cammino. Alla sua cittadina natale, don Tonino dedica alcune belle pagine: i temi che ha scritto, quando frequentava il Liceo Classico a Lucera, sulle tante bellezze della città dauna. Il libro raccoglie e racconta - anche attraverso un ricco corredo fotografico - le

Come si forma l'opinione pubblica? Il caso Telesforo

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Un'immagine della campagna "Riaccendiamo le idee" Com'è che si forma l'opinione pubblica? Per esempio, così: un'impresa affida il suo punto di vista, l'esternazione dei suoi problemi al social network, e consente ai destinatari del messaggio di farsi un'idea sulla veridicità o meno della tesi sostenuta. Rinunciando alle logiche, spesso contorte, della "comunicazione d'impresa": si parla - come si dice - con il cuore in mano.  La cosa fa ancora più scalpore quando l'azienda in questione opera nell'ambito della sanità privata, un settore che non sempre ha dato prove eccelse di trasparenza. Ci prova, non senza coraggio, il Gruppo Telesforo che da tempo ha affidato le sue logiche di comunicazione più a temi civici che non a metodi tipicamente aziendali. L'azienda ha promosso "Riaccendiamo le idee" una campagna di sensibilizzazione espressamente rivolta alla cittadinanza "per ritrovare - come si leg

Più briganti o più svevi? La discussione

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Siamo più briganti o più svevi e fridericiani? L'una e l'altra cosa, forse. Ma la verità è che l'identità di un territorio è qualcosa di profondo, e a volte di inesprimibile. Ma ciò che conta è parlarne, perché una identità "serve" se produce (auto)coscienza. Uno dei nostri problemi più grandi (forse il più grande, anche dal punto di vista del mancato fallito sviluppo economico) sta proprio nella difficile identità, nello spaesamento costante, nella perdita di memoria. Il problema della identità in bilico tra briganti e svevi è stato posto con molto acume ed intelligenza da Girolamo Arciuolo , in un post in cui raccontava un episodio occorsogli in vista al Castello di Lagopesole. Le sue parole hanno suscitato, su facebook, un intervento di un altro acuto osservatore della realtà cittadina e provinciale, Massimo Mazza che ha scritto: "Quale responsabile di un fondo di conservazione della Biblioteca posso assicurare che in tanti: studenti, rice

Parco San Felice, simbolo del possibile riscatto di Foggia / La petizione dei Comitati civici

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Parco San Felice non è soltanto, benché sempre più malandato, uno dei pochi polmoni verdi della città. È anche un'arena ideale in cui si fronteggiato due aspetti profondi dell'identità foggiana. Da un lato l'incuria, l'inciviltà, il vandalismo. Dall'altro il senso civico, il desiderio di partecipazione e di civiltà, la cittadinanza attiva.  Dalla memorabile campagna Un Euro per Parco San Felice, al sogno degli Amici della Domenica che vorrebbero vedere ripristinato l'anfiteatro distrutto dai vandali, all'ultimissima iniziativa che potrebbe rappresentare per il parco l'inizio di una nuova vita. È la petizione on line "Ridiamo vita a Parco San Felice", promossa dal Comitato Civico Gente di Foggia, dal Comitato Parco San Felice e dal Comitato di quartiere Comparto Biccari (questo il link per sottoscriverla: http://firmiamo.it/parco-san-felice ). L'obiettivo è ambizioso: 1.000 firme. Ma nel primo giorno ne sono state raccolte gi

Capitanata penalizzata anche dalla riforma del sistema elettorale

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Il bello di un blog locale, come Lettere Meridiane , è che lettori e followers sono per lo più amici, che trovi all’occorrenza a portata di telefono o con cui puoi andare a prendere un caffè. E semmai riprendere discussioni e confronti accesi dal blog. Mi sono così trovato con Franco Mercurio, direttore della biblioteca provinciale, a discutere del suo commento sui bombardamenti. Il mioarticolo testimoniava come settant’anni fa l’aeroporto Gino Lisa avesse una posizione nevralgica nello scacchiere bellico e come lo stesso aeroporto di Bari Palese dipendesse dal Foggia Airfield Complex (esaltato – e forse non è un caso - anche da Wikipedia inglese , ma non in quella italiana). Nel suo bel commento , Mercurio rimarcava la mancata partecipazione alle trattative per la ricostruzione della “politica foggiana”, impossibilitata a farlo semplicemente perché… ancora non esisteva, in quanto Foggia era occupata manu militari e governata dalle forze armate statunitensi.

Meridionali: federiciani o briganti? La provocazione di Girolamo Arciuolo

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Meridionali e foggiani. Piagnoni e lamentosi? Il dibattito aperto su Lettere Meridiane dal direttore della Biblioteca Provinciale di Foggia, Franco Mercurio , e proseguito da Massimo Mazza , sulla tendenza dei nostri concittadini a lamentarsi, spesso più del necessario, ha stimolato in Girolamo Arciuolo una bella riflessione, che trae origine da un episodio realmente occorso un paio di anni fa all’autore. Vi si riflette su un tema importante – l’origine del divario tra Nord e Sud e la questione meridionale – che da tempo sembra essere stato ormai rimosso dall’agenda politica del Paese, nonostante la sua persistente – starei per dire dirompente – attualità. Ecco il bel contributo di Girolamo Arciuolo . * * * Da ragazzo lessi un testo “Contro la Questione Meridionale: studio sulle origini dello sviluppo capitalistico in Italia” (di Edmondo Maria Capecelatro, Antonio Carlo, 1975, edizioni Savelli), che mi aprì gli occhi. Si raccontava di un Meridione d'Italia che al momento del

Quando Roosevelt disse: "La presa di Foggia, un brillante successo"

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Lettere Meridiane si è occupato altre volte dell'importanza strategica che Foggia ebbe nello scacchiere bellico della seconda guerra mondiale, soprattutto per effetto del suo sistema aeroportuale. Alla vigilia della celebrazione del settantesimo anniversario dei tragici bombardamenti, è un aspetto su cui vale la pena riflettere: fu probabilmente proprio questa posizione di importanza nevralgica che indusse gli Alleati ad usare la mano pesante per prendere Foggia. Una posizione ed un ruolo strategici dal punto di vista militare, mentre non è stato lo stesso da quello civile ed economico. Anche su questo bisognerebbe riflettere, in occasione delle celebrazioni dell'anniversario: non limitarsi a ricordare e a rievocare, ma anche sforzarsi di capire cosa è successo, durante e dopo quegli eventi; quale sia il prezzo pagato veramente, allora e dopo, da Foggia, anche in termini di sviluppo economico e civile. La presa di Foggia svolse un ruolo importante sui destini d

Le liti nel centrosinistra: continuiamo a farci del male

La riflessione a sinistra prosegue. Accorata, consapevole. Più nella base, a dirla tutta, che non nei vertici, si cerca di capire le ragioni di una sconfitta giunta inattesa, e perciò ancora più amara e più pesante. Ma il peggio è che si continua a litigare. Senza domandarsi se la chiave di volta non stia proprio in questi continui litigi, in quello spirito minoritario di cui la sinistra italiana non riesce a liberarsi… Questo spirito si coglie nella stragrande maggioranza degli interventi della cosiddetta base: quando si litiga continuamente, la stessa identità, lo stesso spirito di appartenenza finiscono con l'annacquarsi, i valori si avviliscono. Giuliano Milano interviene nel dibattito sul post Rottamare per rigenerare il centrosinistra : " Condivido la lettura. Molti "giovani" anagraficamente rispondono a logiche stravecchie, come dimostrato dalle primarie e, ancor di più, dalle buffonarie di fine anno. A che sono servite se gli elettori erano imbeccati, spess

Il Pd non fa autocritica, e accusa Nichi Vendola

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Mentre in rete infuriano polemiche e psicodrammi, Paolo Campo, segretario provinciale del Pd, cerca di esorcizzare la sconfitta con una riflessione lunga ed articolata sul risultato elettorale di lunedì scorso. L’analisi è lucida, non sempre convincente, ma una sua ratio ce l'ha. Il fine di Campo è offrire l’immagine di un partito che, pur deluso dall’esito delle urne, non si arrende. La nota del segretario è destinata a far discutere, e parecchio, perché pur non dicendolo apertamente, il segretario allarga la responsabilità della sconfitta molto oltre l'alveo del Pd, puntando il dito verso la Regione. A dirla tutta, Campo non parla mai di sconfitta e ricorda che nonostante tutto, al Pd è andato assai peggio nelle altre province pugliesi e che l’emorragia dei voti in provincia di Foggia è stata più contenuta rispetto a quella del Pdl. Pannicelli caldi di fronte ad un risultato che è obiettivamente una mazzata inattesa? Troppo intelligente e troppo navigato, Campo per non r

Amara Terra mia ricorda Lucio Dalla e Rocco Draicchio

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Rocco Draicchio è stato una persona splendida, un bravo musicista e un intellettuale di grande spessore. Il primo che in Capitanata abbia intuito le potenzialità di una politica di promozione culturale saldamente agganciata all'identità e alle radici del territorio. Suonava con gli Al Darawish quando un incidente lo ha strappato alla vita. Da qualche anno, aveva dato vita al Festival Folk di Carpino, riuscendo nella impresa (all'epoca veramente pionieristica) di ridare vigore e prospettiva a quel monumento della cultura immateriale del Mezzogiorno che è la tarantella garganica, e che proprio nel paese di Rocco trovava i suoi epigoni più importanti (ed allora semisconosciuti), i Cantori di Carpino. Ho avuto la fortuna di essergli amico, la sua musica mi è rimasta nell'anima, ancora oggi ascoltare gli Al Darawish mi procura un'emozione profonda. Draicchio è scomparso il primo marzo di alcuni anni fa. Lo stesso giorno in cui un anno fa, scompariva un altro grande music