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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Quando le donne scendevano in piazza / 2

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Infaticabile cercatore di memoria, Marco Scarpiello regala agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane un altro scatto della manifestazioni femminista svoltasi a Foggia tra il 1975 e il 1976. L’immagine, che vediamo sopra, arricchisce la storia che stiamo cercando di recuperare e di raccontare di ulteriori e interessanti particolari. È certamente insolito il luogo dove la foto è stata scattata. Mentre l’immagine della prima lettera meridiana mostra il corteo in pieno centro, a piazza Giordano, qui siamo invece all’estrema periferia , a Borgo Croci. Il corteo viene da via Lucera e sembra imboccare viale Candelaro. Siamo a due passi dalla chiesa del Sacro Cuore, che in quegli anni era un centro pulsante di attività sociali e culturali. Ma non era frequente, neanche allora, quando la partecipazione era sicuramente più diffusa, che i cortei si snodassero lungo un percorso così lungo e fino alla periferia. Come mai? Sinceramente non lo so, né lo ricordo, ma visto che la pubblicazione

Bovino finalista del Borgo dei Borghi. Una sfida da vincere.

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Amo Bovino per molte ragioni. Perché è la summa dell’irripetibilità dei Monti Dauni. Perché non smetti mai di scoprirla. Ma soprattutto perché me l’ha fatta amare e conoscere Gabriele Consiglio , mio amico e mio maestro. Per tutto ciò condivido - e vorrei che altrettanto facciano gli amici e i lettori di Lettere Meridiane - la gioia di Billa Consiglio che mi mette a parte di una notizia bella ed entusiasmante: Bovino è finalista nel concorso Il Borgo dei Borghi , promosso dalla trasmissione televisiva Kilimangiaro . A decretare il vincitore sarà il popolo del web che, fino a domenica 22 Marzo, avrà la possibilità di contribuire con il proprio voto all’elezione del "Borgo dei Borghi". Ogni utente potrà votare non più di una volta ogni 24 ore, fino al termine della sfida. Per votare occorre essere iscritti a myRaiTv il portale web della televisione di Stato. La procedura è semplice: bisogna andare a questa pagina web , quindi cliccare su Bovino (è semplice trovarla, pe

Le leggenda di Foggia-Inter 3-2

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Ha suscitato emozione, ricordi e soprattutto tanta nostalgia la lettera meridiana sul cinquantesimo anniversario della leggendaria vittoria del Foggia di Pugliese sull'Inter di Herrera (e sul bel libro scritto per l'occasione da Domenico Carella . Sono stati molti i contributi giunti dagli amici e dai lettori di Lettere Meridiane , per aggiungere ricordi e memoria ad una pagina dello sport foggiano che non verrà mai dimenticata. Giovanni Cataleta , saggista e caro amico (è autore del bel libro Che s'dice du Fogge? ) ci regala una bella foto (quellache illustra il post), e i suoi ricordi personali. "Questa - scrive Giovanni sulla bacheca della pagina facebook di Lettere Meridiane - è la squadra del Foggia che il 31 gennaio 1965 ha sconfitto per 3-2 l'Inter euromondiale. Da sinistra Pugliese, Bettoni, Nocera, Micelli, Micheli e Favalli I. Accosciati: Rinaldi, Patino, Moschioni, Maioli, Lazzotti e Valade'" Poi, i suoi ricordi: "Io ricordo molto be

Una proposta tardiva ma doverosa: la Cittadinanza Onoraria di Foggia a Pasquale di Cicco

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Nella foto: Pasquale di Cicco (il secondo, da destra) con i suoi vecchi collaboratori dell'Archivio di Stato) Pasquale di Cicco è tra gli studiosi che hanno scavato più profondamente nel passato e nella storia di Foggia e della sua provincia. È tra quanti conoscono meglio l'anima più profonda della città, che la sua intensa e proficua attività di ricerca e di produzione culturale ha contribuito a far conoscere, difendendo e consolidando le non molte tracce di memoria e di storia cittadina, sopravvissute agli scempi, alle distruzioni e alle devastazioni. Maurizio De Tullio , giornalista e bibliotecario, propone il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Pasquale di Cicco (che pur avendo vissuto a Foggia la maggior parte della sua vita, è nato a Maddaloni, in provincia di Caserta), ed è una proposta che Lettere Meridiane raccoglie con entusiasmo, girandola agli amici e ai lettori del blog, con la raccomandazione di aderire e di sostenerla. È possibile farlo compilando

Quando le donne scendevano in piazza

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Marco Scarpiello è un protagonista di quella public history che quotidianamente si sedimenta sui gruppi di facebook che si occupanodel recupero e della pubblicazione di vecchie cartoline o fotografie dellla città. Tenace e appassionato collezionista di immagini, giornali ed altri oggetti antichi, Marco è  capace di restare una notte insonne pur di aggiudicarsi in un’asta on line il pezzo che gli interessa. E, con grande senso civico e culturale, contribuisce a arricchire il patrimonio dei diversi siti che a Foggia stanno cercando di recuperare la memoria, attraverso  le immagini e che arricchiscono così le potenzialità e le suggestioni di una public history foggiana. Quello di public history è un concetto nuovo ma relativamente semplice: è la storia recuperata o scritta da appassionati o testimoni che non sono storici di professione, ed è ovvio che la parte del leone all’interno di questa che secondo alcuni è una vera e propria nuova disciplina, sia svolta dalla rete e dalla f

Alluvione del Gargano: qualcosa si muove. Ma bisogna restare in guardia.

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Qualcosa comincia finalmente a muoversi, per la bonifica e la ricostruzione delle aree del Gargano colpite dalla disastrosa alluvione del settembre scorso. L’ufficio tecnico del Comune di Rodi Garganico ha avviato la procedura per l’affidamento dei lavori per la rimozione dei detriti nelle aree che erano state utilizzate provvisoriamente per lo stoccaggio dei materiali portati a valle dai movimenti franosi. Aree di elevato interesse paesaggistico ed ambientale, che hanno urgenza di essere ripulite, prima che inizi la stagione turistica. I lavori interesseranno i siti di Guardiola, San Menaio (piazzale stazione ferroviaria) e Matera (in prossimità degli impianti sportivi). La notizia dell’avvio della procedura di affidamento dei lavori è pubblicata in un approfondito post , sul sito blog.rodigarganico.info che segue puntualmente fin dai giorni della tragedia la complessa evoluzione delle attività di risanamento. La questione era stata al centro di una lettera meridiana , su sollecita

Il lieto fine dell'incredibile storia di Giovanni, senzatetto foggiano di Como

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Ricordate l’incredibile storia di Giovanni, foggiano senza tetto, amato da tutta Como, resa nota nel corso di una puntata de Le Iene , di qualche mese fa? Una bella storia di solidarietà, che avevo ripreso in una lettera meridiana che potete leggere qui . Una storia che adesso ha un lieto fine. Giovanni è foggiano, e ha perso il lavoro da qualche anno. Ha sessant'anni e vive a Como. Non ha una fissa dimora, la notte dorme sotto i portici di piazza Duomo. Dovrà aspettare altri nove anni prima che gli venga erogata la pensione, e così tira avanti come può. Pensa che la colpa sia del Governo, ma non è arrabbiato: "In fondo sto bene così. La mia vita è beata; l'importante è che sto bene in salute.” Privo di lavoro stabile e di mezzi di sostentamento, l'uomo si è impegnato una serie di piccoli lavori di pubblica utilità: dopo aver terminato la pulizia e la sostituzione dei sacchetti nei cestini portarifiuti del centro storico, eccolo che spazza per terra ai Mercati Gen

Stasera l'appuntamento conclusivo di Laboratorio Cinema

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Appuntamento conclusivo, questo pomeriggio alle ore 18, per Laboratorio Cinema , il ciclo di incontri promosso dall'Auser di Foggia, dallo Spi Cgil di Foggia e dall'Università della Libera Età "Silvestro Fiore", in collaborazione con il Festival del  Cinema Indipendente di Foggia. Nella serata conclusiva verranno presentati alcuni cortometraggi prodotti dal Cinefort , festival che si svolge in Campania, a San Giorgio La Molara, particolarmente significativi della dimensione del cinema come laboratorio su cui si è discusso durante la riuscita iniziativa dell'Auser. Il ciclo di incontri è stato seguito da un pubblico crescente ed appassionato. Stasera avrà luogo anche la consegna degli attestati di frweunza e partecipazione. L'incontro si svolgerà presso il Salotto dell'Auser, in via della Repubblica 72. Anche se non avete avuto modo di partecipare ai precedenti, non mancate. Sarà interessante.

San Lorenzo in Carmignano: la Sovrintendenza boccia il restauro

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"I lavori effettuati a San Lorenzo in Carmignano dal comune di Foggia risultano non autorizzati,  incongrui, sotto il profilo tecnico, sotto l'aspetto culturale, storico-artistico, delle teorie del restauro... nonchè di estrema pericolosità per la staticità del bene..." Così la Soprintendenza ai Beni Culturali boccia il progetto di restauro di San Lorenzo in Carmignano, uno dei beni monumentali più rappresentatvi del capoluogo dauno, per il quale erano stati stanziati 750.000 euro. La bocciatura comporta anche lo stop ai lavori, di cui è stato realizzato il primo lotto. La realizzazione del secondo è subordinata al rispetto delle (numerose) prescrizioni dettate dalla Soprintendenza stessa. A scoprire il fatto è stato il consigliere comunale Vincenzo Rizzi , dopo un accesso agli atti relativi al progetto, e un sopralluogo effettuato dallo stesso Rizzi sul sito. In un video realizzato da Francesco Paolo Gentile durante il sopralluogo, Rizzi denuncia lo stato di abb

Cinquant'anni fa la Partita: Foggia-Inter 3-2. Un film e un libro per ricordare.

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"È stato l’urlo della gente. Me lo sento ancora addosso. Un urlo agghiacciante, spaventoso. E quelli dell’Inter si sono annichiliti, per venti minuti non hanno capito più niente." Così Ciccio Patino , il capitano del Foggia che per la prima volta disputava il campionato di serie A ricorda quella che nella storia del calcio foggiano resterò, per sempre, la Partita. Cinquant'anni fa, il 31 gennaio 1965, i satanelli affrontarono allo Zaccheria di campioni del Mondo e d'Europa dell'Inter, sconfiggendoli per 3 a 2. Domenico Carella ha raccolto racconti e testimonianze dei protagonisti in un bel video e in un libro (acquistabile on line alla pagina web www.ilcastelloedizioni.it ). Il video è invece disponibile sul bel canale Youtube di Foggia Sport , dov'è possibile guardare anche il backstage del filmato . C’è la testimonianza di Giorgio Maioli , centrocampista di classe cristallina, che propizia il gol del vantaggio per i rossoneri colpendo la traversa su p

Per San Valentino, Google mette on line i capolavori dell'arte che parla d'amore

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Per il giorno di San Valentino, festa degli innamorati,  il Google Cultural Institute ha raccolto decine di capolavori sul tema dell’amore e del romanticismo in una collezione eccezionale , che propone un viaggio virtuale tra paesi, culture e tempi e attraverso le molteplici manifestazioni dell’amore. Da Banksy a Van Gogh a Tsukioka Yoshitoshia , l'iniziativa di Google offre la possibilità di ammirare una stupefacente collezione di opere d’arte. Perl'occasione, è stato digitalizzato ad altissima risoluzione uno dei baci più famosi della storia dell’arte: Il Bacio di Gustav Klimt . Le due figure, raffigurate su un prato cosparso di fiori, sono dolcemente ascendenti dall’abisso e protette da un’aura dorata. È possibile ingrandire l’immagine dell’opera fino a intravederne le pennellate e scoprire i delicati strati a foglia dorata e i dettagli del prato. È anche possibile scaricare e condividere le diverse immagini. Per chi preferisce stili diversi, ecco il Ballo in Campagna d

RFI beffa Foggia: da giugno entra in funzione il bypass

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È un intero territorio sconfitto, oltraggiato quello che deve sopportare l'ennesima beffa, per altro ampiamente annunciata: l'alta capacità ferroviaria Napoli-Bari non passerà per Foggia. Il by pass tanto temuto e paventato è ormai un dato di fatto. Va dato merito al sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi , di aver scoperto il vaso di Pandora, svelando una brutta vicenda che si è consumata sotto gli occhi di tutti e che si è risolta alla fine in un possibile grave danno per il territorio, proprio a causa della scarsa trasparenza mantenuta da Rete Ferroviaria Italiana. Dal prossimo mese di giugno entrerà in funzione la variante ferroviaria di Cervaro che consentirebbe di instradare i treni provenienti da Bari, direttamente in direzione Napoli. "L’entrata in funzione di tale raccordo - ha fatto sapere Riccardi - causerà il fatto che due treni Freccia Argento su sei, da e per Roma, non faranno più fermate alla stazione di Foggia. Appare evidente che i vantaggi dell’Alta

Michele Casalucci: Amare Foggia significa riscoprirla come Bene Comune

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La ripresa di Foggia passa per l'affermazione - e la riconquista - della città come Bene Comune. Un'idea suggestiva, che viene formulata molto spesso in termini astratti, ma che Michele Casalucci - intervenendo nel dibattito apertosi su Lettere Meridiane a proposito di amare Foggia - sviluppa con un'approfondita riflessione, ricca di riferimenti concreti. Casalucci dedica all'argomento due approfonditi post sul suo bel blog Circuiti della Memoria . Parlare di Bene Comune - scrive - significa sapersi riappropriare di saperi, di conoscenze che ci sono state scippate dalla logica della globalizzazione imperante, da un disegno economico che uccide attività produttive reali, concretamente presenti, operanti, produttrici di reddito, per sacrificarle alla logica della “ottimizzazione” della remunerazione del capitale, che altro non è che la resa alle perverse e distruttrici logiche del capitalismo finanziario che tanti danni procura alle persone, alle comunità, all’eco

Stele antromorfe trasferite a Manfredonia: Troia solidarizza con Bovino

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Fausto Aquilino Una bella e condivisibile manifestazione di solidarietà, ma anche di impegno culturale a favore dei Monti Dauni, quella espressa dall’assessore alla cultura della città di Troia, Fausto Aquilino , che in una lettera inviata alla Soprintendenza alle Antichità di Taranto, al rettore emerito dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe (nella sua qualità di presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali, al  Sindaco di Bovino, al Presidente della Provincia di Foggia, all'Assessore Regionale alla Cultura e al Presidente di Promo Daunia ( Billa Consiglio , tra le prime a scendere in campo in difesa dei Monti Dauni) “pur comprendendone le ragioni burocratico-amministrative dovute alla qualificazione del Museo di Manfredonia sostiene e solidarizza con l’Amministrazione della Città di Bovino.” Com’è facile intuire, la presa di posizione di Aquilino si riferisce alla decisione della Soprintendenza di trasferire le s tele antropomorfe custodite nel museo civico di

Perché si dice Fuggi da Foggia / 3

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Ecco la terza, ed ultima parte, del bel saggio di Antonio Ventura , "Fuggi da Foggia! La città vista dagli altri, nel Settecento e nell'Ottocento" , pubblicato nel 1987 dalla rivista della Bibloteca Provinciale di Foggia, La Capitanata. Anche la parte conclusiva della ricca antologia messa assieme dallo scrittore foggiano, che è stato per anni reponsabile della sezione Fondi Speciali della Biblioteca, offre l'immagina di una Foggia estremamente povera, con indici di mortalità più che allarmanti, in cui predomina l'illegalità e ognuno è costretto ad arrangiarsi per poter tirare avanti. Vale la pena osservare che i brani collazionati da Ventura coprono l'arco di due secoli, dal Settecento all'Ottocento, e che il racconto dei diversi viaggiatori offre sempre lo stesso quadro desolante, efficccemente compendiato da un altro proverbio foggiano citato da Ventura (e che, onestamente, non conoscevo): "Chi ara diritto, muore disperato". C'è mol

Stasera quarto appuntamento con Laboratorio Cinema

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Quarto incontro di Laboratorio Cinema , promosso dall'Auser di Foggia, in collaborazione con lo  Spi Cgil. L'appuntamento è per questo pomeriggio (venerdì 13 febbraio) alle ore 18, nel saloncino dell'Auser, via della Repubblica 72, Foggia. Si parlerà di documentario e di fotografia, con la proiezione de  I colori del tempo di Geppe Inserra (fotografia e montaggio di Antonio Di Bitonto ) e il docufilm Parola Chiave: extracomunitari di Antonio Di Bitonto, vincitore del Premio L'Anello debole nell'ambito del Festival di Capodarco di Fermo. Ospite della serata Antonio Di Bitonto che verrà presentato e intervistato da Geppe Inserra. Ai partecipanti a Laboratorio Cinema viene rilasciato un attesta di frequenza e di partecipazione, che verrà consegnato nell'ultimo incontro, che si terrà venerdì 20 febbraio.

Perché si dice Fuggi da Foggia / 2

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Non mi aspettavo che ricevesse tanta attenzione dagli amici e lettori del blog, la lettera meridiana di ieri , prima parte del bel saggio di Antonio Ventura che racconta le impressioni dei viaggiatori che giunsero a Foggia (e ne scrissero), tra il Settecento e l'Ottocento. Un interesse assolutamente meritato dall'eccellente lavoro di Ventura - pubblicato nel 1987 dalla rivista della Bibloteca Provinciale di Foggia, La Capitanata - e citato in diversi saggi sul capoluogo dauno, perché per la prima volta metteva ssieme in modo organico e sistematico le impressioni e i racconti di questi reporter ante litteram . Le numerosissime lettura e condivisoni testimonano anche un ritrovato e confortante interesse dell'opinione pubblica cittadina e provinciale sulla storia, il passato, l'identità. Il saggio offre anche un'interessante chiave di lettura circa la genesi di quel proverbio pugliese - Fuggia da Foggia - che è un brutto marchio per la città. Ecco la seconda parte

Perché si dice Fuggi da Foggia

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Fuggi da Foggia è un marchio d'infamia, più che un proverbio che bolla in maniera impietosa il capoluogo dauno. Ma a che si deve questo modo di dire, tutt'altro che positivo, per la città e per i suoi abitanti, visto che taluno aggiunge al Fuggia da Foggia, rincarando la dose non per Foggia, ma per i foggiani. La risposta all'interrogativo si trova in un bel saggio pubblicato nel 1987 dalla rivista della Bibloteca Provinciale di Foggia, La Capitanata , a firma di Antonio Ventura , saggista e cultore di storia locale che, prima di godersi la meritata pensione, ha diretto per molti anni con competenza e passione la sezione dei fondi speciali della Biblioteca, che custodisce appunto i materiali storici e documentari d'interesse provinciale. Il saggio è intitolato "Fuggi da Foggia! La città vista dagli altri, nel Settecento e nell'Ottocento" . L'ottimo Ventura avanza una ipotesi circa l'origine del modo di dire: a coniarlo potrebbe essere stato pr

Bovino dice no al trasferimento delle stele antropomorfe

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Un "no" secco, però motivato, quello che la società civile di Bovino oppone alla decisione della Soprintendenza alle antichità, che intende trasferire al Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia le preziose stele antropomorfe custodite nel Museo Civico della cittadina dei Monti Dauni. La lettera che in tal senso ha inviato alla Sovrintendenza l'Archeoclub di Bovino è un capolavoro di passione civile e di sensibilità culturale che vale, da sola, a ribadire la validità della tesi che si è andata affermando negli ultimi anni: i reperti archeologici vanno custoditi e fruiti nel luogo in cui si sono formati. "Il Museo civico di Bovino - scrive l'Archeoclub nella sua lettera aperta - è una piccola creatura di tutti, costituito com’è da ritrovamenti per lo più occasionali di archeologi dilettanti innamorati della loro terra, di contadini educati col tempo a non buttare i cocci trovati fra semina e aratura, di bambini, perfino, abituati a giocare nella terra. Quel

Gabriele Mazzone, la politica come missione e come possibilità

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Gabriele Mazzone è stato un uomo buono ed onesto. La sua vita, dedicata alla famiglia, alla politica, al lavoro, è stata costantemente intessuta di rettitudine e probità, come si addice ad un galantuomo di altri tempi. Con la sua morte, la scena politica provinciale ha perso non soltanto un protagonista, ma un pezzo di memoria e di identità. Si è impoverita, perché con la scomparsa di Mazzone si va ulteriormente rarefacendo, o forse scompare del tutto, una idea alta della politica intesa come possibilità, esercitata attraverso la mediazione. Una idea che il buon Gabriele ha personalmente testimoniato per più di mezzo secolo. È stato sempre un democristiano, ma la distanza tra le nostre idee politiche non ci ha mai impedito di avere rapporti fraterni di amicizia, e di profonda e reciproca stima. Ho avuto il piacere e l’onore di collaborare con lui quando è stato assessore provinciale alle risorse umane con l'amministrazione guidata da Antonio Pepe : è stato un rapporto che mi ha

Un sottufficiale italoamericano fondatore degli scout a Foggia

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Per Foggia la seconda guerra mondiale non rappresentò soltanto una stagione di dolore e di sofferenza. All'impari scontro con le fortezze volanti che nell'estate del 1943 rasero al suolo la città e provocarono migliaia di vittime innocenti nella cittadinanza, fece seguito l'incontro con le culture e le civiltà degli occupatori americani. È il terribile paradosso di tutte le guerre: lo scontro genera morte e distruzione, ma dopo la violenza,  l'incontro tra uomini diversi a volte riesce a far germogliare fermenti nuovi. È quanto accade, anche a Foggia. Tommaso Palermo ha mirabilmente riscoperto e raccontato la storia di Louis Salvatore Libutti , sottufficiale italo americano che fu di stanza all'aeroporto Tortorella, uno dei tanti campi d'aviazione che punteggiavano il Tavoliere durante la guerra, a una decina di chilometri dal capoluogo. La vicenda di Libutti è raccontata in un bel cortometraggio, che Palermo ha realizzato per il Museo virtuale dei bombard

Lucera crocevia del mondo | Le foto della cittadina sveva dal libro di Caggese

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Così come promesso, ecco le foto del capitolo di Foggia e la Capitanata che Romolo Caggese , illustre scrittore e storico originario di Ascoli Satriano, dedica a Lucera. Le trovate cliccando su questo collegamento , in un album della pagina facebook di Lettere Meridiane . Colgo l'occasione per ricordare agli utenti del più importante social network, che la maniera migliore per restare sempre aggiornati sui contenuti del blog è quella di iscriversi alla pagina, cliccando su Mi piace. Qui invece trovate la lettera meridiana   in cui ho pubblicato le pagine di Caggese sulla cittadina sveva. Buona visione e buona lettura.

Il Ministero toglie le stele antropomorfe a Bovino, ed è polemica

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Non è una bella storia, quelle delle stele antropomorfe che la Sovrintendeza alle antichità di Taranto intende spostare da Bovino a Manfredonia. Se da un lato il Museo archeologico sipontino è il più rappresentativo della civiltà dei Dauni e dei loro monumenti più straordinari, che sono appunto le Stele, dall'altro la scelta della Sovrintendenza contraddice una filosofia che si è andata affermando (per fortuna) negli ultimi decenni, che vuole che i reperti vadano esposti, fruiti e custoditi nel posto in cui si sono formati. Quello di Bovino è tra l'altro uno dei pezzi forti del sistema museale della provincia di Foggia, e dista pochi chilometri da un'altra eccellenza acheologica, il polo museale di Ascoli Satriano, che ospita i grifoni policromi. Il trasferimento dei quattro pezzi a Manfredonia depauperebbe un intero territorio, proprio in un momento in cui proprio il Ministero dei Beni Culturali scommette sulla eccellenza dei Monti Dauni e sulla sua valorizzazione turis

Sepalone a Laboratorio Cinema

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Riprende oggi )ore 18.00), nel salottino dell'Auser in via della Repubblica 72, il ciclo di incontri Laboratorio Cinema , organizzato dalla stessa Auser in collaborazione con lo Spo Cgil. Verrà proiettato il pluripremiato cortometraggio La luna è sveglia ( qui la recensione , per chi volesse leggerla) di Lorenzo Sepalone, che parlerà del lavoro del regista e mostrerà come è riuscito a fondere diversi linguaggi (oltre quello delle immagini tipico del cinema, ne La luna è sveglia è centrale quello della canzone) in un'opera che è stata molto apprezzata dal pubblico e della critica. Il film, interamente girato a Foggia, è prodotto dalla casa di produzione Movimento ArteLuna con il sostegno dell’Apulia Film Commission. Al progetto hanno preso parte noti professionisti del panorama cinematografico europeo. La Luna è sveglia ha partecipato a prestigiosi festival ottenendo numerosi riconoscimenti Da qualche giorno, Sepalone ha iniziato la lavorazione del suo nuovo film, I eri

Lucera? Meno triste e silenziosa di Troia

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Il Castello di Lucera come paradigma di quel che la Capitanata avrebbe potuto essere, se il sogno europeo degli Svevi non fosse stato troncato dalla Storia. Ma anche come simbolo di uno dei più moderni esperimenti  di integrazione tra l'Occidente e l'Islam. Il tutto, sotto la luce sfavillante di Federico II. È forse azzardata, ma certamente suggestiva, la chiave di lettura utilizzata per raccontare Lucera da Romolo Caggese, storico prestato al giornalismo in Foggia e la Capitanata, che Lettere Meridiane sta leggendo assieme ad amici e lettori. Le pagine che Caggese dedica alla Lucera sveva sono di rara potenza espressiva, ma anche di toccante attualità. Così come le considerazioni, talvolta pesantemente sarcastiche, che il grande scrittore originario di Ascoli Satriano dedica alla Lucera contemporanea, che vive attorno al suo Tribunale. Però Caggese restituisce a Lucera il suo rango di capitale morale della provincia di Foggia. C'è abbastanza materiale per rivivere il

AnnaSarah Tancredi reinterpreta Modugno. Ed è una cosa grande.

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Buon sangue non mente. Ricordate Michele Tancredi , il musicista cantautore originario del Gargano che vive in Germania? Ve ne ho parlato in una lettera meridiana dedicata alla sua bella canzone Paese Mio del Sud , in cui l'artista canta in modo struggente l'anima del Gargano. A farsi onore adesso è sua figlia, AnnaSarah Tancredi , che ha realizzato e pubblicato su You Tube Di Solo Una Vez , una originale e riuscitissima versione in spagnolo dell'indimenticabible canzone di Domenico Modugno, Tu sì na cosa grande . L'interpretazione è suggestiva e accattivante, a ritmo di tango, anzi più precisamente di bachatango. La voce di AnnaSarah è suadente, calda, potente e rende il giusto merito ad un brano monumentale com'è quello di Modugno. Belli e riusciti sia il video che le coreografie che lo accompagnano: doveva essere inizialmente soltanto una demo, ma AnnaSarah ce l'ha messa tutta, confezionando un prodotto di notevole qualità, di ottimo spessore creativo e d