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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

L’esplosione lentissima di un seme (di Francesco A. P. Saggese)

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Inizierò il nuovo anno aprendo la finestra di casa e guardando gli alberi che ho di fronte. C’è in particolare un albero, che con i suoi rami di anno in anno si avvicina sempre di più alla mia finestra, e adesso posso quasi toccarlo. Penso di essere un uomo molto fortunato, perché ho la certezza di poter accarezzare un albero dalla mia finestra. Un anno è un tempo lunghissimo e lentissimo che lascia sempre un segno, come farà la natura con il nuovo cerchio che scriverà sugli alberi. Così ognuno di loro disegnerà a proprio modo questo ed altri orizzonti. Fuori dalla finestra avrò davanti ai miei occhi la più antica e silenziosa lezione vivente dell’universo – penso ancora tra me e me; una lezione che sfugge all’universo umano. Sono un uomo fortunato perché, tra le mie certezze, posso anche accarezzare un albero. Ciascuno avrà le sue fondamentali certezze, penso ancora. Ma basta il tempo di mandare giù il respiro per capire che non è così, non per tutti, non per ‘ciasc

Il passato si tinge di colore: il calendario 2018 di Lettere Meridiane

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Saluti da Foggia e dalla Capitanata. Si intitola così il calendario 2018 che a partire da domani Lettere Meridiane offrirà in dono ad amici e lettori: più di quaranta immagini d'epoca di Foggia e della Capitanata, all'origine in bianco e nero, restaurate e colorizzate grazie ad un algoritmo di intelligenza artificiale profonda. Alcune sono già note, per essere state oggetto di apposite lettere meridiane nei mesi scorsi. Dieci sono del tutto inedite. Tingere il passato di colori, farlo rivivere nella memoria collettiva per una identità ed un'appartenenza più consapevole alle terra che ci ha dato i natali. L'idea di fondo del calendario è speculare a quella per cui è nato questo blog. Non vi sembri insolito, dunque, se Lettere Meridiane vi fa gli auguri per il nuovo anno, offrendovi un pezzo di passato e di memoria. Il futuro sta scritto nel passato: sapere da dove veniamo, ci aiuta a capire dove andiamo. Come sempre, accanto alle immagini, il calendario contiene

"Dance and the City", la bellezza che danza per Foggia

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La bella Foggia che ti sorprende e ti emoziona attraverso le immagini. Il foyer del Teatro Comunale Giordano ospita, fino al 6 gennaio prossimo, una mostra fotografica bella e insolita, frutto della riuscita convergenza e della positiva sinergia tra  Gianmaria Pironti , fotografo particolarmente vocato alla narrazione della bellezza, e Giada Ordine , insegnante ed animatrice di quella eccellenza foggiana che è Tersicore Danza . L'avevamo anticipata in un post precedente dedicato alle iniziative di arte fotografica che stanno impreziosendo l'offerta culturale delle settimane natalizie a Foggia, ed eccola qui. L'idea da cui è nata la mostra è originale, e nello stesso tempo ardita: fotografare gli angoli esteticamente più significativi di Foggia, facendoli assurgere a set per le plastiche coreografie delle ballerine e dei ballerini della Tersicore , con la sapiente regia di Giada Ordine, per "cogliere - come dicono i curatori - la Bellezza tanto nel significato ch

Se il campionato si giocasse fuori casa, il Foggia sarebbe in zona play off

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La gioia di Berretta per la bella rete che aveva portato il Foggia in vantaggio Foggia dalle due facce. È la peggiore squadra della serie B per rendimento casalingo (soltanto 8 i punti conquistati allo Zaccheria su 10 partite giocate, frutto di una sola vittoria, 5 pareggi e ben 4 sconfitte), ma quando gioca lontano dalle mura amiche esibisce numeri da primato o quasi: 14 punti conquistati nelle partite esterne, con 4 vittorie, 2 pareggi e cinque sconfitte. Se il campionato si giocasse soltanto fuori casa, il Foggia sarebbe all’8° posto, praticamente in zona play off, a soli 4 punti dal Palermo. E non è tutto: i satanelli detengono anche il record del migliore attacco fuori casa: 22 le reti messe a segno nelle 11 partite esterne. La media punti ottenuta nelle partite giocate allo Zaccheria è molto magra, addirittura inferiore all’unità, essendo pari a 0.8, mentre fuori casa il Foggia ha raggranellato una media punti di 1.4 a partita. Queste strane e, per alcuni versi, sconcertan

L'antica stazione di Foggia nella magia della colorizzazione

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Come da tradizione, anche quest'anno Lettere Meridiane regalerà ai suoi affezionati amici e lettori il calendario 2018, con le date che hanno contrassegnato la storia di Foggia e della Capitanata. Il corredo fotografico sarà quest'anno particolare: un'antologia delle foto colorizzate, sia edite, che inedite, elaborate dal nostro blog grazie all'applicazione dell'algoritmo messo a punto da  Satoshi Iizuka, Edgar Simo-Serra e Hiroshi Ishikawa ( Let there be Color!: Joint End-to-end Learning of Global and Local Image Priors for Automatic Image Colorization with Simultaneous Classification ) che prevede il ricorso a tecniche di intelligenza artificiale “profonda” per la colorizzazione di antiche foto in bianco e nero. Amici e lettori già conoscono le fotografie così trattate, perché Lettere Meridiane gliene ha fatto dono nel corso del mesi estivi. Abbiamo pensato così di riunire le più belle (ma anche di offrirne delle nuove) in un calendario, che possa accompagn

Sapori della memoria | Semola battuta, ovvero il cous cous alla pugliese

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C’è un piatto per ogni tempo. Dopo le scorpacciate natalizie, la tradizione alimentare pugliese prescrive menù di magro per i giorni successivi: per depurarsi e per prepararsi alle ulteriori libagioni di fine d’anno. Via libera a brodi e minestre, dunque. In proposito, la tradizione foggiana mette in campo uno dei suoi gioielli, che è anche tra i piatti più rappresentativi del legame profondo tra gastronomia e i prodotti della terra dauna, e in particolare del Tavoliere. La più grande pianura dell’Italia Meridionale è famosa in tutta Europa per il suo grano duro, che celebra il suo trionfo culinario nella Semola battuta , piatto semplice, ma pieno di gusto che ricorda il cous cous . A Foggia si usa come pasta alimentare fresca da consumarsi in minestra, con brodo vegetale o di carne. È stata recentemente inserita nell’ Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali tenuto dal Ministero dell’Agricoltura. La preparazione è semplice, ed anche abbastanza veloce. Per 4 per

Michele Sepalone riscopre Foggia, grande paese e piccola città

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La Foggia bella, che non t'aspetti, e che ti induce a riflettere su come si potrebbe vivere meglio questa città e in questa città se fossimo tutti un po' più consapevoli di questa sua sommessa bellezza: questa Foggia sorprendente può essere scoperta e ammirata in due distinte mostre fotografiche di cui vi parlerò in questa e nella prossima lettera meridiana. La fotografia sta conquistando meriti notevoli nel riconoscimento e nella valorizzazione di questa insospettata dimensione estetica della città. Potete accorgervene grazie alle preziose mostre di Michele Sepalone e Gianmaria Pironti (con la collaborazione di Giada Ordine ) che resteranno aperte fino al l'Epifania, rispettivamente all'Università del Crocese in viale Candelaro e nel foyer del Teatro Comunale Giordano. Non è forse un caso che ad ospitare queste belle mostre, siano da un lato il tempio della cultura popolare cittadina, e dall’altro il tempio della cultura, per così dire, ufficiale. Due luoghi si

Gli auguri di Luigi Paglia con la deliziosa poesia natalizia di Thomas Eliot

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A tutti gli amici gli auguri affettuosi per il Natale e per un 2018 ricco di poesia, di fantasia, di creatività, di realizzazioni, in buona salute, con la mediazione della poesia di Eliot. Luigi Paglia ---------------------------------------------------------------------------------------- Thomas S. Eliot La coltivazione degli alberi di Natale  Vari sono  gli atteggiamenti verso il Natale, e alcuni li possiamo trascurare: il mondano, l’apatico e quello commerciale, il rumoroso (i bar  aperti fino  a tarda notte) e il bambinesco – che non è quello del bambino per cui ogni candelina è una stella e l’angelo tutto d’oro che spiega le ali in cima all’albero non è solo una decorazione, ma è un vero angelo. Il bambino stupisce di fronte all’Albero di Natale: lasciatelo al suo senso di miracolo per la festa che è evento e non pretesto, così che il fulgente rapimento, lo stupore di quella prima volta ricordata, le sorprese, l’incanto dei  primi  doni ricevuti (ognuno c

"Perché nasce ancora il bambinello": la poesia di Natale di Giovanni Battista Roselli

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Non si può ascoltare la poesia sul Natale declamata da Giovanni Battista Roselli , senza lasciarsi prendere da una profonda commozione (potete scaricarla dal collegamento alla fine del post). È una poesia gioiosa, ottimista: “Natale è la festa della prijezza” , "Natale è la festa dell’allegria" sottolinea l’autore, e sembra quasi vederlo sorridere, mentre declama i suoi bei versi, che Lettere Meridiane pubblica grazie a suo figlio Gilberto, che ha custodito la preziosa registrazione e ha voluto condividerla con gli amici e i lettori del blog. Il nodo alla gola nasce non soltanto perché sono versi belli, intrisi di gioia, di speranza, di augurio sincero. I Natali di Giovanni Roselli dovevano essere molto particolari, fintanto che è rimasto in vita. Perché due Natali li aveva vissuti in una particolarissima situazione, che avrebbe lasciato una traccia indelebile nella sua vita:il Natale del 1943 e quello del 1944, Roselli li aveva passati nel lager di Dachau, il più antico

Gli auguri natalizi di don Tonino Intiso e Savino Russo

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Natale è la festa della memoria per eccellenza, perché si fonda sul far memoria dell'evento che per i credenti cambiò il mondo, e il corso della storia: la nascita di Gesù, l'arrivo in Terra del Dio che si fa Uomo, scegliendo di nascere, vivere e morire come un Uomo, per redimere l'umanità. Alla memoria è dedicato il dossier natalizio che don Tonino Intiso ha preparato nel suo Eremo di via Risorgimento (sempre aperto a quanti vogliano incontrarlo, per ricevere qualcuna delle schegge di pensiero che predispone quotidianamente o anche semplicemente per farsi ascoltare, per riflettere, per pregare con lui: via Risorgimento 5, a Foggia tel. 0881-748041, cell. 329-3727236). Il dossier, le cui pagine iniziali potete scaricare a questo link (il dossier completo sarà pronto nei prossimi giorni) parte su un prezioso disegno della Natività realizzato nel 1975 dal compianto Savino Russo , grafico e intellettuale, che fu molto legato a don Tonino Intiso. (Lo vedete all'inizio

Manlio Guberti, il magico artista che amò il Gargano e visse a Torre Montepucci

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Soffro della sindrome di Stendhal. La prima volta me ne sono accorto davanti alla Venere di Botticelli. Poi è successo al cospetto del David di Donatello. Più recentemente i sintomi si sono ripetuti davanti ai quadri di Wolfgang Lettl. Fino a qualche giorno fa, era sempre accaduto davanti ad un'opera d'arte reale, tangibile. Poi, per la prima volta, la sindrome mi ha sorpreso mentre mi perdevo davanti ad una riproduzione digitale di una opera d'arte. Quella che apre e illustra questa lettera meridiana. Allora non conoscevo né avevo letto nulla di Manlio. Sono rimasto semplicemente abbacinato. Più che vertigine o spaesamento è stato come essere risucchiato da quella visione. Diventarne parte. Starci dentro e attraverso. Poi Teresa Maria Rauzino mi ha “presentato” Manlio Guberti, inviandomi l’articolo che potete leggere qui sotto, in occasione della retrospettiva che la Galleria Medina ArteRoma gli ha dedicato per celebrare il centenario della nascita dell’artista(

Gianni Ruggiero interpreta "La vigilia" di Raffaele Lepore

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Una vigilia di Natale trascorsa "alla foggiana": tra pettole, mangiate pantagrueliche, poesie recitate dai nipotini... alla frustrante ricerca di un po' di tranquillità e di pace. Ne "La vigilia" , pubblicata all'interno della raccolta  Carosello foggiano (Foggia 1970), Raffaele Lepore offre un impareggiabile saggio di poesia dialettale, contaminata da una profonda teatralità e da una vena di delicata malinconia. Si sorride, si ride ma alla fine ci si interroga su quale sia il vero senso del Natale. Egli stesso poeta, esponente di punta della nouvelle vague dei poeti dialettali dauni, cantautore e finissimo dicitore, Gianni Ruggiero ha interpretato da par suo questo classico della poesia foggiana (che potete leggere nel bel sito di Tonio Sereno sul dialetto foggiano, cliccando qui ) durante la bella conversazione di storia locale promossa dalla Biblioteca Provinciale di Foggia, e svoltasi il 13 dicembre scorso, sul tema "Poesia e poeti dialettal

In regalo un cd con le più antiche incisioni di canti natalizi

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Da sempre, i canti e le melodie natalizie fanno parte della storia della musica e sono tra i brani più incisi di tutti i tempi, e su tutti i supporti. Perfino quando i dischi ancora non esistevano, e la canzoni veniva registrate su cilindri. Il bello è che la rete ha reso disponibili al grande pubblico queste sonorità e queste melodie, in precedenza riservate ad una ristretta cerchia di appassionati. Lettere Meridiane  regala ad amici e lettori un cd contenente un'ampia selezione di questi brani, che fanno parte della preistoria delle tecnologie di incisione. Si tratta di brani della tradizione natalizia internazionale, diversi dei quali hanno più di cent'anni. È certamente suggestivo ascoltarli nel loro suono originale, e pensare che la digitalizzazione ha sottratto questi preziosi supporti al rischio di un'usura irreversibile. Tutti i brani sono stati selezionati e tratti dalla straordinaria collezione  78 RPMs and Cylinder Recordings  di  Archive.org . Potete sca

Quando un piatto diventa un bene culturale: la Zuppetta natalizia di San Severo

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Ci sono piatti legati indissolubilmente all’identità più profonda di una comunità, che rappresentano qualcosa di più di una tradizione, perché si trasformano in un tratto comune, in un forte momento di condivisione. Uno di questi è sicuramente la  Zuppetta  che si prepara a San Severo, il giorno di Natale. Come dice la mia cara amica e collega,  Cristina Mundi : “a San Severo esiste una sola certezza: la  Zuppetta . Poi possiamo parlare di tutto, le bombe, le estorsioni, l’Amministrazione che piace o non piace. Ma la  Zuppetta ,  regina del nostro Natale, unisce. Vessati e vessatori, amministratori e amministrati, amati e detestati, guardie e ladri,  se sono di San Severo mangiano la  Zuppetta  il 25 dicembre. E quel giorno, una volta all’anno, c’è un’unione. L’ho sempre pensata così. Ogni volta che mi siedo a tavola a Natale, penso e spero che i miei concittadini provino quello che provo io. La condivisione. Una grande Comunità che sta vivendo lo stesso  momento. Tutti, e dico tutt

La Carpinese, archetipo che canta con la voce e la chitarra di Aronne Dell'Oro

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La Carpinese è tra i brani più ripresi e più citati di You Tube . Ogni tanto spunta fuori una nova versione, sempre diversa rispetto alle altre. Perché La Carpinese invita alla sperimentazione, come una sirena nelle acque del Gargano. Non è trendy, non è una moda. Semplicemente è. Archetipo che canta, e t’incalza e ti strugge. Ultima in ordine di tempo a comparire sulla piattaforma di condivisione dei video, ma tra le prime e più importanti per qualità, originalità e spessore è la versione di Aronne Dell’Oro, il cui “Canto alla Carpinese” offre sonorità inedite e profonde, suggestioni avvolgenti e ammalianti all’ archetipo che canta . Cantante e chitarrista milanese con genitori salentini, virtuoso delle tecniche fingerstyle tipiche del folk britannico, Dell'Oro si cimenta con successo con il fascino della taranta pugliese, sfornando una interpretazione originale e sorprendente dell’antica canzone garganica, esaltata anche dalla bellezza delle immagini del videoclip che l’ac

Biccari lancia l'appello: un film in crowdfunding su Ralph De Palma, l'uomo più veloce del mondo

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Quello di Ralph De Palma è uno dei casi più clamorosi di “smemoramento collettivo”. Stiamo parlando del pilota automobilistico che ha vinto più di tutti, nella storia delle quattro ruote. Famosissimo e celebratissimo negli USA, in provincia di Foggia e nella sua Biccari lo conoscevano in pochi, prima che a Maurizio De Tullio, bibliotecario, tenace cercatore di tracce, giornalista e saggista, non venisse in mente di recuperarne la memoria e raccontarne la storia nel bel libro Ralph de Palma. Storia dell'uomo più veloce del mondo che veniva da Foggia. Da allora, è stato tutto un susseguirsi di iniziative di valorizzazione di questa gigantesca figura di uomo e di sportivo, nel tentativo di ritessere il legame con la terra che a De Palma ha dato i natali: Biccari, Monti Dauni, provincia di Foggia, Puglia. Si sta distinguendo in questo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianfilippo Mignogna, che dopo una mostra, un convegno e diverse altre iniziative di sensibilizzazi

I ragazzi della Casermette: un pezzo di storia di Foggia sottratto all'oblio

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Le Casermette hanno scritto un pezzo importante della storia di Foggia. All’indomani dei bombardamenti che rasero al suolo la città, nella tragica estate del 1943, ospitarono infatti centinaia di famiglie rimaste senza tetto. Nelle costruzioni militari della Caserma Pedone nacque un vero e proprio villaggio, che rimase in vita fino a quando la ricostruzione e i programmi di edilizia popolare postbellici non assicurarono una dignitosa sistemazione agli sfollati, scrivendo pagine importanti, ma ancora poco note della storia del capoluogo dauno. Le Casermette rappresentarono quasi una enclave nella città che faticosamente andava rialzandosi dalla guerra: vi si formò una intera generazione di ragazzi, un universo di microstorie all’interno della più generale (e nota) storia della città, fortunatamente strappate all’oblio dalla penna di Gino Sciagura . Nato a Foggia nel 1949, Sciagura visse la sua adolescenza alle Casermette. Al suo esordio letterario, ha raccontato quella esperien

Foggia, cuore smisurato

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Che Foggia all'Arechi di Salerno. Gioca per 90' minuti a viso aperto, con il cuore in mano al cospetto di una Salernitana che fino a stasera sul suo terreno di gioco aveva dettato legge o quasi, senza uscire mai sconfitta. Ribatte colpo su colpo ai padroni di casa, e al momento giusto, non perdona: 3-0, con doppietta di uno straordinario Floriano (gol da cineteca il secondo messo a segno addirittura al 95', un attimo prima del triplice fischio dell'arbitro) e Agazzi, protagonista di una gara maiuscola, come il resto del centrocampo e non solo. Se stasera il 3-5-2 mandato in campo da Stroppa è apparso irresistitibile, la vera notizia della serata sta nel comportamento della difesa: è vero che i campani hanno colpito per tre volte i legni, ma i difensori rossoneri hanno concesso molto poco ai salernitani, e Tarolli ha fatto il resto. Difficile trovare un simbolo per una serata così, che riaccende e legittima speranze in un campionato più sereno. Sicuramente quel ragazz

Ecco il Presepe Vivente di Ascoli Satriano: un tripudio di fede, spettacolo, luci e sapori

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È tutto pronto, ad Ascoli Satriano, per la terza edizione del Presepe Vivente. L’attesa manifestazione che, per numero di attori e figuranti, ambientazione, qualità culturale e offerta gastronomica si sta segnalando come una delle più belle che si svolgano in Puglia e in Capitanata, si terrà il 22 e il 23 dicembre, a partire dalle ore 18.00, nella spettacolare cornice del centro storico dell’antica città dauna. A mettere in scena il Presepe vivente è l’Associazione Ausculum in Apulia , in collaborazione e con il patrocinio gratuito del Comune di Ascoli Satriano. La rappresentazione della Natività viene riproposta in chiave ebraica, secondo lo spirito dell’epoca, e si snoda attraverso l’irripetibile itinerario offerto dal centro storico di Ascoli, città ricchissima di storia e di passato, ma anche di tradizioni e cultura millenarie. Oltre che visitato ed ammirato, il percorso va anche gustato, grazie alle degustazioni enogastronomiche realizzate con i prodotti della ricca produzi

Antichi sapori perduti del menù natalizio

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Ci sono tradizioni che durano ed altre che si appannano, fino a scomparire o quasi. Perfino a Natale, festa della tradizione per eccellenza. I piatti che vi racconto in questa lettera meridiana facevano parte una volta dei menù delle feste di fine d'anno. Ormai sono quasi del tutto in disuso: se ne ha memoria perché le ricette sono state pubblicate nei libri che si occupano di tradizione culinaria. Se siete ancora indecisi sul menu natalizio, forse vale la pena di provare. Anguilla e capitone sono un must a Natale, ma soprattutto come secondi, consumati fritti oppure arrosto. A Rignano Garganico, ma anche in altre località del Gargano e della Puglia in generale, si usava mangiarli come ingrediente base del ragù magro con cui veniva condita la pasta, la sera della vigilia. Ho trovato la ricetta sull’ottimo volume Natale tra ieri e oggi che Angelo Capozzi e Antonio Del Vecchio hanno dedicato alle tradizioni, agli usi e ai costumi natalizi di Rignano. Con alcune varianti, la

L'antimeridionalismo di Sergio Marchionne

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Tutto si può dire di Sergio Marchionne, ma non che non sia sincero. Personalmente lo ritengo un’icona, un oracolo del capitalismo aggressivo che si è impadronito del mondo. Ogni volta che parla dice verità profonde, perfino quando sbrocca, come gli è successo durante il pranzo di Natale della Ferrari quando ha esortato il pilota di punta della scuderia, Sebastian Vettel, ad essere meno meridionale nella prossima stagione. "Non leggo fragilità in quei suoi moti di rabbia. Piuttosto di carattere - ha detto il presidente della Rossa -. Credo che Sebastian Vettel sia un po’ meridionale e ogni tanto gli saltano un po' i nervi. Seb ha dimostrato però che studia molto se stesso, si impegna. Nel 2018 credo che la sua componente meridionale non la vedremo, ha imparato abbastanza". Con il garbo e lo stile che lo distingue, Marchionne ha svelato il suo pensiero in materia di questione meridionale e dintorni, iscrivendosi allo stereotipo del meridionale focoso e poco riflessivo,

Gino Caiafa legge la storia di Natale di Alfonso Foschi

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Il bel racconto di Natale di Alfonso Foschi , in cui l’autore racconta la storia di un fortuito incontro che ha illuminato un Natale di tanti anni fa, è stato particolarmente apprezzato dagli amici e i lettori di Lettere Meridiane . Foschi racconta una vicenda esemplare di “come eravamo” alcuni decenni fa, quando erano gli italiani a cercare fortuna all’estero, spesso senza trovarla, e pagando un prezzo molto elevato al lavoro in miniera. Grazie all’attore Gino Caiafa  (che ringrazio molto per la sua squisita sensibilità), il racconto “Pane e carbone” è diventato un’ audiostoria , ben recitata, intensa, coinvolgente. Potete ascoltarla, e guardarla nella sequenza di diapositive che l’accompagna, qui sotto. Con il commento "una bella, umanissima storia  vera  di Natale, piena di incanto e di nostalgia...", Caiafa l’ha pubblicata sul suo bel canale You Tube , dove offre ad amici e fan deliziose interpretazioni, sia di poesie o prose di particolare valore letterario, che di c

Papa Francesco a San Giovanni Rotondo. Il vescovo Castoro: "Lo aspettiamo con grande apertura di cuore"

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Il sogno si è avverato, e non poteva esserci momento più propizio per comunicarlo di questi giorni d’avvento: il 17 marzo 2018, papa Francesco sarà in visita pastorale a San Giovanni Rotondo, per il cinquantesimo anniversario della morte di San Pio da Pietrelcina. Lo ha riferito il direttore della Sala stampa vaticana Greg Burke. Bergoglio sarà il terzo Papa a recarsi a San Giovanni Rotondo, dopo san Giovanni Paolo II il 23 maggio 1987 e Benedetto XVI il 21 giugno 2009. Francesco dedicherà l’intera giornata a rendere omaggio alla memoria di padre Pio. In mattinata, prima di raggiungere il Gargano, sarà infatti a Pietrelcina, per il centenario delle stimate che colpirono il frate, indicando l’inizio del percorso che lo avrebbe portato alla Santità. Dopo una breve sosta di preghiera nella Cappella delle Stimmate, il Santo Padre incontrerà i fedeli sul piazzale della Chiesa, quindi saluterà la Comunità dei Cappuccini e una rappresentanza di fedeli, per riprendere l’elicottero vaticano

La storia calpestata: il Tg3 sbaglia re!

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Il ritorno in Italia delle spoglie mortali di Vittorio Emanuele III ha rilanciato il tema della memoria condivisa che il Paese fa fatica a darsi. A giudicare dal modo con cui alcune testate nazionali hanno dato la notizia, non c’è però soltanto il problema della condivisione della storia nazionale, ma anche quello della pura e semplice conoscenza dei fatti. La redazione del Tg3 di ieri sera ha commesso un imperdonabile errore, denotando una conoscenza piuttosto approssimativa di alcuni passaggi cruciali della storia del Paese. Ecco come la conduttrice della edizione delle 23.15 ha presentato il servizio: “Tumulate nel Santuario di Vicoforte di Mondovì le spoglie di Vittorio Emanuele III rientrate dall’Egitto tra le polemiche. Fascismo e leggi razziali segnano il giudizio storico su quello che è stato l’ultimo Re d’Italia fino al 1946, quando il Paese scelse la Repubblica.” Sbagliato. L’ultimo re d’Italia non è stato Vittorio Emanuele III e, quando il Paese scelse la Repubblica, il