Quando il Distretto Militare di Foggia "coniava" cartoline postali
C'era un tempo in cui il Distretto Militare di Foggia - oggi soppresso - era così importante e affollato di militari di leva che venivano stampate cartoline postali ad hoc. Come quella mostrata nella immagine che vedete qui sopra, e che potete scaricare ad alta risoluzione cliccando qui.
Il capoluogo dauno viene identificato con uno dei suoi monumenti più rappresentativi, l'Epitaffio di via Manzoni. Sotto, la corona che identificava il Regno d'Italia, e gli stemmi della Città di Foggia e della Provincia di Foggia.
Non sono un esperto di araldica, e quindi non so dirvi di preciso cosa siano e che rappresentino gli altri due stemmi sulla parte superiore. Giro come sempre la domanda agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane, sicuro che risolveranno il rebus con la consueta alacre efficienza.
Il numero "4" si riferisce invece al numero del Distretto Militare di Foggia, così come statuito dal Regio Decreto 13 novembre 1870, n. 6026 che definendo la Nuova circoscrizione militare del Regno attribuiva a quello del capoluogo dauno il n.4, dopo quelli di Alessandria, Piacenza e Bari. Oltre che il territorio dauno, il distretto militare foggiano comprendeva anche quello della provincia di Campobasso. Se vogliamo, un esperimento ante litteram, di Moldaunia.
La cartolina è custodita nel Museo del Risorgimento, e risale al 1909.
Venne inviata come si legge nel verso, da tale Alfredo Santini ad Emilio Giglioli, allievo presso la Scuola Militare di Modena. Per quanto il testo sia laconico ("affettuosi saluti") è verosimile supporre che Santini doveva venire anche lui dalla Scuola e che inviasse all'amico dalla sua nuova destinazione la cartolina, a mo' di ricordo.
Il Distretto Militare di Foggia - soppresso dopo la fine del servizio di leva obbligatorio - era uno dei più antichi d'Italia, essendo stato istituito dal Regione Decreto che ho prima richiamato, che è il primo provvedimento nazionale in tal senso. Originariamente i Distretti Militari erano soltanto 45, ed erano organi di reclutamento e mobilitazione. Originariamente i Distretti militari avevano anche compiti di formazione dei reparti della Milizia territoriale e della Milizia mobile, nei casi di richiamo alle armi. Una prima rudimentale istruzione delle classi di leva si svolgeva per le reclute presso i Distretti militari, con successivo invio ai Corpi.
Il capoluogo dauno viene identificato con uno dei suoi monumenti più rappresentativi, l'Epitaffio di via Manzoni. Sotto, la corona che identificava il Regno d'Italia, e gli stemmi della Città di Foggia e della Provincia di Foggia.
Non sono un esperto di araldica, e quindi non so dirvi di preciso cosa siano e che rappresentino gli altri due stemmi sulla parte superiore. Giro come sempre la domanda agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane, sicuro che risolveranno il rebus con la consueta alacre efficienza.
Il numero "4" si riferisce invece al numero del Distretto Militare di Foggia, così come statuito dal Regio Decreto 13 novembre 1870, n. 6026 che definendo la Nuova circoscrizione militare del Regno attribuiva a quello del capoluogo dauno il n.4, dopo quelli di Alessandria, Piacenza e Bari. Oltre che il territorio dauno, il distretto militare foggiano comprendeva anche quello della provincia di Campobasso. Se vogliamo, un esperimento ante litteram, di Moldaunia.
La cartolina è custodita nel Museo del Risorgimento, e risale al 1909.
Venne inviata come si legge nel verso, da tale Alfredo Santini ad Emilio Giglioli, allievo presso la Scuola Militare di Modena. Per quanto il testo sia laconico ("affettuosi saluti") è verosimile supporre che Santini doveva venire anche lui dalla Scuola e che inviasse all'amico dalla sua nuova destinazione la cartolina, a mo' di ricordo.
Il Distretto Militare di Foggia - soppresso dopo la fine del servizio di leva obbligatorio - era uno dei più antichi d'Italia, essendo stato istituito dal Regione Decreto che ho prima richiamato, che è il primo provvedimento nazionale in tal senso. Originariamente i Distretti Militari erano soltanto 45, ed erano organi di reclutamento e mobilitazione. Originariamente i Distretti militari avevano anche compiti di formazione dei reparti della Milizia territoriale e della Milizia mobile, nei casi di richiamo alle armi. Una prima rudimentale istruzione delle classi di leva si svolgeva per le reclute presso i Distretti militari, con successivo invio ai Corpi.
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