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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Cinemadessai | "La corrispondenza": non è il miglior Tornatore, ma vale la pena vederlo

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OGGI La corrispondenza  non è il miglior film di  Giuseppe Tornatore , ma vale la pena vederlo, anche perché non succede spesso che la rete ammiraglia della Rai trasmetta in prima serata pellicole alla cui produzione ha concorso a distanza di così breve tempo dalla loro uscita nelle sale. L’appuntamento è per stasera, alle 21.25 su  Rai 1 . Scritto e diretto dall’autore di  Nuovo Cinema Paradiso , e interpretato da  Jeremy Irons  e  Olga Kurylenko , il film racconta di  giovane studentessa universitaria che impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire ne

Cause e concause del malessere di Foggia (di Vincenzo Concilio)

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Vincenzo Concilio interviene a proposito del post Ecco come Foggia muore , con un forbita, acuta e interessante analisi sulle cause e le concause del profondo malessere che travaglia Foggia. Condivido molte delle opinioni sostenute da Concilio, altre no. Per quanto riguarda gli immigrati, pur dando atto che il processo d'integrazione presenta aspetti critici che producono malessere sociale, anche acuto, non credo che il problema si possa ridurre a semplici calcoli di convenienza ed opportunità. Apprezzo molto la lucidità e la profondità dell'analisi, la cui lettura suggerisco caldamente ad amici e lettori di Lettere Meridiane. Concilio aveva pubblicato il suo ampio commento sia nell'apposito spazio che il blog riserva agli interventi dei lettori. Per comodità di lettura e per condividerli col più ampio pubblico del social, li ho concentrati in un singolo articolo, che potete leggere di seguito. Ringrazio molto l'amico Vincenzo Concilio per il suo intelligente e pacat

Cinemadessai | Spielberg contro la violenza sulle donne e contro il razzismo

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OGGI Il colore viola  è uno dei  film più discussi, ma anche dei meno noti, di  Steven Spielberg . Accusato di fare film facili e destinati agli adolescenti, il regista americano volle tentare la strada del film impegnato, a sfondo antirazzista e mélo. A me il film è piaciuto, anche se in qualche passaggio punta sul sentimentalismo a buon mercato. La storia è comunque intensa, ben raccontata, lo scavo psicologico nei personaggi preciso. È la dimostrazione, o se volete la conferma, che con la macchina da presa Spielberg può fare qual che vuole. La storia è ambientata negli anni Venti del secolo scorso, in una Georgia ancora profondamente razzista e schiavista. Celie (ottimamente interpretata da  Whoopi Goldberg ) è una donna di colore che, ancora adolescente, viene violentata dall’uomo cui è stata data come compagna, dopo aver partorito due bambini a seguito delle violenze sessuali inflitte dal padre. Troverà conforto in sua sorella Nettie, ma il forte rapporto tra le due donne si

Il Foggia conquista la vetta anche della classifica avulsa

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Non sono stati in molti a rendersene conto, ma il pareggio rimediato dal Venezia a Santarcangelo ha portato il Foggia in vetta anche alla classifica avulsa delle capoliste dei tre gironi. È un dato puramente statistico che ha valore soltanto accademico, ma è significativo della forza impressionante che la compagine rossonera guidata da Giovanni Stroppa sta mettendo in campo in quest’ultima fase del campionato. Delle tre capoliste, Foggia e Venezia, che guidano rispettivamente il girone C e il girone B sono a quota 68 punti, mentre l’Alessandria che comanda il girone A, è a quota 66. I 68 punti che appaiano pugliesi e veneti in cima alle rispettive classifiche sono il frutto di un identico cammino durante il campionato: 20 vittorie, 8 pareggi e tre sconfitte. Il Foggia vanta però una migliore differenza reti rispetto alla formazione lagunare: +33 (con 56 reti all’attivo e 23 al passivo), mentre il Venezia è a + 25 (con 50 gol segnati e 25 subiti). Insomma, le statistiche cominciano

Cinemadessai | Un grande Eastwood, giornalista in Fino a prova contraria

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OGGI Sospeso tra dramma giudiziario e noir,  Fino a prova contraria  ( True crime , 1999) è tra i film di  Clint Eastwood  che prediligo, sicuramente tra quelli che esprimono al meglio la sua essenza di uomo di cinema a tutto tondo. La storia che vi si narra, tratta dal romanzo  Prima di mezzanotte  di  Andrew Klavan , è tra le più classiche del cinema del genere: Clint Eastwood, ancora in forma smagliante nonostante avesse all’epoca delle riprese ormai quasi settant’anni, indossa i panni di un giornalista con problemi di alcol e di famiglia,  Steve Everett , che viene incaricato di scrivere un pezzo sulle ultime ore di un negro condannato a morte ( Isaiah Washington ). Il cronista si accorge subito che qualcosa non quadra nella vicenda giudiziaria che ha portato l’uomo alla  condanna a morte, e ingaggiando una battaglia contro il tempo che scorre inesorabilmente verso l’ora fatidica della esecuzione, ricostruisce, pezzo dopo pezzo, la verità. Riuscirà a salvare il condannato

In regalo un e-book su Andrea Chénier, il poeta della rivoluzione francese

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Andrea Chénier è stato fatto conoscere in tutto il mondo dall'opera lirica omonima di Umberto Giordano . Ma il protagonista dell'opera più nota del grande compositore foggiano non è soltanto un personaggio melodrammatico. Chénier è stato un grande, anzi grandissimo e geniale poeta francese, la cui vicenda umana e politica attraversò il periodo rivoluzionario, concludendosi sul patibolo, come tutti sappiamo. A Giordano e all'autore del libretto, l'altrettanto grande Luigi Illica , spetta l'indubbio merito di aver intuito il grande spessore drammaturgico del personaggio  e della sua storia, e di averlo rappresentato con una potenza teatrale, espressiva e musicale che hanno dato vita ad una delle più belle opere liriche di tutti i tempi. Ma che tipo di poeta era, Andrea Chénier ? E il personaggio portato in scena da Giordano e da Illica lo rappresenta fedelmente? A questi interrogativi risponde un prezioso opuscolo, che raccoglie una conversazione sul tema tenuta

Seconda stazione, la voce ai cittadini

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Si torna a parlare di seconda stazione ferroviaria a Foggia, questo pomeriggio (ore 17.30) nell'auditorium della Biblioteca Provinciale. L'assemblea popolare è organizzata dal Comitato spontaneo "Un baffo ferroviario per Foggia", presieduto da Luigi Augelli , che ha sempre visto ( Lettere Meridiane ha ospitato numerosi suoi interventi a riguardo, che potete rileggere cliccando qui ) nella realizzazione del secondo scalo ferroviario (che dovrebbe sorgere appunto sul "baffo" già in esercizio, e che collega la strada ferrata per Bari con quella per Napoli) una grande opportunità per il capoluogo dauno. È la seconda volta che il Comitato convoca la cittadinanza per discutere sul tema. Una prima assemblea (potete leggerne qui il resoconto ) si svolse già nel mese di luglio del 2015. Cosa è cambiato, da allora? Sicuramente è mutato il sentire della popolazione. Parlare di seconda stazione, due anni fa, suonava come una sorta di scandalo, un reato di lesa maes

Ecco come Foggia muore

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Ecco come muore una città. Abbrutendosi e abbruttendosi giorno dopo giorno. Come mi ha fatto notare qualche settimana fa l’amico Davide Leccese , sottolineando la tenue, ma significativa differenza tra le due parole, che non sono tra di loro sinonimi, ma piuttosto stanno tra loro in un rapporto di causa ed effetto. La brutalizzazione quotidiana e costante uccide la bellezza, e provoca bruttura. Viale XXIV maggio era una volta il fiore all’occhiello della città, che collegava la sua infrastruttura più importante - la stazione ferroviaria - alla sua piazza per eccellenza, piazza Cavour, con la fontana del Sele che è il simbolo civile dell'identità foggiana. Oggi è tutto in abbandono. Credo non ci sia altra città d’Italia in cui si trovi, nella piazza della stazione ferroviaria, un intero isolato - quello del CineTeatro Ariston - desolatamente chiuso, con le saracinesche abbassate e il portico ridotto ormai a latrina, pieno di liquami maleodoranti. Quello delle luci e delle

Cinemadessai | Marcello Mastroianni grandissimo in Oci Ciornie

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OGGI Un film prezioso e delicato, una storia di tradimenti e di menzogne, tra malinconia e tenerezza. Tratto da alcune novelle di  Anton Cechov ,  Oci Ciornie  racconta la storia della infuocata ma breve relazione tra Romano (uno straordinario  Marcello Mastroianni , che per questa interpretazione vinse il premio come miglior attore al Festival di Cannes ed ottenne la  nomination  all'Oscar) e una giovane e bella signora russa dai superbi occhi neri ( oci ciornie ) di cui si innamora dopo averla incontrata a Montecatini, e che segue fino in Russia, promettendole eterno amore. A raccontare la sua storia è lo stesso Romano, a bordo di una nave da crociera in cui fa il cameriere. Alla fine, l’uomo sceglierà di restare con sua moglie, Elisa, donna benestante che gli consente di vivere agiatamente. La pellicola è ottimamente diretta dal regista russo  Nikita Mikhalkov , che riesce a creare una sapiente e riuscita alchimia tra il racconto cechoviano e le sue atmosfere tipicamente ru

Cinemadessai | L'eterna arrogante stupidità della guerra, secondo Stanley Kubrick

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OGGI Per capire fino in fondo la guerra, la sua stupidità, la sua inutilità, bisogna guardare  Full Metal Jacket  di  Stanley Kubrick . Lo sguardo del grande regista sul Vietnam e la sua narrazione diventano un film universale. La guerra del Vietnam rappresenta tutte le guerre del mondo, passate, presenti, future. La condanna non è morale. Kubrick, come sempre accade nelle sue opere, non parte da una tesi morale, per declinarla e confermarla attraverso le immagini. E ciò che colpisce di Full Metal Jacket, è proprio l’assoluta amoralità. Alla fine, non ci sono vincitori né vinti. E nemmeno eroi. Si vive, si spara, si muore, senza una ragione. C'è solo la guerra. Ispirato al romanzo  Nato per uccidere (The Short-Timers)  di  Gustav Hasford , un ex Marine e corrispondente di guerra che ha collaborato alla sceneggiatura, il film racconta episodi diversi della guerra in Vietnam, che vanno dall’addestramento di un gruppo di marine, fino alla partenza per il Vietnam e al loro battesi

Clamoroso al Cibali: il Foggia sconfigge una maledizione durata 80 anni

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L'esultanza rossonera dopo il gol del vantaggio È ancora presto per stappare il D’Araprì , ma se vinci su un campo dove non l’avevi mai fatto, ai danni di un avversario che nelle partite casalinghe marcia come un treno, e per giunta su autorete, vuol dire che il destino solitamente cinico e baro, questa volta è dalla tua parte. Giovanni Stroppa e il suo Foggia sovvertono la storia che non aveva mai visto l’attuale capolista del girone C di Lega Pro vincente allo stadio etneo. Prima della sfida di ieri, nei 20 incontri disputati nello stadio Massimino, i padroni di casa avevano vinto 7 volte e pareggiato tredici. Con un’ulteriore curiosità statistica: il risultato nettamente predominante negli incontri tra le due formazioni è lo 0-0, occorso ben 12 volte, e tre volte di fila nelle ultime sfide. Manco a farlo apposta, la maledizione era cominciata il 27 novembre 1937, nella giornata di inaugurazione dello stadio, che allora si chiamava Cibali dal nome del quartiere in cui sorg

Cinemadessai | Quando è la realtà a scrivere i film

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OGGI Quando un film nasce quasi per caso, da una storia vera, e diventa un successo internazionale. È successo a  Philomena  - in onda su  Iris  stasera alle 21.00 - diretto nel 2013 da  Stephen Frears  e scritto da  Steve Coogan  e  Jeff Pope . La pellicola è basata sul libro  The Lost Child of Philomena Lee  di  Martin Sixmith  e racconta una storia realmente accaduta. Proprio da un’idea di Steve Coogan è nato il film: “Nel 2010 - ha raccontato l’attore-sceneggiatore - avevo letto un articolo sul sito del “Guardian” mentre mi trovavo a New York. Era intitolato: «La chiesa cattolica ha venduto mio figlio». Si trattava di un'intervista a Martin Sixsmith sul suo libro “The Lost Child of Philomena Lee”. Raccontava la storia in generale e ne citava i dettagli. Quell'articolo mi aveva molto commosso. Poco tempo dopo ho incontrato per caso la produttrice Gaby Tana e gliene ho parlato. Lei allora mi ha proposto di coprodurlo. Ho contattato Martin e ho saputo che i diritti di ada

La Chiesa delle Croci (e altro) come non l'avete mai visti, dal vblog di Fabrizio De Lillo

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Fabrizio "Jamie" De Lillo ci prende gusto, e armato della sua istintiva creatività e del suo drone che ha ormai imparato a pilotare alla grande, ci regala altre inedite ed entusiasmanti immagini di Foggia vista dall’alto. Un altro riuscitissimo video dopo quello dedicate alla Masseria Pantano, divenute virali sul social (se per caso non lo avete ancora visto, potete farlo cliccando qui ). Le location prescelte per sperimentare il primo piano di volo del drone di Fabrizio sono le più simboliche e rappresentative della città: piazza Cavour con la fontana del Sele, la stazione ferroviaria, la chiesa delle Croci e Palazzo Longo in via Fuiani. Il piano di volo è un'app che permette di programmare i diversi movimenti del drone, che viene quindi pilotato automaticamente. Con questo video, Fabrizio De Lillo sperimenta anche un vblog , ovvero un videoblog: le immagini sono accompagnate dal racconto in presa diretta delle operazioni necessarie a gestire il piano di volo e a

Cinemadessai | The heat, sfida tra mostri sacri del cinema

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OGGI Perfetto intreccio tra  noir  e  action movie ,  Heat - La sfida  è il primo film in cui due leggende viventi come  Al Pacino  e  Roberto De Niro  si trovano faccia a faccia, anzi l’uno contro l’altro, nella più classica delle contrapposizioni cinematografiche: lo sbirro contro il bandito. Per la verità, i due avevano lavorato insieme anche ne  Il Padrino II , ma in questa pellicola non erano mai comparsi nella stessa scena. Pacino e De Niro sono le due gemme in un cast stellare, anche per il resto, che vede impegnati anche attori della statura di  Jon Voight, Val Kilmer, Ashley Judd  ed una giovanissima  Natalie Portman . Scritto e diretto da  Michael Mann , il film si ispira ad un celebre classico del noir francese,  Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide  girato da  Jean-Pierre Melville  nel 1966. La storia è la più tipica - o forse sarebbe meglio dire archetipica - dei film del genere: Vincent Hanna (Al Pacino) è uno dei migliori segugi della polizia, e viene inc

Quando il rock ti sta nell'anima: che bravi, i Keplero

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Viene fatto di chiedersi dove sarebbero arrivati questi tre ragazzi di Keplero se fossero finiti sotto i riflettori di un talent show. Perché bravi, son bravi, e tanto. Ma (grazie ai cielo...) non sono tipi pronti a sbattersi e vendersi per un posto al sole, in quel tripudio di trasciosità che è divenuta la televisione italiana (vedi Sanremo). I Keplero sono duri e puri, come il loro rock, senza effetti speciali, che ti va dritto nel cuore. Suonato bene e con coraggio, onesto e possente, come gli sguardi e le sonorità ineffabili e dense di questi ragazzi che raccontano i sogni e le speranze e il tempo difficile della loro generazione. L’ultimo brano, estratto dall’Ep live “Maluma live sessione” è intitolato La (radicale) trasformazione del cuore umano . Un pezzo tosto. Un testo impegnato. Una interpretazione convincente e avvolgente, con musica e parole che sgorgano dal cuore e ti prendono. Sono solo un trio, ma paiono un'orchestra, tanto è denso e coinvolgente il loro sound

Ridere alla foggiana: le vignette vintage di Madetu

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Continuiamo il nostro viaggio retrospettivo nella produzione satirica di Maurizio De Tullio , alias Madetu , aprendo il "rotolo" di oggi con una divertente vignetta dedicata ad un personaggio tanto amato  quanto indimenticabile della politica italiana: il mai troppo compianto presidente Sandro Pertini. La seconda, micidiale pur nella sua grevità, si riferisce ad un evento che qualche anno fa colpì molto l’opinione pubblica: la morte prematura del produttore di film porno Riccardo Schicchi e i... problemi per la sua giovane e avvenente vedova ungherese Eva Henger. La terza riguarda la crisi nella maggioranza di sinistra che a quei tempi governava la Provincia. Il personaggio ritratto era Carmine Gissi, fine intellettuale, preside, e bravo politico e assessore (fu il primo a occuparsi di Borgo Mezzanone ai tempi della prima ondata di profughi ed emigrati albanesi). La quarta ed ultima è un classico - ma alquanto complicato - gioco di parole ed è dedicata al penultimo Ponte

Foggia,1946: tra le macerie della guerra, il sogno (realizzato) della serie B

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Piero Andreoli La promozione del Foggia in B nel 1946 è stata la più sofferta, ma sotto certi aspetti anche la più significativa: perché non maturò sul campo, ma a tavolino, e perché per la prima volta la città - dirigenti, atleti, imprenditori, istituzioni, cittadini - condivisero il medesimo obiettivo di allestire una formazione competitiva per la serie cadetta. Detta così, sembra una cosa facile e normale, invece non lo fu per niente. Per capire l’importanza non solo sportiva, ma anche civile dello spirito solidale che andò maturando nell’estate del 1946, bisogna tenere conto della tragedia che la città aveva vissuto solo tre anni prima, durante la tragica estate del 1943 che l’aveva vista distrutta dai bombardamenti alleati, e della miseria che ancora pesava come un macigno sulla città. La passione per il Foggia, l’impegno per costruire una squadra all’altezza della situazione sono la bella espressione di una comunità che piano piano si liberava dai fantasmi della guerra, e i

Cinemadessai | Grande cinema di notte con "Cane di paglia" e "In grazia di Dio"

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OGGI Cane di Paglia  è uno dei film più belli e più discussi di  Sam Peckinpah , da molti critici ritenuto il suo capolavoro. Certamente è quello che meglio mette in evidenza la concezione della vita e dei rapporti umani del regista americano, che nel film vengono dominati dal caos e dalla violenza della vita quotidiana. Superbo ed indimenticabile  Dustin Hoffman  che indossa i panni di un giovane e mite matematico americano, David Summer, che si trasferisce con sua moglie, la bella e giovane Amy ( Susan George ) in Inghilterra, nella casa natale della donna, per completare i suoi studi in cosmologia. Le cose si complicano quando il professore assume, per riparare il tetto, l’ex fidanzato di sua moglie, che assieme ad i suoi compari prende ad infastidire la donna ed assume un atteggiamento tracotante nei confronti di David. Sarà un crescendo di violenza che toccherà il culmine quando il mite studioso, assediato da un branco di abitanti violenti ed ubriachi, supererà definitivament

Vedere il mondo controcorrente: l'uomo vitruviano secondo Madetu

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Ci sono vignette così belle e fulminante, che a commentarle si teme di sciuparle. Ecco come Madetu, qualche anno fa, ha indossato i panni ed interpretato i pensieri del celeberrimo uomo vitruviano disegnato da Leonardo Da Vinci. Una vignetta da cui trasuda la quintessenza più profonda della satira, che è il vedere le cose controcorrente. Come sentirsi un tantino provoloni, dove il resto del mondo vede la perfezione formale. Questa e le altre vignette che potete ammirare oggi nel “rotolo”  quotidiano di Madetu faranno parte della mostra retrospettiva “Riso alla foggiana” che aprirà i battenti sabato prossimo a Parcocittà, e che ospiterà 130 vignette del nostro disegnatore satirico. La seconda riguardava (usiamo il passato trattandosi di vignette vintage, che appartengono, appunto al passato) l’allora crisi ecologica cittadina ai tempi dell'emergenza rifiuti, che, per la cronaca, sembra stia per tornare, a dimostrazione che a Foggia certi problemi sono sempre d’attualità. Come

Cinemadessai | La dichiarazione di amore al cinema di Pedro Almodovar

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OGGI "Ho vissuto prigioniero in una stanza, al buio, per mesi: non potevo accendere la luce, né vedere dvd o scrivere al computer. Un vero paradosso per un regista che ama i colori accesi e vive in mezzo ai riflettori. Potevo solo fantasticare e così ho concepito il mio nuovo film  'Los abrazos rotos' : niente di autobiografico, nessun mal di testa né intense terapie neurologiche come è capitato a me, ma un romanzesco film d'amore e dolorosi tradimenti in cui però l'oscurità, il buio, avranno un ruolo determinante per la protagonista Penélope Cruz. Nel film Penelope vive una doppia vita: in una è la donna del dolore, bruna, con frangetta alla Audrey Hepburn, nell'altra è invece bionda, spiritosa e molto pop... Sento che è la prima volta che faccio una dichiarazione d’amore così esplicita al cinema; non con una sequenza specifica, ma con tutto un film.” Così,  Pedro Almodovar  racconta  Gli abbracci spezzati  (2009), che Iris manda in onda stasera, alle 21.

Partite truccate, indagini a Messina, anche sul Benevento

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Lo stadio San Filippo-Scoglio di Messina Il Benevento potrebbe finire nell'occhio del ciclone, mentre nuovi, pesanti sospetti aleggiano sulla regolarità dello scorso campionato di Lega Pro, che vide il Foggia concludere al secondo posto, proprio alle spalle della società campana. La Procura della Repubblica di Messina sta svolgendo una indagine su quattro partite, nelle quali si sarebbero registrati consistenti puntate, per migliaia di euro. Gli incontri finiti sotto la lente della magistratura siciliana sarebbero quattro, e in particolare: Casertana–Messina del 21 dicembre 2015, Messina–Martina Franca del 9 gennaio 2016, Messina–Benevento del 16 gennaio 2016 e Messina-Paganese del 14 febbraio 2016. Le indagini penali, che sembra siano partite da una segnalazione dei Monopoli di Stati e di Federbet, un ente che si occupa di monitorare i flussi di scommesse, sono state svolte dai Carabinieri e dalle Fiamme Gialle che hanno effettuato numerose perquisizioni negli studi di profe

Fontana del Sele, la più bella cartolina di Foggia (di Enzo Ficarelli)

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La fontana del Sele nella foto di Bruno Caravella Ringrazio molto l'amico Enzo Ficarelli per questo bell'articolo su quella che giustamente definisce la cartolina più bella della città: la fontana del Sele, che qualche giorno fa ha festeggiato il suo 93° compleanno. Buona lettura. (g.i.) * * * 21 marzo 1924. È per Foggia una data storica, memorabile indimenticabile. In quella splendida prima giornata di primavera, arrivò l'acqua proveniente dalle sorgenti del Sele ove sgorgano impetuose alla quota di 420 metri s.l.m., da una parete rocciosa del monte Paflagone, nell'avellinese. Il re Ferdinando II di Borbone nel 1847 nominò una commissione con l'incarico di risolvere il problema endemico della mancanza d'acqua nell' "arsa e sitibonda Apulia". L'idea non produsse tuttavia esiti concreti per l'iperbolica spesa preventivata e per le innumerevoli difficoltà intraviste, apparse a tutti insormontabili. In seguito alle pressanti richie

Piccole iene crescono e sfondano: Pio e Amedeo (di Maurizio De Tullio)

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Consultando la voce dedicata da Wikipedia a Pio e Amedeo, nei rimandi alle note, viene citato un articolo di Maurizio De Tullio , comparso nel sito web del glorioso periodico Il Vademecum , che Maurizio curava assieme ad Angelo Renzulli e che si occupava con notevole attenzione e diligenza critica, dell'informazione locale di Foggia e provincia. Purtroppo il sito è stato parzialmente rimosso, e il collegamento non funziona più. Assieme a Renzulli e a De Tullio, siamo riusciti a scovare una copia dell'articolo, che di seguito riproponiamo. Vi si descrivono gli inizi della carriera del duo comico foggiano che sta spopolando in televisione con Emigratis , e si rievoca un pezzo importante della storia della televisione privata a Foggia, di cui i due sono stati assoluti protagonisti. De Tullio mostra una notevole lungimiranza nell'intuire, dodici anni fa, che i due simpatici ragazzotti che allora imperversavano su Telefoggia avrebbero fatto strada. Di strada da allora ne h

Quando comprare casa a Foggia costava un occhio. Anzi due.

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È decisamente cominciato il conto alla rovescia per la Mostra "Riso alla foggiana" che dal 25 marzo al 4 aprile offrirà in visione, nello spazio espositivo di Parcocittà, a Parco San Felice, 130 vignette realizzate dal 1983 ad oggi da Maurizio De Tullio , alias Madetu . Assieme alla locandina dell’evento (la cui inaugurazione si terrà alle 19.00), anche oggi forniamo ad amici e lettori di Lettere Meridiane un assaggio di quel che potranno vedere nella mostra, con quattro vignette che vengono dal passato: la prima è su Pasquale Casillo quando era all'apice del successo e si comprò il quotidiano "Roma"; l'altra è sull’on.Gianni Mongiello e si riferisce a quando scelse Alfredo Grassi quale rappresentante della "Casa" delle Libertà a candidato sindaco di Foggia. Quindi ce n’è una a livello nazionale: Ugo Intini (fedelissimo di Craxi) e infine un classico "made in Foggia”: quando comprar casa a Foggia era un autentico dramma (magari oggi lo è u

Cinemadessai | Peplum d'autore con "Il Gladiatore" di Ridley Scott

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Discusso ma tanto premiato,  Il Gladiatore  di  Ridley Scott . Il regista di  Blade Runner  restituisce vigore e spessore al genere  peplum , tra grafica computerizzata, effetti speciali, ed un’ambientazione che dà senso al “virtuale”, mostrando una Roma cupa e senza tempo, quasi sospesa nella storia. La storia trae lo spunto dalla travagliata successione all’imperatore Marco Aurelio. Massimo, generale romano vittorioso sui barbari in Germania, viene individuato da Marco Aurelio quale suo possibile successore. Ma il figlio dell’imperatore in carica, Commodo, si ribella, assassinando il padre e ordinando l’esecuzione di Massimo, nei confronti del quale si scatena un’autentica caccia all’uomo. Il generale viene arrestato e la sua famiglia trucidata. Massimo viene quindi costretto a combattere nell’area quale gladiatore. Ormai ha perso tutto, ma non la rabbia e l’orgoglio. Diventerà un invincibile guerriero. Gli attori sono superbi: da  Russell Crowe  a  Joaquin Phoenix , a  Connie

L'arcivescovo Pelvi: "Foggia non cresce se non insieme"

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Sporcarsi le mani, ritrovare il senso dell’appartenenza alla comunità, rifuggire dallo sfrenato individualismo che avvelena la coscienza, ritrovare il coraggio della testimonianza e l’impegno della partecipazione; riprendersi l’esercizio della cittadinanza; superare la sindrome dello spettatore . Ancora una volta, mons. Vincenzo Pelvi , arcivescovo di Foggia, non le manda a dire. Chiama a raccolta la Chiesa di Foggia precisando che “non si vuole accusare o condannare”, ma semplicemente risvegliare la città, che ieri sera ha ascoltato le parole del suo pastore in una Cattedrale gremita come sempre accade al termine della processione che ricorda l’apparizione della Madonna dei Sette Veli. Volti attenti e commossi. Un ascolto non di circostanza. La sensazione è che la Chiesa c’è, tra gli ultimi baluardi di una comunità che si sta sfilacciando. La speranza è che il richiamo di Pelvi, che fa il paio con quanto il presule aveva detto qualche giorno fa in occasione della presentazione d

Ecco la più bella "Effigie di Maria SS. della Icone Vetere"

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Grazie alla cortesia, alla squisitezza e alla sensibilità di Giuseppe De Troia , insigne studioso di storia ed illuminato uomo di cultura, Lettere Meridiane è in grado di offrire ad amici e lettori, in occasione dell'anniversario della prima apparizione della Madonna dei Sette Veli ai foggiani, una riproduzione della bellissima litografia a colori, dipinta da mano ignota, raffigurante l'Iconavetere che compare ai Santi Protettori Guglielmo e Pellegrino e al Patrono della Provincia, San Michele Arcangelo, in adorazione, e ad una città distrutta ed affranta dal terribile terremoto che si era verificato soltanto due giorni prima. La scena disegnata è molto particolare ed originale: nella parte inferiore spicca la raffigurazione allegorica del terremoto, rappresentando con le sembianze di un bruto incatenato, costretto sotto la terra, che scalpita e si dimena sputando fuoco, mentre in superficie si vedono le vittime del terribile sisma. In alto l'immagine di Santa Maria Ico

Madetu da Craxi a Libando, passando per la lotta al crimine

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La penna illuminante e talvolta irridente di Madetu ha disegnato e commentato fatti e misfatti delle vicende nazionali e locali da lungo tempo. Le sue vignette coprono un arco nel quale è successo tutto e il contrario di tutto. Maurizio De Tullio ha puntualmente seguito i cambiamenti epocali che hanno scandito gli ultimi decenni, a volte distribuendo le sue vignette agli amici, altre volte destinandoli ad un pubblico più ampio, come ben sanno gli amici e i lettori di Lettere Meridiane che ogni giorno vengo deliziati dalle sue vignette. Sarà possibile vedere per la prima volta tutti insieme i disegni e le vignette satiriche di Maurizio nella mostra "Riso alla foggiana" che aprirà i battenti sabato prossimo a Parcocittà, inaugurando il nuovo spazio espositivo che la recuperata e ritrovata struttura di Parco San Felice mette così a disposizione della città. In questi giorni, Lettere Meridiane ospiterà anche alcune vignette di Madetu che vengono dal passato, una sorta di viag

Cinemadessai | Cento passi di dignità: l'eroica storia di Peppino Impastato

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OGGI Marco Tullio Giordana  è tra i registi italiani più attenti alle istanze del cinema civile. Per giunta, ha una spiccata predilezione per un certo tipo di personaggio: il ribelle, l’eretico che paga con il proprio sacrificio personale il cantare fuori dal coro. Dopo aver raccontato  Pier Paolo Pasolini  nel 1995 nel film  Pasolini, un delitto italiano , Giordana si cimenta, cinque anni più tardi, ne  I cento passi , con un altro ribelle, vittima di un altro delitto eccellente:  Peppino Impastato , il giornalista che dalla sua “radio libera” attacca e prende in giro la mafia, in particolare il boss Tano Badalamenti, denunciando i suoi atti criminali. Rispetto ai film di genere,  I cento passi  contiene un’importante variazione sul tema, soffermandosi in modo particolare sullo sforzo che Peppino Impastato deve condurre per rompere definitivamente con l’ambiente e l’humus mafioso di cui la sua famiglia è intrisa, e che lo porterà a non percorrere mai i fatidici cento passi che se

Buon compleanno, fontana del Sele

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A ben vedere, niente potrebbe simboleggiare meglio Foggia della fontana del Sele. Inaugurata il 21 marzo 1924, la stella marina disegnata dall’ing. Cesare Brunetti doveva essere provvisoria. Il manufatto di cemento avrebbe dovuto essere sostituito da un monumento definitivo, in marmo o in bronzo. Non è più successo. E la fontana provvisoria sta ancora lì, sorniona, ed anno dopo anno si avvicina a festeggiare il suo primo secolo di vita. Provvisoria. Precaria. Un po’ come provvisoria e precaria è Foggia. Ma salda. Coraggiosa. Per salutare il primo zampillo d’acqua che sgorgò dalle nuovissime tubature dell’Acquedotto Pugliese, in quel giorno di primavera di quasi un secolo fa, si scomodò la Madonna dei Sette Veli, ed anche questo è un segno del destino, il suggello di un amore profondo che dopo quel primo zampillo sarebbe sbocciato tra la fontana e la sua città. Quante ne ha viste, e quante ne ha sofferte. Testimone silenziosa di tragedie come i brutali mitragliamenti sugli inermi

Quel foggiano che domenica scorsa non ha gioito

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C’è un foggiano che domenica scorsa non ha gioito per la vittoria del satanelli. È giusto che sia così, e non poteva essere diversamente. Pasquale Padalino , foggiano purosangue, nato e cresciuto calcisticamente con il Foggia, dopo aver appeso le scarpe al chiodo è diventato un allenatore di razza, sedendo qualche stagione fa anche sulla panchina rossonera. Poi, i casi della vita lo hanno portato altrove. Si sa, nessuno è profeta in patria. Adesso guida il Lecce, e domenica pomeriggio, allo Zaccheria, avrebbe sperato in un esito diverso dalla partita. Non era la prima volta che il mister affrontava la sua squadra, da ex. Era successo già lo scorso anno quando guidava il Matera, e furono partite vere. Anzi, fu proprio la squadra lucana a fare un brutto scherzo al Foggia, allora allenato da De Zerbi: alla quinta giornata di ritorno riuscì a rimontare due gol allo Zaccheria, portando a casa un pareggio che raffreddò molto le speranze di promozione diretta del sodalizio rossonero. L

Cinemadessai | Il cinema contro la mafia

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OGGI Alessandro Di Robilant  è uno degli autori più interessanti e meno valorizzati del cinema italiano. Il suo ultimo film,  Mauro c’ha da fare , una delle commedia più riuscite ed intelligenti degli ultimi anni, è stato presentato con successo alla ultima edizione del (compianto)  Festival del Cinema Indipendente  di Foggia, dove venne utilizzato anche per l’originale gemellaggio tra il festival e i centri per l’impiego della provincia di Foggia. Particolarmente attento ai temi della denuncia sociale, il regista si caratterizza soprattutto per il suo rifiuto della sintassi e delle furbizie tipiche della  fiction  televisiva, che sta diventando purtroppo una sorta di spartiacque. Chi rinuncia a fare i film “come vuole la tv” viene inesorabilmente emarginato. Stasera su Tv2000, alle 21.05, il suo film più noto,  Il giudice ragazzino , uscito nel 1994, di cui Alessandro firmò anche la sceneggiatura, mentre il soggetto era di  Nando Dalla Chiesa . Racconta, con notevole impegno civi

286 anni fa il tragico terremoto che distrusse Foggia

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Duecentottantasei anni fa, il 20 marzo del 1731, Foggia subiva il più disastroso terremoto della sua storia. Le vittime si contarono a migliaia tra i foggiani e i residenti nei centri della provincia maggiormente colpiti, come Cerignola. Studi più recenti hanno collocato l’epicentro ad una ventina di chilometri dal capoluogo, nel Basso Tavoliere, tra Stornara e Stornarella. A tal proposito, Lettere Meridiane ha pubblicato, in due puntate, l’ampia scheda dedicata al terremoto foggiano del 1731 dal CFTI - Med 4.0  (Catalogo dei forti terremoti dal 461 a.C. al 1997) .  Chi non l’ha letta trova qui i due articoli: Il terremoto del 1731? Non fu a Foggia   Il terremoto del 1731. Oltre al sisma, maremoto e poi tempeste di vento e di neve   Il tragico evento è legato a filo doppio alla storia della città, per un prodigioso episodio: due giorni dopo, la Madonna dei Sette Veli manifestò per la prima volta il suo volto alla popolazione, e fu l’inizio di una lunga serie di appa