Amodeo: "Capitanata-Molise matrimonio che si può fare"
Fondatore e coordinatore del movimento per la Moldaunia (a proposito, ai primi del prossimo mese di ottobre dovrebbe finalmente svolgersi la seduta monotematica del Consiglio Provinciale che prenderà in esame l'eventualità del referendum), Gennaro Amodeo interviene nuovamente della discussione che da qualche settimana si è accesa su Lettere Meridiane, circa la prospettata possibilità del passaggio della Capitanata col Molise.
Amodeo risponde specificatamente a due questioni emerse durante il confronto. La prima riguarda se il Consiglio Provinciale abbia o meno competenza per deliberare sul referendum, dopo la riforma Delrio, che com'è noto ha ridisegnato le Province.
La seconda, posta da Maurizio De Tullio, si riferisce invece a cosa pensano i molisani sulla Moldaunia: sono interessati o no alla possibilità di una fusione tra la loro Regione e la Capitanata? Ecco le risposte di Amodeo.
> Caro amico Maurizio ho precisato soltanto che il tuo precedente intervento ha scosso alquanto la stima che nutrivo nei tuoi confronti, questo non vuol dire passare alla disistima nei tuoi confronti.
Quanto alla tua ultima domanda, circa l'accoglienza da parte dei molisani, comincio col precisare che lo stesso promotore del progetto MOLDAUNIA è oriundo molisano, nato a Venafro (IS), e molti altri sostenitori dauni del progetto hanno radici dirette od indirette molisane.
Aggiungo inoltre che alcuni esponenti politici molisani sono venuti a difendere le ragioni del progetto MOLDAUNIA addirittura in Capitanata: San Severo (Consiglio Comunale / anno 2011), Foggia (Consiglio Provinciale / anno 2012) ed Orta Nova (Chiusura della Settimana della Cultura anno 2014), senza contare le video interviste rilasciate da altri esponenti politici molisani, sia a livello regionale che provinciale, in occasione della delibera di adesione di Foggia (anno 2015), tutte riportate sul sito: www.moldaunia.it, per rendersi conto che anche dall’altra parte ci sono posizioni di condivisione e di consenso all’idea della fusione tra Molise e Capitanata.
Né deve meravigliare più di tanto l’atteggiamento popolare molisano improntato ad una naturale diffidenza e sana apprensione di fronte ad un previsto apparentamento con il popolo dauno motivato, più che dal rapporto demografico (2/1), marcatamente sbilanciato a favore della Daunia, principalmente dai ricorrenti episodi di delinquenza e criminalità cui è soggetto il suo territorio, da fargli guadagnare, quasi quotidianamente, gli onori della cronaca nazionale.
Spero di aver esaurientemente chiarito i dubbi e risposto alle domande poste in questa pagina di Lettere Meridiane
Amodeo risponde specificatamente a due questioni emerse durante il confronto. La prima riguarda se il Consiglio Provinciale abbia o meno competenza per deliberare sul referendum, dopo la riforma Delrio, che com'è noto ha ridisegnato le Province.
La seconda, posta da Maurizio De Tullio, si riferisce invece a cosa pensano i molisani sulla Moldaunia: sono interessati o no alla possibilità di una fusione tra la loro Regione e la Capitanata? Ecco le risposte di Amodeo.
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> Caro Gianfranco, forse ti sfugge, o ignori, che il passaggio di una provincia da una regione ad un'altra (progetto MOLDAUNIA appunto) è fattibile con legge ordinaria dello stato, previo referendum della sola popolazione interessata al passaggio, ai sensi dell'art. 132 - 2° comma della Costituzione; mentre la creazione di una nuova regione (Capitanata) in aggiunta a quelle esistenti, richiede minimo un milione di abitanti ed è fattibile solo con legge costituzionale, previo referendum di tutta la regione di provenienza (Puglia), ai sensi dell'art. 132 - 1° comma della Costituzione.> Caro amico Maurizio ho precisato soltanto che il tuo precedente intervento ha scosso alquanto la stima che nutrivo nei tuoi confronti, questo non vuol dire passare alla disistima nei tuoi confronti.
Quanto alla tua ultima domanda, circa l'accoglienza da parte dei molisani, comincio col precisare che lo stesso promotore del progetto MOLDAUNIA è oriundo molisano, nato a Venafro (IS), e molti altri sostenitori dauni del progetto hanno radici dirette od indirette molisane.
Aggiungo inoltre che alcuni esponenti politici molisani sono venuti a difendere le ragioni del progetto MOLDAUNIA addirittura in Capitanata: San Severo (Consiglio Comunale / anno 2011), Foggia (Consiglio Provinciale / anno 2012) ed Orta Nova (Chiusura della Settimana della Cultura anno 2014), senza contare le video interviste rilasciate da altri esponenti politici molisani, sia a livello regionale che provinciale, in occasione della delibera di adesione di Foggia (anno 2015), tutte riportate sul sito: www.moldaunia.it, per rendersi conto che anche dall’altra parte ci sono posizioni di condivisione e di consenso all’idea della fusione tra Molise e Capitanata.
Né deve meravigliare più di tanto l’atteggiamento popolare molisano improntato ad una naturale diffidenza e sana apprensione di fronte ad un previsto apparentamento con il popolo dauno motivato, più che dal rapporto demografico (2/1), marcatamente sbilanciato a favore della Daunia, principalmente dai ricorrenti episodi di delinquenza e criminalità cui è soggetto il suo territorio, da fargli guadagnare, quasi quotidianamente, gli onori della cronaca nazionale.
Spero di aver esaurientemente chiarito i dubbi e risposto alle domande poste in questa pagina di Lettere Meridiane
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