Quel foggiano che domenica scorsa non ha gioito

C’è un foggiano che domenica scorsa non ha gioito per la vittoria del satanelli. È giusto che sia così, e non poteva essere diversamente.
Pasquale Padalino, foggiano purosangue, nato e cresciuto calcisticamente con il Foggia, dopo aver appeso le scarpe al chiodo è diventato un allenatore di razza, sedendo qualche stagione fa anche sulla panchina rossonera.
Poi, i casi della vita lo hanno portato altrove. Si sa, nessuno è profeta in patria.
Adesso guida il Lecce, e domenica pomeriggio, allo Zaccheria, avrebbe sperato in un esito diverso dalla partita.
Non era la prima volta che il mister affrontava la sua squadra, da ex. Era successo già lo scorso anno quando guidava il Matera, e furono partite vere. Anzi, fu proprio la squadra lucana a fare un brutto scherzo al Foggia, allora allenato da De Zerbi: alla quinta giornata di ritorno riuscì a rimontare due gol allo Zaccheria, portando a casa un pareggio che raffreddò molto le speranze di promozione diretta del sodalizio rossonero.
La pesante sconfitta che il Lecce ha subito a Foggia ha provocato un pesante malumore nei tifosi salentini, che contestano apertamente il mister, e fin qui ci può stare. È una regola non scritta del calcio che quando le cose non girano nel verso giusto, il primo a finire nell’occhio del ciclone è sempre l’allenatore.
Ma non ci stanno neanche un poco i dubbi e i sospetti sulla lealtà sportiva di Padalino, che è fuori discussione, così come la sua ben riconosciuta onestà intellettuale e la dirittura morale.
A volerla dire tutta - e possiamo dirla, avendo visto all’opera tutte le migliori squadre del girone C della Lega Pro -, il secondo posto che il Lecce detiene ad otto giornale dal termine rappresenta già un mezzo miracolo operato da Padalino. Tra le diverse contendenti, il Lecce è sembrato meno forte, anche dal punto di vista dell’organico, del Matera e della stessa Juve Stabia.
La società salentina ha fatto bene a confermare la propria fiducia in Padalino. Come pugliesi non possiamo che augurarci che il Lecce raggiunga l’obiettivo della promozione (naturalmente ai play off, dopo che il Foggia avrà concluso al primo posto e conquistato la promozione diretta): ma, per farlo, occorrerà mantenere i nervi saldi, e fare quadrato attorno al bravo Padalino, anziché contestarlo.

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