La memoria corta di Luigi Di Maio (di Maurizio De Tullio)
Il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio , in procinto di fare il grande salto verso la guida del Paese, dovrebbe essere più cauto quando fa certe dichiarazioni. Pur essendo molto giovane (è nato ad Avellino nel 1986, ma da ragazzo risiede a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli), difetta di memoria. Non parlo di quella storica, che di questi tempi non è certo materia gradita a partiti e movimenti populisti, ma di quella semplicemente personale. Se non ricorda nemmeno le cose che lo hanno riguardato l’altro ieri, come potrebbe ricordare quel che è accaduto in Italia tra il 2008 e il 2014? Insomma, per farla breve nella intervista rilasciata a Giovanni Floris , nella puntata di ieri (30.1.2018) del programma "Di Martedì" , in onda su La7 , non ha detto la verità. E l’amnesia che lo ha colto è, per giunta, facilmente dimostrabile. Alla domanda sul partito al quale avesse dato il suo primo voto, dopo aver tergiversato e dietro l'insistenza del condut