Potenza (Adicomsum): "Perché la Capitanata perderà anche il tram del Masterplan"
Raramente, anzi forse mai, mi è successo di leggere un
commento ad un post di Lettere Meridiane coì appassionato, ricco di tensione
ideale e morale, come quello che pubblico di seguito, di Giuseppe Potenza, presidente provinciale della combattiva
associazione di consumatori Adiconsum.
Parlare del mancato decollo dell’Autority per la sicurezza alimentare prevista
a Foggia, così come ha fatto su Lettere Meridiane
Alfre De Martino, è come toccare un
nervo scoperto, per Potenza e la sua associazione, che a quest’obiettivo hanno
dedicato tantissime energie.
Concordo con quasi tutto ciò che scrive Potenza. Il
fallimento del sogno dell’Agenzia per la sicurezza alimentare denota la
leggerezza di una classe politica
dirigente molto brava nell’inondare di comunicati stampa le redazioni
dei giornali e delle televisioni locali, ma assai meno diligente quando si
tratta di contare e di farsi sentire nelle stanze dei bottoni. La sconfitta
nella partita dell’agenzia fa il paio con quella dell’aeroporto (giustamente,
rileva Potenza, che fine ha fatto l’idea di utilizzare lo scalo militare di
Amendola?). Ma non è debole soltanto la classe dirigente, è tutta l’opinione
pubblica che non fa farsi valere. Potenzia cita ad esempio la puzza che
rende irrespirabili da almeno tre anni
le notte a foggiani e lucerini, senza che si sia riusciti a trovare una
soluzione.
Di questo passo, sarà molto difficile riuscire a farsi
valere all’interno di quel Masterplan per il Mezzogiorno promesso da Renzi, che
per la Capitanata potrebbe essere davvero l’ultima spiaggia. Potenza è
scoraggiato. Io sono pessimista. Ma non possiamo arrenderci (g.i.)
[Di seguito l'intervento di Giuseppe Potenza. Qui sotto i collegamenti ai precedenti post sul Masterplan per il Mezzogiorno:
* * *
Per i consumatori italiani e per quelli europei la falla che
si è venuta a creare in Italia con il mancato avvio dell’Agenzia nella rete di alert europea per la sicurezza alimentare
è gravissima. Per colpa di pochi politici della Lega Nord e per la bramosia di
onnipotenza di un alto funzionario del Ministero della salute, noi siamo
l'unico Paese in Europa che ha delegato al controllato le funzioni di
controllore.
La sicurezza alimentare in Italia non è affidata ad un
organismo indipendente, bensì ad un organismo governativo. Tutto questo oltre
che gravissimo è assurdo per chi tutela i consumatori, perché non si riesce a
comprendere come in questo settore così delicato come la sicurezza alimentare
si preferisca un taglio di spesa alla salvaguardia dei cittadini.
E guardi, caro Direttore, che non mi riferisco soltanto al
controllo della salubrità dei cibi e l'interazione con il nucleo specializzato
(Nas dei Carabinieri ), ma anche al proliferare dei cosiddetti claims, alle adulterazioni degli
alimenti e bevande, alla pubblicità ingannevole, alla etichettatura, al marchio
Dop – Doc, alla provenienza dell' alimento.
Ma Lei caro Direttore se lo è mai chiesto perché solo in
Italia vengono magnificate le proprietà di quel tale alimento che ridurrebbe il
colesterolo? Perché manca un organo di controllo terzo che intervenga ad
inibire una simile pubblicità, laddove quell' alimento tutt'al più non fa
innalzare il livello di colesterolo, ma certamente non lo riduce a mo' di farmaco, con grave inganno
del consumatore che acquista pensando ad inesistenti virtù terapeutiche.
Proprio per questo, come Lei ricorderà, grazie alla mia
personale amicizia con il nostro massimo esperto nazionale in materia di
sicurezza alimentare, Claudio Lucchetta, organizzammo a Foggia, presso la sala
Mazzi della Cisl, un interessante convegno sulla problematica dell'Agenzia a
Foggia, per evidenziare l'importanza scientifica e di tutela sociale che
riveste l'Agenzia.
In quei giorni come pure ricorderà il nostro Presidente
Nazionale scrisse una lettera aperta al Presidente della Repubblica sulla
questione di Foggia e penso che Lei ne conservi copia.
Promuovemmo addirittura un referendum nazionale on line
(snobbato dai media locali) ricevendo un grande consenso proprio dai cittadini
del Nord Italia (oltre che del Centro e del Sud, isole comprese). Consenso
grande tanto quanto le preoccupazioni dei cittadini del nord, in barba ai
diktat della Lega, per i danni che avrebbe procurato la mancata apertura dell’Agenzia .
Ma noi come Associazione abbiamo fatto anche di più.
Pochi sanno che è pendente innanzi al Tar Lazio un
procedimento contro il Ministero della Salute promosso dal Comune di Foggia e
sostenuto dalla Provincia di Foggia, dalla Regione Puglia e da noi di Adiconsum
Foggia.
Ricordo ancora quei giorni quando con i Colleghi Dragonetti
ed Dalvino dell'Avvocatura Comunale e Provinciale abbiamo predisposto gli atti.
Non solo un'assistenza legale tecnica, ma anche tanta passione civica, per
affermare che una legge dello stato istitutiva dell'Agenzia non poteva essere
posta nel nulla da atti ministeriali di fonte subordinata come lo sono i
Decreti ministeriali.
Stante la lentezza della Giustizia Italiana la causa è
ancora in piedi , ma è l'unica cosa di concreto per difendere la possibilità
dell'Agenzia a Foggia.
Ed arriviamo adesso al Master planning per il Sud ed alla
politica.
Lei lo sa come la
penso.
Ci sono state
epoche storiche in cui la classe politica era autorevole - De Gasperi, La Pira,
eccetera - ed epoche in cui la classe politica non è né autorevole e né
credibile.
Chi conosce Adiconsum
Foggi sa che non siamo affatto schierati politicamente come Associazione.
Ognuno dei nostri iscritti manifesta liberamente le proprie idee ed opinioni
politiche. Io personalmente poi, non appartengo nemmeno ad alcun partito. Avrei
voluto essere monarchico , per appartenere ad un' epoca in cui gli italiani
davano la loro vita per difendere la loro terra.
Un epoca in cui, caro Direttore, e Lei sa della mia passione
per Foggia antica e per Foggia "Sparita" il fratello di mio nonno,
Antonio Mendolicchio, Medaglia d'oro al valor militare e busto nella Villa
comunale, sacrificava la vita per garantire ai vari Renzi, Alfano, la velina
Boschi, all'illustre Bordo, a Berlusconi, a Barbara Matera, a Rosa Barone, allo
stesso Salvini, una Terra ed una Patria libere dove esprimere le proprie idee.
Già, il fratello di mio nonno. Oggi se fosse qui in questo blog scriverebbe: ma chi me l'ha fatta fare a sacrificare la
vita per gente che non riesce a dimostrare ad un alto funzionario del Ministero
della Salute o ad un Salvini che l'Agenzia nazionale a Foggia per la sicurezza
alimentare, è necessaria?
La politica locale sta dando in questo periodo una
dimostrazione di debolezza assoluta. In tutti i settori. Se lo ricorda il
nostro cavallo di battaglia? Il Gino Lisa? Oggi che l'abbiamo perso leggo che
un certo Napoleone Cera, mi dicono figlio di un parlamentare illustre, scrive
sui giornali a proposito della strategicità del Gino Lisa e parla di turismo. Come
pure avrà letto, sulla stampa di questi giorni, che anche De Leonardis sbraita circa
la necessità dell'aeroporto.
E la polemica tra me e Tatarella se la ricorda? Ebbene,
costui, potente uomo politico locale che cosa ha ottenuto per l'Amendola dal
Governo?
Un bell' autovelox all' ingresso dello scalo militare, ecco
cosa ha ottenuto.
Mi creda Direttore, il senso civico di De Martino e delle
associazioni può molto poco se la classe politica locale è debole.
Non si può parlare di un programma Renzi per il Sud e non
tenere conto di tale debolezza.
Se la ricorda l'altra battaglia epocale per Foggia,
relativamente alla istituzione dell'Università? Non scherziamo. Tutta un'altra
forza, tutta un'altra sinergia, tutt' un altro spessore.
Il Dr. Pellegrino su tutti. Senza scomodare la classe
politica locale ai tempi di Russo, che ha dato tanto alla nostra provincia. A
Russo per ringraziamento i politici locali di oggi gli hanno intitolato un garage
sotterraneo che è più piccolo e meno visibile di quello del mio condominio.
Tornando al tema, si ricorda caro Direttore, quando partimmo
col torpedone innanzi alla Provincia, in pompa magna, con auto della Digos di
scorta per andare a protestare a Roma in Piazza Montecitorio per l'istituzione
della Agenzia per la sicurezza alimentare? Io e moltissimi miei iscritti
c'eravamo. Con le nostre bandiere, con i nostri striscioni e cartelli di
protesta, con la nostra passione ed entusiasmo, vecchi e giovani.
Grande sfavillio di fasce tricolori, grandi personaggi
dell'attuale politica locale, presenti i nostri parlamentari. Ebbene arrivati a
Roma in via Nomentana la polizia ha bloccato (digos compresa) tutti i pullman
per due ore perché non sapevano nemmeno che arrivavamo.
Letta (Gianni) in un primo tempo non voleva ricevere
nessuno. Poi, per mera cortesia, incontrò la Mongelli Colomba, Stefano della
Regione Puglia e qualche altro, facendo restare fuori i sindaci , i consiglieri
regionali, i parlamentari (europei e non) , il Magnifico Rettore, il Presidente
della Camera di Commercio. Quest'ultimo indignato lasciò subito Roma e tornò a
Foggia in treno. Giusta indignazione perché, nella sua qualità, molto avrebbe
avuto da dire sulla importanza e necessità dell’Agenzia. In seno alla Camera di
Commercio infatti vi è un organo tecnico, di cui io stesso mi onoro di far
parte, quale rappresentante dei consumatori , che verifica etichettatura e
provenienza dei prodotti alimentari, marchi dop, doc ecc. della provincia di
Foggia
Ma se la classe politica locale è debole lo è anche la
popolazione di Capitanata nonostante gli sforzi di attente sentinelle e
vedette. Ma Lei se l'immagina una mobilitazione di massa per l'Autorità per la
sicurezza alimentare se i cittadini non protestano in massa nemmeno per la puzza
che ammorba l'aria a Lucera, a Foggia, a Troia ed adesso arriva pure ad Orta
Nova? La nostra è una strana terra in cui le ragioni di una impresa privata
prevalgono sulla qualità dell'aria che respiriamo e noi pensiamo all'Agenzia...
Dia retta a me Direttore, il programma di
Renzi per il Mezzogiorno per Foggia e provincia rimarrà un libro dei sogni.
Giuseppe Potenza
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