Tsunami sul Foggia: arrestato Sannella, la società sarà commissariata?
Su Foggia e sul Foggia si abbatte uno tsunami che potrebbe avere drammatiche ripercussioni sul prosieguo del campionato rossonero. In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare spiccata dalla Procura distrettuale antimafia di Milano è stato arrestato il patron del Foggia, Fedele Sannella.
Lo si apprende in una nota appena pubblicata sul sito web de La Stampa di Milano, a firma di Emilio Randacio: "La richiesta del pm della distrettuale antimafia milanese, Paolo Storari, - scrive il cronista del quotidiano - è stata firmata dal gip, Giulio Fanales. L’indagine è la stessa che ha portato agli arresti lo scorso anno, dei manager che gestivano la vigilanza privata del tribunale milanese e alcune succursali dei centri commerciale Lidl.
Secondo le indagini, uomini vicini a Cosa nostra, avevano investimenti importanti al Nord. Operazioni per riciclare, secondo l’antimafia, denaro di provenienza illecita. La società calcistica foggiano era già emersa dal primo filone, ed erano scattati una serie di sequestri. Il 4 dicembre era finito in carcere il vice presidente rossonero, Ruggiero Curci, per antiriciclaggio. Era sospettato di aver pagato in nero calciatori del Foggia, utilizzando denaro di provenienza illecita."
Sembra che ad inguaiare Sannella sia stato un appunto ritrovato tra le carte di Curci, nel quale si evincerebbero tredici versamenti in nero nelle mani di "Fedele".
Ma non è tutto. Il peggio deve ancora venire. Come si legge in un comunicato diffuso dalla Questura di Milano, "la D.D.A. di Milano (primo caso in Italia di richiesta della specie riguardante società calcistiche) ha richiesto al G.I.P. di Milano di disporre, ai sensi della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti, l’applicazione della misura cautelare della nomina di un commissario giudiziale per la durata di un anno, nei confronti del Foggia Calcio. Ciò in quanto gli illeciti sono stati commessi dagli organi apicali (precedenti ed attuali) della società sportiva, che ha tratto dal reato un profitto di rilevante entità (2 milioni di euro di illecita provenienza, 1,6 milioni di euro con modalità tracciate ed euro 378.750,00 in nero ed in denaro contante consegnati direttamente al Sannella). L’udienza per decidere sulla richiesta di cui sopra è stata fissata per il prossimo 13 febbraio 2018."
È la prima volta che un provvedimento del genere viene applicato ad una società di calcio. Formalmente, non dovrebbero esserci ripercussioni dal punto di vista sportivo, ma non è difficile immaginare lo stato d'animo con cui Stroppa, il direttore sportivo Nember e i calciatori affronteranno il resto del campionato.
Senza dire che l'atto di accusa della magistratura milanese ipotizza una chiarissima responsabilità oggettiva e diretta dei dirigenti rossoneri, della quale dovrà occuparsi la magistratura sportiva.
Per il calcio foggiano, si preannunciano tempi durissimi.
Lo si apprende in una nota appena pubblicata sul sito web de La Stampa di Milano, a firma di Emilio Randacio: "La richiesta del pm della distrettuale antimafia milanese, Paolo Storari, - scrive il cronista del quotidiano - è stata firmata dal gip, Giulio Fanales. L’indagine è la stessa che ha portato agli arresti lo scorso anno, dei manager che gestivano la vigilanza privata del tribunale milanese e alcune succursali dei centri commerciale Lidl.
Secondo le indagini, uomini vicini a Cosa nostra, avevano investimenti importanti al Nord. Operazioni per riciclare, secondo l’antimafia, denaro di provenienza illecita. La società calcistica foggiano era già emersa dal primo filone, ed erano scattati una serie di sequestri. Il 4 dicembre era finito in carcere il vice presidente rossonero, Ruggiero Curci, per antiriciclaggio. Era sospettato di aver pagato in nero calciatori del Foggia, utilizzando denaro di provenienza illecita."
Sembra che ad inguaiare Sannella sia stato un appunto ritrovato tra le carte di Curci, nel quale si evincerebbero tredici versamenti in nero nelle mani di "Fedele".
Ma non è tutto. Il peggio deve ancora venire. Come si legge in un comunicato diffuso dalla Questura di Milano, "la D.D.A. di Milano (primo caso in Italia di richiesta della specie riguardante società calcistiche) ha richiesto al G.I.P. di Milano di disporre, ai sensi della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti, l’applicazione della misura cautelare della nomina di un commissario giudiziale per la durata di un anno, nei confronti del Foggia Calcio. Ciò in quanto gli illeciti sono stati commessi dagli organi apicali (precedenti ed attuali) della società sportiva, che ha tratto dal reato un profitto di rilevante entità (2 milioni di euro di illecita provenienza, 1,6 milioni di euro con modalità tracciate ed euro 378.750,00 in nero ed in denaro contante consegnati direttamente al Sannella). L’udienza per decidere sulla richiesta di cui sopra è stata fissata per il prossimo 13 febbraio 2018."
È la prima volta che un provvedimento del genere viene applicato ad una società di calcio. Formalmente, non dovrebbero esserci ripercussioni dal punto di vista sportivo, ma non è difficile immaginare lo stato d'animo con cui Stroppa, il direttore sportivo Nember e i calciatori affronteranno il resto del campionato.
Senza dire che l'atto di accusa della magistratura milanese ipotizza una chiarissima responsabilità oggettiva e diretta dei dirigenti rossoneri, della quale dovrà occuparsi la magistratura sportiva.
Per il calcio foggiano, si preannunciano tempi durissimi.
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