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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Foggia piena di grazia

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Sono parecchi anni che bazzico cinematografi e film, ma una cosa così non m’era mai capitata. Non ha a che fare con l’immedesimazione che a volte cattura lo spettatore davanti al grande schermo, e che produce emozione. Intendo dire che non è stato soltanto l’essere preso dalle immagini e dalla storia che veniva proiettata. Quella cosa indefinita e profonda che ho percepito riguarda piuttosto ciò che stava prima e dopo quel film. Suppongo che abbia a a che fare con la grazia. Che significa? Non riesco a spiegarvelo bene. Per un credente, la grazia è la manifestazione della benevolenza dell’essere divino verso l’uomo. Ma mi piace pensare che anche per un non credente la grazia sia qualcosa: una manifestazione dell’armonia del mondo. La storia, dunque. Qualche anno fa il mio amico Edgardo "Eddy" Longo e la sua Pro.Cielo, che è un'associazione culturale che produce film senza scopo di lucro, hanno deciso di realizzare un film sulla vita dell’allora venerabile, ed oggi b

Cinemadessai | Commedia malavitosa a base di caglio

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Stasera in tv c'è il Sud raccontato da chi vi è nato, e il Sud sognato e sublimato da chi lo ama. Opera prima di Edoardo De Angelis (definito da Kusturica - che è anche produttore esecutivo della pellicola -  “un talento visionario”) Mozzarella Stories è un film meridionale sospeso tra grottesco, barocco e grand guignol . Tutto ruota attorno all’oro bianco della Campania, la mozzarella di bufala. Una sorta di   Pulp Fiction in salsa casertana. Divertente, eccessivo, da vedere. Su Rai Movie , stasera, alle 23.25. Atmosfere partenopee anche in Passione , insolito omaggio alla canzone napoletana, firmato niente meno che da John Turturro a, a metà tra musical e docufilm con un cast stellare, per gli appassionati del genere: Massimo Ranieri , Fiorello , Lina Sastri , Peppe Barra , Peppe Servillo , Raiz . Su Rai 5 , stasera, alle 23.15. Da Napoli a Firenze. Domani in prima serata (ore 19.30, Raimovie ) c’è la possibilità di rivedere (cosa che faccio sempre con piacere) il f

Briatore, il Gargano e lo stereotipo della cementificazione (di Francesca Ietto)

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Francesca Ietto , attenta ed intelligente lettrice di Lettere Meridiane mi invia questa riflessione, davvero interessante e stimolante, sulla presa di posizione di Briatore a proposito del turismo in Puglia e sulla discussione che ne è seguita. La forza del ragionamento di Francesca sta nel supporto indiscutibile dei numeri. Che ci dicono che il Gargano è assai diverso da quello che certi luoghi comuni ci spingono a pensare. E che la sua risorsa ancora oggi migliore, sta nella sua bellezza naturalistica e paesaggistica.   * * * Flavio Briatore , oltre ad essere un efficace strumento di marketing per il suo marchio, è anche un provocatore, come ben dimostra la quantità di commenti che le sue recenti dichiarazioni sul turismo in Puglia hanno provocato, seguite da numerose interviste, anche con apparizioni in tv su canali nazionali: grande marketing del proprio brand ! Ma ben venga chi provoca, se getta il sasso nello stagno del nostro pensare e ci induce a ragionare per capire megl

Lettere Meridiane diventi adulta e.... rivista (di Maurizio De Tullio)

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Maurizio De Tullio rilancia la sua idea-proposta di trasformare Lettere Meridiane da blog e basta, anche in una pubblicazione cartacea. Lo fa con un articolo molto bello, in cui ripercorre le vicende degli ultimi decenni dell'informazione locale stampata e non, rilevando, tra l'altro, come si sia persa memoria dei primi giornali on line pubblicati subito dopo l'avvento di internet, e come la carta rappresenti il solo, possibile antidoto all'oblio digitale. L'articolo è così bello ed appassionato, che sono costretto ancora una volta a rinviare la mia risposta, che avevo promesso dopo una proposta analoga di Franco Antonucci . Per il momento mi limito a dire che qualcosa si sta muovendo, nella direzione indicata da De Tullio e Antonucci. Ma un giornale non lo fanno soltanto i giornalisti e l'editore. È soprattutto dei lettori. Perciò, cari amici e lettori di Lettere Meridiane , fatemi sapere che ne pensate. * * * Oggi che si parla, con opinioni diver

Cinemadessai | Tanto Sud nel cinema in tv

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Quello di Emanuele Crialese è un autentico caso nel cinema italiano. Personalmente lo ritengo il più talentuoso dei registi italiani. È assieme a Sorrentino il filmaker italiano più visto ed applaudito all’estero. Ha vinto ancora più di Sorrentino, eppure da noi non è apprezzato quanto meriterebbe. Stanotte alle 3.00, Rai Movie manda in onda Terraferma , che nel 2012 rappresentò l’Italia agli Oscar. È il terzo lungometraggio del regista siciliano e, come i primi due, racconta di un Sud arcaico, in un certo senso bloccato dalle sue tradizioni e dai suoi miti. A sconvolgere gli equilibri nell’isola di Linosa - fino ad allora abitata da pescatori e neanche sfiorata dal turismo di massa - è l’arrivo dei clandestini, e non solo… Un’opera importante, che si richiama ai Malavoglia di Verga, e al cinema di Coppola e Tornatore. Mettete mano al videoregistratore: è veramente un film da non perdere. Superbi Donatella Finocchiaro e Mimmo Cuticchio , attore siciliano che salì agli onori dell

La presa di Foggia nel racconto di Tommaso Palermo

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Il 27 settembre del 1943 gli Alleati entrarono a Foggia, dove sarebbero rimasti, occupando militarmente il capoluogo e i numerosi campi d’aviazione sparsi in tutto il Tavoliere , fino all’autunno del 1945. Da quel giorno, il Gino Lisa e gli altri aeroporti ebbero una funzione strategica del determinare gli equilibri bellici in Europa. Tommaso Palermo , autore dell’importante libro sui bombardamenti Foggia dalle tenebre del ’43 alla rinascita (Editrice Parnaso) mette a disposizione nell’archivio del gruppo Facebook del Comitato "Un monumento a ricordo delle vittime del ’43 a Foggia" , un documento davvero importante: il racconto della presa di Foggia e dell’arrivo degli Alleati, corredata da alcune foto inedite. Di particolare interesse sono quelle che documentano gli ingenti danni provocati dai tedeschi in fuga,  nonché una rara foto aerea che mostra il pronao della villa comunale (che negli anni successivi sarebbe stato ricostruito e sposta leggermente più indietro). P

Renzi vuole il ponte sullo stretto, ma sui Monti Dauni i ponti crollano

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A metà ottobre verrà rinnovato il consiglio provinciale eletto soltanto due anni fa (mentre resterà in carica il Presidente, Francesco Miglio, un’altra bizzarria della riforma delle Province) ed è sintomatico che l’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti dell’evento sia prossima allo zero. Come si sa, l’elezione dei consigli provinciali non avviene più per suffragio universale. I consiglieri provinciali vengono votati ed eletti dai consiglieri comunali, e devono essere essi stessi consiglieri comunali. Però se c’è un territorio che più di altri sta sperimentando il naufragio della riforma Delrio, questo è senz’altro la Capitanata. Mentre il premier rilancia il Ponte sullo Stretto, in Capitanata i ponti crollano con la conseguente chiusura della strada provinciale (la Candela-Sant’Agata di Puglia-Accadia) e l’isolamento dei paesi serviti. La rete viabile, che è tra le più grandi d’Italia (ed anche la più pericolosa, secondo una recente indagine del Corriere della Sera) non pu

Il nuovo documentario di Fortarezza: il ritorno del cinema militante

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C’era una volta il cinema militante, che nasceva dall’urgenza di documentare e svelare i contorni di una società che cambiava rapidamente, aprendo nuove possibilità orizzonti prospettive. La normalizzazione ha poi ridotto possibilità e prospettive, la voglia di capire che ci sono altre realtà possibili, oltre quella che ci viene quotidianamente propinata dai mass media. La crisi della sale d’essai e l’avvento della multisale hanno poi fatto il resto. Soprattutto, è venuta meno la voglia di guardare da una prospettiva diversa, di rivendicare la dignità di altri sguardi, di altri punti di vista. Non in tutti, però. Non dappertutto. Anche perché la necessità, l’urgenza di documentare non sono mai venute meno, anzi si son forse accresciute nella misura in cui è esponenzialmente aumentata l’invisibilità, il buio che circonda a livello mediatico situazioni al limite, come i ghetti in cui vivono gli immigrati comunitari clandestini, o lo stigma quotidiano con cui vengono bollati i diversi

Cinema per sempre | La Puglia delle spose infelici, nell'opera prima di Mimmo Mezzapesa

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Sembra una regola: il cinema d'autore in televisione va in onda soltanto ad orari impossibili,  ma questa rubrica è nata anche con l’intento di offrire qualche dritta per registrare bei film programmati in orari insoliti, da rivedere poi con calma. Uno di questi è sicuramente Il paese delle spose infelici , opera prima (2011) di Pippo Mezzapesa , regista pugliese che prediligo per la sua capacità di raccontare una Puglia tutt’altro che patinata, a volte surreale, se non addirittura arcaica, ma profondamente vera. Rai Movie lo trasmette stanotte, alle 2.00. Il Paese delle Spose Infelici è così definito per la presenza di alcune gravine dove alcune donne si sono tolte la vita, gettandosi dall'alto. Qui si consumano amicizie, intrecci ed amori, legati ad Annalisa (stupendamente interpretata da Aylin Prandi . Nel cast c’è anche il foggiano Nicola Rignanese , che fornisce come sempre una prova efficace e convincente. La Puglia che ne viene fuori è certamente più autentica di qu

Classi sociali a temperatura ambiente (di Pasquale Soccio)

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Pasquale Soccio Pasquale Soccio è stato uno dei più grandi intellettuali e scrittori del Novecento in Capitanata. La sua copiosa produzione letteraria e pubblicistica è, per molti versi, ancora tutta da scoprire e da inquadrare nelle sue giuste dimensioni, che vanno sicuramente oltre i confini pugliesi e meridionali. Nelle preziose annate de Il nuovo Risveglio di cui mi ha fatto dono Gaetano Matrella , fondatore e direttore del qualificato periodico, ha ritrovato un delizioso racconto di Soccio. È stato pubblicato in due parti, la prima delle quali uscì nel numero in edicola del 12 febbraio 1987. L'assalto della canicola (di cui Soccio fornisce una memorabile, per non dire epica, descrizione) spinge i professori componenti la commissione d'esame presieduta dallo scrittore a cercare frescura nelle colline dei Monti Dauni (che Soccio definisce, sic et simpliciter , Appennino).  Qui il professore incontra dei notabili dell'epoca, con cui avvia una serena discussione sul

Robben da pazzi: "U' Fogge è nu squadron. Forza Foggia"

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Pio e Amedeo sbancano il web e il social. È divenuto virale il video postato dal duo comico, qualche ora fa sulla loro pagina facebook , video in cui si vede il fuoriclasse olandese del Bayern, Arjen Robben , inneggiare al Foggia, esprimendosi in perfetto dialetto dauno: "Forza Foggia, U' Fogge è nu squadron." I due scatenati comici foggiani, protagonista della trasmissione Emigratis in onda su Italia Uno, in cui viaggiano a scrocco e incontrano, tazzicandoli , personaggi famosi, questa volta si sono intrufolati nel campo di allenamento dello squadrone tedesco, convincendo il campione olandese a dire la sua sulla compagine rossonera. Del resto, come gli stessi Pio e Amedeo fanno notare sulla loro pagina facebook, un'analogia tra i satanelli e i campioni di Germanica c'è: "FC Bayern München e Foggia Calcio sono tra le sole cinque squadre in Europa a punteggio pieno... e Robben ci teneva a precisarlo!" Sono bastate poche ore perché il video raggiung

Cinema per sempre | Zeffirelli-Shakespeare matrimonio riuscito

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L’incontro tra Franco Zeffirelli e il genio di William Shakespeare produsse risultati sontuosi. Del resto, la storia di Romeo e Giulietta è particolarmente adatta al cinema estetizzante di Zeffirelli, che realizzò una delle migliori versioni per il grande schermo, della tragedia shakespeariana. Uscito nel 1968, il film si aggiudicò due premi Oscar ( Pasquale de Santis per la Miglior fotografia e Danilo Donati per i Migliori costumi)  ma tra le cose più belle va ricordata anche la splendida colonna sonora di Nino Rota .  Potete vederlo questo pomeriggio, alle 16.33 su Iris . Peccato per l’orario impossibile (nella notte tra mercoledì e giovedì, alle 2.00, su Raimovie) , ma questa rubrica è nata anche con l’intento di offrire qualche dritta per registrare bei film programmati in orari insoliti, da rivedere poi con calma. Uno di questi è sicuramente Il paese delle spose infelici, opera prima (2011) di Pippo Mezzapesa , regista pugliese che prediligo per la sua capacità di raccont

Anic, non fu un incidente ma una tragedia (di Geppe Inserra)

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Da quel giorno, niente è stato più come prima, a Manfredonia. Anche se all’inizio la tendenza fu quella di minimizzare l’esplosione della colonna preposta al lavaggio dell’anidride carbonica nella linea di produzione dell’ammoniaca. La deflagrazione sconvolse la tranquillità di una domenica mattina come tante, il 26 settembre del 1976. La nube che si levò subito dopo lo scoppio investì in pieno il rione Monticchio, il più vicino dell’abitato di Manfredonia allo stabilimento petrolchimico. L’aria si fece pesante, ma nessuno ebbe immediatamente la percezione della gravità di quanto era successo. Dopo si seppe che l’esplosione aveva provocato la fuoriuscita di un’enorme quantità di anidride arseniosa, stimata tra le dieci e le venti tonnellate.

Cinema per sempre | Stasera L'ultimo apache di Aldrich, western che diventa mito

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[ Cinema per sempre è una nuova rubrica di Lettere Meridiane : consigli quotidiani per godere al meglio della programmazione cinematografica in tv. Le Lettere Meridiane dedicate a Cinema per sempre non verranno distribuite sul consueto circuito di gruppi Facebook ma soltanto sul blog , sulla pagina Facebook di Lettere Meridiane , sulla Pagina del Festival del Cinema Indipendente di Foggia , sul profilo dell’autore, Geppe Inserra , e sul gruppo Amici e Lettori di Lettere Meridiane . Per non perderne neanche una, diventate fans delle pagine e iscrivetevi ai gruppo, cliccando sui relativi collegamenti.] L’ultimo apache (1954) western insolito, ma monumentale, firmato da Robert Aldrich , inaugurò una nuova stagione per questo genere, dopo la generazione dei registi alla Ford. L’ultimo apache racconta la storia di Massai, che non accetta di essere deportato nella riserva indiana, e combatte da solo contro i bianchi colonizzatori. Tradito da un rinnegato, riesce a fuggire ancora una vo

Il Foggia batte anche il Taranto. Ma che festa popolare.

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Il Foggia merita ampiamente la promozione. Per quello che i satanelli stanno facendo vedere in campo: sei vittoria di fila, nonostante la squalifica del campo; regolato anche il Taranto con un classico 2-0. Ma anche per i suoi tifosi, meravigliosi, che ieri sera non hanno voluto far mancare alla squadra il loro sostegno ed il loro affetto. Non potendo occupare gli spalti per la pesante squalifica comminata dal giudice sportivo (quattro turni a porte chiuse), i supporter rossoneri hanno rinunciato alla diretta tv su Sportube e hanno pensato bene di concentrarsi prima sotto il Municipio, quindi in viale Ofanto e in via Dorso, all'esterno delle curve, dove per tutto l’incontro hanno incoraggiato la squadra, impegnata nel derby con gli ionici. Non è stata una partita facile, perché gli ospiti si sono letteralmente asserragliati in difesa per tutto l’incontro. Una situazione che il Foggia si troverà di fronte spesso in campionato: è la capolista, la squadra da battere. Una magia di A

Briatore sbaglia, turismo esclusivo non significa escludente (di Teresa Silvestris)

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Giornalista e guida turistica di Serracapriola, Teresa Silvestris mi ha inviato l'interessante contributo che segue, sulle critiche rivolte da Flavio Briatore all'organizzazione turistica pugliese. Terese è autrice del bel blog  I Vagabonviaggi di Teresita ,   che si occupa di turismo locale e mete "minori", quelle un po' fuori dai circuiti noti.  Consultatelo, perché Teresa scrive davvero bene ed offre un sacco di spunti per intriganti scoperte. Prima di diventare giornalista, Teresa si è laureata in lingue orientali e ha lavorato nel campo del "turismo di lusso". A Capri si occupava della clientela giapponese di un punto vendita di cammei e coralli: una clientela che, oltre a essere ricca era estremamente raffinata. Il ricordo di questa esperienza ha ispirato le sue riflessioni su cos'è il turismo di lusso, e cosa serve affinché possa dirsi tale e quali potrebbero essere le reali prospettive del modello Briatore. Leggete, perché si tratta di u

Il prorompente esordio di Stefano Ottomano nella canzone d'autore

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Lui minimizza e dice che le canzoni gli piace solo ascoltarle, e che preferisce comporre musica per orchestra. Ma l’esordio di Stefano Ottomano nella canzone d’autore è davvero prorompente.  La musica del poliedrico musicista barese è di difficile classificazione perché Ottomano riesce ad esplorare ed attraversare con successo (e grande godimento per chi l’ascolta) i territori musicali ed artistici più disparati.  Adesso nella sua copiosa e sempre interessante produzione c’è anche una canzone. E che canzone. La luce che viene a trovarmi è una poesia messa in musica. Ottomano l’ha composta per un amico che ha perduto la vista. Ma non è tragica, né disperata. Anzi regala sprazzi di tenerezza, di consolazione e di speranza. Perché dove parrebbe esserci soltanto buio, alla fine scopri pura luce, che “porta con se volti e sorrisi, canti e profumi, perfino i tuoi abbracci.” La complessa alchimia tra il testo, delicato ma intenso, e l’avvolgente melodia viene raggiunta alla perfezi

Cinema per sempre | Oggi in tv Mamma Roma e Million Dollar Baby

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Lo sguardo in macchina di Anna Magnani nella sequenza conclusiva di Mamma Roma ha dato vita ad una delle inquadrature più belle della storia del cinema. Pier Paolo Pasolini racconta una storia estrema, la periferia romana tra prostituzione, malavita e disperati tentativi di venirne fuori. Al destino, però, raramente si può sfuggire. Anna Magnani è semplicemente superba. Pasolini - che era alla sue seconda prova dietro la macchina da presa dopo Accattone - dimostra come il cinema sia la nuova letteratura. Un film sublime. Stanotte alle 2.00 su Canale 5. Coincidenze della programmazione, altro bel film da non perdere è Million Dollar Baby , capolavoro di Clint Eastwood che ha appreso al meglio la lezione del suo maestro, Sergio Leone . Come Mamma Roma , anche questa è una storia legata al mondo di emarginazione. Come Mamma Roma , Maggie cerca di riscattare la sua distanza dal mondo combattendo sul ring, e affezionandosi al suo coach, che è appunto Clint Eastwood, regista e attore

Il Foggia è da serie B. Anzi di più.

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La bizzarra classifica del campionato di serie B, se da un lato  aumenta nei  tifosi del Foggia il rimpianto per la promozione sfumata all’ultimo play off, dall’altro dice che la caratura tecnica dei satanelli è, già da oggi, all’altezza del campionato cadetto, e non solo. Al comando del torneo c’è il Cittadella, strapazzato dal Foggia nella finale di Coppa Italia di Lega Pro (4-1 allo Zaccheria, 4-4 nella gara di ritorno). Inseguono Benevento e Pisa, con cui il Foggia ha lottato strenuamente, ad armi pari: con i sanniti nella regular season , con i toscani nella sfortunata finale dei play off , che fino ad allora i rossoneri avevano dominato. Dopo sei turni, la zona promozione del campionato cadetto è saldamente nelle mani di tre squadre neopromosse. Che significa tutto questo? In primo luogo, che i valori tra i diversi campionati si sono alquanto livellati. Una formazione di bassa classifica di serie A, vale quanto una di mezza classifica in serie B. Le squadre protagoniste dell

In morte di Pit, canarino intellettuale (di Fausto Parisi)

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Ho scovato nella collezione rilegata de Il Nuovo Risveglio regalatami dall’indimenticabile Gaetano Matrella , questo delizioso racconto di Fausto Parisi sulla morte di un canarino “intellettuale” che provoca dolore in quanti avevano gioito della sua presenza, del suo canto e dei suoi … suggerimenti librari. Mi è piaciuto molto, e ho voluto ricopiarlo per gli amici e i lettori di Lettere Meridiane . Buona lettura. * * * È morto un canarino. La notizia può forse interessare ben poche persone. Ne muoiono tanti ogni giorno! Poi uno più uno meno. non è un problema. Invece la storia di Piet, cosi si chiamava il canarino, è del tutto particolare. Pit (così si pronuncia, perché di lontana origine inglese) era un canarino straordinariamente diverso. Viveva la sua vita in assoluta libertà. La gabbia era per lui semplicemente una casa. Sempre aperta.

Fiorella combattente: "Chi non lotta per qualcosa ha già perso"

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C’è sempre tempo per lottare. Non bisogna mai arrendersi, anche se la vita ti regala soltanto lacrime infinite. A maggior ragione a sessant’anni. Fiorella Mannoia rilancia. Dopo Le parole perdute , ecco un altro inno generazionale: Combattente , e non potrebbe esservi titolo migliore per rappresentare l’indole della grande interprete romana. La canzone è trascinante come una ballata, e tenera come il tempo vissuto e finalmente compreso, quel tempo che smussa gli angoli e toglie asperità, quel tempo che ricuce le ferite e indebolisce i muscoli, ma non la voglia di guardare al futuro. “Non sottovalutare la mia voglia di lottare, perché è rimasta uguale, non sottovalutare di me niente sono comunque sempre una combattente” canta Fiorella, il timbro struggente come sempre, la melodia che trascina e ti restituisce ottimismo e coraggio. L'invito a non arrendersi è perentorio, universale, intergenerazionale: "perché è una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per

Quella sera di Aldo Moro alla sezione Dc del Quartiere Cep

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Aldo Moro , di cui ricorre oggi il centesimo anniversario della nascita, ebbe una speciale predilezione per Foggia. Tra le molte virtù che punteggiarono la vita dello statista trucidato dalle  Brigate Rosse, vi fu anche quella di essere un pugliese integrale . Era nato a Maglie, cittadina della penisola salentina che si trova nella terraferma, giusto a metà tra Adriatico e Ionio, ma venne sempre eletto nella circoscrizione Bari-Foggia. Nella composita mappa della Democrazia Cristiana di Capitanata, la corrente morotea ebbe sempre un peso importante, sovente determinando cambiamenti profondi nella vita politica cittadina (basti pensare alla istituzione delle aziende municipalizzate e degli organismi di decentramento). Grazie a Moro e ai morotei, Foggia fu un laboratorio politico di prim'ordine, e sarebbe il caso di studiare un giorno o l'altro questa edificante pagina della storia cittadina, non conosciuta come meriterebbe. La prima amministrazione di centrosinistra che gov

Antonucci: "Alla ricerca della città profonda"

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Franco Antonucci commenta da par suo la lettera meridiana sulla città guardata ad altezza d’occhi, proponendo una suggestione, quasi un gioco. Provare a riscrivere la mappa di Foggia alla luce dei ricordi, o della percezione della città che ne hanno i suoi abitanti. Intrigante, vero? Leggete attentamente le interessanti considerazioni di Antonucci, e provate a giocare con Lettere Meridiane , rispondendo a una semplice domanda: qual è il “pezzo” di città (strada, luogo pubblico, monumento o anche semplicemente negozio) che evoca in voi ricordi, emozioni, suggestioni? * * * Il pezzo di Geppe Inserra (guardare la città “camminata” e guardata ad altezza d'uomo) riporta al passato ( Sottozero , eccetera), per romantico piacere, ma anche per andare avanti. Non riprodurre solo tutto quello che c'era, ma anche per ripensare in termini di continuità. Forse con elementi ed attività urbane nuove., determinate dalle nostre nuove esigenze e sentimenti. Con la speranza di legare quest

Il modello Briatore si addice al Gargano (di Rosa Totaro)

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Baia delle Zagare, Mattinata Rosa Totaro è un architetto. Manfredoniana ("ed orgogliosissima di esserlo", precisa), vive e lavora in Toscana, occupandosi di progettazione ed allestimento degli interni dei mega yacht. È un'esperta del settore del lusso che vive professionalmente, e da più di dieci anni. In un certo senso, il suo lavoro consiste nel "tradurre" e dar concretezza ai sogni dei ricchi. Uno yacht è quanto di più superfluo ci possa essere: è un sogno, una sfida, a volte una sorta di competizione. Si può essere più o meno critici nei confronti di questo mondo ma c'è una verità inconfutabile: il settore del lusso, dei mega yacht fa lavorare tanta gente, tanti italiani. Leggendo tanti commenti negativi sulle affermazioni di Briatore nei confronti della Puglia a proposito dell'approccio dei pugliesi al turismo milionario, Rosa ha scritto riflessioni particolarmente interessanti: un po' perché consentono di capire meglio il punto di vista

Il fatidico e prodigioso 1731 foggiano

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Una rara immagine della Iconavetere, in una incisione di M. Remondini,  custodita nel Castello Sforzesco di Milano Ecco la seconda ed ultima parte dell'articolo del sacerdote Michele Pistillo sulle apparizioni della Madonna dei Sette Veli in quel fatidico anno 1731. La patrona mostrò il suo volto ai cittadini di Foggia dall'ovale che protegge l'Iconavetere, avvolta dai Sette Veli. Chi non avesse letto la prima parte può trovarla cliccando qui . Buona lettura. * * * Durante la settimana di Pasqua si verificarono altre apparizioni. Ci attesta P.Guglielmo Maria Tarallo dell'ordine eremitano di S.Agostino di Foggia che si tenevano in quei giorni varie processioni penitenziali che avevano come meta il sacro Tavolo della Madonna "ed esso sagro volto si compiaceva farsi vedere quasi da tutti...; coll'occasione che andavo predicando per questa città ed al popolo la penitenza un giorno della settimana di Pasqua di Resurrezione, non mi ricordo distintamente, av

Amodeo: "Capitanata-Molise matrimonio che si può fare"

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Fondatore e coordinatore del movimento per la Moldaunia (a proposito, ai primi del prossimo mese di ottobre dovrebbe finalmente svolgersi la seduta monotematica del Consiglio Provinciale che prenderà in esame l'eventualità del referendum), Gennaro Amodeo interviene nuovamente della discussione che da qualche settimana si è accesa su Lettere Meridiane , circa la prospettata possibilità del passaggio della Capitanata col Molise. Amodeo risponde specificatamente a due questioni emerse durante il confronto. La prima riguarda se il Consiglio Provinciale abbia o meno competenza per deliberare sul referendum, dopo la riforma Delrio, che com'è noto ha ridisegnato le Province. La seconda, posta da Maurizio De Tullio , si riferisce invece a cosa pensano i molisani sulla Moldaunia: sono interessati o no alla possibilità di una fusione tra la loro Regione e la Capitanata? Ecco le risposte di Amodeo.

Perchè Briatore ha scelto il Salento e non il Gargano (di Maurizio Tardio)

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Giornalista acuto ed intelligente osservatore, Maurizio Tardio mi ha inviato questa interessante riflessione sul “caso Briatore”. Il manager del lusso aprirà ad Otranto il Twiga Beach Club,  che ha già sperimentano con successo in Versilia, Monte Carlo e Dubai, Maurizio si domanda perché Briatore abbia scelto il Salento, piuttosto che il Gargano, e definisce la sua riflessione “semiseria”. A me pare invece serissima, efficace, stimolante. Un’ottima occasione per riflettere assieme sul Gargano e sul suo turismo, sulla sua identità, i suoi limiti. * * * PERCHÈ BRIATORE GUARDA AL SALENTO E NON AL GARGANO E PERCHÈ IN GIAPPONE I TIFONI NON SPAVENTANO MENTRE SUL PROMONTORIO BASTANO DUE GOCCE D’ACQUA? Qualche decennio fa un tizio che rispondeva al nome di Enrico Mattei voleva fare del Gargano un punto di ritrovo e di ristoro di facoltosi imprenditori e dive del mondo dello spettacolo. Ricordo ancora il racconto dell’improvvisato autista dell’attrice Sylva Koscina, catapultata s

Telenovela Iemmello: in prestito al Foggia a gennaio?

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Ecco una nuova puntata della telenovela Iemmello. Si è parlato a lungo, durante il calcio mercato estivo, di un possibile ritorno a Foggia di Pietro Iemmello , il centravanti che ha indossato la casacca rossonera negli ultimi due campionati in prestito dallo Spezia (con un record che ha dell’incredibile: 53 goal e 9 assist in 77 presenze). La cessione dell’attaccante al Sassuolo nelle ultime ore del calciomercato, indusse la società rossonera a percorrere altre strade. Le soluzioni individuate e messe in atto, l'acquisto di Mazzeo e il prestito di Padovan, si sono rivelate più che azzeccate. I due attaccanti stanno facendo bene, anzi stanno entrando nel cuore dei tifosi a suon di gol. Dal web rimbalza però la voce di un possibile ritorno al Foggia in prestito a gennaio. Del possibile prestito del cannoniere dal Sassuolo al Foggia riferisce il sito Calcioreporter.It , ma stando a quel che si legge nel post è più che altro una ipotesi, neanche tanto concreta. Tutto prenderebbe

Guardare Foggia ad altezza d'occhi

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Se vuoi leggere la città, e cercare di capirla, è necessario guardarla ad altezza d’occhi. Un ottimo mezzo può essere camminarla . Cioè camminarci dentro , tra strade e piazze, e non solo: camminarla facendosene avvolgere , ritrovando la tenerezza dei ricordi dei momenti che vi hai vissuto, con i compagni che hanno attraversato i tuoi momenti e le tue strade. A girarci in macchina o anche in bicicletta, la città non la vedi. L’attraversi e basta.  Sempre più spesso, complice anche il mio tempo, sempre più largo, mi scopro a camminare la città, a cercarla e a guardarla ad altezza d’occhi . A volte ritrovo la tenerezza del ricordo, altre volte - ahimè più spesso - vengo sorpreso dalla brutalità del cambiamento. Guardate queste fotografie, la triste sequela di serrande abbassate, e vetrine tristi e vuote. Non diresti che Via Cirillo sorge nel cuore della città. Una volta, era un posto che ferveva di vita, di commercio, di fragranze: l'aroma del caffè del Sottozero -  che all

Fideiussioni a rischio, tremano il Bari e venti società di Lega Pro

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Mentre il presidente della federazione calcistica, Tavecchio, annuncia la possibile riduzione delle squadre di seria A (“campionato a 18 squadre”), con possibili ripercussioni a cascata anche sulle serie minori (“102 squadre professionistiche sono troppe, non possiamo permettercelo”) ecco che scoppia l’ennesimo bubbone sui conti delle società. A farlo esplodere è stata una inchiesta del settimanale L’Espresso . La questione riguarda riguarderebbe le fideiussioni facili che diversi club di serie A, B e Lega Pro hanno stipulato con una compagnia di assicurazioni inglese con sede in Liechtenstein, la Gable , sull’orlo del fallimento. La società, quotata in borsa, è sull’orlo del fallimento. Dopo che il valore delle sue azioni ha perduto 90 punti in un anno, la società ha annunciato qualche giorno fa l’intenzione di ritirarsi dalla borsa.  Il club maggiormente esposto è la Sampdoria, cui la Gable non ha prestato soltanto la fideiussione, ma anche una garanzia a copertura dei debit

De Tullio spiega: "Capiamoci su Bari, Moldaunia e ultras"

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Maurizio De Tullio e Gennaro Amodeo Come ho spesso modo di dire, il blog Lettere Meridiane ha tra i suoi scopi quello di promuovere e sostenere la discussione sui temi che riguardano il futuro e lo sviluppo del territorio. Svolgere questa funzione nell'era della globalizzazione dell'informazione non è sempre facile, anche per la ragione evocata da Umberto Eco che accusava i social network di aver dato diritto di parola a legioni di imbecilli , che sarebbero poi i webeti stigmatizzati da Enrico Mentana . Però il punto, a mio sommesso giudizio, è: in una democrazia votano anche gli imbecilli, che hanno quindi diritto di parola, eccome. Anche se sono webeti . Se le cose stanno così, non è sempre facile ricondurre nei giusti termini e toni dibattiti e confronti su temi cari all'opinione pubblica come il critico rapporto di Foggia con Bari e l'ipotesi della Moldaunia, ovvero del passaggio della Capitanata in Molise. Da parte mia, mi limito a sottolineare che sono te

Castrignano e Inserra: "Reinventare la concertazione"

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I lavori per la costruzione del secondo casello autostradale nella zona industriale di Incoronata (Foggia) Salvatore Castrignano , coordinatore provinciale dell'associazione Welfare & Lavoro , nonché esperto di questioni che riguardano lo sviluppo (in passato è stato segretario provinciale della Cgil e coordinatore dell'ufficio della Provincia preposto a Capitanata 2020 ) ha scritto la stimolante riflessione che segue sull'esito del Patto per la Puglia e più in generale sul ruolo che in esso ha avuto la progettualità a suo tempo elaborata per Capitanata 2020. Concordo con Salvatore: senza quei progetti, senza quella visione del futuro, senza l'intenso e qualificato lavoro di concertazione che si portò avanti all'epoca, a Palazzo Dogana, con ogni probabilità i risultati per la Capitanata sarebbero stati ancora più grami. Ma è una stagione che appartiene ormai al passato: basti pensare alle fine miseranda che ha fatto il Pattodifoggia , costretto a chiudere i

Amodeo: "Moldaunia necessaria", De Tullio: "Ma ci vogliono, in Molise?"

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Com'era facile prevedere, l' articolo di Maurizio De Tullio sulla ipotesi della Moldaunia ha suscitato un nugolo di commenti, alcuni dei quali potete leggere appresso. Tra le diverse risposte c'è anche quella, interessante di Gennaro Amodeo , fondatore e patron del movimento che si sta battendo per ottenere il referendum popolare, che propone il passaggio della Capitanata in Molise. La maggior parte delle reazioni è improntata a risentimento, e posso capirlo, visto che De Tullio è stato assai poco tenero con quelli che ha definito gli ultras della Moldaunia . Ma conoscendo Maurizio, ed avendo ospitato altri suoi interventi sul tema, ritengo che il collega non intendesse minimamente offendere quanti fanno parte consapevolmente   e responsabilmente del movimento, e ce l'avesse piuttosto con quanti assumono atteggiamenti da stadio, anziché ragionare. Tra l'altro, lo stesso De Tullio è stato sempre convinto della opportunità del referendum, pur preannunciando che

Ciao Presidente, ci hai voluto bene, e te ne siamo grati

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Ho sempre stimato e voluto bene a Carlo Azeglio Ciampi , reputandolo uno dei più grandi presidenti che la Repubblica italiana abbia avuto, una rara sintesi tra alta visione della politica e dell’economia, profondo senso dello Stato, ma anche grandissima carica ideale e simpatia umana. Di certo, questo toscano dal carattere austero, ma sempre pronto al sorriso, è stato il presidente che ha maggiormente amato la città di Foggia, insignendola della medaglia d’oro al valore militare, per i tragici eventi della estate del 1943, che videro la città sventrata dai bombardamenti alleati. Il presidente Ciampi venne in visita ufficiale a Foggia il 31 gennaio del 2006, e fu l’ultimo dei suoi viaggi istituzionali. Si trattenne a Foggia per tutta la giornata, sottoponendosi ad un programma particolarmente intenso: dopo aver deposto una corona d'alloro sul Monumento ai Caduti in Guerra (le immagini si riferiscono a quel momento) salutato da una cittadinanza festante, si trasferì alla Fac