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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Cinemadessai | Settant'anni dopo la strage di Portella della Ginestra, ecco Salvatore Giuliano

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OGGI Settant’anni fa, il 1° maggio del 1947, 8 lavoratori e 3 bambini rimasero uccisi a Portella della Ginestra, mentre celebravano la Festa del Lavoro, nel più efferato eccidio della storia dell’Italia Repubblicana. A sparare sulla folla inerme furono i banditi dell’organizzazione mafiosa che faceva capo a Salvatore Giuliano. La strage viene raccontata nella parte conclusiva (con riprese che sono passate alla storia del cinema e che sono state esaltate da registi del calibro di  Francis Ford Coppola  e  Martin Scorsese)  del film  Salvatore Giuliano  di  Francesco Rosi , che  Rai Storia  manda in onda stasera, alle 21.10. La pellicola è tra i migliori film politici del cinema italiano e racconta il clima particolare, gli intrecci e i complessi equilibri di potere tra mafia e Stato di quegli anni. Salvatore Giuliano capeggiava un piccolo esercito separatista che voleva staccare la Sicilia dal resto del paese. Era un bandito imprendibile: riuscì a tenere per anni in scacco i Carabi

La foggianità conquista l'Italia: domani in prima serata Pio e Amedeo in Amici come noi

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A me Pio e Amedeo piacciono assai. Anzi un fottio, come direbbero i diretti interessati, ai quali tutto gli puoi dire, salvo che siano espressione di una sobria comicità, come ha fatto in un eccesso di buonismo il sindaco Franco Landella. Il segreto del loro successo sta nel loro essere fedeli alla linea. Rivedendoli l’altra sera nel loro esordio in prima serata su Italia 1 , li ho ritrovati tal quali erano agli inizi della loro carriera su Telefoggia . Forse perfino un pelo più sguaiati. Pio D’Antini e Amedeo Greco mi piacciono perché sono sinceri, schietti, e perché non sono furbi come qualche altro pugliese (il riferimento a Checco Zalone non è casuale). Sta di fatto che la loro foggianità non è un pretesto: è lucida, consapevole, orgogliosa, autentica. Conquista e trascina, adesso anche fuori Foggia. Emigratis 2 ha totalizzato ascolti mostruosi. Debutto boom il 12 marzo, con il 19.34% di share commerciale e 1.038.000 spettatori. Tanto per dare un’idea, la sera stessa, Le Iene

La Madonna dell'Incoronata: storia che attraversa i secoli (di Francesco Gentile)

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Abbiamo visto ieri il racconto dell'apparizione della Madonna dell'Incoronata , secondo le diverse versioni tramandate e raccolte ed efficacemente sintetizzate dalla penna di Francesco Gentile. Lo scrittore foggiano originario di Ascoli Satriano si sofferma oggi, nella seconda puntata, sull'analisi della Statua della Vergine che si venera nel Santuario e sulle vicende storiche che hanno caratterizzato il luogo di culto, fino ai primi decenni del secolo scorso. Va precisato che Gentile scriveva nel 1930, quando non era ancora Stato realizzato il moderno Santuario che si erge oggi ai margini del Bosco. Chi volesse saperne di più sul Santuario di quegli anni trova una puntuale e suggestiva descrizione in questo articolo:  Caggese racconta le masserie e l'Incoronata . Alla fine dell'articolo il link per poter scaricare l'immagine della Madonna dell'Incoronata che illustra il post, ad alta risoluzione. * * * Per ricostruire storicamente l’evento, dobbiamo ri

Mongelli, Landella, gli indiani e le frecce...

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La sfida lanciata al sindaco di Foggia, Franco Landella, dal suo predecessore, Gianni Mongelli, in materia di bilancio e di conti comunali non poteva passare inosservata allo sguardo che graffia e che sorride del nostro disegnatore satirico Madetu , che al confronto tra i due dedica una simpatica vignetta. A volte il sorriso contribuisce decisamente a svelenire le situazioni, e sarebbe bello se il confronto tra i due potesse avvenire in un clima di distensione (e di chiarezza e trasparenza per i cittadini, chiamati a giudicare). Le altre vignette riguardano le (immancabili) frecciate che Maurizio si concede all'indirizzo dei grillini e le disavventure fiscali che angustiano Gigi D'Alessio. Buona visione.

Il rione più rossonero? Vince Borgo Croci...

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Foggia pavesata di rossonero com'è successo in questi giorni, non s'era vista mai, o quasi. La tanta desiderata promozione in B è arrivata in anticipo. Serenamente e tranquillamente. Non c'è stato bisogno di aspettare l'ultimo momento, evitando di mettere fuori la bandiera o lo striscione, per scaramanzia, perché... non si sa mai. Si è potuto organizzare la festa con tutto l'ingegno del caso. Il rosso e il nero hanno così accompagnato e scandito una festa collettiva  che ha contagiato un po' tutti: i tifosi che in questi anni hanno seguito con immutata passione la squadra, anche quando questa precipitò in serie D, gli altri tifosi un po' meno abituali allo stadio, i cosiddetti "occasionali", ma anche quelli che del pallone s'interessano poco o nulla. La festa ha veramente colorato la città, lasciando ai club e a tutti i supporter dei satanelli la possibilità di sbizzarrirsi. E dato a Foggia una cosa che non manca di sicuro è la creatività,

Cinemadessai | Al "Soul Kitchen" si mangia, si ama, si ride...

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OGGI Se qualcuno avesse pronosticato a  Fatih Akin , regista impeccabile e stilisticamente virtuoso, che un giorno avrebbe vinto il Premio Speciale della Giuria a Venezia), il talentuoso regista tedesco nato da genitori turchi difficilmente ci avrebbe creduto. Invece è accaduto veramente, nel 2009 quando (per la serie anche le giurie ridono...) il premio è andato a  Soul Kitchen . Commedia lieve ma intensa, a tratti perfino scollacciata, la pellicola strappa risate sincere. La prima incursione di Akin nel territorio della commedia si conclude con sorprendenti risultati, conservando tutta la potenza espressiva e narrativa che era emersa dai suoi film precedenti (due drammatici e un documentario). La storia è ambientata nel ristorante che dà il titolo al film, alla periferia di Amburgo. Il locale è di proprietà di Zinos, che vi riversa tanta passione ma discutibile capacità culinaria. I problemi cominciano quando Nadine, la fidanzata di Zinos, decide di trasferirsi in Cina e chiede

La Madonna dell'Incoronata, tra storia, leggenda e tradizione (di Francesco Gentile)

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Mille e sedici anni fa, secondo la tradizione, nell’ultimo sabato di aprile del 1001 ebbe luogo l’apparizione prodigiosa della Madonna dell’Incoronata. Diverse sono le narrazioni del miracoloso evento, che resta avvolto nella leggenda. A raccontare le varie versioni è stato Francesco Gentile in un prezioso opuscolo edito nel 1930, dall’Ente Provinciale per il Turismo, intitolato La Madonna dell'Incoronata. Lettere Meridiane pubblica il volumetto a puntate, a partire da oggi, corredato da immagini artistiche e storiche della Madonna. Al termine dell’articolo trovate il link per poter scaricarla ad alta risoluzione. Daniela Mammana , che ha curato per conto del Centro Servizi Culturali di Foggia una raccolta di suoi scritti definisce Gentile “vivace intellettuale pugliese, nato ad Ascoli Satriano, ma vissuto a Foggia già dal primo decennio del secolo scorso, dove svolse la sua attività di critico d’arte, conferenziere, pubblicista e protagonista della “terza pagina” dei periodi

La festa per la promozione copre le buche. E il sindaco vorrebbe fare il bis...

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A volte la fantasia di Madetu è sconfinata. Guardate come il nostro disegnatore satirico ha interpretato i ripetuti bagni di folla di cui la città è stata protagonista negli scorsi giorni, tra i festeggiamenti per la promozione in B, gli stand di Libando ed i mercatini in viale XXIV maggio, che hanno visto riversarsi nelle piazze e nelle strade cittadine decine di migliaia di foggiani. L'effetto indotto dal fiume di folla è stato che per incanto le buche nel manto stradale sono scomparse. E per forza: c'erano i foggiani sopra, ad occultarle... Al sindaco la cosa è piaciuta, tant'è vero che adesso sta pensando di inventarsi qualcosa per nascondere le buche un'altra volta? Il resto delle vignette è dedicato alle elezioni francesi, alle minacce rivolte dal presidente nordcoreano agli Stati Uniti. Come sapete, tiranni e pupulisti sono, per il nostro Madetu, come fumo negli occhi. Buona visione.

Cinemadessai | L'omaggio a Jonathan Demme con "Il silenzio degli innocenti"

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Oggi La7 rende omaggio, stasera, a Jonathan Demme , il grande regista americano scomparso l’altro giorno. Non andrà più in onda, pertanto, come annunciato (e come segnalato ieri, da Lettere Meridiane)  Caccia al ladro  di Hitchcock, ma la pellicola che fece vincere l’Oscar a Demme, Il silenzio degli innocenti , tratto dall’omonimo e celebre romanzo di  Thomas Harris. Lemme ha firmato nella sua carriera altri capolavori, come Philadelphia , ed è autore di un gran bel documentario sul musicista e cantautore napoletano, Enzo Avitabile . Il silenzio degli innocenti ha conquistato un posto di rilievo nella storia del cinema: è stato infatti il terzo film (dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo ), ad essersi aggiudicato i cinque premi Oscar più importanti: miglior film, miglior regia (J.Demme), miglior attore ( Anthony Hopkins ), miglior attrice ( Jodie Foster ) e sceneggiatura (di Ted Tally ). Nel 1998 l' American Film Institute l'ha inserito nella classi

28 aprile 1898: Foggia in rivolta per il pane

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Il 28 aprile del 1898, Foggia fu teatro di una rivolta popolare che provocò l’incendio degli archivi del municipio, l’assalto al municipio, agli uffici del dazio, e ad un mulino. La reazione fu dura e provocò numerosi arresti. La molla che fece scattare la rabbia popolare fu la miseria endemica che travagliava la popolazione. L’episodio foggiano fu tra i più gravi dei numerosi moti che punteggiarono tutta l’Italia e la stessa provincia di Foggia. I fatti e gli antefatti vengono così ricostruiti da Franco Mercurio , nell’articolo Gli anni del passaggio dal ribellismo popolare alla lotta di classe in Capitanata (1873 - 1898) comparso sul numero 1980-82 di Capitanata , rivista della Biblioteca Provinciale di Foggia:

Frengo festeggia la promozione del Foggia in B

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In una bella intervista concessa a Luigi Bolognini su Repubblica.It , Antonio Albanese brinda alla promozione del Foggia in serie B confessando, tra l’altro, che è stato proprio il Foggia a farlo appassionare al calcio, di cui non capiva nulla (“stavo al calcio come Polifemo sta allo strabismo”). L’attore-regista divenuto famoso per aver dato vita a Mai dire gol al personaggio di Frengo e stop (che tifava Foggia…) racconta: “quelli della Gialappa's mi incastrarono per Mai dire gol e mi misi a cercare spunti su questo sport. Un giorno sentii un allenatore che motivava così la sconfitta: 'gli altri hanno fatto un gol più di noi'. Dissi semplicemente: quest'uomo deve essere mio. E quell'uomo era Zdenek ' simpatia ' Zeman.” Alla notizia dei ritorno del Foggia tra i cadetti Albanese ha brindato, anche se ciò significherà nella prossima stagione derby tra Foggia e Zeman. L’attore promette  di assistere al derby se sarà libero da impegni per ritrovare “quel

Gramsci a Foggia

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Antonio Gramsci è stato a Foggia per cinque giorni, dal 13 al 18 luglio 1928. Sarebbe bello poter dire che si trattenne nel capoluogo dauno. Invece vi venne trattenuto, essendo quella foggiana la penultima tappa del lungo e doloroso viaggio di traduzione da Roma al carcere di Turi. Gramsci era stato processato dal Tribunale Speciale per la difesa dello Stato del regime fascista, con l’accusa di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato ed incitamento all’odio di classe, accuse inconsistenti che gli derivavano dalla sua condizione di dirigente del Partito Comunista. L’allora segretario del Pcdi venne condannato a 20 anni, 4 mesi e 5 giorni di reclusione. “Già il viaggio di traduzione si presenta come un’anticipazione dell’inferno carcerario” racconta Angelo Rossi , autore di diversi saggi sul pensiero gramsciano e promotore dell’epigrafe che ricorda la permanenza gramsciana a Foggia, in via Malvadi, in un documentato articolo sulla detenzione foggiana d

Cinemadessai | La bellezza delle storie, e del raccontarle

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OGGI Le bellezza delle storie, e del raccontarle. Storie di quattro donne e di due generazioni, che si incontrano e s’intrecciano, sul filo del tempo. Il presente che incontra il passato, in  Pomodori Verdi Fritti alla fermata del treno , che  Rai Movie  manda in onda stasera, alle 21.20. Diretta da  Jon Avnet  e basata sul libro di  Fannie Flagg   Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop , la pellicola racconta due storie distinte: l’incontro casuale tra la giovane Evelyn e Ninny, nel salotto di una casa di riposo di cui Ninny è ospite, e la storia di amore e di amicizia tra due donne anticonformiste, Idgie e Ruth, che si ribellano al cupo conformismo degli anni Trenta in America, alla prepotenza maschile e alla cultura razzista aprendo un locale presso la stazione ferroviaria di  Whistle Stop, la cui specialità è rappresentata dai pomodori verdi fritti. La narrazione svolge una funzione quasi terapeutica in Evelyn, che ritrova la voglia di lottare e di correggere le cose ch

Mafia e Stato. Se la mafia è... cosa nostra...

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Nessun imbarazzo, oggi, per la scelta della vignetta che apre il rotolo di Madetu, quella del "sentire" dei giovani rispetto ai rapporti di forza tra lo Stato e la mafia è esemplare, per impegno e per senso civico e merita senza alcun dubbio l'apertura. Per il resto, "ordinaria" attualità: i festeggiamenti (scarsi) per il 25 aprile, in un humus culturale sempre più a rischio, per quanto riguarda i valori della democrazia e della solidarietà, una divertente riflessione sui malviventi italiani pescati in trasferta in Romania. Buona visione.

Figli sconosciuti: il contributo dei foggiani alla Resistenza

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I fratelli Biondi, nel bel fotomontaggio di Romeo Brescia Sinceramente, non mi aspettavo che incontrassero tanta attenzione in amici e lettori, i post di Lettere Meridiane, pubblicati ieri, sugli eccidi compiuti dai nazisti nella tarda estate del 1943 in Capitanata e sulla bella ma sconosciuta  figura di Walter Zironi , l'attaccante del Foggia che finì a lottare con i partigiani nella Resistenza emiliana, e venne trucidato  dai nazisti. È il segno di un ritrovato desiderio d'identità e di comprensione che va sostenuto, nella speranza che siano soprattutto i più giovani ad interessarsi del passato, che non è una cosa morta e sepolta, perché da quella storia veniamo. Proseguiamo quindi con la pubblicazione di documenti utili per sfatare un luogo comune purtroppo diffuso, e che vuole che il contributo della terra dauna alle vicende che portarono il Paese a liberarsi dalla dittatura fascista e a conquistare la democrazia e la libertà sia marginale. Non è vero. Il contribut

Bovino più bella che mai nello "sguardo che vola" di Fabrizio De Lillo

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Quando lo "sguardo che vola" di Fabrizio "Jamie" De Lillo si posa su un luogo pieno di storia, di bellezza e d'incanto come Bovino, il risultato non può che essere sorprendente e pieno di fascino. De Lillo pilota la telecamera del suo drone sui beni culturali più significativi della città d'arte del Monti Dauni: il Castello Ducale d'origine medievale che sovrasta il Vallo di Bovino, teatro nell'Ottocento delle scorrerie dei briganti, le splendide architetture del centro storico, che si presenta ancora incontaminato, e dulcis in fundo il Duomo Romanico. Sequenze che catturano ed avvincono lo spettatore. Vista dall'alto, Bovino conferma una volta di più quel senso di incanto e di bellezza che avvolge quanti passeggiano tra le sue stradine. Le belle riprese di Fabrizio De Lillo sono la più eloquente conferma delle ragioni che hanno procurato a Bovino (tra le poche cittadine italiane a potersi fregiare del doppio titolo) la Bandiera Arancione

Cinemadessai | Lo chiamavano Trinità, e fu "fagioli western"

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OGGI Rete 4  rende omaggio, stasera in prima serata (ore 21.15) a  Bud Spencer  riproponendo il film che lo lanciò assieme a  Terence Hill :  Lo chiamavano Trinità . A dirla tutta, la pellicola che consacrò la scatenata coppia fu piuttosto il sequel ( Continuavano a chiamarlo Trinità ), ma già nel primo si trovano gli elementi e le intuizioni (geniali) che avrebbero conquistato il pubblico. Il segreto dell’inarrestabile successo sta nella riproposizione dei temi classici del western all’italiana che non viene tuttavia né imitato né semplicemente parodiato, ma completamente rivoltato. Pare senza che il regista E.B. Blucher ( Enzo Barboni)  ne fosse neppure consapevole. Si narra, infatti, che alla prima non comprendesse com’è che il pubblico si sbellicava dalle risate. Era convinto di aver fatto un western normale. Ma non fu così: aveva inventato un genere nel genere (da qualcuno definito “fagioli western”). Qui siamo alla comicità pura, trascinante e travolgente. Bud Spencer e Tere

Cinemadessai | Era notte a Roma: Rossellini racconta la guerra e la liberazione

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OGGI Era notte a Roma non è tra i film più noti di Roberto Rossellini , ma vale la pena vederlo perché, pur uscito nel 1960, rilancia alcuni temi che il regista aveva affrontato in precedenza, negli anni aurei del neorealismo. Rossellini torna sulla vicende belliche (l'ambientazione della pellicola è la stessa di Roma città aperta ) per raccontare la storia di tre soldati di diversa nazionalità (un americano, un inglese e un russo) che riescono ad evadere dal campo di concentramento in cui sono rinchiusi, mentre infuria la battaglia di Montecassino. Trovano rifugio presso Esperia, una giovane popolana che abita nel popoloso rione Ponte e che pratica la borsa nera. Sulle prime, la donna non vorrebbe aiutarli, ma viene convinta a farlo dal suo fidanzato Renato, antifascista, che si impegna anche per trovare una via di fuga al terzetto. Le cose, però, non andranno nel senso sperato. Il film si conclude con le immagini degli americani che entrano a Roma, restituendo la libertà alla

Walter Zironi, il centravanti partigiano del Foggia

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Walter Zironi “Da poveri vissero, da poveri lottarono, da poveri morirono, per noi alla patria lasciarono in eredità l’onore, agli immemori il disprezzo della storia”. Così l’amministrazione comunale di Sassuolo il 12 ottobre del 1947, tre anni dopo l’eccidio, ricordò il sacrificio di  Walter   Zironi  e dei suoi undici compagni partigiani (nove dei quali di Sassuolo, come lui), accerchiati e massacrati dai nazisti a Manno: “insulto agli uomini e alla natura, in questo luogo il 12-10-1944, capestro e piombo nazifascista piegarono i corpi, non lo spirito dei partigiani sassolesi.” Fino all’anno prima, Walter aveva inseguito altri sogni ed altre speranze. In particolare, sognava di portare il Foggia in serie B. Una famiglia con il bernoccolo del calcio, gli Zironi: il fratello maggiore Otello, anche lui attaccante, aveva giocato in serie A con il Modena e con la Lazio, approdando anche alla Nazionale della serie B. Prima di indossare la casacca rossonera, anche Walter aveva assapor

Cinemadessai | Epico, monumentale: Alien di Ridley Scott

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OGGI Epico, monumentale, l’Odissea omerica catapultata nel mondo della fantascienza. Personalmente ritengo  Alien  il capolavoro di  Ridley Scott , assieme al successivo  Blade Runner , e uno dei miglior film di fantascienza di sempre. Tanto classico da aver prodotto, alla sua uscita, quel bisogno compulsivo di “altro ancora” che lo ha reso capostipite di una delle più fortunate e seguite saghe cinematografiche, e di una seguitissima serie a fumetti. Non a caso, la pellicola ha avuto tre sequel, tutti con Sigourney Weaver come protagonista:  Aliens - Scontro finale, Alien³  e Alien - La clonazione . Uscito nel 1979, e interpretato da  Sigourney Weaver, Tom Skerritt, Harry Dean Stanton  e  Veronica Cartwright  racconta la storia dell’equipaggio di un cargo spaziale a bordo del quale si introduce, a seguito di un’azzardata esplorazione di un’astronave abbandonata, un parassita alieno che seminerà il terrore. Chi riuscirà a sopravvivere? Secondo gran parte della critica, Ridley Scott

Attimi fuggenti: come conservarli e tenerli in ordine

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Catturare immagini dell’attimo che fugge una volta presupponeva strumenti e tecniche specializzate, e materiali di consumo ad hoc. Gli smartphone hanno reso la fotografia e la realizzazione di filmati alla portata di tutti. I selfie , ovvero gli autoscatti, hanno fatto il resto. Non c’è giornata, né attimo più o meno memorabile della nostra vita che non finiscano su una fotografia o in un filmato. Ma che accade dopo, ai nostri attimi fuggenti così catturati? Dopo la fotografia o il filmato possono finire su servizi di social network generalisti, come Facebook , oppure più dedicati alle immagini come Pinterest , o su siti che ospitano servizi dedicati di social sharing di immagini, come Flickr . Oppure possiamo decidere di non condividere i nostri attimi fuggenti, e archiviarli nella memoria del nostro pc o peggio ancora dimenticarli subito e lasciarli nella memoria dello smartphone, con il rischio che quell’attimo fuggente, pure conservato ed immortalato, non venga più visto da ne

Il Foggia è in serie B. Zafò.

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Mancava solo il timbro della matematica che adesso è arrivato. Il Foggia è in serie B, e io  me ne vado in piazza col resto della città, a festeggiare. E mai come adesso la sento mia questa città e mi sento orgoglioso di essere foggiano. Voglio brindare con gli amici e i lettori di Lettere Meridiane offrendo loro le ultime concitate battute che hanno scandito la chat del gruppo whatsapp Che si dice du Fogge?, fondato da Giovanni Cataleta . [15:59, 23/4/2017] Messina in vantaggio a Lecce                         [15:59, 23/4/2017] Sgratt                         [15:59, 23/4/2017] Giusto per la cronaca                         [16:00, 23/4/2017] 🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪🇾🇪        

Cinemadessai | L'immensa, sublime Anna Magnani in Roma Città Aperta

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OGGI La sequenza di  Anna Magnani  che corre dietro al camion, così come l’inquadratura della stessa attrice uccisa dalla raffica del mitra nazista, sono tra le più celebri e celebrate del cinema italiano, assieme alla inquadratura felliniana di  Anita Edberg  che fa il bagno nella Fontana di Trevi, ne  La dolce vita .  Roma città aperta  di  Roberto Rossellini  è entrato nella storia del cinema italiano, e non solo. Assieme a  Ladri di biciclette  (dal quale però, a mio sommesso avviso differisce sostanzialmente) viene ritenuto il capolavoro della stagione neorealista. Laddove  Vittorio De Sica  filma la realtà quotidiana, minimale e minimalista, in cui anche il furto di una bicicletta diventa dramma, Rossellini affronta i grandi drammi collettivi della storia, mettendo il dito in quella piaga che fu il precario status della Capitale occupata dai nazifascisti, ma città aperta, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Il film trae spunto dalla storia di  don Giuseppe Mor

Telecom, promesse di marinaio? La bruttura di piazza XX settembre sta sempre lì

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Sono passati ormai più di cinque mesi dalla promessa di spostare la centralina che deturpa il mascherone e la facciata di palazzo Barone-Perrone nella centralissima piazza XX settembre, ma ancora nulla si è mosso. La sola differenza rispetto a cinque mesi fa, quando, sommersa dalle polemiche e davanti ad una formale istanza avanzata dalla sezione foggiana del Fai (Fondo Ambiente Italia), Telecom si era impegnata a sanare lo sfregio, è che la società telefonica ha “firmato” il misfatto. Adesso, sull’orrenda centralina è stata apposta un’etichetta adesiva che rende noto che il marchingegno contiene i terminali della fibra ottica che si usa per le connessioni digitali di telefonia e di dati. La bruttura resta tutta intera. Il mascherone deturpato Dopo la denuncia di Lettere Meridiane , il responsabile provinciale del Fai , Nico Palatella , aveva chiesto formalmente all’azienda telefonica di spostare la centralina in un altro sito. Anche la Gazzetta del Mezzogiorno aveva pubblicat

Città che legge, o città senza legge?

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Commentando la vignetta d'apertura del "rotolo" odierno di Madetu, ci sarebbe da dire che mai gioco di parole fu mai tanto azzeccato. Con un perfetto calembour , Maurizio gioca sul duplice significato di "legge", come voce del verbo leggere, e come sinonimo di norma e di rispetto per le norme, e per chi le fa osservare. Come che sia il leggere, la cultura, sono sempre un eccellente strumento per accrescere la legalità (che significa, appunto, letteralmente rispetto della legge). Leggere, insomma, fa bene alla legge... Ad un altro gioco di parole Maurizio ricorre accostando, con brillante fantasia, a Foggia la notizia di cronaca di qualche giorno fa, sulla mega multa comminata ad un giovane che aveva fatto pipì in una stradina del centro storico di Genova. Infine, una vignetta su un altro episodio di malasanità: l'infermiera che fingeva di vaccinare i bambini, buttando poi nei rifiuti le fiale non utilizzate. Buona visione.

Cinemadessai | Per festeggiare gli 80 anni di Jack Nicholson c'è Shining

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OGGI Cos’è di preciso  Shining ? Non è facile dirlo. Film horror, oppure orrore allo stato puro? L’incontro tra il genio indiscusso e indiscutibile di  Stanley Kubrick  e il genere orrorifico produce risultati deflagranti. Spiazzanti. Per gustare fino in fondo questo film, tratto da un romanzo di  Stephen King,   bisogna abbandonare lo sguardo, immergersi nei contesti, nei segnali, nelle ambiguità  che Kubrick disegna ed imprime lasciando lo spettatore sempre sospeso, e molto spesso angosciato. È entrata nella storia del cinema l’interpretazione di  Jack Nicholson  che nella indossa i panni di Jack Torrance, uno scrittore che per trovare gli stimoli giusti alla scrittura del nuovo romanzo, accetta l’incarico di custode d’inverno di un albergo tra le innevate montagne d’America, portando con sé sua moglie e suo figlio Danny, che possiede potere paranormali, che gli permettono di vedere nel passato e nel futuro. E niente sarà come prima. Ha scritto FilmTv a proposito di  Shining :

Corsi e ricorsi della storia: nel 1962 il Foggia in B a spese del Lecce

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Il 27 maggio del 1962, il Foggia affronta il Bisceglie in casa in una situazione psicologica molto delicata. Il Lecce ha riaperto il campionato, raggiungendo i satanelli in cima alla classifica la domenica prima espugnando lo Zaccheria, come abbiamo raccontato ieri . Adesso il discorso promozione non sta più soltanto nelle mani, anzi nei piedi, dei giocatori rossoneri. Se il campionato finisse così, con le due squadre appaiate in vetta, sarebbe necessario uno spareggio. E meno male: con le regole di oggi, passerebbe il Lecce, grazie al miglior rendimento negli scontri diretti. I salentini hanno vinto infatti sia in casa, che fuori. I nervi sono a fior di pelle, e anche dall'infermeria non giungono buone notizie. In quel calcio di altri tempi non esistevano i ritiri, ma "raduni volanti" che mister Pugliese era solito tenere a piazzale Italia, la sera del sabato prima della partita. Nel "raduno" del 26 maggio, la conta degli indisponibili è inquietante: Patino

Dissesto finanziario al Comune di Foggia? No, grazie. Ci basta il dissesto stradale...

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Il sindaco di Foggia, Franco Landella , sempre più protagonista dei rotoli quotidiani di Madetu , molto spesso - come in quello odierno - come emblema dei mali cittadini. Questa volta il paventato dissesto finanziario del Comune (il cui spettro è stato minacciato dalla Corte dei Conti regionale) viene dal nostro disegnatore satirico apparentato ad un altro, endemico dissesto che la città ben conosce, quello stradale. E poi la prescrizione del processo contro Silvio Berlusconi accusato di compravendita di senatori (l'ex premier vi era imputato assieme all'ex senatore Lavitola) ed infine un'aspra e dolente riflessione sull'episodio di malasanità (pare un alterco tra chirurghi circa l'uso della sala operatoria) che a Bari ha provocato la morte di una nascitura. Buona visione.

Cinemadessai |La splendida e controversa blaxploitation di Tarantino in Jackie Brown

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OGGI Stanotte, su  TV8 , all’1.00,   Jackie Brown , uno dei film di Tarantino che prediligo. Alla sua uscita venne bocciato sia dalla critica che dal botteghino, dove incassò appena 39 milioni di dollari. In realtà, è il film meno canonico (stando ovviamente ai canoni della cinematografia tarantiniana) ma anche il più spiazzante, perché appunto inedito. Tarantino sostenne che per capirlo fino in fondo bisognava aspettare ancora due o tre dei suoi film. La critica lo ha successivamente rivalutato. Uscito nel 1997, segnò il ritorno di Quentin al lungometraggio, tre anni dopo  Pulp Fiction  e l’enorme successo che ne era derivato. In mezzo una puntata di  Medici in prima linea , un paio di film in cui compare come attore, il film collettivo  Quattro stanze , di cui firmò l’ultimo episodio.  Jackie Brown  si iscrive alla   blaxploitation  (film sui neri e sul loro sfruttamento, rivolti per lo più al pubblico di colore), e si avvale di una delle più note interpreti del genere,  Pam Grie

Come nacque il grande Foggia di Pugliese e Rosa Rosa (di Geppe Inserra)

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La stagione 1960-61, che segnò il ritorno del Foggia tra i cadetti, dopo quindici anni di saliscendi tra la C e la quarta serie, non andò come sperato. Sul rendimento dei rossoneri gravò un handicap che alla fine del campionato si rivelò decisivo: il suo bomber, Vittorio Cosimo Nocera , fu chiamato al servizio militare di leva, e non assicurò una presenza costante (confermandosi, comunque, con 10 reti, il miglior realizzatore del Foggia). Nelle prime sette partite del campionato, i rossoneri conquistarono appena quattro punti, frutto di altrettanti quattro pareggi, perdendo tre volte. Ai primi di gennaio del 1961, la compagine su affidata all’esperto allenatore Paolo Tabanelli (aveva allenato la Sampdoria in serie A e l’anno prima il Bari), ma il cambio di guardia non giovò particolarmente alle sorti della squadra. Tabanelli, che l’anno dopo avrebbe vinto la Coppa Italia con l’Atalanta, fu esonerato dopo una quarantina di giorni, la squadra tornò a Leonardo Costagliola , che non fu

La satira smarrita: appello di Maurizio De Tullio

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Maurizio De Tullio chiede aiuto agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane . Il giornalista, bibliotecario nonché disegnatore satirico (in arte Madetu ) ha smarrito tre numeri unici di giornali satirici che ha dato alle stampe in passato. Si tratta, in particolare, di due numeri di Exploit (che si intravedono nelle foto che corredano il post) che De Tullio pubblicò nel 1984, e di un esemplare, uscito nel 1993, di “Pène e tormenti” . Una particolare caratteristica di Exploit (che lo rende anche più facilmente riconoscibile) è che era stampato su carta da imballaggio, presso la Tipografia Reme-Graf (quando la tipografia era anche un esercizio di raffinato artigianato). Maurizio non riesce più a trovarli da qualche giorno, dopo che chiusura della mostra Riso alla foggiana, che lo ha visto protagonista a Parcocittà. Non ricorda né dove possa averli perduti, né se per caso li ha prestati a qualche amico. Si tratta di esemplari unici di grande valore professionale e affettivo, es

Savino Russo e la "riscoperta" di don Antonio Silvestri

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Resterà aperta fino al 9 maggio prossimo, a Palazzo Dogana, la mostra iconografica su Don Antonio Silvestri intitolata “Eventi che hanno caratterizzato 64 anni di straordinaria storia” , ovvero gli anni tra il 1773 ed il 1837, nei quali ha operato e vissuto il sacerdote foggiano morto in odore di santità, ma il cui processo di canonizzazione è bloccato da tempo immemorabile. La mostra è articolata su tre temi: il conflitto tra la Chiesa  e il contesto politico nel quale l’umile sacerdote riuscì a guadagnarsi la simpatia dei “potenti”, spendendosi per quella gran parte della società lasciata abbandonata al destino di fame e di stenti; la funzione sociale e religiosa delle Confraternite, nate per l’esercizio di opere pie e di carità, con lo scopo di incrementare il culto pubblico e per la promozione sociale e la solidarietà; l’opera artistica e l’impegno creativo del compianto Savino Russo , autore del materiale in esposizione. Alla cerimonia inaugurale della mostra sono intervenuti

SportTube addio, da domenica si cambia...

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Sport Tube, addio. Con il solo rimpianto di non poter ascoltare più le belle e avvincenti telecronache di Antonio Di Donna (che bello sarebbe se l’assumesse Sky!), di gran lunga il più professionale e rigoroso dei giornalisti che collaborano con la web tv che detiene l’esclusiva delle partite di Lega Pro. I tifosi foggiani hanno smesso di penare, perché le due ultime partite esterne saranno trasmesse dalla televisione digitale. È certa da tempo quella che concluderà il campionato e che vedrà i satanelli impegnati a Cosenza: andrà in onda su Raisport. Per quanto riguarda la trasferta a Fondi che potrebbe dare alla squadra di Stroppa il definitivo lasciapassare per il ritorno tra i cadetti, la sorpresa è giunta oggi. La Lega Pro ha messo in vendita i diritti audiovisivi per il match Unicusano Fondi - Foggia, stabilendo come termine ultimo per la presentazione delle offerte le ore 16.00 di domani, venerdì, ed una “base d’asta” di 5.000 euro, oltre Iva. Fonti bene informate sostengon

Cinemadessai | Gran Torino, il testamento artistico di Clint Eastwood

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OGGI Gran Torino  è la solare dimostrazione di come anche una storia di ordinaria quotidianità - un ragazzo che cerca di rubare un’auto, una sfavillante  Gran Torino ,  per entrare in una gang, il derubato  che piano piano gli si affeziona, rivede i propri rapporti con la vita e col mondo e cerca di dargli un futuro - possa assurgere ad una dimensione epica. Perché la vita è essa stessa  epos . Non c’è mai niente di banale o scontato nel cinema di  Clint Eastwood  e questo film - ritenuto dalla critica il suo testamento artistico - ne è la più spettacolare conferma. È una storia di redenzioni parallele: quella del protagonista,  Walt Kowalski , reduce di guerra, vedovo e razzista, interpretato dallo stesso Clint Eastwood) ed è stata la sua ultima apparizione sul grande schermo),  e del suo giovane amico cinese Thao. Una storia attraversata  da una profonda e inquietante riflessione su molti temi caldi dell'identità americana: la guerra, la violenza, l'integrazione, la solid