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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Masterplan per il Sud: per Manfredonia potrebbe essere una grande opportunità

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Nella relazione di Renzi alla direzione monotematica del Pd sul Mezzogiorno, sono numerosi i passaggi dedicati ai poli industriali del Sud, ed alle crisi più o meno grandi che questi stanno vivendo. Nel dibattito sulle misure che faranno parte di quello che il presidente del consiglio ha definito masterplan per il Mezzogiorno , il tema più gettonato è sicuramente quel del gap infrastrutturale che divide Nord e Sud. Ma, stando almeno agli interventi che vengono quotidianamente pubblicati da L’Unità , una crescente attenzione viene dedicata anche al tema delle politiche industriali. Se è vero che ormai da molti anni le politiche industriali pubbliche si sono rarefatte, è vero anche che a pagare di più per questa situazione è stato il Mezzogiorno, la cui economia industriale era e resta strutturalmente più debole rispetto al resto del Paese. Ma qualcosa potrebbe cambiare. Proprio l’Unità ha ospitato in questi giorni un intervento importante sul tema della crisi industriale del Mezzogio

Dal 20 settembre c'è il Frecciarossa. Da e per Milano.

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Sarà una giornata storica, per Foggia e per la Puglia, quella del 20 settembre prossimo. Alle 13 circa, infatti, per la prima volta una Frecciarossa entrerà in Capitanata, giungendo da Milano. Si fermerà a Foggia, per proseguire verso Bari. Grazie a questo collegamento, che utilizzerà la linea ad alta velocità nella tratta Bologna-Reggio Emilia- Milano, sarà possibile andare da Foggia e Milano in sole cinque ore e mezzo, risparmiando circa un'ora sui tempi di percorrenza (sei ore e mezza) garantiti dalle attuali Frecce Bianche. La bella notizia è stata anticipata a Pescara dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Camillo D'Alessandro: il nuovo collegamento Bari-Milano consisterà in una coppia giornaliera di treni Frecciarossa con ETR.500, che si aggiungerà all'attuale offerta Frecciabianca costituita da sei coppie di treni. In 5 ore e 30 minuti il Frecciarossa collegherà direttamente Milano con Foggia, con fermate intermedie a Reggio Emilia AV, Bologna Central

Gino Lisa declassato, ma adesso la Regione apre

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Tutto secondo copione, per quanto riguarda il Gino Lisa, e le sue speranze di rilancio. La doccia fredda è arrivata. Puntualissima.  Lo schema di decreto licenziato dal Governo esclude l'aerroporto di Foggia dagli scali d'interesse nazionale, e questo si sapeva già. Tra gli scali pugliesi, solo  il “Karol Woityla” di Bari è considerato strategico (insieme ad altri 12, mentre sono 3 gli hub intercontinentali), mentre quello del Salento a Brindisi e l’Arlotta di Taranto-Grottaglie (Ta) sono individuati tra gli scali di interesse nazionale. Nulla per il Gino Lisa di Foggia, ma sarebbe stato arduo sperare il contrario, con i voli di linea fermi ormai da anni, e i persistenti problemi di funzionalità legati alla pista. C'è però da registrare un atteggiamento nuovo da parte della Regione Puglia. Diversamente da quanto è successo in passato, l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Giovanni Giannini, non ha aspettato che sulla esclusione dell'aeroporto

Matteo Salvatore. Dimenticato in Capitanata, esaltato a Milano

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Matteo Salvatore . Dimenticato nella sua terra, ma per fortuna esaltato altrove. Sull’indifferenza che ha accompagnato il decennale della morte del grande folksinger, praticamente dimenticato, La Gazzetta del Mezzogiorno va giù pesante: “Lo hanno dimenticato. Tutti – scrive Antonio D’Amico , in un articolo intitolato Quel poeta dimenticato dalla sua gente -. Coloro che si ritenevano i suoi amici, quelli che invece utilizzando il suo lavoro continuano a riempire reertori musicali per serate effimere, contaminando (nella migliore delle ipotesi) e pasticciando (sempre più spesso) i suoi testi.” Parole durissime, che fanno il paio con quelle che avete potuto leggere nella lettera meridiana sul decennale dimenticato che ha suscitato diverse prese di posizione: alcune sono sostanzialmente d’accordo con l’amarezza per il silenzio con cui è stata accolta la ricorrenza, altre invece contestano la tesi dell’oblio, esaltando le sparute iniziative messe in campo. Due commenti mi han

L'anniversario dimenticato: dieci anni fa moriva Matteo Salvatore

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"Se l’Italia avesse un minimo di dignità e d’onore l’alta Puglia non sarebbe il luogo del culto di Padre Pio ma di Matteo Salvatore. Matteo Salvatore è stato un miracolo vivente degli ultimi cinquant’anni, un grande poeta popolare, un cantante sopraffino di ineguagliabile musicalità, un ottimo chitarrista con una tecnica autodidatta ma di audace raffinatezza."  Così scriveva, qualche anno fa, il cantautore Alessio Lega. Difficile immaginare che, dieci anni dopo la sua morte, non solo la "fortuna" del folksinger di Apricena non sarebbe stata neanche lontanamente paragonabile a quella del frate di Pietrelcina, ma che sarebbe passato del tutto sotto silenzio un anniversario così significativo come il decennale della sua morte. Va detto che le istituzioni questa volta c'entrano fino a un certo punto. I grandi assenti sono gli intellettuali, le associazioni culturali che fino a qualche anno fa si litigavano l'eredità di Matteo, ma che non sono alla fine riusc

Nuova stazione a Foggia, superstrada del Gargano, aeroporto: col Masterplan si può

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Si stringono i tempi per il piano di rinascita del Sud annunciato dal presidente del consiglio, Matteo Renzi. Da quel che pare di capire, il Masterplan conterrà diverse misure, ed agirà su diversi livelli: da un lato, cercando di attenuare il gap infrastrutturale che penalizza il Mezzogiorno rispetto al Nord, dall’altro migliorando l’occupazione, attirando nelle regioni meridionali più investimenti produttivi da parte dei grandi gruppi industriali, attraverso la leva della defiscalizzazione o attraverso incentivi ad hoc. Per quanto riguarda le grandi opere, si parla di ferrovie, di aeroporti e di grande viabilità. Per quanto riguarda l’alta velocità verrà dato nuovo impulso alla Napoli-Bari, e Foggia dovrà stare molto attenta ad attrarre una quota significativa dei flussi di spesa che interesseranno questa grande opera: i tempi sono maturi per chiedere la costruzione di quella nuova stazione che eviterebbe che il capoluogo dauno venga bypassato dal “baffo” andato in esercizio

Masterplan per il Mezzogiorno: le tesi di Elena Gentile e Giampiero Protano

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Nel Pd di Capitanata comincia la riflessione sulla nuova prospettiva che potrebbe aprirsi per il Mezzogiorno con il Masterplan annunciato dal premier Matteo Renzi . Nel dimenticatoio da molti anni, la questione meridionale sembra destinata a riprendere vigore e consistenza. C’è ancora un certo scetticismo, in giro, ma la classe politica e dirigente meridionale ha il dovere di provarci. Il confronto in seno al Pd di Capitanata si sta sviluppando in un’ agorà d’eccezione: Il Corriere del Mezzogiorno, e questa mi sembra in se stessa una buona notizia. Per approdare   sulle pagine del “dorso” pugliese del Corriere della Sera, un certo spessore culturale bisogna avercelo. A duettare, più che duellare, sono l’eurodeputata, Elena Gentile , e Giampiero Protano , renziano della prima ora, già componente della segreteria provinciale. Non nasconde un certo scetticismo la Gentile (che alle ultime primarie ha sostenuto Civati…). Componente della direzione nazionale, ha disertato la sedut

Domani Argos Hippium: il premio che racconta la Capitanata migliore

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Ventidue anni, in un panorama culturale votato all’effimero qual è quello di Capitanata, sono un autentico record. Di durata, ma anche di radicamento. Tanto di cappello ad Argos Hippium , il premio che viene annualmente attribuito “a chi, nato o originario della Capitanata, si è affermato nel proprio ambito professionale, portando in Italia e nel mondo la testimonianza dell’appartenenza alla propria terra di origine senza clamori, ma con la tenacia, il lavoro, l’intelligenza ed il sacrificio".  Tanto di cappello al coraggio e alla tenacia del fondatore e patron, Lino Campagna , che è riuscito a fare di Argos Hippium un punto di riferimento nell’offerta culturale della Capitanata, nonostante lo scarso interesse delle istituzioni locali. A decretare il successo della iniziativa nel corso degli anni sono stati però il pubblico e uno sparuto ma convinto gruppo di sposor privati che hanno permesso ad Argos Hippium di diventare la narrazione della Capitanata migliore, un r

L'Europa ha sempre ragione? Macché

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Mi ha sempre irritato la sicumera degli europeisti a tutti i costi, quelli che l'Europa ha sempre ragione, e che si stracciano capelli e vesti se qualcuno osa esprimere qualche dubbio sulle politiche europee. L'unità e l'unione europee non sono dogmi e neppure verità rivelate, ma processi difficili che vanno costruiti giorno per giorno. In questi giorni, lorsignori tacciono. L'Europa delle norme e dei regolamenti, l'Europa così brava a stabilire quanto dev'essere spesso il vetro delle nostre finestre o quante volte possiamo usare in un giorno lo sciacquone del bagno, resta incapace di qualsivoglia reazione davanti all'emergenza dei migranti, paralizzata dai propri egoismi nazionali, intimorita dai nuovi muri che vanno sorgendo, e che evocano tristissimi fantasmi del passato. L'Europa dei patti di stabilità e della spending review, l'Europa dei contabili e dei ragionieri finisce in crisi ogni volta che si tratta di affrontare un problema vero, di

Caporalato, il Tavoliere sotto i riflettori de L'Unità

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La Capitanata torna sotto i riflettori della stampa nazionale per l'emergenza caporalato. Pur non essendo stato interressato dai gravi episodi di cronaca delle ultime settimane, infatti, il Tavoliere resta una delle aree meridionali maggiormente esposte al fenomeno, che si concentra soprattutto nelle zone di raccolta del pomodoro. "Trent'anni dopo - scrive la giornalista e deputata Rosaria Capacchione su L'Unità - il valore nominale del salario è invariato a quei tempi, in Capitanata come nell'agro aversano o nel nocerino-sarnese, mille lire per ogni cassetta da pomodori, e fino a cinquanta al termine di una giornata di lavoro che iniziava quando ancora non era l'alba e finiva che era già il tramonto; oggi, due euro all'ora, che alla fine della giornata diventano venticinque." Su questo misero salario va calcolata la "provvigione supplementare" pagata dai braccianti al caporale, il venti per cento della giornata. Per l'autrice dell&#

Attrattività e competitività: Foggia batte Bari

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La Foggia bella e competitiva di Michele Sepalone Altro che Fuggi da Foggia. Ecco una notizia destinata ad accrescere l'amor proprio e l'autostima dei foggiani. Ed ecco anche, dopo tante brutte notizie che giungono dal fronte degli studi che riguardano la qualità della vita, una classifica che non t'aspetti: Foggia batte Bari per attrattività. Lo afferma uno studio dell'Assirm, associazione che raggruppa i maggiori Istituti di ricerche italiani. La graduatoria viene compilata utilizzando una serie di indicatori che descrivono il livello di benessere e il potenziale di sviluppo di una città. L'indice IAL viene ottenuto utilizzando una sorta di cruscotto socio-economico che misura una decina di parametri: il reddito mediano, il differenziale tra ricchi e poveri, l'evasione scolastica, la percentuale della popolazione in possesso del diploma, il tasso di emigrazione e di eterogeneità, l'età media della popolazione, l'indice di variazione della popolaz

Potenza (Adicomsum): "Perché la Capitanata perderà anche il tram del Masterplan"

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Raramente, anzi forse mai, mi è successo di leggere un commento ad un post di Lettere Meridiane coì appassionato, ricco di tensione ideale e morale, come quello che pubblico di seguito, di Giuseppe Potenza , presidente provinciale della combattiva associazione di consumatori Adiconsum . Parlare del mancato decollo dell’Autority per la sicurezza alimentare prevista a Foggia, così come ha fatto su Lettere Meridiane Alfre De Martino , è come toccare un nervo scoperto, per Potenza e la sua associazione, che a quest’obiettivo hanno dedicato tantissime energie. Concordo con quasi tutto ciò che scrive Potenza. Il fallimento del sogno dell’Agenzia per la sicurezza alimentare denota la leggerezza di una classe politica   dirigente molto brava nell’inondare di comunicati stampa le redazioni dei giornali e delle televisioni locali, ma assai meno diligente quando si tratta di contare e di farsi sentire nelle stanze dei bottoni. La sconfitta nella partita dell’agenzia fa il paio con quell

Sciatteria e vandalismo avvelenano il futuro

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Tra i molti commenti ricevuti dal post sul ripristino del Giardino della Memoria , che celebra il ricordo delle vittime del crollo di viale Giotto, mi ha colpito in modo particolare quello di Agostino Circella che scrive:" ...fa piacere. Il problema nostro del sud si chiama "manutenzione". Gli interventi si fanno per poi lasciarli morire nell'incuria e, nei casi peggiori, nel vandalismo. La sciatteria la fa da padrone." Impossibile dissentire dalla tesi di Circella. La sensazione di incuria e di abbandono che colpisce girando per le piazze, le strade e i giardini di Foggia deriva proprio dalla mancanza di una manutenzione programmata. Tutto è lasciato a se stesso, e in fondo non potrebbe essere diversamente, visto che le voci di bilancio del Comune destinate alla manutenzione degli immobili, degli impianti, del verde, delle strade sono costantemente calate nel corso degli anni, e sono assolutamente inferiori rispetto al fabbisogno. Ma proprio per questo

Mons. Pelvi: "Inauguriamo per Foggia la stagione dei doveri"

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Nel suo primo messaggio rivolto alla comunità cittadina, l'arcivescovo di Foggia, mons. Vincenzo Pelvi, avva individuato nell'accidia il male più profondo della città. Nel messaggio ai fedeli in occasione della festività patronale, l'invito si fa pressante: bisogna superare un approccio puramente emotivo all'esistenza, bisogna tornare alla pratica del pensare, del confronto, del dialogo, della pazienza, del sacrificio. Un appello generale alla responsabilità. Un messaggio assai ricco di umanità, m anche di speranza e di fede. Eccone il testo integrale. * * * Carissimi, come dinanzi ad un album di famiglia, sfoglio nella mente e vedo scorrere le nostre giornate. Siamo un poco tutti alla finestra a guardare, aspettando che passi questo tempo di confusione, interessi soggettivi e formalismi ipocriti. Nulla è impossibile a Dio. Con la grazia del Signore desidero con voi che rifiorisca l’ospitalità, l’accoglienza, l’amicizia ma soprattutto l’amore coniugale. A

Foggia? Museo aperto, grazie a Giuliano Volpe

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Ci sono gesti e immagini più eloquenti di mille parole. Nella scelta di farsi riprendere  dalle telecamere di Unomattina sul terrazzo della propria abitazione, nel cuore di Foggia, Giuliano Volpe sintetizza con rara efficacia la sua idea di bellezza, ma anche il  rapporto profondo che lo lega al capoluogo dauno, città in cui - lui barese di Terlizzi - ha scelto di  vivere. "Terrazza di casa trasformata in studio per il collegamento con Unomattina - racconta sul suo profilo facebook- . Qualche problema per la luce del sole nascente e per le campane, ma ho preferito, parlando di "musei aperti" non farlo nel solito studio con libreria da professore, ma all'aperto, con uno sguardo al centro storico e alla Cattedrale. Spero che anche questa scelta sia condivisa." Certo che è condivisa. Anzi, tanto di cappello a Giuliano Volpe, per come riesce a coniugare l'amore per la bellezza connaturato alla sua professione di archeologo, con l'amore per la bellezza

Masterplan per il Mezzogiorno: ripartire dall'authority a Foggia

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Una sede purtroppo mai divenuta operativa Alfre De Martino è uno di quei foggiani che non si arrendono, e che sul social network ha trovato uno spazio concreto ed operativo di partecipazione. Dopo aver spesso ospitato i suoi commenti e le sue lucide riflessioni su Lettere Meridiane , l'ho conosciuto personalmente in occasione di quell'importante evento di democrazia civile  che è stata l'assemblea sulla nuova stazione per Foggia, e mi ha colpito  suo desiderio di esserci, di partecipare "per fare qualcosa pert il futuro di questa nostra terra." Data questa premessa, ero quasi certo che De Martino sarebbe stato tra i primi ad accogliere il mio invito a riprendere e rilanciare la riflessione e la partecipazione sullo sviluppo del territorio provinciale, in vista del Masterplan per il Mezzogiorno , annunciato dal presidente del consiglio Renzi. E così è stato. Ecco il suo interessante commento. Ripartirei subito dal successo di un raro coinvolgimento corale d

Ripulito il Giardino della Memoria: quando l'informazione serve

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Il Giardino della Memoria dopo l'intervento di pulizia e ripristino La comunicazione e l’informazione dovrebbero essere uno strumento di cambiamento. Nel senso che, segnalando e denunciando le cose che non vanno, dovrebbero favorire le iniziative e gli interventi necessari a risolverli. Più spesso, l’informazione viene utilizzata come strumento per accrescere i consensi (verso chi quella informazione fornisce, o verso gli interessi di cui è portatore), ed in questo caso, è funzionale piuttosto alla conservazione. Un efficace esempio di come una buona informazione e una buona comunicazione possano essere un enzima di cambiamento (positivo) giunge in questi giorni da una vicenda che ha visto protagonista il giornalista free lance Nico Baratta, che in un servizio supportato da una ricca documentazione fotografica, ha denunciato la situazione di dissesto in cui versava Piazza Vittime di Viale Giotto “un luogo sacro, di raccoglimento, a prescindere dalla fede o dal culto”,

Il ritorno di Arbore all'insegna della foggianità

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Il commento e il racconto di Maurizio De Tullio dello splendido ferragosto foggiano di Renzo Arbore, e di alune note stonate. La foto che illustra il post è tratta da FoggiaToday . * * * Renzo Arbore è tornato nella sua Foggia. L’aveva lasciata, in un analogo concerto gratuito di piazza, esattamente vent’anni fa. Nel 2010 aveva invece ricevuto dall’allora sindaco Mongelli il “Premio Giordano”, per aver trasmesso nel mondo l’immagine di Foggia dal punto di vista dello spettacolo, della cultura e dell’arte e in occasione del restauro del celebre pianoforte del grande Umberto Giordano. Il concerto di Ferragosto si è svolto in una piazza Cavour strapiena, comprese le strade di accesso. Tutto si è svolto secondo programma ed Arbore ha ringraziato i foggiani omaggiandoli con una sintesi ampia del suo vasto repertorio. Ha parlato più volte in foggiano, ha tirato fuori dalla valigia dei ricordi vari episodi della gioventù foggiana e dei primi passi nella musica, ricordando i nomi

Capitanata a bassa tensione

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Il confronto e la riflessione sul futuro della Puglia stanno raggiungendo un livello di profondità e di consapevolezza, che da tempo non si registrava. Il recente insediamento del nuovo governo regionale, la netta presa di distanza di questo dal governo nazionale, su temi di importanza nevralgica per il futuro, come le trivellazioni in Adriatico, l'annuncio del premier Renzi sull'imminente Masterplan per il Mezzogiorno (che, come ho già scritto, rappresenta un indubbio e nuovo segnale di attenzione verso il Sud) hanno reso l'estate che ormai volge al termine assai più calda del previsto. Sta tornando la politica, intesa nel suo significato migliore di strumento di costruzione della polis , della città possibile. Ma non dappertutto, purtroppo. In una recente lettera meridiana ho lanciato l'allarme sul risch i o che la Capitanata rimanga tagliata fuori da una prospettiva e da una congiuntura che si preaannunciano particolarmente ricche di fermenti e di potenzialità.

Scoperto un secondo foggiano tra i Mille di Garibaldi, dopo Moisè Maldacea

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Luigi Bramante La vicenda di Luigi Bramante è la riprova di come la storia sia una disciplina in continuo divenire, nella quale anche quelli che sembrano dati di fatto, certezze acquisite possono cambiare, con la scoperta di nuovi documenti o nuove testimonianze. Si era sempre ritenuto che a far parte dei Mille di Giuseppe Garibaldi vi fosse soltanto un solo foggiano:   Moisè Maldacea , il più noto tra i Garibaldini pugliesi, che tra le Camicie Rosse militò quale ufficiale, e che fu il primo presidente della Croce Rossa in Puglia. Ma grazie al certosino impegno di Maurizio De Tullio , si è accertato che così non fu. Ma procediamo per ordine. Maldacea   nacque nel capoluogo dauno   il 16 aprile 1822, da Vincenzo e Maria Previtera.   Fervente patriota, andò via molto giovane dalla sua città natale, distinguendosi per le sue imprese al Nord e quindi nell’esercito garibaldino. Si trasferì successivamente a Bari, dove morì. Come già detto, si era sempre pensato che questo sin

Capitanata, urgente rilanciare il confronto sullo sviluppo

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Come ha lasciato chiaramente intendere il Ministro alle Infrastrutture, Del Rio, magna pars del Masterplan per il Mezzogiorno annunciato dal premier Renzi sarà rappresentata dalle opere pubbliche, e in fondo non potrebbe essere diversamente. La chiave di volta del divario che contrappone Nord e Sud è proprio il gap infrastrutturale, determinato non solo dall'assenza di autentiche politiche per il Mezzogiorno che ha contraddistinto i governi degli ultimi vent'anni (soprattutto quelli di centrodestra, ma anche quelli tecnici e quelli di centrosinistra hanno avuto le loro responsabilità), ma anche dalla incapacità del Mezzogiorno di spendere presto e bene i finanziamenti che pure gli sono stati assegnati. Pur con tutte le cautele e con tutta la prudenza che il caso richiede, il varo del Masterplan potrebbe coincidere con una nuova stagione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno, ed è perciò necessario lavorare fin da subito nei territori subregionali per individua

Renzo Arbore: "Foggia è una città musicale"

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Renzo Arbore e Maurizio De Tullio Ecco uno splendido regalo di Maurizio De Tullio per gli amici e i lettori di Lettere Meridiane . L'intervista che realizzò a Renzo Arbore quando il popolare showman venne a Foggia per ritirare un premio di cui l'aveva insignito l'amministrazione comunale capeggiata da Gianni Mongelli. L'intervista venne pubblicata sul periodico Diomede , diretto da De Tullio, che costituì un importante e qualificata presenza nel panorama editoriale cittadino e provinciale, abbinando alla ricchezza e alla qualità del temi trattati una veste grafica e tipografica di notevole valore estetico. De Tullio ha accompagnato il suo bell'omaggio (di cui lo ringrazio affettuosamente) con una mail in cui ricostruisce il particolare contesto in cui l'intervista venne realizzata. Di seguito la mail inviatami da Maurizio, quindi le immagini delle quattro pagine di Diomede che ospitarono la bella intervista. * * * Caro Geppe, se può servire, mi piace r

Il cucciolo di lana, un racconto di Cristanziano Serricchio

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Cristanziano Serricchio è stato un poeta, uno scrittore, un drammaturgo, un intellettuale di un calibro e d'uno spessore così notevoli che per comprenderne fino in fondo la grandezza ci vorrà del tempo. Ci vorrà, soprattutto, qualcuno che ne raccolga la straordinaria eredità culturale, e la tramandi. Le parole di Serricchio, siano esse versi, o prosa, o teatro hanno quella capacità di durare nel tempo che s'addice ai classici. E lo prova questo splendido racconto che ho trovato sfogliando le annate de Il Gargano , periodico che si definiva Organo di rinascita garganica , particolarmente attivo negli anni Cinquanta. Intitolato Il cucciolo di lana , il racconto offre un bell'esempio della scrittura di Serricchio. Ancorché avente come tema gli affetti familiari, e dal sapore quasi intimista, l'autore prorompe in alcuni passaggi che rendono il messaggio del tutto universale: in quell'alternanza tra il microcoscmo della quotidianeità e la vertigine della poesia, che

Arbore, il concerto del nostos: "Un omaggio alla città che mi ha formato"

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Successe già con Umberto Giordano. La cosa si è ripetuta con Renzo Arbore . Sembra destino che il rapporto di Foggia con i suoi figli più illustri e famosi debba essere turbato da incomprensioni e  difficoltà. Ma alla fine prevale l'amor loci , l'amore per la terra che ti ha dato i natali. Il ritorno di Arbore a Foggia, vent'anni dopo l'ultimo concerto, è un autentico nostos di omerica memoria. E' il ritorno di Ulisse ad Itaca dopo la sua infinita odissea: un ritorno nel segno della pace, della bellezza, dell'armonia. E soprattutto della nostalgia. Abbastanza da far giustizia della ruggine provocata da una uscita non del tutto felice del popolare showman, che ospite del Festival di Sanremo, un paio di anni fa, aveva dimenticato le sue origini foggiane, sottolineando piuttosto il suo rapporto con Napoli. La domenica dopo i tifosi della curva dello Zaccheria avevano esposto uno striscione molto polemico nei confronti di Arbore (qui potete leggere la lettera

La bellezza dell'amanuense

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Ricopiare testi di grandi autori per proporli e donarli ad amici e lettori di Lettere Meridiane mi procura un piacere profondo. Credo di provare le stesse emozioni degli amanuensi medievali: copiare un testo consente di accostarsi alla scrittura del suo autore assai più di quanto non renda possibile la semplice lettura. Copiare permette in qualche modo di sentire il gesto creativo che sprigionò quelle parole, e dunque avvicinarsi alle stesse emozioni, ai ritmi dell'anima che esse suscitarono nell'autore che le partorì. Ho provato quasi un brivido copiando Gargano terra dimenticata  di Anna  Maria Ortese (se volete leggere il reportage , trovate qui la prima parte , e qui la seconda parte ). La scrittura della grandissima autrice napoletana è così densa, piena che per comprenderla (nel senso etimologico del termine che è prendere dentro di sé, intertiorizzare) la pura lettura non basta. Copiare si è rivelato uno strumento utilissimo alla comprensione più profonda. Un altro au

Quella pseudo sinistra che insulta i meridionali

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Le critiche e in qualche caso perfino gli insulti raccolti da Matteo Renzi dopo la direzione nazionale monotematica dedicata dal Pd alla questione meridionale dicono che forse il premier ha colto nel segno, facendo risvegliare tutto intero quel partito del nord che non perde occasioni di stracciarsi le vestiti e di gridare allo scandalo, quando da parte del governo si tenta di far qualcosa di buono per il Sud. Il partito del nord si distingue per essere decisamente trasversale, e lo dimostra anche in questa occasione, mettendo assieme i leghisti di Salvini e quella certa sinistra radical chic con la puzzetta sotto il naso (che di sinistra ha ben poco) interpretata da Eugenio Scalfari, che commentando come ogni domenica l’attualità politica sulle colonne di Repubblica offende i meridionali gratuitamente e per giunta senza motivare - come ogni giornalista dovrebbe fare - le sue pesantissime considerazioni. “Tre ferite aperte e purulente che concorrono alla mancata crescita d