Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Foggia beffata e tradita due volte dalla guerra

Immagine
La lettera meridiana sul silenzio mantenuto dalla Gazzetta del Mezzogiorno sui tragici bombardamenti del 1943 ha provocato molte vivaci discussioni tra gli amici e i lettori di Lettere Meridiane . Una volta tanto, però, non sono d'accordo con loro. Quel post, infatti, non voleva mettere sotto accusa i giornalisti del quotidiano regionale, né, tanto meno, avanzare il sospetto che più o meno volutamente da parte barese si sia voluto attenuare l'immane portata della tragedia foggiana. Volevo mostrare come la macchina della propaganda fascista (che controllava tutti, indistintamente, i giornali) tacendo le sempre più frequenti sconfitte che avrebbero portato solo qualche giorno dopo alla caduta del regime e all'armistizio, abbia effettivamente "oscurato" la tragedia foggiana. Andrebbero investigati con maggiore attenzione i processi dell'informazione, durante e dopo i bombardamenti. La qualità e la quantità delle informazioni furono certamente inadeguati  ris

Il Giro d'Italia allo Zaccheria: ecco il solo film esistente

Immagine
Il 28 e il 29 maggio del 1951, il Giro d'Italia fece tappa a Foggia. Il capoluogo dauno ospitò l'arrivo della tappa da Napoli (con l'intensa scalata del "muro" di Gardinetto di cui ho parlato in questo post ) e, il giorno successivo, la partenza di quella per Pescara che fu la più lunga dell'edizione di quell'anno della corsa rosa. Faceva parte della carovana il campionissimo per antonomasia, Fausto Coppi, di cui ho pubblicato la foto che lo ritrae all'arrivo sul prato dello Zaccheria, dopo la volata che fu vinta da Giovanni Corrieri. In un commento pubblicato nella bacheca del blog, Tommaso Palermo aggiunge, da par suo, alcuni particolari alla foto, svelando anche quale sia la bibita che Coppi sta sorseggiando, davanti all'obiettivo del fotografo: " Bellissima circostanza, di cui esiste - scrive Palermo - anche un altro scatto, effettuato a breve distanza da questo. Dietro il braccio sinistro del campione (che sta bevendo il noto Chin8

Auguri, Lettere Meridiane: superate le cinquecentomila viste

Immagine
Mi sarebbe piaciuto festeggiare le prime cinqucentomila "viste" di Lettere Meridiane simultaneamente al raggiungimento di questo traguardo, assieme ad amici e lettori del blog. Non ho potuto coronare questo desiderio perché, mentre si verificava la ricorrenza, mi trovavo ricoverato in un reparto ospedaliero, per giunta di terapia intensiva (ve ne parlerò, perché è un pezzo della Foggia bella che merita di essere raccontato). Mezzo milione di pagine visitate, dunque. Anzi qualcuna di più. E non sono poche, se teniamo presente che era solo il 28 gennaio del 2014, quando festeggiavamo le prime centomila viste, ottenute in quindici mesi di pubblicazioni regolari. Nei successivi diciannove mesi, il dato è stato quadruplicato, così come sono sostanzialmente cresciuti  i fan della pagina facebook di Lettere Meridiane (ad oggi 1.835), che è stata uno strumento di importanza nevralgica per estendere gli amici ed i lettori (se ancora non siete fan, andate alla pagina , e cliccate

Tu Foggia, eterna signora di pianura

Immagine
Uno dei problemi (neanche tanto secondari) di Foggia sta nella sua difficoltà di narrarsi, di percepire e declinare la sua dimensione poetica, letteraria (ogni città ha una sua dimensione letteraria e poetica: l’importante è saperla cogliere). Non c’è granché,   a parte gli sforzi lodevoli e   notevoli dei poeti in vernacolo. Eccovi una poesia, molto bella, che suggerisce invece una visione, uno sguardo sulla città assai diverso dagli stereotipi cui siamo abituati. A parte il suo intrinseco valore artistico.  È di Tony Vacca e la propone una lettrice e un’amica di Lettere Meridiane , Angela Rignanese : “Ciao Geppe! Leggo con interesse ogni tuo articolo su "Lettere Meridiane" che riguardi Foggia . Volevo sottoporre alla tua attenzione uno schizzo poetico   su Foggia scritta da un amico foggiano che vive all'estero. Me l'ha regalata, l'ho letta e l'ho trovata molto diversa dagli stereotipi di nostalgia popolare folcloristica a base di troccoli e rag

Le Tremiti e il Gargano nelle dieci mete Ansa indicate dai Vip

Immagine
C’è anche il Gargano, e precisamente le Isole Tremiti nelle Dieci mete consigliate dai Vip dell’Ansa, la più importante agenzia d’informazione italiana. Sono grato per la segnalazione all’amico Tommaso Palermo , sempre molto attento e sollecito a cogliere le notizie positive che riguardano la nostra terra. Ed è ancora più bello che il consiglio giunga da un barese, l’attore Ettore Bassi ( Il più bello d'italia, Maldamore, Carabinieri, San Francesco nella fortunata miniserie di RaiUno, Chiara e Francesco ). Interpellato dall’Ansa assieme ad altri nove Vip, Bassi ha detto:   “'Negli ultimi tempi sono tornato in pianta un po' più stabile nella mia Puglia. E quest'estate voglio andare alle Tremiti. Sono posti meravigliosi, che ho visto poco. E l'isola di per sé è un luogo che mi affascina, nel quale sento veramente di essere in vacanza, immerso in qualcosa di incontaminabile''.  Per la cronaca, sono molto poche le mete italiane suggerite dai Vip. Ol

I bombardamenti "oscurati" dalla Gazzetta del Mezzogiorno

Immagine
Chissà che faccia fecero quei pochi, fortunati foggiani che il 23 luglio 1943 riuscirono a comprare La Gazzetta del Mezzogiorno , in una città devastata dai bombardamenti del giorno prima, con i cadaveri dei caduti e le macerie ancora fumanti... Chissà come dovettero restare sorpresi quando si resero conto che sul loro calvario, sul loro dramma il quotidiano regionale non aveva speso neanche un rigo. Come se si fosse trattato soltanto di un incubo, di un brutto sogno. Come se Foggia non esistesse. E pensare che mentre i giornali italiani oscuravano la tragedia che si stava consumando nelle popolazioni, i giornali statunitensi - come ha mirabilmente documentato Tommaso Palermo nel suo  Foggia dalle tenebre del 43 alla rinascita -   dedicavano titoli a nove colonne e in prima pagina ai successi dei raid alleati su Foggia. Quella che vedete sopra, è la copertina della Gazzetta del Mezzogiorno del 23 luglio 1943, che avrebbe dovuto dare notizia dei tragici fatti occorsi il giorno prima

Foggia, il dovere della memoria

Immagine
Tra i molti commenti che amici e lettori di Lettere Meridiane hanno pubblicato sul blog o sul social network, a proposito della difficoltà di Foggia a far memoria dei bombardamenti , mi hanno colpito in modo particolare un paio. Quello di Ennio Piccaluga è dichiaratamente oltranzista, non preciso nelle cifre, ma pone un interrogativo inquietante, che non può essere liquidato sbrigativamente: "Vittime civili in Italia, nella II guerra mondiale: 25.000 di cui 20.000 a Foggia. Praticamente la guerra l'hanno fatto solo i civili di Foggia. E meno male che quelli che hanno bombardato erano alleati... Se Foggia ancora adesso è all'ultimo posto per qualità di vita, in Italia, è per questo motivo. E nessuno ha mai pensato di porvi rimedio in qualche modo, né gli USA, tanto meno il governo italiano." Per amor di verità, va precisato che non è mai stata fatta una stima esauriente delle vittime provocate dai bombardamenti in Italia. Furono sicuramente di più delle 25.000 ri

Settant'anni fa la prima pietra della Casa della Divina Provvidenza

Immagine
Ecco un'altra pagina rimossa della storia di Foggia, nonostante sia stata, almeno agli albori, una bella storia di solidarietà e di carità. Settant'anni fa, il 22 luglio del 1945, veniva fondato l'Ospedale Psichiatrico "Don Uva" a Foggia, seconda sede pugliese della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza. La coincidenza della fondazione dell'istituto con la ricorrenza del secondo anniversario del più tragico bombardamento su Foggia, è tutt'altro che casuale. La cerimonia, molto sobria, si svolse dopo che in Cattedrale una solenne concelebrazione, presieduta dal vescovo mons. Fortunato Maria Farina, aveva commemorato le migliaia di vittime provocate dal raid aereo alleato, il più duro della tragica estate di due anni prima. I bombardamenti avevano lasciato dietro di sé tante macerie non solo materiali, ma anche morali: una terribile traccia di morte, di distruzione, ma anche un diffuso disagio psichico. Stremati dal terrore delle bombe, dalla

Il dibattito sulla ferrovia a Foggia: e se invece di un'altra stazione...?

Immagine
L'amico Alfre De Martino , sempre attento ai problemi che riguardano il futuro di Foggia e della sua provincia, mi manda alcune interessanti riflessioni sul tema del trasporto ferroviario, e della posizione in questo scacchiere della città di Foggia. Le pubblico volentieri, auspicando che altri lettori e amici di Lettere Meridiane vogliano cimentarsi sul tema, che ha un'importanza nevralgica per il futuro della città e della provincia. * * * Buon giorno Geppe, desidero esporti qualche mia disquisizione in merito alla questione Alta Capacità, vista oltre tutto la tua instancabile ed indiscutibile opera sia mediatica che di partecipazione in prima persona a tutto ciò che attiene le questioni di questo bistrattato territorio, dal culturale al politico ed anche a quel quotidiano che, dalle nostre parti significa quasi esclusivamente "PROBLEMI", quando non sfoci, al contrario, in curiose caratteristiche "antropologiche" che rendono unici gli abitanti di que

1943, il martirio di Foggia e la memoria vacillante

Immagine
Dopodomani, Foggia celebrerà il settantaduesimo anniversario della più infausta giornata della sua storia: il 22 luglio coincide con la più tragica delle incursioni aeree che, nella estate del 1943, provocarono la morte di migliaia di inermi cittadini, e la distruzione del 75% dei fabbricati. Due anni fa, il settantesimo anniversario fu accompagnato da una imponente serie di iniziative, nella speranza che la città riuscisse finalmente a fare memoria di quella pagina drammatica della sua storia, rimossa o quasi dall’identità, dalla coscienza collettiva. Assai più dei decennali che lo hanno preceduto, il settantesimo è stato percepito e vissuto dalla città. Ma cosa è rimasto, due anni dopo? Poco e tanto… Le molte iniziative che vennero concepite due anni fa non hanno messo radici, come spesso succede a Foggia: è rimasta per esempio senza seguito l’idea di promuovere una banca dati che raccogliesse tutta la documentazione (fotografica, scritta ma anche orale) disponibile, e ch

Duemila passi per Foggia: partecipate alla consultazione popolare

Immagine
Duemila passi per Foggia. Dopo aver sperimentato con successo l'allargamento dell'isola pedonale nel centro cittadino l'amministrazione comunale rilancia, e studia strategie ancora più raffinate per rilanciare, a partire da una politica del traffico più consapevole, anche le prospettive commerciali del centro storico, a partire da via Arpi e corso Vittorio Emanuele. Questa volta, però, a dire la sua è chiamata anche la cittadinanza, attraverso un sondaggio on line (se volete parteciparvi, poteteaccedere da qui ). E' la "procedura partecipativa" prevista dal Progetto MUSA, cui direttamente si richiama l'iniziativa della civica amministrazione. Il primo quesito riguarda le ipotesi di intervento per la moderazione del traffico nel Centro storico di Foggia (Via Arpi e Corso Vittorio Emanuele). Si chiede di indicare la priorità per le quattro alternative d'intervento mettendole in ordine di importanza: “MAI CON L’AUTO”: Pedonalizzazione h 24

Fausto Coppi allo Zaccheria

Immagine
La disponibilità di sempre nuovi materiali d'archivio sul web, non cessa di regalare emozioni e sorprese. E rilancia la sfida di una possibile public history scritta e recuperata a partire dalle immagini, dalle foto, dalla memoria che andrebbe altrimenti dispersa. Qualche giorno fa, vi ho parlato di quella tappa del Giro d'Italia che arrivò e partì da Foggia, vedendo tra i suoi protagonisti il Campionissimo , Fausto Coppi.Le immagini che ho pubblicato in quella circostanza erano un po' traditrici, nel senso che si riferivano sì alla tappa che portò il Giro da Foggia a Pescara, ma erano state scattate, con ogni probabilità, in località abruzzesi. Ecco oggi un'altra immagine, che si riferisce all'arrivo della frazione Napoli-Foggia, che come la fotografia documenta in modo inequivocabile, si concluse allo Stadio Zaccheria, dotato allora della pista d'atletica. L'immagine è tratta dal Fondo Gaetano Spirito, custodito nell'Archivio di Stato di Foggia, e rec

De Tullio: quando la cittadinanza onoraria a Pasquale di Cicco?

Immagine
Qualche tempo fa, molto volentieri ho sostenuto la bella iniziativa promossa da Maurizio De Tullio, per il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Foggia a Pasquale di Cicco, studioso, saggista, per molti anni direttore dell'Archivio di Stato di Foggia. Centinaia sono stati gli amici e i lettori di Lettere Meridiane che hanno sottoscritto la petizione per sollecitare il Comune di Foggia alla concessione di un onorificenza che sarebbe assolutamente meritata. E' trascorso molto tempo, ma ancora poco si è mosso, in questa direzione. De Tullio torna sull'argomento con una nota, che pubblichiamo molto volentieri. * * * Molti, sapendo dell’impegno profuso a suo tempo per la concessione della Cittadinanza Onoraria al dottor Pasquale di Cicco da parte del Comune di Foggia, mi hanno chiesto che fine abbia fatto quella proposta. Colgo, allora, l’occasione per spiegarlo a chi lo ha chiesto e ai lettori di ‘Lettere Meridiane’ in particolare, che per primi hann

Una seconda stazione per Foggia. Ma dove?

Immagine
Ricapitolando… (Lo so, non è mai bello un tale incipit , ma in questa incredibile vicenda, purtroppo s’impone). Il tanto temuto “baffo” che consente alla linea proveniente da Bari di congiungersi a quella per Napoli, bypassando la stazione di Foggia è cosa fatta. Non si tratta di quello che avrebbe dovuto essere realizzato a Borgo Cervaro, e di cui si è discusso per anni. Troppo costoso, troppo complicato per via degli espropri. Quasi certamente non se ne farà più niente. La bretella che è già andata in esercizio passa molto più vicino a Foggia. Praticamente la lambisce, sfiorando i silos di via Bari e passando quindi sotto il ponte. Una variante (anche se tecnicamente non si tratta di una variante vera e propria, è un'altra opera, inizialmente non prevista nel progetto dell'Alta Capacità Napoli-Bari) che ha consentito un bel risparmio, ripristinando e riqualificando un tracciato che esisteva da tempo, noto come bretella di Incoronata.

Quella volta che Coppi passò per Foggia

Immagine
Dopo la Cgil, tocca ai fotografi per antonomasia mettere on line il loro straordinario archivio iconografico. Si tratta dei Fratelli Alinari , operanti dal 1852, prima azienda ammessa a fotografare i Musei Vaticani, il Louvre e moltissimi Musei del Bel Paese. Il loro, come recita lo slogan aziendale, è "il più antico archivio fotografico al mondo operante nell'arte della fotografia e dei beni culturali, dal 1852 ad oggi." A sfogliarne le pagine, hanno decisamente ragione. Per due secoli, i Fratelli Alinari hanno documentato le bellezze ma anche i fatti, la vita quotidiana del Paese, raccontandone la storia per immagini. Le foto messe online sono liberamente consultabili (pur se filigranate). State in campana, cari amici e lettori di Lettere Meridiane, perché le immagini che riguardano Foggia e la sua provincia sono veramente tante, e non mancheremo di mostrarle e raccontarle... A cominciare da quelle meno note, come quella che illustra il post in alto, e che most

Troia comune riciclone, una best practice che dovrebbe insegnare molte cose

Immagine
Ci sono molti protagonisti, dello splendido record ottenuto dalla città di Troia, insignita da Legambiente del titolo regionale di Comune "riciclone" tra quelli con popolazione inferiore a 10.000 abitanti. Prima di tutto i cittadini, perché senza un senso civico diffuso e senza la consapevolezza che la raccolta differenziata è un concreto strumento per migliorare la qualità della vita di una comunità, non si raggiunge l'impressionante traguardo del 70,27% di raccolta differenziata. Quindi l'amministrazione comunale in carica, guidata da  Leonardo Cavalieri , e con essa tutte le amministrazioni che si sono succedute a Palazzo d'Avalos negli ultimi decenni. Sono amministrazioni di segno e colore diverso, e so che il mio apprezzamento trasversale farà storcere la bocca a molti, nella cittadina in cui il contrasto tra guelfi e ghibellini non si è mai spento, ma è così: non si diventa ricicloni da un giorno all'altro, se non c'è un impegno convinto e dur

Addio Big Jimmy, io ti ricordo così

Immagine
Di Big Jimmy , il popolare buttafuori del Grande Fratello e di Avanti un altro di Bonolis, stroncato da un aneurisma cerebrale nella sua Ischitella a soli 48 anni, ho un ricordo tenero e indelebile, che risale a quando Jimmy muoveva i suoi primissimi passi del mondo della boxe, che avrebbe presto abbandonato (non prima di aver comunque effettuato quattro incontri da professionista, vincendone tre e perdendone uno) per dedicarsi allo spettacolo. Ero presidente della Pugilistica Taralli e quell’anno la Federboxe ci aveva affidato l’ambito compito di organizzare il campionato italiano canguri, che rappresentava l’anticamera della boxe dilettantistica. Allora Big Jimmy si chiamava ancora Girolamo Di Stolfo , si era trasferito al Nord con la sua famiglia, ma per i paesani era già una leggenda, tant’è vero che vennero a vederlo in massa, al Palazzetto di Atletica Pesante “A.Taralli”, la sera della finale. Girolamo, che gareggiava nella categoria dei supermassimi (era alto più di due m

Il magico silenzio del Tavoliere nell'acquerello di Louis Decros (1778)

Immagine
Il Rijksmuseum di Amsterdam ha reso di pubblico dominio le riproduzioni di buona parte del suo straordinario patrimonio artistico, e per i pugliesi c’è una sorpresa graditissima: si possono liberamente scaricare, in alta risoluzione, le immagini degli acquerelli che il grande pittore svizzero Louis Ducros realizzò durante il suo Grand Tour in Puglia, nel 1778. L’artista si stabilì a Roma appena 28enne,  e si guadagnava da vivere dipingendo vedute della Città Eterna. Qui crebbe artisticamente, e soprattutto incontrò un gruppo di gentiluomini olandesi, con i quali viaggiò per l’Italia Meridionale, la Sicilia e Malta, dal 10 aprile al 12 agosto del 1778. Durante il viaggio,  Ducros  esegui più di trecento disegni e acquerelli (conservati nel Rijksmuseum   di Amsterdam), commissionatigli dai suoi facoltosi compagni di viaggio. Le città toccate nella parte pugliese del Grand Tour , giungendo da Napoli e Avellino, furono Canosa, Cerignola, Canne, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta,

Foggia è bella o brutta? Amici e lettori discutono

Immagine
Non si fanno certamente pregare, i foggiani, quando si tratta di riflettere sulla loro città, tanto più quando si tratta di un tema caldo (e spesso discusso, su Lettere Meridiane ), come quello se Foggia sia bella o brutta. Non si tratta di una discussione estetica, o puramente accademica, perché chiama in causa il vissuto delle persone, sia di quanti hanno scelto di restare a Foggia, sia di quanti hanno voluto o dovuto andare via. Potete quindi figurarvi che valanga di commenti abbia suscitato la lettera meridiana dedicata al botta e risposta tra la blogger milanese, Sara Fumagalli e Antonio Vigilante , docente e scrittore  foggiano che da qualche mese si è trasferito a Siena. Il dibattito è ampio, e tocca diversi temi, tra cui quello della perdurante bruttura della cosiddetta Piazza Tavuto. Ecco, di seguito, la prima parte gli interventi degli amici e dei lettori di Lettere Meridiane. Si tratta di quelli postati nei diversi gruppi che ospitano le lettere meridiane , o sulla mia

Raffaele Vescera: "Foggia, una città assassinata"

Immagine
Si potrà anche con condivdere la verve a volte eccessivamente polemica di Raffaele Vescera, ma una cosa è sicura, è uno che dice pane al pane e vino al vino, e scrive analisi sempre lucidissime e molto verre. Come la nota pubblicata sul suo profilo facebook, in cui riflette sullo stato sociale ed economico di Foggia e provincia, collocando la sua anlisi in un punto di vista ed una prospettiva che stanno diventando sempre più obsoleti: quelli della  questione meridionale, ormai del tutto scoparsa dall'agernda politica del governo nazionale. Ecco l'analisi di Vescera, la cui nota è significativamente intitolata Foggia: indagine su una città assassinata. Distruzione totale del timido tessuto industriale a vantaggio del nord, come gli zuccherifici Eridania, chiusi per salvare quelli padani e la cartiera dello Stato, già ridotta al lumicino e destinata alla chiusura, seppure la migliore d’Italia a detta dei responsabili romani. Agricoltura in sofferenza premorte, seppur da s

I regali di Rfi a Foggia

Immagine
Foggia riflette sul suo futuro, e serra i ranghi in vista di un confronto ormai non più procrastinabile con Rete Ferroviaria Italiana, da cui dipende una fetta non trascurabile delle possibilità di rilancio di un territorio che sembra piombato in una crisi irreversibile. L'assemblea indetta ieri dal Comitato "Un baffo ferroviario a Foggia" presieduto da Luigi Augelli ha registrato una partecipazione attenta, attiva, intensa. Ve ne riferirò compiutamente nei prossimi giorni, perché quella del bypass è una storia articolata, lunga, che merita di essere raccontata nei dettagli. Per il momento, voglio però sottoporvi due particolari emersi durante l'assemblea, due illuminanti indizi sulla considerazione in cui i vertici di Rfi tengono Foggia (e su quanto sarà difficile spuntare risultati positivi per la città). Il primo è che nei prossimi anni la stazione di Foggia chiuderà ogni attività ferroviaria. Secondo la road map di RFI, infatti, l’anno prossimo andrà in app

Foto che parlano: la povera Foggia degli anni Cinquanta

Immagine
La Cgil nazionale apre i suoi archivi romani, e Foggia e la Capitanata ritrovano un pezzo importante della loro storia, della loro memoria, delle loro identità. Come lo "scatto", purtroppo anonimo, che illustra questa lettera meridiana. Un bambino di un paio d'anni guarda smarrito il fotografo, che lo ritrae sull'uscio della sua povera abitazione. Lo sguardo è più incuriosito che spaventato. Accanto al piccolo, due scatole di latta con le quali sta probabilmente giocando. La foto non ha una data, ma dovremmo essere negli anni Cinquanta. Impossibile localizzare la strada in cui la foto è stata scattata. Potrebbe trattarsi di una delle traverse di piazza Giordano o di corso Cairoli, vista la didascalia che la mano (forse) dell'autore ha vergato sul retro della significativa immagine. "Foggia. A due passi dal centro elegante - recita la didascalia -, in tuguri inabitabili, vivono le famiglie dei lavoratori e dei disoccupati." La foto è di pubblico domi

Una nuova stazione per Foggia

Immagine
Foggia vivrà oggi un importante momento di democrazia, come lo sono quelli in cui una comunità è chiamata a pronunciarsi sul proprio futuro, ed a costruire il proprio destino. Dopo la raccolta di firme di aprile, il Comitato Un baffo ferroviario per Foggia ha convocato un’assemblea popolare su un tema che sta particolarmente appassionato l’opinione pubblica cittadina e provinciale nelle ultime settimane: attivato da Rfi il baffo ferroviario di Foggia il 5 luglio 2015. la risposta della città e della provincia di Foggia . L’appuntamento è per le ore 18.00, nell’auditorium della biblioteca provincia di Foggia. Luigi Augelli , presidente del Comitato, non ha dubbi: per scongiurare il rischio che il capoluogo dauno venga bypassato dai collegamenti tra Bari e Napoli e Roma, la sola possibile soluzione è la costruzione di una seconda stazione ferroviaria a Foggia. Sarà proprio questa la proposta che Augelli illustrerà agli intervenuti, rimettendo comunque alla volontà dell’assemblea

Storie e ricordi del Distretto Militare che fu

Immagine
Il collega Antonio Del Vecchio mi scrive a proposito del post di ieri sul glorioso Distretto Militare di Foggia raccontando un gustoso episodio di cui fu protagonista alla visita per la leva militare. Altri amici e lettori hanno ricordi analoghi da condividere? Ecco la storia di Antonio Del Vecchio: "Interessante scoperta quella sul Distretto Militare di Foggia: una cartolina postale datata 1909. Il luogo conserva tanti ricordi riferiti sia ai richiamati delle due Guerre Mondiali sia ai soldati di leva fino alla soppressione. Per esempio, io ricordo un episodio di buona condotta compiuto da un ufficiale medico circa mezzo secolo fa (pare che si chiamasse Di Mauro). Avevo "marcato" visita con il preciso scopo di essere esonerato dal servizio di leva, per poter poi frequentare agevolmente l'ultimo anno del Liceo. Mi accompagnò il segretario della sezione DC del mio paese per forzare la mano. Arrivò il mio turno. Accortosi dell'intruso, il medico lo cacciò via

De Tullio: "Perché a Foggia si vive sempre peggio"

Immagine
Com'era facile attendersi, la lettera meridiana sul botta e risposta tra Sara Fumagalli e Antonio Vigilante sul sito Gli stati generali ha suscitato un'ampia ed accalorata discussione tra gli amici e i lettori di Lettere Meridiane . L'argomento è di quelli che ha già diviso ed appassionato quanti seguono questo blog: Foggia è bella o brutta? C'è chi giudica la domanda oziosa, e in qualche modo ha ragione: una città non diventa più bella o più brutta solo parlandone. Occorrono politiche concrete rivolte a migliorarla, e su questi siamo tutti d'accordo: queste politiche hanno fatto difetto, al capoluogo dauno da ormai troppo tempo. Parlarne però è importante. Anzi necessario. Perché una città va vissuta consapevolmente, senza nascondere la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi, senza criticare per partito preso, come fanno i gufi. È necessario quel guardare ad altezza d'occhi che rappresenta lo sforzo quotidiano di Lettere Meridiane . Occorre quel

Google Trends incorona la Puglia

Immagine
I gufi sono serviti. La Puglia svetta in cima alla classifica di Google Trends , come meta italiana più ricercata (dagli italiani), piazzandosi alle spalle della Grecia nella graduatoria delle "vacanze più cercate" di Summer Trends 2015 . La Puglia è decisamente la regina in Italia. La classifica delle vacanze top ten comprende solo altre cinque regioni italiane che sono, nell'ordine: Sardegna al quarto posto, Sicilia e Liguria, che occupano rispettiva la quinta e la sesta piazza, quindi all'ottavo e al nono posto si piazzano Trentino e Toscana. È superfluo sottolineare che per la Puglia si tratta di una eccellente performance, che premia gli sforzi che sono stati condotti in questi anni dalla Regione e dall' Apulia Film Commission per incrementare l'attrattività della nostra regione e per far conoscere di più il brand Puglia, in Italia e nel Mondo. Ovviamente, il peso raggiunto dalla Puglia nel più popolare motore di ricerca e del mondo, non significa

Quando il Distretto Militare di Foggia "coniava" cartoline postali

Immagine
C'era un tempo in cui il Distretto Militare di Foggia - oggi soppresso - era così importante e affollato di militari di leva che venivano stampate cartoline postali ad hoc . Come quella mostrata nella immagine che vedete qui sopra, e che potete scaricare ad alta risoluzione cliccando qui . Il capoluogo dauno viene identificato con uno dei suoi monumenti più rappresentativi, l'Epitaffio di via Manzoni. Sotto, la corona che identificava il Regno d'Italia, e gli stemmi della Città di Foggia e della Provincia di Foggia. Non sono un esperto di araldica, e quindi non so dirvi di preciso cosa siano e che rappresentino gli altri due stemmi sulla parte superiore. Giro come sempre la domanda agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane , sicuro che risolveranno il rebus con la consueta alacre efficienza. Il numero "4" si riferisce invece al numero del Distretto Militare di Foggia, così come statuito dal Regio Decreto 13 novembre 1870, n. 6026 che definendo la  Nuova c

Foggia bella, dice la milanese. Visita Piazza Tavuto, risponde il foggiano

Immagine
L’infinita  querelle se Foggia sia brutta o bella, alla quale tanti post e tante discussioni ha dedicato Lettere Meridiane approda su Gli Stati Generali , serissima testata on line che si prefigge l’ambizioso obiettivo di “integrare l’essenziale del giornalismo professionale di interesse pubblico e la ricchezza del giornalismo partecipativo, espresso dai saperi diffusi nella società ma spesso poco valorizzati dal sistema dei media esistente o dispersi nella rete”. A porre la questione Sara Fumagalli, giornalista milanese che a Foggia ha trascorso le ultime vacanze natalizie, e che racconta questa sua esperienza in un post intitolato “Ma Foggia è la città più brutta della Puglia?”. Decisamente no, secondo la brava Sara che adombra il timore che i foggiani possano essere affetti in modo particolarmente virulento da quel virus sempre più diffuso che è “il pessimismo ontologico e masochista italiano”. “I foggiani che conosco qui al nord - scrive - ne parlano malissimo: sono fuggiti,

Al Puglia Pride l'orgoglio pugliese dei Monti Dauni

Immagine
Ospitando il coloratissimo Puglia Pride, Foggia ha vissuto ieri una bella giornata di festa, di partecipazione, e ha dato una bella manifestazione di tolleranza e di apertura alla diversità, testimoniando di comprendere come le differenze siano una ricchezza (e speriamo che altrettanto senso civico venga dimostrato nella vita quotidiana della città, per esempio nel rapporto con gli stranieri e con i nomadi). Il social network è divenuto collettore di una mole di fotografie senza precedenti. Quella che mi è piaciuta di più l'ha pubblicata Antonio Vasile sulla bacheca di Antonella Caggese, e mi scuso con l'uno e con l'altra per averla "rubata". Li ringrazio entrambi, e so che capiranno, e condivideranno. Anche i Monti Dauni erano presenti al Puglia Pride, come si vede nella foto, e il neogovernatore regionale Michele Emiliano ha voluto sfilare e farsi riprendere dietro lo striscione. Ben fatto, nella speranza che la testimonianza di attenzione preluda a impegni c