Il Fai, eccellenza foggiana: la Capitanata primeggia nella XI Giornata della Primavera



Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla, la delegazione Fai di Foggia. Perché è la sola associazione che riesce costantemente a portare alla ribalta nazionale la Capitanata. Perché è profondamente radicata nel territorio e riesce a tessere positive reti con altre associazioni e con la società civile. Perché riesce ad operare con costanza, coerenza e tenacia in un contesto dove troppo spesso prevalgono l'effimero, la logica del giorno per giorno. Perché in una provincia relegata agli ultimi posti delle graduatorie nazionali del benessere e della qualità della vita riesce a portare la nostra terra ai primi posti in classifiche di grande importanza, come la cultura e l'ambiente.
Il miracolo si ripete, anche quest'anno, in occasione della XXI Giornata della Primavera che come da tradizione si festeggerà oggi e domani, nel primo week end post invernale.
Anche quest'anno è la provincia di Foggia a guidare la classifica regionale dei "luoghi aperti" che durante il fine settimana potranno essere visitati con l'aiuto degli Apprendisti Ciceroni, ovvero studenti formati per l'occasione e con la significativa collaborazione di istituzioni culturali pubbliche altre associazioni, operatori privati.

Sono tredici in tutto i luoghi aperti della provincia di Foggia, con una chicca: sarà possibile visitare, a Cerignola, Torre Alemanna che non è normalmente aperta al pubblico, ma lo sarà proprio in occasione dell'iniziativa del Fondo Ambiente Italiano.
Le altre delegazioni provinciali pugliesi propongono un'offerta assai più ristretta rispetto all'itinerario allestito da quella foggiana, ed è una bella notizia perché conferma un paio di aspetti su cui vale la pena riflettere: il primo è che evidentemente la provincia di Foggia possiede una materia prima, in termini di beni culturali ed ambientali di assoluta rispetto. Il secondo è che occorre che questa materia prima d'eccellenza venga opportunamente mobilitata e valorizzata, proprio come fa la delegazione del FAI, che rappresenta a tutti gli effetti un caso esemplare, una buona prassi che andrebbe diffusa e consolidata.
Ma torniamo alla graduatoria pugliese dei "luoghi aperti" che vede come già detto in testa la Capitanata con e 13 siti proposti nell'itinerario. Seguono la provincia di Taranto e la BAT, rispettivamente con 8 e 7 luoghi. Assai più staccate le altre province pugliesi: Lecce propone soltanto tre luoghi, Brindisi due e Bari uno. Detto per inciso, se la riforma delle Province voluta da Monti dovesse andare in porto, e Foggia e la Bat dovessero unificarsi, avrebbero un impressionante patrimonio culturale, che staccherebbe nettamente perfino quello messo in campo da Napoli. Ma questo è un altro discorso.
Sempre in tema di classifiche un altro risultato d'eccellenza che la provincia di Foggia è riuscita a conseguire (ed anche in questo caso, pur trattandosi di un voto popolare, la mobilitazione e la tenace opera di sensibilizzazione delle delegazione foggiana della FAI hanno dato un significativo i contributo) riguarda la graduatoria dei luoghi del cuore. Qualche anno fa, fu l'Abbazia di Pulsano, che sorge nei pressi di Monte S.Angelo, a conquistare il primo posto. Lo scorso anno, soltanto un gap di 500 voti ha impedito alla Chiesa di San Nicola in S.Paolo di Civitate di conquistare il primato. Ma la provincia di Foggia è stata di gran lunga la più gettonata nella top ten dei luoghi del cuore. Oltre alla Chiesa di San Nicola, piazzatasi al secondo posto alle spalle dell'area archeologica della  Cittadella di Alessandria (53.953 voti contro 53.394), figurano nei primi dieci luoghi del cuore altri due beni culturali garganici: l'Abbazia Benedettina della Ss. Trinità di Monte Sacro, nell'agro di Mattinata, al terzo posto con 50.071 voti e all'ottavo, con24.694 voti gli Eremi della Valle di Stignano a San Marco in Lamis.
Il primato della provincia di Foggia si conferma anche per quanto riguarda la graduatoria regionale: nei primi dieci luoghi del cuore pugliesi ben otto ricadono in provincia di Foggia. Accanto ai tre di cui si è già detto, e che occupano naturalmente i primi tre posti della graduatoria regionale, figurano la Chiesa delle Croci (20 posto della graduatoria nazionale e quinto di quella pugliese), seguita dall'Abbazia di San Leonardo in Lama Volara e dalla Grotta Scaloria-Occhiopinto (al sesto ed al settimo  posto, entrambi ricadenti nel territorio di Manfredonia. Quindi, al nono e al decimo, il arco Archeologico di Siponto e l'Abbazia Santa Maria Pura a Vico Garganico. Non è un caso che la stragrande maggioranze dei luoghi del cuore ricada nel territorio del Gargano.
Ce n'è abbastanza per concludere che il sistema dei beni ambientalisti, paesaggistici e culturali basterebbe da solo ad alimentare un nuovo modello di sviluppo per la provincia di Foggia. Ma occorrerebbero una sensibilità, una tenacia, una lungimiranza come quelle della delegazione FAI di Capitanata.

Se questo articolo vi ha interessato, potete leggere il resoconto della Giornata FAI di primavera del 2011.

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