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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Un anno di Lettere Meridiane

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Un anno insieme a Lettere Meridiane . Ecco gli eventi, i problemi, i commenti, le riflessioni che hanno maggiormente appassionato gli amici e i lettori di Lettere Meridiane. La graduatoria dei post più letti del 2105: se ne avete perso qualcuno, è il momento di leggerlo. Se no, rileggeteveli. E auguri. Perché si dice fuggi da Foggia  La più bella mappa della Capitanata adesso è di pubblico dominio Foggia? Tra i posti peggiori al mondo in cui essere trasferiti   Una nuova stazione per Foggia  RFI beffa Foggia: da giugno entra in funzione il bypass  Nuova stazione a Foggia, superstrada del Gargano, aeroporto: col Masterplan si può   Trenitalia cancella il Mezzogiorno dalle sue Idee di Viaggio  Alberto Angela e Ulisse ignorano la Capitanata  Soppressa la Diocesi di Lucera-Troia  Foggia? Tra i posti peggiori al mondo in cui essere trasferiti   Sergio Mattarella, amico di Foggia  De Sanctis: così Foggia fa a pezzi la sua memoria  La fontana simbolo di Expo? C'era

La Foggia serena e sorniona di Michele Sepalone

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Dopo la positiva, e prima, esperienza dello scorso anno, nel calendario Foggia 2016, lo sguardo di Michele Sepalone si amplia, quasi come subisse un’evoluzione. Al centro della rappresentazione c’è sempre Foggia, ma la città non è più intesa solo come luoghi paesaggi momenti topici e pubblici. C’è quella Foggia che Sepalone respira e fotografa in modo speciale: sguardo che diventa respiro e si fa tutt’uno con i soggetti rappresentati, in un rapporto di sottile ma profonda complicità, siano essi artigiani che friggono scagliozzi , o figuranti che mettono in scena passioni viventi, o semplicemente volti nuvole riflessi o notturni. Ogni fotografo artista scatta immagini di paesaggi e figure umane e momenti di vita. Ma si ha spesso l’impressione che diventino categorie estetiche.  In Sepalone invece non c’è un tipo o una maniera: tutto è profondamente concatenato. A far da collante c’è appunto lo sguardo speciale di uno che - come recita il titolo del libro* recentemente pubblic

Morto Sabino Acquaviva, padre morale del Parco del Gargano

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Si è spento Sabino Acquaviva , il sociologo padovano che può essere ritenuto il padre morale e culturale del Parco Nazionale del Gargano. Acquaviva fu tra i primi sociologi a studiare approfonditamente quello che egli stesso definì sistema Gargano . Grazie alla sua scarsa accessibilità e alla sua chiusura, anche geografica, che lo rende quasi un’isola, ,o studioso vide nel Gargano un ideale laboratorio di studio, e finì coll'innamorarsene.  In collaborazione con il sociologo tedesco Eiserman, Acquaviva con un approccio metodologico decisamente innovativo,  individuò un campione di popolazione, cui applicare la tecnica del panel , ovvero ripetute interviste durante gli anni. La prima inchiesta venne svolta nel 1965. La seconda nel 197,  e i relativi risultati pubblicati nel volume La montagna del Sole . La terza ed ultima nel 1982. Un così ravvicinato rapporto tra lo studio e la gente garganica, convinse Acquaviva sulla necessità di preservare quell’ unicum straordinario d

È arrivato: in regalo il calendario 2016 di Michele Sepalone

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È on line l’edizione 2016 del calendario fotografico di Michele Sepalone . L’iniziativa, promossa per il secondo anno consecutivo dal  Lettere Meridiane, si arricchisce quest’anno di una novità. Foggia 2016 - questo il titolo del calendario - scandisce le date più significative della  storia della città, oltre a raccontarla attraverso lo sguardo del grande fotografo, autore del libro Sono solo uno che fa click , pubblicato di recente per i tipi de Il Castello Edizioni . Un primo tentativo - si legge nella presentazione di Geppe Inserra , che ha curato i testi e le date - di tracciare e di consolidare la memoria condivisa della città. Le trentotto fotografie che illustrano il calendario sono state scelte personalmente da Michele Sepalone: scandiscono il tempo dell’anno, svelando il rapporto del fotografo-artista con le diverse stagioni, con i loro colori, le loro ricorrenze. La Foggia che viene raccontata è una città insolitamente serena, quasi sorniona nei suoi notturni risc

Noi che non conoscevamo la nebbia

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Michele Sepalone ed io apparteniamo ad una generazione che non conosceva cosa fosse la nebbia, nemmeno per sentito dire, visto che a quei tempi, la televisione era in bianco nero, e la visione era annebbiata di suo, era come averci le cataratte. D'estate e non solo, a Foggia faceva sempre un caldo da spaccare le pietre. Un clima secco e asciutto che faceva la gioia delle lavandaie, che come spannevano il bucato dopo un quarto d'ora era già bell'e asciutto. Non come adesso che i termosifoni di tutta la casa sono precettati per far asciugare i panni, se no ci vogliono giorni. La nebbia è venuta quando hanno fatto le dighe e gli invasi. E' cambiato il clima e pure la salute pubblica: dalle parti di Carlantino e Celenza Valfortore non sapevano cosa fosse un reumatismo. Adesso ne soffre quasi tutta la popolazione. La prima volta che ho visto la nebbia mi sembrò di essere finito dritto dritto nella scena di un film di alieni. Invece ero soltanto tra la Madonnina e San

Polveri sottili: buoni i dati di Foggia e della Capitanata

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La qualità dell'aria in Puglia e in provincia di Foggia è generalmente buona. L'immagine che illustra il post, mostra la mappa disegnata dalle centraline di monitoraggio dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente) ed indica cromaticamente la qualità dell'aria nella giornata di ieri. I segnaposti verdi evidenziano un indice di qualità dell'aria buono, quello più chiaro, in celeste, indica il livello più elevato ovvero una qualità ottima, ed è  quello fatto segnare dalla stazione di monitoraggio di Monte Sant'Angelo (ieri i valori migliori erano stati invece registrati dalla centraline di San Severo). Questa situazione positiva viene confermata anche in riferimento al medio e lungo periodo, ovvero verificando l'andamento del monitoraggio durante il corso dell'anno. In riferimento alle polveri sottili, che sono la materia prima dello smog, i valori di PM10 (il cui superamento ha determinato il blocco alla circolazi

Volpe sulla Biblioteca: il Ministero è pronto a farsene carico

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Non si lascia pregare, Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del MiBACT, Rettore emerito dell'Università degli Studi di Foggia e Presidente della Fondazione Daunia Felix . Lo provoco affettuosamente sulla crisi della Biblioteca Provinciale di Foggia , commentando con qualche perplessità un post sul suo profilo facebook, in cui Volpe aveva commentato in termini entusiasti il pingue stanziamento di fondi (13 milioni) per il restauro della Domus Aurea , la splendida reggia di Nerone. Ne è scaturito un botta e risposta che volentieri giro a lettori ed amici di Lettere Meridiane , per ulteriori considera zioni e commenti sull'argomento, nella speranza che in tanti raccolgano l'invito alla discussione lanciato dall'esimio archeologo. Geppe Inserra :  Sì, caro professore, si restaura la Domus Aurea, ma intanto si lascia colpevolmente morire la cultura nella periferia dell'impero, come dimostra la vicenda della bibliote

Qualità della vita: il Sole 24 Ore toppa sulla qualità dell'aria

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Se foste costretti a dover uscire a piedi, perché l’aria che respirate  è pericolosamente inquinata dallo smog, che pensereste della vivibilità del posto in cui abitate? Un gran male, sospetto, tanto più se si tratta di una grande città, dove non è per niente facile muoversi coi mezzi pubblici e con l'aria inquinata che tira, di farlo a piedi o in bici neanche se ne parla, se no respiri tutte quelle polveri sottili che vagano per l’atmosfera… La qualità dell’aria dovrebbe essere un parametro fondamentale della misurazione della qualità della vita di un territorio, ma così non è, almeno per quanto riguarda la famosa e celebrata classifica della qualità della vita compilata annualmente dal Sole 24 Ore … Uno s’aspetterebbe che nella sezione riservata a Servizi e ambiente , le città assurte in questi giorni agli onori della cronaca per essere state costrette a imporre lo stop alle auto per contenere lo smog, si trovino in una posizione di graduatoria piuttosto bassa. Nemmeno per sog

Brand Puglia? Macché

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Al suo esordio nella graduatoria delle qualità delle vita delle province italiane compilata dal Sole 24 Ore , la BAT si aggiudica il gradino più elevato del podio regionale pugliese. Negli anni scorsi, la provincia ofantina - di recente istituzione - non era stata valutata, in quanto non erano ancora pronti i dati relativi agli indicatori che il quotidiano economico-finanziario utilizza per formulare la classifica. L’esordio è stato oltremodo positivo: la Bat si piazza all’85° posto della graduatoria nazionale, staccando di tre posizioni Bari, che è seconda, e di sei Brindisi. Piuttosto staccate le altre tre province della Puglia: Foggia è al 103° posto nazionale ed al quarto regionale, Lecce al 105° (quinto regionale), Taranto fanalino di coda regionale, al 107° e quartultimo posto della classifica nazionale. Rispetto allo scorso anno, hanno fatto meglio le province di Bari e Foggia, guadagnando rispettivamente 3 e 2 posizioni nella classifica nazionale. È andata invece maluc

Celentano e Tozzi? Sono foggiani.... e non solo

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Il complesso dei Profeti: pochi sanno che erano quasi tutti foggiani Pubblichiamo la seconda ed ultima parte della relazione svolta da Maurizio De Tullio al Museo Civico  nel corso della serata organizzata dall’Associazione “Amici del Museo”, che lo aveva invitato a parlare dei tantissimi foggiani e dauni che il giornalista e bibliotecario foggiano ha riscoperto e raccontato, nel corso della sua lunga attività di ricercatore di personaggi che sono nati a Foggia o in Capitanata, ma che l’hanno poi lasciata, facendo fortuna altrove. Il testo che segue è, in realtà, quello che De Tullio avrebbe dovuto leggere in occasione della conferenza: il relatore ha infatti preferito andare a braccio. Va anche puntualizzato che  la narrazione di Maurizio al Museo Civico ha riguardato solo una selezione degli oltre 600 personaggi "schedati" nel 2009 nel suo " Dizionario Biografico di Capitanata ". Alcuni sono stati presentati extra volume perché non rientranti in quella pub

Da Peschici, una struggente storia di solidarietà, integrazione e tolleranza

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Raramente mi è capitato di leggere una storia così bella, struggente ed attuale quanto quella che Giuseppe Libetta racconta, in versi, a proposito dell'origine del Santuario della Madonna di Loreto, che sorge ad un paio di chilometri dall’abitato di Peschici, in una posizione strategica, a moì di sintenella del promontorio sull'Adriatico. Il peschierano Libetta è un personaggio singolare. A Roma gli hanno dedicato una strada centralissima, ma è praticamente sconosciuto in terra di Capitanata. La sua fama è legata al fatto che, primo alfiere di vascello della Real Marina borbonica, ebbe il comando del primo battello a vapore mai costruito, il Ferdinando I , guidandolo nel suo viaggio inaugurale, da Napoli a Marsiglia. Libetta non fu soltanto un valente marinaio, ma anche un apprezzato scrittore e poeta, oltre che un politico di spessore: antiborbonico e liberale, fece parte del primo Parlamento Sabaudo. Quella che Libetta racconta a proposito del Santuario della Madonna di

In omaggio un cd con antiche canzoni della tradizione natalizia

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I canti e le melodie natalizie fanno parte della storia della musica e sono tra i brani più incisi di tutti i tempi, e su tutti i supporti. Il bello è che la rete ha reso disponibili al grande pubblico queste sonorità e queste melodie, in precedenza riservate ad una ristretta cerchia di appassionati. Lettere Meridiane regala ad amici e lettori, per festeggiare il traguardo dei duemila mi piace sulla pagina facebook (a proposito, se ancora non l'avete fatto, fatelo!) un cd contenente un'ampia selezione di questi brani, che fanno parte della preistoria delle tecnologie di incisione. Si tratta di brani della tradizione natalizia internazionale, diversi dei quali hanno più di cent'anni. È certamente suggestivo ascoltarli nel loro suono originale, e pensare che la digitalizzazione ha sottratto questi preziosi supporti al rischio di un'usura irreversibile. Tutti i brani sono stati selezionati e tratti dalla straordinaria collezione  78 RPMs and Cylinder Recordings di Ar

Vieste tra le 20 città nella roccia più belle d'Italia

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C’è anche Vieste tra le 20 città nella roccia più spettacolari d’Italia individuate da Skyscanner , motore di ricerca viaggi leader al mondo, che aiuta a cercare voli, autonoleggio e hotel al prezzo più basso, suggerendo anche itinerari a volte insoliti, come quello che riguarda le città di pietra. Partendo dall’idea  che "la roccia, che sia magmatica, calcarea o tufacea, è uno dei tanti elementi naturali che caratterizzano l’Italia", Skyscanner individua 20 Bellissime città d'Italia arroccate sulla roccia, o scavate nella pietra, "da visitare al più presto." Assieme a Vieste figurano nell’elenco stilato dal motore di ricerca altre due  località pugliesi, Polignano a Mare in provincia di Bari e Massafra , detta anche la tebaide pugliese, in provincia di Taranto. "Proprio sopra la bianca roccia calcarea del Gargano, a picco sul mare Adriatico - scrive la redazione di Skyscanner -, sorge il nucleo dell'abitato di Vieste, uno di quei posti che

Due "prime" a Cortelli, la rassegna di corti di Sant'Agapito

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Cresce "Cortelli", focus sul cinema corto, internazionale, nazionale con un occhio particolare agli autori pugliesi, che si svolgerà nella splendida cornice della Masseria Sant'Agapito, tra Foggia e Lucera, il 29 dicembre prossimo. Quest'anno la rassegna può fregiarsi del patrocinio, oltre che del Comune di Lucera, anche di "100autori", in Italia fra le più grandi associazioni autoriali dell'audiovisivo. Componente infatti del comitato organizzativo e della direzione artistica - insieme ad Annalisa Mentana - è infatti la sceneggiatrice Laura Ippoliti, membro del consiglio direttivo di "100autori". Presentatore della serata, con le sue incursioni satiriche, sarà Adelmo Monachese, autore e redattore di Lercio. Ma veri protagonisti della rassegna saranno ovviamente i cortometraggi. Il programma, ancora in corso di definizione, prevede per il momento, tra i molti lavori in proiezione, anche il pluripremiato Matilde che ha partecipato con su

In regalo la riproduzione della Natività del Parmigianino

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Archive.org è il più grande archivio digitale del mondo. Le cifre sono imponenti e allo stesso tempo eloquenti: quasi  nove milioni di documenti di testo (per lo più libri digitalizzati), oltre due milioni di documenti sonori e altrettanti visivi, più di un milione di immagini. Tra queste ultime, occupano un posto di assoluto rilievo le riproduzioni digitali di opere d’arte custodite nei musei di tutto i mondo, che si aprono così ad una diversa forma di fruizione, potenzialmente estesa a tutti quanti dispongono di un collegamento internet e di un dispositivo per visualizzarle. Naturalmente non mancano le sorprese, come quelle che costituisce l’oggetto, dell'odierno regalo agli amici ed ai lettori di Lettere Meridiane: una stupenda riproduzione, ad alta risoluzione, della Natività disegnata dal Parmigianino ,  straordinario pittore operante nella prima metà del 1500, esponente di punta della corrente manierista e della pittura emiliana in generale. Il soprannome, oltre c

Se i cani sono più educati dei loro padroni

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 “Per ragioni di igiene preghiamo i signori padroni di non fare urinare i propri cani davanti al nostro portone. Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro senso civico. “ Avvisi del genere se ne vedono purtroppo tanti in giro per Foggia, città dove i proprietari di questi simpatici animali domestici non brillano per educazione e per rispetto verso il loro prossimo. Le strade ed i marciapiedi, tanto nelle strade più periferiche quanto in quelle del centro, sono spesso ricettacolo non solo di scie della urina animale stigmatizzata nel cartello, ma anche di escrementi solidi. Uno spettacolo tanto deprimente quanto rischioso per l'igiene pubblica, che . Nulla da dire, quindi, sul senso dell’avviso affisso davanti al portone di una strada di periferia. Quel che mi ha meravigliato, e molto, inducendomi a scattare la foto, è l’insolita posizione del cartello, che potete vedere scorrendo il post fino in fondo.

Non c'è sviluppo senza integrazione e senza solidarietà

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L'amico Michele Lauriola , promotore ed animatore della rete Pro Capitanata e sostenitore di un'idea di sviluppo territoriale affidata a contratti di rete, mi ha scritto questa lettera, che pubblico volentieri, ringraziandolo affettuosamente per le cortesi espressioni usate nei miei confronti. * * * Geppe Inserra , personalmente apprezzo molto il tuo impegno personale pro Capitanata. Non elenco tutti i tuoi comunicati del tuo blog Lettere Meridiane , di cui a volte mi sono fatto anche artefice di qualche articolo e di commenti. La tua sensibilità è la sostanza di ogni tua azione, di ogni tuo articolo, che a volte troviamo anche nella rivista telematica Resto al Sud .  I tuoi articoli non solo sono frutto della tua personale sensibilità ma sono spesso anche frutto della sensibilità di tanti altre persone delle comunità dei territori della Capitanata. So di quanto ti sta a cuore la Provincia (lo Spazio Capitanata), specie adesso che questo governo Renzi ha soppres

Informazione ed editoria sono sempre più on line

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di Carlo Inserra Parlando di giornali La trasformazione dell’editoria, che dalla stampa su carta è passata a elaborare contenuti in digitale,  è storia relativamente recente. Per l’editoria digitale,  l’anno della svolta è considerato il 1998. Prima di quella data infatti, le case editrici erano molto restie a pubblicare i materiali di loro produzione on line.  Nel 1998, il caso Clinton-Levinsky, meglio conosciuto come sex-gate , portò le grandi testate americane a pubblicare le news sull’argomento sui propri siti internet, per non essere anticipate o superate in visibilità dai giornali concorrenti.  Il caso editoriale dell’ Huffington Post ,  esempio più importante di giornale che esce unicamente in versione digitale, ci può far comprendere la portata di cosa sia cambiato da allora. La crescita esponenziale delle vendite dei dispositivi mobili (smartphone e tablet), indubbiamente ha aperto un mercato di prodotti editoriali ad essi dedicati che ha finito con lo sconvolgere

La struggente bellezza del Tavoliere di Puglia

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In  diversi anni di frequentazione di registi e direttori della fotografia, ho imparato che il paesaggio più amato dagli uomini di cinema, tra i diversi offerti dalla Capitanata, è il Tavoliere: per la sua luce, innanzitutto, per i suoi colori cangianti a seconda delle stagioni, per le sue atmosfere. Il Gargano ed i Monti Dauni hanno una loro bellezza conclamata ed evidente. La bellezza del Tavoliere è quella che non t'aspetti: devi scoprirla e percepirla da una prospettiva e con uno sguardo che non sono mai banali, né scontati. Questa precisa sensazione ho avuto la prima volta che ho visto la splendida rappresentazione del Tavoliere di Puglia che si trova ne L'Italie di  Jules Gourdault , un viaggiatore francese dell'Ottocento. Il disegno è una toccante manifestazione di quel gusto e di quella sensibilità romantica che in quel secolo trovò nel Mezzogiorno italiano uno dei suoi palcoscenici più spettacolari e naturali. Questo il regalo di oggi per gli amici e i lettori

Monumenti culinari natalizi: la Zuppetta di San Severo

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Ma qual è il piatto natalizio più caratteristico della tradizione culinaria di Capitanata? La domanda è nata quasi per gioco, in una discussione sorta sul gruppo fb dei Giornalisti di Capitanata sul post di Lettere Meridiane sulle mandorle attorrate o atterrate . Ad un certo punto il discorso è scivolato su un piatto che onestamente non conoscevo fino a qualche tempo fa, ma di cui ho sentito parlare con insistenza proprio nelle ultime settimane: la Zuppetta che proprio il giorno di Natale si prepara a San Severo. Mi hanno incuriosito le considerazioni sulla tipicità di un piatto il cui valore culturale sembra perfino sovrastare quello gastronomico, svolte dalla carissima amica e collega Cristina Mundi , sanseverese doc, nonché esponente della grande tradizione letteraria della cittadina dell'Alto Tavoliere. Ho chiesto a Cristina di fornirmi la ricetta. Non si è fatta pregare. La pubblico di seguito, dichiarando ufficialmente aperta la tenzone culinaria: qual è il piatto n

Risolto il giallo: la Militar Police stava in corso V.Emanuele

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Marco Scarpiello risolve da par suo il mistero circa la precisa localizzazione della fotografia pubblicata nel numero natalizio di Foggia Occupator del 1945, che mostra un automezzo in dotazione alla Militar Police sfilare per le strade del centro cittadino. Avevo ripreso la questione qualche giorno fa , chiedendo ai lettori di dire la loro. Nel post avevo detto che secondo me si trattava di corso Vittorio Emanuele, all'altezza di Vico Serafico, individuando nel palazzo che sulla sinistra fa da sfondo alla foto, il Banco di Napoli. La maggior parte dei lettori si era però dichiarata d'avviso diverso localizzando la parte della città che si intravede nella fotografia, piuttosto in corso Cairoli, angolo via Antonio Di Leva. Il collage fotografico che Marco ha voluto gentilmente confezionare non lascia adito ad alcun dubbio. Si tratta proprio di corso Vittorio Emanuele: perfino la ringhiera del balcone che nella foto si intravede sopra l'insegna della polizia militare a

Da un antico 78 giri, la magia di zampogne e ciaramelle

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La novena di Natale è un antico canto popolare, narrativo, che un tempo accompagnava le preghiere dei fedeli ed i culti religiosi nei nove giorni che precedevano la ricorrenza della nascita del Salvatore. Era eseguita per lo più dai suonatori girovaghi di zampogna e di ciaramella, che andavano a “portare la Novena”: per nove giorni consecutivi si recavano nelle case con i cui padroni si erano accordati suonando le melodie e cantando i testi della Novena natalizia (le Novene era infatti due, l'altra veniva eseguita per la festa dell'Immacolata). Quella che Lettere Meridiane offre oggi in regalo ad amici e lettori è probabilmente la più antica delle Novene di Natale che sia mai stata incisa su disco. Sono anonimi sia gli autori che gli esecutori: la melodia ed il canto sono però struggenti e la magia della vecchia incisione contribuisce ad aumentare l'incanto e la suggestione. L’incisione risale a quasi un secolo fa, al 1920. Il recupero e la digitalizzazione si devon

Mandorle attorrate e non atterrate. Parola di poeta.

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Si dice mandorle atterrate o mandorle attorrate ? Se lo chiede Davide Leccese rilanciando un’antica e irrisolta questione. In effetti storici e gastronomi si sono arrovellati ed accapigliati per decenni, senza venire a capo del busillis . Però la rete fornisce oggi nuove opportunità di analisi, mettendo a  disposizione di ognuno strumenti di ricerca linguistica e di confronto di cui prima non si disponeva. La risposta dei motori di ricerca è che entrambe le locuzioni sono valide: mandorle atterrate è sicuramente più diffuso di mandorle attorrate , ma queste sono assai più antiche. Ma che si dica in un modo o nell'altro, che cosa significa l'attributo attorrate o atterrate ? La risposta giunge, a sorpresa. dal poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli , che in un sonetto scrive: “Ste mmànnole più presto me l’attorro” (Queste mandorle al più presto me le attorro ”, aggiungendo in una nota di suo pugno: “Mandorle attorrate: abbrustolite, cioè, poi conciate con zucchero.” L

Quando a Foggia comandavano gli Americani

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Cercando in rete materiali da regalare agli amici di Lettere Meridiane in queste festività natalizie, così come ho promesso, mi sono imbattuto in questa fotografia, pubblicata da Foggia Occupator , che era il periodico, in lingua inglese, edito e letto dalle truppe americane di stanza a Foggia durante l'occupazione. La foto si trova nel numero del giornale uscito in edicola a Natale del 1945 (che nei prossimi giorni rappresenterà, appunto, uno dei regali...) e mostra uno dei veicoli in dotazione alla Polizia militare, che svolgeva anche funzioni di ordine pubblico, in aggiunta a quelle proprie istituzionali. Come lascia intendere il titolo, "Un moderno automezzo della Polizia", il veicolo era nuovo, e doveva essere stato quindi di recente assegnato alla Militar Police che operava a Foggia. Ma in quale punto della città è stata scattata la foto? A me sembra si tratti di corso Vittorio Emanuele, all'altezza di quello che viene definito proprio come il Palazzo dell&

Uso dei fondi comunitari: in Capitanata i comuni più virtuosi

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Quante volte sentiamo dire che i Comuni non sono solerti quanto dovrebbero nella utilizzazione dei fondi comunitari? Non è vero, almeno per quanto riguarda i piccoli comuni delle Capitanata, che trionfano nelle classifiche regionali che riguardano l’intensità della spesa e il numero dei progetti, in rapporto alla popolazione. I comuni dauni fanno la parte del leone in tutti i diversi indicatori, monopolizzando le classifiche compilate da Opencoesione , il portale sull'attuazione dei progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia. Sono navigabili dati su risorse assegnate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti. Tutti possono così valutare come le risorse vengono utilizzate rispetto ai bisogni dei territori. I dati pubblicati sono aggiornati al 31/08/2015 e riguardano 98.213 soggetti. Per quanto riguarda la Puglia (intesa come territorio, e non come soggetto programmatore

Il Di Vittorio tradito di Pierfrancesco Favino

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Premetto che il Di Vittorio di Alberto Negrin e Pierfrancesco Favino non mi è piaciuto. È innegabile che lo sceneggiato prodotto qualche anno fa da Raiuno abbia avuto il grande merito di far conoscere al grande pubblico, soprattutto giovane, la figura del grande sindacalista di Cerignola. Ma la vita, l’opera ed il pensiero di Peppino Di Vittorio sono stati troppo complessi per poter essere raccontati all’interno dei rigorosi e patinati  format delle fiction Rai, che esaltano la dimensione privata a scapito di quella pubblica. Da cinefilo avevo un sogno, che dubito possa mai realizzarsi. Mi sarebbe piaciuto che a girare il film fosse Ken Loach e che, di conseguenza, il pingue contributo elargito dalla Regione Puglia e dal Ministero dello Sviluppo Economico per la realizzazione di Pane e Libertà fosse piuttosto utilizzato per sostenere la realizzazione di un film ad opera del regista inglese, il più idoneo - per storia e per idea di cinema - a raccontare un monumento del socia

Torna il grande cinema a San Paolo Civitate. Con una rassegna d'eccezione.

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Una foto  tratta da Io sono Mateusz Che chiudano le sale cinematografiche di fronte all'incalzare dei multiplex delle città metropolitane, ormai non fa più notizia. Ma proprio per questo va esaltata ogni iniziativa diretta a restituire la possibilità di fruire della fabbrica dei sogni anche nei piccoli comuni. E allora fa proprio notizia il ritorno del grande cinema a San Paolo Civitate con una minirassegna di tre film che permetterà ai cittadini di tornare a sperimentare il fascino del grande schermo. Nella cittadina dell’Alto Tavoliere da molto tempo non esiste una sala cinematografica. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, dal Sindaco Francesco Gentile e fortemente sostenuta dall’Assessore alla Cultura del Comune di San Paolo, Lucia De Meo , ha carattere sperimentale e se la risposta del pubblico sarà positiva potranno esservi in futuro altre manifestazioni del genere. “Il cinema - sostiene il Vicesindaco Piero Minchillo - è uno strumento fondament

Orgoglio foggiano? Macchè

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di Maurizio De Tullio Vorrei parlarvi oggi del mio lavoro, o meglio del mio posto di lavoro: la Biblioteca Provinciale (?) “La Magna Capitana” di Foggia. Si tratta di un’antichissima istituzione culturale italiana, risalente al 1834, con alle spalle, quindi, oltre 180 anni di storia.  “La Magna Capitana” di Foggia – che fa parte del sistema bibliotecario pugliese ed è la capofila nei progetti di assistenza a tutte le altre biblioteche della Capitanata e in altri a livello regionale – rientra in un polo culturale che comprende anche la Biblioteca dei Ragazzi (premiata a livello nazionale), l’ Archivio Storico Provinciale , la Galleria d’Arte Moderna , il Museo di Scienze Naturali , il Museo Interattivo delle Scienze (secondo al Sud dopo quello di Napoli) e il Museo del Territorio . Quella di Foggia è la seconda più grande e importante Biblioteca del Sud dopo la “Nazionale” di Napoli. Ha resistito alle bombe e – fino a ieri – anche all’insensibilità. A regime vi opera(va)no

Di Vittorio, la voce dei lavoratori, in un documentario di Rai Storia

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La Fondazione Foa promuove per domani un appuntamento culturale di notevole interesse. Alle 17.00, nell'Auditorium della Biblioteca Provinciale, verrà proiettato Giuseppe Di Vittorio: la voce dei lavoratori di Giuseppina Rossi . Il documentario, prodotto da Rai Storia, costituisce una delle più puntuali e approfondite ricostruzioni dell'opera e del pensiero del bracciante di Cerignola, che diventò segretario del Federazione sindacale internazionale. All'incontro, promosso dalla Fondazione Foa in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte e con la Biblioteca Provinciale La Magna Capitana prenderanno parte gli storici Saverio Russo e Michele Galante , a svolgere le conclusioni sarà Adolfo Pepe , direttore della Fondazione Di Vittorio. Il documentario di Giuseppina Rossi ripercorre le diverse fasi della vita di intensa ed avventurosa che spesso sfiora i confini del mito di   Giuseppe Di Vittorio (1892-1957): da bracciante poverissimo e semianalfabeta nella Pugli

Foggiani? Sì, foggiani!

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Maurizio De Tullio Maurizio De Tullio fa un altro meraviglioso regalo agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane : la relazione che ha svolto qualche giorno fa nella serata organizzata dall’Associazione “Amici del Museo” di Foggia, che lo ha invitato a parlare dei tantissimi foggiani e dauni che l’amico De Tullio ha riscoperto e raccontato, nel corso della sua lunga attività di ricercatore di personaggi che sono nati a Foggia o in Capitanata, ma che l’hanno poi lasciata, facendo fortuna altrove. Per essere precisi, il testo che pubblichiamo di seguito è quello che De Tullio avrebbe dovuto leggere in occasione della conferenza: in realtà il relatore ha poi preferito andare a braccio. Com’è facile immaginare, la narrazione di  di Maurizio al Museo Civico ha riguardato solo una selezione degli oltre 600 personaggi "schedati" nel 2009 nel suo " Dizionario Biografico di Capitanata" . Alcuni sono stati presentati extra volume perché non rientranti in quella pub

Foresta Umbra verso il riconoscimento come patrimonio dell'umanità

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Una bella notizia per il Gargano e per la Puglia. La Foresta Umbra potrebbe diventare patrimonio dell’Umanità, all’interno della più ampia candidatura "Faggete vetuste dei Carpazi e della Germania" che l'Unesco sta esaminando. Come informa il sempre attento blog di Domenico Sergio Antonacc i, Amara Terra Mia , la candidatura - che ha natura seriale (cioè non è limitata ad un solo posto, ma abbraccia diverse località legate tra di loro dal medesimo tematismo) si è estesa comprendendo diverse foreste italiane, in particolare le foreste della Tuscia (Lazio), quella del Pollino, quelle del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, la foresta di Sasso Fratino (tra Toscana ed Emilia Romagna) e per quanto riguarda la Foresta Umbra, la faggeta di Falascone. Nel caso la candidatura venisse accettata - scrive Antonacci nel suo blog - questo sarebbe il secondo riconoscimento UNESCO quale patrimonio dell'umanità per il Gargano dopo il Santuario di San Michele di Monte Sant

Amata disperata Foggia

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Grazie all’amico Michele Santoro , intellettuale e cultore di poesia, promotore e animatore del gruppo social Facebook poetico , per aver voluto ospitare nella sezione Nuovi autori del suo ben gruppo la lirica Avrei voluto amarti , pubblicata qualche giorno fa da Lettere Meridiane , che tanti consensi ha incontrato tra amici e lettori del blog. L’occasione è propizia anche per rivelare il nome dell’autore: si tratta di Maurizio De Tullio , che gli amici di Lettere Meridiane conoscono assai bene, per i suoi interventi, spesso critici, nei confronti della foggianità (o più precisamente di un certo modo di essere e di vivere dei foggiani), ma anche per la pazienza e la meticolosa alacrità con cui si dedica a custodire la memoria di tantissimi foggiani e dauni. L’apparente contraddizione insita in questi due aspetti della scrittura di De Tullio trova una significativa chiave di lettura proprio nella poesia Avrei voluto amarti , che più che  un non amore o un sentimento ostile, ra