De Tullio: Quanto costa la libertà nel Sud

Maurizio De Tullio ha postato un commento molto bello e stimolante alla lettera meridiana di ieri in cui pubblicavo una lettera inviata a Teresa Maria Rauzino e a Domenico Sergio Antonacci da un'imprenditrice garganica che stanca di subire vessazioni e soprusi vorrebbe pintare tutto e andare via. Eccone il testo.
* * *
Qui al Sud la libertà costa. E costa più che in qualunque altro posto d'Italia. Costa fatica farsi finanziare idee imprenditoriali, costa avere il coraggio di aprire un'attività in pieno centro sapendo che c'è qualcuno che ti vuole male, costa credere nella legalità con i Vigili che guardano ma, avendo occhi strabici, guardano solo quel che capita, costa sapendo che tutto è relativo...
Dire di avere coraggio dopo che per cinque volte ti hanno ferito a morte, caro Geppe, non è facile.
Fuggire non è mai un gesto bello ma se è giustificato diventa un gesto ancora più coraggioso, perché la maggioranza sa invece come reagire: pagando il pizzo, chiamando l'amico al Comune che può chiudere un occhio, magari cambiando attività per scegliere qualcosa di più accomodante. Ed anche sognare - come dice giustamente l'imprenditrice - costa.
In uno dei miei primi commenti, su Lettere Meridiane di qualche anno fa, a proposito di Foggia sostenevo che è una città destinata a implodere. Ma vale anche per il resto della provincia. E imploderà se non si invertiranno i numeri: fino a quando sarà una esigua minoranza a dimostrare di avere coraggio e a denunciare, non si va da nessuna parte. Chi abbandona può dare l'impressione di rendere ancora più debole questa minoranza, ma è anche il segnale per un risveglio definitivo delle coscienze.
Abbiamo bisogno di gesti consapevoli, netti ed eclatanti. Ognuno deve fare la sua parte, dal Sindaco al Vescovo, dall'imprenditore al disoccupato, dall'insegnante allo studente, dal calciatore al tifoso. E la politica - su molti temi e obiettivi - deve fare fronte comune, altro che dividersi!
Ciò che manca è il senso di appartenenza autentico, la consapevolezza piena delle cose da fare e di come affrontarle.
Cordialmente (m.d.t.)

Commenti

Teresa Maria Rauzino ha detto…
Ciao Maurizio.
Grazie per questo bellissimo intervento. Ma io resto convinta che mollare e andare via non sia la soluzione vincente. Forse è la più facile... Le idee e la mentalità di un luogo difficile come il Gargano si cambiano restando qui, affrontando a testa alta le difficoltà e ripartendo a testa alta...
Non avevo dubbi che sarebbe andata così, conoscendo la giovane imprenditrice autrice della missiva.
Oggi è arrivata una nuova lettera (firmata) da Grazia Pia Vitillo, protagonista della vicenda, indirizzata a me e al giovane blogger Domenico Sergio Antonacci, ma rivolta a tutti coloro che l'hanno sostenuta. Le hanno dato la forza di non spezzare e riprendere a vivere il suo sogno, con occhi semmai più consapevoli delle inevitabili difficoltà che l'attendono.

Scrive Grazia Pia:

"Carissimi Sergio e Teresa,
quello che è accaduto mi sembra incredibile, tanto gradevole, tanto inaspettato. Lo sconforto dei primi giorni mi aveva reso debole e vacillante, quasi incapace di contenere dentro di me i colpi ricevuti. Ho proprio sentito il bisogno di comunicarvi la mia tristezza quasi per dividerla, per renderla più sostenibile. Ed è stato così, ma poi è accaduto molto di più, leggendo tutti i commenti dopo che avete pubblicato il mio messaggio, mi sono commossa. Un abbraccio virtuale mi stringeva. Le grandi aspirazioni di fondere tutte le mie grandi passioni: la natura splendida della nostra terra, il mondo dell’infanzia, l’agricoltura come fonte di nutrimento e crescita, la cucina, intesa come cultura del cibo, in un mix unico. ..Un mix capace anche di dare un minimo di reddito, non era più isolato. Il sostegno espresso era la “ricarica” che mi serviva per riprendere la strada, rafforzata dalla solidarietà di chi “ci crede” come me. Ci sono tante cose che imbrattano la bellezza e il fascino del nostro Gargano, mi auguro che cresca il fronte di chi si oppone a questo sfregio. Le battaglie come le idee, i progetti e anche le partite si compiono in gruppo, se era l’occasione per farlo emergere, ed è emerso, va bene così…
Grazie, ancora, a tutti". Grazia Pia Vitillo


Dopo i furti egli atti vandalici dei giorni scorsi, la vita è ripresa all' AziendaAgricola Vitillo, in località Valle del Melaino, a Vico del Gargano. Grazia Pia, domenica 21 giugno, aveva organizzato un seminario "un asilo nel bosco"; io l'ho intervistata insieme ai partecipanti, nel luogo bellissimo che ha creato in anni di tenace lavoro.Un "polmone verde" attrezzato per la gioia dei piccoli in un secolare castagneto, che nessuno si immagina sia soltanto a pochi chilometri dal centro di Vico del Gargano.

https://www.facebook.com/video.php?v=10207221632730241&pnref=story

Il sogno di Grazia Pia Vitillo sta riprendendo forza ed io sono certa che ce la farà a superare ogni ostacolo. Ma anche tutti noi, oltre ad essere solidali a parole, possiamo aiutarla concretamente se andremo a vivere, con i nostri amici e le nostre famiglie, qualche giornata all'aperto nel suo piccolo grande mondo.
Aiutiamola a restare nella Terra dei padri, aiutiamola a non andare via!
Forza Grazia Pia, in bocca al lupo!

Teresa Maria Rauzino
Teresa Maria Rauzino ha detto…
Le idee e la mentalità di un luogo difficile come il contesto garganico si cambiano restando qui, affrontando a testa alta le difficoltà e ripartendo a testa alta... Dopo i furti egli atti vandalici dei giorni scorsi, la vita è ripresa all'AziendaAgricola Vitillo, in località Valle del Melaino, a Vico del Gargano. Grazia Pia Vitillo, domenica 21 giugno, aveva organizzato un seminario "un asilo nel bosco"; io l'ho intervistata insieme ai partecipanti, nel luogo bellissimo che ha creato in anni di tenace lavoro.Un "polmone verde" attrezzato per la gioia dei piccoli in un secolare castagneto, che nessuno si immagina sia soltanto a pochi chilometri dal centro di Vico del Gargano. Il sogno di Grazia Pia sta riprendendo forza ed io sono certa che ce la farà a superare ogni ostacolo. Ma anche tutti noi, oltre ad essere solidali a parole, possiamo aiutarla concretamente se andremo a vivere, con i nostri amici e le nostre famiglie, qualche giornata all'aperto nel suo piccolo grande mondo.
Aiutiamola a restare nella Terra dei padri, aiutiamola a non andare via!
Grazia Pia Vitillo, in bocca al lupo!

Ecco la mia intervista a Grazia Pia Vitillo, Paolo Mai e Chiara Colangelo, organizzatori e partecipanti al seminario: Un asilo nel bosco, scrigno di emozioni, a Vico del Gargano.


https://youtu.be/FcbLUzLgxY0

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