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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

L'allarme di Volpe: i palazzi storici di Foggia condannati all'oblio

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Giuliano Volpe , professore di archeologia, rettore emerito dell'Università di Foggia e presidente del Consiglio superiore dei beni culturali del Mibac, è un foggiano d'adozione. Barese di Terlizzi, dieci anni fa ha scelto di vivere a Foggia comprando casa nel centro storico e ristrutturandola, non senza dover fare i conti con le estenuanti lungaggini della burocrazia (ho avuto modo di parlare in questa lettera meridiana di un po' di tempo fa). Una decisione senza dubbio coraggiosa, che testimonia la volontà di mettere radici in quel territorio che, come intellettuale e come uomo di scienza, sta cercando di far crescere. In una intervista pubblicata oggi dal quotidiano L'Attacco, partendo proprio dalla sulla decisione di vivere a Foggia, Giuliano Volpe riflette sui problemi della città, sulla perdurante difficoltà di attuare politiche che portino alla rivitalizzazione del centro storico, e lancia l'allarme sull'amaro processo di declino e di degrado che ang

Consiglio Regionale a Foggia o Lucera? La discussione

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Mi è successo di rado di registrare una discussione così intensa e consapevole su Lettere Meridiane , come quella che si è sviluppata sulla idea che subito dopo Taranto, Emiliano e il suo governo regionale tengano una seduta nella Puglia settentrionale, a Foggia e a Lucera . Il dibattito  è interessante per la ricchezza e la varietà dei punti di vista, ma anche perché certifica un insospettato interesse della comunità provinciale verso la Regione Puglia, e un diffuso desiderio di un rapporto più solido con questa istituzione. Ad aprire le danze è stato uno che di Regione Puglia se ne intende, per esservi stato assessore per diversi anni, il lucerino Roberto Paolucci che di primo acchito scrive ironicamente: “Il circo equestre…. in tournée.” Ma subito dopo precisa: "L’idea di Regione non è ancora radicata e fanno di tutto per disperdere quel poco di lavoro che è stato fatto in questa direzione. Nemmeno i baresi amano la loro Bari che è capoluogo della Regione, sede del Consigl

L'appello di Grazia Pia: "adesso incontriamoci per davvero"

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Ricorderete Grazia Pia Vitillo , la giovane imprenditrice di Vico del Gargano, che stanca delle tante cose che non vanno nella nostra terra , voleva piantare tutto e andare via, ma poi ci ha ripensato, e ha deciso di resistere ed insistere . A farle cambiare idea è stata la generosa partecipazione, seppure virtuale, alla sua storia: "leggendo tutti i commenti dopo che avete pubblicato il mio messaggio, mi sono commossa. Un abbraccio virtuale mi stringeva." Quest'abbraccio l'ha fatta sentire meno sola. L'ha convinta a provarci ancora. Adesso Grazia Pia ricambia l'affetto che le è stato manifestato, proponendo di superare la virtualità, di incontrarsi per davvero, e così scrive a tutti quanti le sono stati vicini: "Carissimi, domani, domenica 28 giugno, per ringraziare tutte le persone che ci hanno mostrato vicinanza in questo periodo, chi vorrà potrà venire gratuitamente a trovarci, staremo insieme per conoscerci e regalare ai vostri bambini una bella

Gargano, terra dimenticata

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Una lectio magistralis di giornalismo. Una pagina che trasuda di quel realismo magico che secondo Massimo Bomtempelli caratterizzava la scrittura di Anna Maria Ortese . Prosa che diventa poesia, esaltando il vero, anzi sublimandolo. Ecco, come vi avevo promesso e anticipato nella lettera meridiana di ieri , la prima parte del reportage di Anna Maria Ortese sul Gargano,  Terra dimenticata . * * * Il Gargano mi ha offerto un tale numero di sorprese, in questi due giorni, che ancora adesso ne serbo l’immagine di un paese stregato. Qui, la bellezza celeste delle cose, ha isolato e perduto gli uomini. In alcuni momenti, sembra non vi sia altro che beatitudine, subito dopo avvertite la presenza di un nero sconforto. Dopo le selvagge impressioni della sera precedente, fra la spiaggia e gli antri domestici di Peschici, e una lunga notte trascorsa nella locanda di Rodi, minacciata da presso dal vento e dal mare, che in quell’incertezza del buio esasperavano la loro potenza, non credet

Consiglio regionale a Taranto. Quando a Foggia, o a Lucera?

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Michele Emiliano (fonte GrPuglia ) starebbe meditando di convocare a Taranto la prima seduta del consiglio regionale pugliese. Sono d’accordo. Si tratterebbe di un gesto di notevole profilo politico e di alto significato simbolico: dimostrerebbe l’intenzione del nuovo governo regionale a perseguire la strada di uno sviluppo equilibrato, cercando di sanare prioritariamente le ferite più dolorose e aperte della Puglia, e non c’è dubbio che l’ILVA sia una di queste. Una scelta che servirebbe ad allontanare il timore che l’ex sindaco di Bari possa interpretare il suo mandato presidenziale in modo, come dire, baricentrico … Mi aspetto però che altrettanto faccia il nei governatore regionale per la Puglia settentrionale, convocando quanto prima una seduta del consiglio regionale anche in Capitanata. A Foggia o, perché no, a Lucera, cittadina che più di altre vanta crediti  consistenti verso il governo centrale e regionale, dopo la chiusura del tribunale e il ridimensionamento dell’ospedal

Ecco Borghi in città, fiera della bellezza della Capitanata

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Foggia si apre alla bellezza grazie a Borghi in Città , evento che domani sera, dalle 17.00 alle 23.00, animerà l’isola pedonale (all’altezza di piazza Giordano). Per i foggiani ai tratta di una ghiotta occasione per conoscere più approfonditamente i borghi della Capitanata, per toccare con mano quella bellezza che rende la nostra provincia unica in Italia per ricchezza paesaggistica, storica e culturale, ma che è conosciuta ed apprezzata quanto sarebbe necessario. Il format è originale, ma ancora di più il metodo che ha portato alla realizzazione dell’iniziativa, pensata come conclusione pubblica di un corso di formazione professionale promosso da Enaip Impresa Sociale in collaborazione con Patto Consulting, impresa sociale che ha ospitato lo stage degli allievi che hanno partecipato all'attività formativa, sovvenzionata da Unione Europea, Regione Puglia e Provincia di Foggia nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. Obiettivo del corso era quello di formare Tecnici delle attività

Anna Maria Ortese sul Gargano: grandi pagine dimenticate

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Anna Maria Ortese Tra i numerosi viaggiatori che hanno visitato e raccontato il Gargano un posto di spicco merita Anna Maria Ortese . Grandissima scrittrice e giornalista del secolo scorso, non ha avuto il posto che avrebbe meritato nella storia della letteratura italiana. E a dirla tutta, anche le sue pagine sul Gargano non sono tra le più note. Per la sua prosa, Massimo Bontempelli coniò il termine realismo magico . Altri hanno parlato di prosa visionaria . A mio modesto avviso, sono una espressione di giornalismo al massimo livello. I suoi reportage garganici restano tra le pagine più belle che siano state scritte sul Gargano, e forse anche tra le più vere. Antonio Motta , finissimo intellettuale e scrittore di San Marco in Lamis, tra i maggiori conoscitori di Leonardo Sciascia è tra i pochi ad aver letto e studiano anche le opere di Ortese. In una intervista rilasciata a Michele Fumagallo su Arte & Carte sottolinea la grande attualità di quel reportage-racconto: “La manc

L'orgoglio foggiano di Andrea Scarpa, campione italiano dei superleggeri

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La boxe è la disciplina che ha vinto di più a Foggia, assieme alla scherma. E un giorno o l’altro si dovrebbe far mente locale sulle strane ragioni che portano i foggiani ad eccellere in particolare modo negli sport individuali e di combattimento. Gli allori sono stati conquistati soprattutto dai pugili dilettanti, e valgano per tutti le medaglie conquistate  alle olimpiadi di Los Angeles (bronzo) e alla coppa del mondo di Roma (oro), da Luciano Bruno , il boxeur foggiano che ha vinto di più e che tra i suoi ammiratori vanta nientemeno che Mike Tyson , come ho raccontato  in una precedente lettera meridiana . Per far fortuna a torso nudo bisogna emigrare. È successo negli anni Ottanta a Salvatore Curcetti , figlio di Paolo, olimpionico a Roma nel 1960, che dopo aver conquistato il titolo tricolore a Reims si aggiudicò la cintura continentale e a Capo d’Orlando vide naufragare il suo sogno di vincere il titolo mondiale. Mentre la boxe foggiana ricorda con nostalgia i fasti d’un tem

La "grande Foggia" affascina Andres Duany

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L'amico e collega Giovanni Cataleta ha postato, sulla pagine facebook di Lettere Meridiane una breve ma stimolante riflessione sul convegno svoltosi negli scorsi giorni a Foggia sull'urbanismo agrario. Giovanni riferisce delle impressioni, molto positive, suscitate dalla visita a Foggia e alle sue borgate agrarie in uno dei più illustri relatori del convegno. La foto che illustra il post è tratta da La Capitanata nel periodo fascista di Raffaele Colapietra, edito dalla Provincia di Foggia nel 1978. In questa galleria potete vedere altre suggestive immagini della "grande Foggia". Ecco la riflessioni di Giovanni Cataleta , che ringrazio affettuosamente per il contributo. * * * La settimana scorsa si è tenuto a Foggia un importante convegno internazionale sull'Urbanismo agrario, organizzato dall'Università Dauna, durato tre giorni e che avrebbe meritato una maggiore partecipazione di pubblico, specie delle figure professionali interessate all'argome

Svelata l'ubicazione della targa storica "locale inabitabile"

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È stato Romeo Brescia , appassionato  di fotografia e di riprese video, il primo ad identificare la lapide di cui avevo parlato ieri .  Si trova a Foggia,  in vico San Nicola, una parallela di via Manzoni, praticamente sul confine di Borgo Croci. Oltre a realizzare pregevoli fotografie ed altrettanto interessanti video, Romeo Brescia è anche un appassionato cultore e cercatore di tracce della storia cittadina. Con Raffaele De Seneen cura il mai troppo lodato sito Foggia Racconta , dov'è possibile trovare molte storie della città, raccontate in presa diretta da quanti le hanno vissute ed accompagnate dalle immagini della fotocamera di Romeo Brescia. Il buon Romeo era rimasto colpito come me dalla lapide di vico San Nicola, tanto da fotografarla già tre anni fa. L'immagina che illustra il post è appunto di Romeo Brescia, che l'ha montata evidenziando il particolare della lapide e la targa stradale. Carmine de Leo , autore di diversi libri e saggi di storia cittadina, è

Il sottosviluppo del Sud colpa anche del fatalismo meridionale

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Da alcuni giorni a Foggia, l’erogazione della energia elettrica procede a go go, con frequenti interruzioni e blackout. I disservizi durano pochi minuti, ma si ripetono con impressionante frequenza,  mettendo a durissima prova la funzionalità di elettrodomestici, personal computer e relative periferiche, impianti antifurto e hard disk, che, come si sa, sono particolarmente sensibili ad eventi di questo tipo. Non è per niente una novità. Inconvenienti così succedono spesso, e soprattutto nella stagione estiva,  quando l’accensione dei climatizzatori provoca una maggiore domanda di energia che la rete non riesce a soddisfare. Il problema è che nessuno se ne lamenta, né il gestore della rete elettrica si è mai sentito in dovere di spiegare cosa non va agli utenti. Nella società dell’informazione un blackout può provocare seri danni: ne sanno qualcosa un paio di miei hard disk danneggiati dalle frequenti interruzioni (che spesso con consistono in veri e propri blackout ma in quelli che i

Grazia Pia ci ripensa: "Grazie a chi, come me, non vuole arrendersi"

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La comunicazione - quando è autentica, sentita, sofferta - produce cambiamento. Provoca coesione, solidarietà. Smuove le montagne. Poco conta se sia affidata all'immateriale leggerezza dei bit dei social network, o ad una stretta di mano che ti fa sentire il calore dell'altro. Ciò che conta è il messaggio, l'emozione, il valore che la comunicazione sincera riesce a trasmettere. Un abbraccio virtuale può essere caloroso, quanto uno concreto. E può innescare bellezza. Ricordate la giovane imprenditrice di Vico del Gargano che nei giorni scorsi aveva scritto a Teresa Maria Rauzino e a Domenico Sergio Antonacci una lettera cruda e toccante manifestando il desiderio di scappare, di fronte all'inciviltà, ai soprusi, con cui ogni giorno chi sceglie di restare nella terra dei propri padri deve fare i conti? Lo sfogo di Grazie Pia Vitillo non è rimasto inascoltato, Tanti, tantissimi le hanno manifestato la loro solidarietà e la loro vicinanza. L'hanno fatta sentire

Un'antica lapide racconta un pezzo di storia

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A saperla guardare ad altezza occhi, ogni città ha tante storie da raccontare. Nel suoi vicoli, nei suoi muri. Quando ero un giovane collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno e mi occupavo di cronaca bianca, mi piaceva andare al lavoro a piedi. E non c’era giorno che Foggia non mi offrisse uno spunto, un’idea su cui lavorare. Una traccia. Una volta, a pochi metri dal luogo dove è stata scattata l’immagine che illustra questo post, e di cui sto per dirvi, scovai la traccia di un’antica usanza foggiana: l’orma di un paio di forbici aperte, impressa sul cemento davanti ad un pianterreno. S’usava così per scacciare il malocchio, e tanto bastò per scrivere una serie articoli sulla sopravvivenza di certe superstizioni popolari. Ancora oggi mi piace camminare nei vicoli della città vecchia, posti dove a tratti si può respirare quel che Foggia era una volta. Durante una di queste passeggiate, il mio sguardo è caduto sulla lapide che vedete fotografata sopra. È murata vicino alla

De Tullio: Quanto costa la libertà nel Sud

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Maurizio De Tullio ha postato un commento molto bello e stimolante alla lettera meridiana di ieri in cui pubblicavo una lettera inviata a Teresa Maria Rauzino e a Domenico Sergio Antonacci da un'imprenditrice garganica che stanca di subire vessazioni e soprusi vorrebbe pintare tutto e andare via. Eccone il testo. * * * Qui al Sud la libertà costa. E costa più che in qualunque altro posto d'Italia. Costa fatica farsi finanziare idee imprenditoriali, costa avere il coraggio di aprire un'attività in pieno centro sapendo che c'è qualcuno che ti vuole male, costa credere nella legalità con i Vigili che guardano ma, avendo occhi strabici, guardano solo quel che capita, costa sapendo che tutto è relativo... Dire di avere coraggio dopo che per cinque volte ti hanno ferito a morte, caro Geppe, non è facile. Fuggire non è mai un gesto bello ma se è giustificato diventa un gesto ancora più coraggioso, perché la maggioranza sa invece come reagire: pagando il pizzo, chiamand

Risolto (o quasi) il mistero della Veduta di Foggia

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Continua ad appassionare e a far discutere gli amici e i lettori di Lettere Meridiane il mistero della prospettiva della Veduta di Foggia pubblicata nell’Atlante illustrativo ossia raccolta dei principali monumenti italiani di Attilio Zuccagni-Orlandini ed Antonio Verico. [Vi ricordo che potete scaricarla ad alta risoluzione leggendo questo post , e nella versione a colori leggendo quest'altro post ]. Un contributo importante alla soluzione del rebus giunge da Carmine de Leo , studioso ed autore di numerosi volumi sulla storia della città e della provincia. De Leo ha ripubblicato quella stampa nella sua raccolta Storia e costume nelle stampa d’epoca , pubblicata nel 2001 da Inside srl editrice in Roma, con i tipi di Grafiche Quadrifoglio . Ecco cosa scrive l’autore a proposito della veduta. Da un disegno ottocentesco di F. Wenzel ed incisione di A. Verico la città di Foggia appare nella pianura Dauna con vista dalla via per Barletta e Bari; la città è disegnata con le figur

Quando la Provincia di Foggia disse no a Umberto Giordano

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Quando aveva soltanto 13 anni, e la sua famiglia versava in condizioni economiche critiche, Umberto Giordano si rivolse al Consiglio Provinciale di Capitanata per chiedere l’erogazione di un contributo che gli permettesse di proseguire gli studi musicali a Napoli. L’assise di Palazzo Dogana respinse la domanda, o più precisamente, non la prese neanche in considerazione. L’episodio è piuttosto noto, ma non in questi termini. In alcune biografie dedicate al grande compositore foggiano, si legge infatti che a negare la borsa di studio al giovanissimi ed intraprendente musicista fu il Consiglio Comunale. A chiarire i termini della vicenda, grazie anche ad un documento che si trova nella Biblioteca comunale lucerina, fu Giambattista Gifuni, impareggiabile studioso e saggista della cittadina sveva. Con il titolo Un documento ignorato della giovinezza di Umberto Giordano , l’articolo venne pubblicato sul n. 6 dell’ Osservatore politico letterario del 1967. È stato successivamente ripreso

L'amaro sfogo di un'imprenditrice: "Voglio andare via, qui non si può sognare"

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Nel giorno in cui il Gargano festeggia la riapertura della ferrovia che era stata duramente danneggiata dall'alluvione del settembre 2014, Teresa Maria Rauzino , intellettuale ma anche pasionaria di un Gargano che crede in se stesso e nelle sue energie umane per costruire il suo futuro, pubblica una lettera indirizzatale da una giovane imprenditrice di Vico Garganico, che ha scelto di restare nella terra dei suoi padri, ma che sarà probabilmente costretta ad andare via. Lo stesso aveva fatto nel suo blog, Amara terra mia , Domenico Sergio Antonacci . Eccone il testo "Ciao Teresa, mi dispiace molto dire cose tristi a chi come te cerca sempre di mettere in mostra le bellezze del nostro Gargano, ma purtroppo è proprio vero che questa terra è... amara, a me fa tanto soffrire, dopo che in questi anni ho dato tutto il massimo e il meglio per lei, per pura passione, credendo di poter portare avanti la tradizione contadina dai miei nonni, passando per mio padre, aprendo all'i

Da luglio niente più treni merci alla stazione di Foggia

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Proseguono alacremente i lavori per il completamento della bretella di collegamento tra le linee ferroviarie Foggia-Bari e Foggia-Caserta. La road map è severa: dal 26 giugno prossimo i binari verranno allacciati alla rete elettrica ad alta tensione, e dal 5 luglio il raccordo entrerà ufficialmente in esercizio. Il primo risultato concreto è che i treni merci provenienti dalla Puglia centromeridionale e destinati a Napoli e Roma, e viceversa,  non transiteranno più per la stazione ferroviaria del capoluogo dauno, con un significativo risparmio sia di costi che di tempi di percorrenza. In particolare, la riattivazione della bretella (che ha una lunghezza di 1,6 km e utilizza consentirà di instradare verso il Centro Italia il traffico merci proveniente dalla Sicilia, dal porto di Gioia Tauro, dall'area industriale e dal porto di Taranto senza passare per la stazione di Foggia. Come ho già avuto modo di puntualizzare, non si tratta del tanto discusso "baffo" di Borgo Ce

In alta risoluzione, ecco la mappa della Capitanata di Zuccagni-Orlandini

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Come vi avevo promesso, ecco la mappa della Capitanata pubblicata da Attilio Zuccagni-Orlandini, insigne geografo del secolo scorso, nell'Atlante geografico degli Stati italiani delineato sopra le migliori e più moderne mappe, pubblicato nel 1840. Se nell'Atlante illustrativo ossia raccolta dei principali monumenti italiani che accompagna la sua Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Zuccagni-Orlandini si fece aiutare da Antonio Verico, in quello geografico a collaborare con lui fu Pozzi, un altro importante cartografo. La mappa si distingue per la nitidezza del tratto e dà conto di quella che era la suddivisione amministrativa interna della Capitanata all'epoca. I comuni erano 62,  divisi in tre distretti (Foggia, San Severo e Bovino) e 31 circondari. Le istruzioni per scaricarla ad alta risoluzione alla fine dell'articolo (quella che illustra il post è parziale, e a bassa risoluzione). Se volete leggere o rileggere le lettere m

Il giallo della veduta di Foggia di Antonio Verico

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Ho posto qualche giorno fa agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane un quesito circa il punto di vista da cui Antonio Verico ha ritratto il capoluogo dauno, nella sua incisione Veduta della città di Foggia , di cui ho parlato in due distinti post ( Quando Foggia era la seconda città del Regno: il racconto di Zuccagni-Orlandini, l'incisione di Verico e La versione a colori della Veduta di Foggia di Verico ; potete leggerli o rileggerli cliccando sui relativi collegamenti.) A cimentarsi con il rompicapo di Verico non sono stati moltissimi: una ragione in più per fare il punto e rilanciare l’enigma. Le risposte sono state eterogene, a conferma che la bella Veduta di Foggia incisa da Verico resta una sorta di rebus. Non si è fatto pregare a dire la sua Tommaso Palermo , cultore di storia cittadina, che direttamente sulla bacheca del blog ha scritto: “Se si considera che la cattedrale è visibile col campanile sulla sinistra e si vede bene la zona absidale, la visuale è da est

L'ultimo scirocco di Angelo Casto oggi al Cineporto

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Fare cinema in terra di Capitanata si può. E al più alto livello. Mettendo assieme relazioni, talenti, e quella straordinaria risorsa inespressa che è la creatività. L’ultimo scirocco di Angelo Casto , tra i più talentuosi autori pugliesi, compone questi ingredienti in un film breve che verrà presentato questa sera al Cineporto di Foggia, ad iniziativa di Promodaunia (ore 19.00, via San Severo). Ho avuto il privilegio leggerne la sceneggiatura quando il film era ancora un’idea: ne sono rimasto stupito e commosso. È un film che più di ogni altro racconta la nostra terra: la rinuncia ad una identità profonda in omaggio a falsi miti di sviluppo, che ne hanno decretato una crisi senza ritorno: di natura culturale, ancora prima che economica. Angelo Casto è stato un allievo di Ermanno Olmi, e l'eredità del maestro bergamasco trapela dalla magia del suo cinema, dalla capacità di raccontare sommessamente grande storie, secondo l’epica più vera della civiltà contadina. L’ultimo sciro

Trenitalia cancella il Mezzogiorno dalle sue Idee di Viaggio

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L’amico Gianfranco Consiglio , ingegnere e persona particolarmente sensibile ai problemi dello sviluppo del territorio, mi ha inviato il link alla home page della sezione specializzata del sito di Trenitalia, intitolata Idee di Viaggio , con un commento che deve farci riflettere: "Ma vi rendete conto che questi delle Ferrovie Italiane (???) sostengono ohe l'Italia finisce a Napoli? E noi ci stiamo a preoccupare del baffo di Cervaro? Guardate un po’, leggete e se volete smoccolare fate pure…” Per chi volesse visitare di persona il sito, questo è il link . Nella home page campeggia, l’immagine che vedete in apertura, e che ha fatto perdere le staffe all’ing. Consiglio, che è persona dotata di un invidiabile aplomb . Ad osservarla c’è di che restare veramente esterrefatti: l’Italia è divisa in due, anzi in quattro. Da un lato il Nord e il Sud, dall’altro il versante tirrenico e quello adriatico. Le regioni come la Puglia, che stanno al Sud e si bagnano nell’Adriatico, pratica

A settembre Lucera capitale di sbandieratori e musici

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  Dal 4 al 6 settembre prossimi, Lucera farà uno straordinario tuffo nel passato, e tornerà a indossare i panni della sua identità medievale, che da qualche tempo fa associazioni e forze culturali della cittadina sveva stanno tentando di rilanciare. In quelle date si svolgerà infatti la 34esima edizione della Parata Nazionale della Bandiera , competizione che vede impegnati gli sbandieratori più bravi d’Italia. Un appuntamento di eccezionale interesse, che propone un gustoso anticipo, già dai prossimi  giorni. Le danze si apriranno già sabato 20 e domenica 21 giugno prossimi, alle ore 20,30 nella impareggiabile e suggestiva cornice di Piazza Duomo, dove si svolgeranno le eliminatorie della categoria riservata ai singoli sbandieratori. Saranno 34 i “singolisti” impegnati a contendersi i 12 posti disponibili per la finale del 5 settembre. La parata è promossa dalla Lega Italiana Sbandieratori, in collaborazione con le associazioni lucerine I Federiciani e This is Art , vere anime de

La verità sulla bretella di Bivio Cervaro

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Nel dare notizia agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane che dal 26 giugno prossimo andrà in esercizio la bretella di collegamento tra le linee ferroviarie Foggia-Bari e Foggia-Caserta ho commesso un imperdonabile errore. Sono grato a Grazia Manna per avermelo fatto notare e a Paolo Amorico per le (meritate) bacchettate e per le informazioni chiarificatrici. L’errore in cui sono incorso non sposta, come vedremo, granché i termini della questione però li allarga a un contesto più ampio. E proprio per questo sono mortificato: un giornalista non può sbagliare, quando informa l’opinione pubblica, soprattutto quando si tratta di una questione nevralgica come quella del trasporto ferroviario. Mi cospargo dunque il capo di cenere, e vengo al punto. In diversi post vi ho detto che dal 26 giugno prossimo verrà allacciata l’alimentazione elettrica alla bretella di collegamento tra le linee ferroviarie Foggia-Bari e Foggia-Caserta e che dal 5 luglio la bretella stessa entrerà in funz

Il risultato di Cerignola stravolge il quadro politico di Capitanata

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La sorprendente vittoria di Francesco Metta a Cerignola sconvolge forse definitivamente il quadro politico in Capitanata. Per la prima volta, tre città della pentapoli sono governate da amministrazioni che sono espressioni di liste civiche. Metta va ad aggiungersi a Francesco Miglio (San Severo) e Antonio Tutolo (Lucera). Rimangono nelle mani della coalizioni tradizionali soltanto Foggia con Franco Landella (centrodestra) e Manfredonia con l'appena riconfermato Angelo Riccardi (centrosinistra). Se a questo si aggiunge che Miglio è anche presidente della Provincia e che nella sua elezione hanno svolto un ruolo importante proprio i consiglieri delle liste civiche (lo stesso Tutolo è consigliere di maggioranza) è facile capire che la politica dauna è stata sconvolta da un autentico cataclisma, le cui implicazioni in prospettiva futura sono ancora difficili da capire. La sconfitta di Cerignola è un boccone particolarmente amaro per il centrosinistra. Ma va letta nei voti, più

Quando la Fiera di Foggia era grande, grazie all'ippica

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In fondo è passato poco più di un secolo da quando La stampa sportiva , settimanale torinese specializzato in automobilismo, ciclismo, ippica, atletica e scherma (il calcio era ancora agli albori...) magnificava la Fiera di Foggia e il ruolo che lo sport svolgeva a sostegno della rassegna. A dirla tutta, anche il cronista dell'epoca lamentava la crisi che da qualche anno angustiava la Fiera, sia per  il proliferare di analoghe manifestazioni locali, sia per il progressivo venire meno della esposizione dei cavalli indigeni, che l'avevano resa celebre in tutta Europa. Ma nell'articolo comparso sul numero in edicola il 9 giugno 1907, il cronista si sofferma su un fattore nuovo che restituì linfa vitale alla Fiera in crisi: lo sport. "La fiera non sarebbe oggi più fiera - scrive - se non avesse contemporaneamente qualche amminicolo sportivo: corse di cavalli, tiro al piccione". In fondo all'articolo sono pubblicate le fotografie di due protagonisti della fortu

La beffa del baffo: Foggia esclusa dall'alta velocità

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Il "baffo" di Cervaro Ma qualcuno l'ha spiegato, all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, che Foggia è un capoluogo di provincia, e che i suoi cittadini hanno pari dignità con gli altri pugliesi? Qualcuno gliel'ha detto che per far risparmiare qualche minuto ai baresi e ai leccesi non si può passare sopra la testa dei passeggeri foggiani? Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno , l'ineffabile Michele Elia conferma tutti i peggiori timori: sarà operativo dal prossimo 5 luglio il cosiddetto baffo di Cervaro, che esclude la stazione di Foggia, dall'alta velocità e fa in modo che i treni tra Roma, Bari e Lecce possano bypassare il capoluogo dauno. L'azienda ferroviaria aveva sostenuto che quella linea sarebbe servita soltanto per i traffico merci, ma erano in molti a pensare che non sarebbe stato così. Elia lo ha detto a chiare lettere: "Il baffo di Foggia sarà utile e probabilmente non servirà solo per le merci. L'infras

La versione a colori della Veduta di Foggia di Verico

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Della splendida veduta della città di Foggia di Antonio Verico (di cui Lettere Meridiane ha reso disponibile la versione digitale dell'originale, in questo post ), esiste anche una versione a colori, alla Camera di Commercio. Nel catalogo del patrimonio artistico dell'ente camerale, curato da Vittorio Marchesiello nel 1997, l'opera viene attribuita  a Zuccagni Orlandini, mentre in un'altra parte del catalogo viene inserita tra le opere non attribuite. La datazione viene fatta risalire al 1845, che è quella della pubblicazione del terzo volume dell' Atlante illustrativo ossia raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche , edito a corredo alla Corografia fisica storica e statistica dell'Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini, che comprende l'incisione di Verico. Si sa per certo che le tavole dell' Atlante illustrativo vennero realizzate da Antonio Verico, che era uno dei principali incisor

Gargano: quando la natura è cinema

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Il Gargano più vero ma anche meno conosciuto. Il Gargano come scrigno di biodiversità, che non trovi nelle brochure turistiche ma che ti fa capire perché è una gemma del creato, un’antologia del mondo. È quel pezzo della Montagna del Sole più interno, che si stende tra Monte Calvo e la piana di Montenero. C’è un documentario che lo racconta che meglio non si potrebbe, un film di straordinario valore scientifico ed artistico. Grazie all’amico Maurizio Marrese per avermelo segnalato. L’opera, intitolata Monte Calvo e la Piana di Montenero, uno scrigno di biodiversità , è stata realizzata nell’ambito del progetto comunitario Life Fauna di Montenero , ad iniziativa del Centro Studi Naturalistici ONLUS di  Foggia, e mai soldi pubblici sono stati meglio investiti. Quando si parla di biodiversità, si parla di fenomeni, risorse, contesti, paesaggi molto difficili da raccontare con la cinepresa, perché si devono documentare e mostrare fenomeni di straordinaria varietà. che variano secondo

Eletta Loredana Olivieri: una foggiana al Consiglio Superiore della pubblica istruzione

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Ce l’ha fatta Loredana Olivieri . La segretaria provinciale della Flc Cgil di Foggia è stata eletta in seno al Consiglio Superiore della pubblica istruzione con 5.230 voti di preferenza, nella componente della scuola primaria. Decisivo per l’elezione della dirigente sindacale foggiana nel massimo organo nazionale di consultazione del mondo scolastico è stato il voto in Puglia e in Basilicata, regioni in cui è risultata il candidato maggiormente suffragato. La lista della Cgil, che era denominata Valore Scuola , ha ottenuto un lusinghiero successo nella consultazione elettorale, conquistando la metà dei seggi disponibili. Tre i seggi toccati allo Snals, due alla Cisl Scuola, due all’Anp, gli altri a liste regionali per le scuole di lingua tedesca e slovena. Una volta tanto, ma non è per niente un caso, le donne elette sono assai di più dei loro colleghi maschi: 7 a 2. Buona l’incidenza di componenti del CSPI che vengono dalle regioni meridionali, con due pugliesi: con Olivieri è sta

Quando Foggia era la seconda città del Regno: il racconto di Zuccagni-Orlandini, l'incisione di Verico

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L’1 gennaio 1845 Attilio Zuccagni-Orlandini insigne geografo e cartografo pubblicò l’undicesimo volume della sua monumentale Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole corredata di un atlante di mappe geografiche e topografiche. Foggia era allora la seconda città del Regno, come si apprende leggendo il testo. L’atlante che correda l’opera (Atlante illustrativo ossia raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche...) vide Zuccagni-Orlandini collaborare con uno dei più famoso incisori dell’epoca, Antonio Verico, che a Foggia dedicò una stampa molto bella che Lettere Meridiane offre ad amici e lettori, assieme alla parte della Corografia che riguarda il capoluogo dauno. Nei prossimi giorni, ci occuperemo delle altre città di Capitanata raccontate da Zuccagni-Orlandini. Un solo consiglio per l’uso: leggete attentamente il testo perché fornisce un quadro di Foggia per alcuni aspetti inatteso e sorp

Franco Persiano (Spi Cgil): "Perché il sindacato è necessario"

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di Franco Persiano Un elettore su due non si è recato alle urne, il 31 maggio, in sette regioni del nostro Paese. Nella Provincia di Foggia l’astensionismo ha raggiunto livelli ancora più preoccupanti. Un trend che prosegue dopo quello registrato nei mesi scorsi in Emilia Romagna e nelle elezioni locali del Trentino Alto Adige, un segnale che non è stato da lezione per tutta la politica. Un dato che deve farci riflettere, ci deve preoccupare tutti, tutti coloro a cui sta a cuore il destino della nostra democrazia. Un evidente segnale della crisi della rappresentanza politica che si estende a quelle sociali e di categoria, compreso il Sindacato Confederale. I cittadini non trovano più un punto di riferimento in cui identificarsi. Questa lunga crisi economica che ha colpito l’Europa  e l’Italia, le politiche del rigore, rischiano di minare nelle fondamenta i valori e i principi democratici cresciuti dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Nel contempo, anche nel nostro Pae

L’Italia miope di Salvini che vince ragionando con la bava alla bocca

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di Maurizio De Tullio Mi piacerebbe invitare Matteo Salvini a Foggia e fargli conoscere la città che nessuno dei suoi sodali o elettori alle ultime Regionali gli ha fatto conoscere. Gli direi che a Foggia, a due passi dal centro e dai grandi centri commerciali e, peggio, proprio alle spalle del Tribunale, da oltre 30 anni esiste un agglomerato di case sorte abusivamente e di pericolanti baracche, luoghi dove si vive ai limiti della decenza. Vi abitano almeno un migliaio di persone. Di queste non so dire quante sopravvivano legalmente e quante no. Qualche anno fa vi morirono due sorelline, in un tragico rogo. L’attenzione mediatica, anche nazionale, fece capolino ma, come sempre accade, tutto tornò all’anormale normalità. In città, a macchia di leopardo, vivono decine di famiglie che un lavoro non ce l’hanno. Eppure, se andate a vedere il tenore di vita, il tipo di auto guidate, di telefonini usati e di quanto spendano in feste e matrimoni, si rimarrebbe basiti. Famiglie che vi

L'arcivescovo Pelvi: "È l'accidia il virus più dannoso per Foggia"

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Nella definizione di Wikipedia, l'accidia è l'avversione all'operare, mista a noia e indifferenza. In quanto vizio capitale, per i cristiani è qualcosa di più: un indebolimento della fede, un torpore spirituale, che finisce coll'avvelenare la stessa vita quotidiana. Pur essendo a Foggia soltanto da pochi mesi, l'arcivescovo Vincenzo Pelvi dimostra di essere già riuscito a prendere le misure alla città, a comprenderne i problemi e, da buon pastore, a cercare di indicare la strada a una comunità sempre più smarrita.  Nel messaggio rivolto alla cittadinanza in occasione della recente festa del Corpus Domini,  l'arcivescovo individua proprio nell'accidia il virus più insidioso che infetta la città, minando le relazioni tra le persone, e rende la comunità incapace di scegliere tra buono e cattivo, tra bello e brutto. Mons. Pelvi non nomina mai né la politica, né la classe dirigente ma il fil rouge che attraversa tutta la sua riflessione è proprio l'assenz