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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

San Severo non merita certi titoli sui giornali

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Qualche giorno fa, il prof. Mario Morcellini , sociologo esperto di comunicazione. commentando i dati sulla criminalità nel Paese ha svolto ad UnoMattina alcune considerazioni su cui vale la pena riflettere. Il dato di partenza è che i reati restano sostanzialmente stabili, nonostante la crisi economica che poteva far temere una recrudescenza. “La curva dei reati da molti anni è tutto sommato stazionaria, i delitti restano sostanzialmente statici, gli omicidi sono in diminuzione”, ha detto l'esperto. Di tutto ciò, però, il Paese non ha percezione, anzi nell'immaginario collettivo è diffusa l'idea di vivere sotto l'assedio della criminalità.  Sulle responsabilità Morcellini non ha dubbi: è dei mass media che, come dire, enfatizzano la cronaca nera. ”Ma un paese - ha concluso il docente romano - non può vivere rappresentando se stesso, dalla mattina alla sera, sempre in modo negativo.” Il giorno prima avevo letto, sul tema, un accorato post di Francesco Miglio

Un cortometraggio sui bombardamenti e sulla ricostruzione, per una memoria condivisa

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Nel 1953, in occasione del decimo anniversario dei tragici bombardamenti che avevano raso al suolo la città, l’amministrazione comunale di Foggia dette alle stampe una pubblicazione intitolata Foggia nelle sue distruzioni, nelle sue necessità. Il documento non è molto noto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, ma è prezioso per comprendere le complesse dinamiche della ricostruzione, che rappresenta tuttora una pagina poco studiata della storia recente del capoluogo dauno, ma decisiva, anche per comprendere i problemi attuali della città. La pubblicazione, che si segnala anche per la sua ricca documentazione fotografica, impaginata e montata con tecniche particolarmente efficaci e moderne, offre sia testi descrittivi della situazione di miseria e di povertà che angosciava Foggia negli anni Cinquanta, sia   un’approfondita analisi amministrativa dello stato di fatto e delle opere pubbliche necessarie per la ricostruzione e la ripresa condotta dal sindaco dell’epoca, G

Le architetture di pietra del Gargano in uno straordinario reportage di Corrado Alvaro

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Il 30 marzo del 1938, La Stampa pubblicò un reportage di Corrado Alvaro , che raccontava il Gargano come monumento naturale e storico, dal punto di vista delle straordinarie architetture di pietra, dei terrazzamenti, dei pagliai, che ne punteggiano il territorio.  Lo scrittore calabrese, che con Gente in Aspromonte qualche anno prima si era rivelato al grande pubblico, aggiudicandosi un importante premio letterario promosso proprio dal quotidiano torinese, e che due anni dopo avrebbe dato alle stampe Itinerario italiano, viaggio sentimentale tra Marche, Gargano e Abruzzo, scrive da Monte Sant’Angelo, disegna una quadro straordinario del Gargano e del suo popolo.  È singolare come nella titolazione ricorra due volte il termine “gente”, quasi che Arpino voglia sottolineare il legame profondo ed indissolubile che unisce il Gargano ai garganici, che lo scrittore definisce, nel titolo I costruttori del Gargano . L’occhiello è invece  Il focolare della nostra gente , mentre il so

Sgarbi ad alzo zero: "Pale eoliche violenza di Stato"

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Non era la prima volta che Vittorio Sgarbi interveniva sul tema delle pale eoliche e del pesantissimo impatto paesistico ed ambientale che la Puglia e la Capitanata hanno dovuto sopportare per la produzione di energia da fonti alternative. Ma oggi ha usato la mano ancora più pesante. A Foggia per il suo spettacolo Il Caravaggio di Sgarbi , il popolare critico si è lasciato andare davanti ai microfoni del TGR Puglia ad un’autentica requisitoria, destinata a suscitare nugoli di ulteriori polemiche. A Sergio De Nicola che gli domandava cosa pensasse della Puglia, Sgarbi ha risposto: “È la Regione più bella d’Italia dal punto di vista paesaggistico, della luce, dei centri storici, martoriata dalla violenza di Stato costituita dalle pale eoliche, e dall’indifferenza totale, degli uomini di Governo, dei presidenti della Regione e di quelli che si occupano di beni culturali, che ignoranti come capre hanno fatto tutto meno che difendere il paesaggio, gente che dovrà pagare.”

Su Youtube un inedito di Umberto Giordano

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Ci sono giornate che s’illuminano all’improvviso, grazie alla bellezza che non t’aspetti, e che irrompe nel grigiore quotidiano. Qualche giorno fa ho “carpito” su MensArte , bella pagina Facebook curata dall’amico Rino Pensato , un link dove si parlava di un brano inedito di Umberto Giordano. Ero piuttosto di fretta, così mi sono limitato a copiarlo, rinviandone l’ascolto a quando fossi stato più tranquillo. L’ho messo oggi…   È stupendo, straordinario, insospettabile. Il brano è stato composto nel 1945, tre anni prima della morte, che sarebbe occorsa nel 1948. Il genio creativo del Maestro foggiano non era brillante più come un tempo, ma in alcuni passaggi ed alcune sonorità di questo Andantino e Allegro per violoncello e pianoforte si ritrova, non senza emozione e commozione, il miglior Giordano.  Come si apprende nella pagina di YouTube in cui è pubblicato il brano , la composizione è inedita, ed il manoscritto è di proprietà del Comune di Foggia. Il filmato YouTube pr

Il racconto di Lucera e del Tavoliere di Renzo Biasion

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di Maurizio De Tullio Quello che vi apprestate a leggere è un viaggio, metà reportage e metà racconto, ma è soprattutto un dipinto realistico o un safari fotografico con effetto seppia di un pezzo di storia contadina che non c’è più. Racconto e dipinto, si è detto, perché il suo autore, Renzo Biasion (1914-1996), fu l’uno e l’altro: un ottimo scrittore e un grande artista. Da un suo libro del 1953 è stato liberamente tratto il racconto che fa da sfondo a uno dei più bei film del cinema italiano, non a caso premiato nel 1991 con l’Oscar, “ Mediterraneo ”, di Gabriele Salvatores . Biasion venne in Capitanata nella primavera del 1952, inviato speciale del suo giornale – era una delle firme di punta della pagina culturale del quotidiano torinese “Gazzetta del Popolo” – e la sintesi della sua permanenza a Lucera compare nella edizione del 20 aprile 1952. Lo scrittore dice subito come la pensa ed esprime il suo giudizio su Lucera: è la migliore cittadina del Tavoliere, ed usa il

Nella Foresta Umbra quell'antica chiesetta ma...

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 Gli impareggiabili amici e lettori di Lettere Meridiane non si sono fatti pregare, ed hanno risolto a tempo di record il rebus della collocazione precisa della “chiesetta di Sant’Antonio tra le conifere” cui avevo dedicato un post qualche giorno fa . In quella lettera meridiana mostravo la suggestiva fotografia in bianco e nero del tempietto, rinvenuta nel Fondo Ester Loiodice,  custodito dalla Biblioteca Provinciale di Foggia La Magna Capitana. Purtroppo, la chiesetta non è sopravvissuta alle ingiurie del tempo e non esiste più. Del tempio originario è sopravvissuto sol il campanile che si trova nella Foresta Umbra. La fotografie che illustra il post,    in cui vediamo i resti dell'antica chiesetta, è stata mandata da Ottavio Casolaro  mentre Maurizio Marrese precisa che “adesso si identifica col nome della Caserma Sansone." Ena Servedio aggiunge alla localizzazione alcuni ricordi personali: "La chiesina di S.Antonio in Foresta Umbra. La stessa immagine e il ri

Nonno Ciccio porta il Foggia in Europa

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Ringrazio molto Giovanni Cataleta per aver voluto mettere a parte amici e lettori di Lettere Meridiane di questo nuovo ed esemplare capitolo della storia di nonno Ciccio, l'anziano supertifoso del Foggia che sta diventando sempre più l'ambasciatore di una idea e di calcio ricca di sorriso e di umanità. Ecco il racconto di Giovanni Cataleta. * * * La fama di Francesco Malgieri , per tutti nonno Ciccio, il super tifoso dei Satanelli, ha oltrepassato la Manica. Lo straordinario novantenne con il suo messaggio di pace, dopo essere arrivato su testate nazionali ha incuriosito la redazione di un sito inglese, Copa90.com che ha deciso di dedicargli un servizio. Gli inviati inglesi sono arrivati armati di tutto punto a Foggia ed hanno effettuato riprese allo Zaccheria, intervistato il simpatico super tifoso e seguito la sfortunata trasferta dei Satanelli a Lecce. Sabato scorso allo stadio di via del Mare la troupe di Copa90.com ha seguito e filmato tutta la trasferta di nonno

Quel campanile nascosto dalla torre eolica

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Il campanile coperto dalla torre eolica Da qualche giorno, gli abitanti delle campagne che circondano Segezia non riescono più a vedere il campanile della Chiesa della borgata, che per anni è stato il loro punto di riferimento, la presenza amica e rassicurante che li ha fatti sentire facenti parte della stessa comunità. La visione del campanile è adesso impallata da una torre eolica in corso di costruzione.Uno schiaffo non solo al paesaggio, ma anche all’arte e alla storia. Il campanile della chiesa dell’Immacolata di Fatima è tra i più pregevoli della città. Venne progettato, come il resto del borgo e della chiesa, dall’arch. Concezio Petrucci , valente professionista originario di San Paolo Civitate, già autore della Chiesa di San Michele Arcangelo. Come si legge nel sito dell'archidiocesi, "il campanile a pianta quadrata sorge sul grande sagrato della Chiesa, come corpo a se stante, è costituito da nove piani a loggiato e termina con una cuspide conica coperta di maiol

Lo schiaffo del Tg1 a Faeto e ai Monti Dauni

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Con gli amici della Refola - il gruppo culturale troiano che ruotava attorno a Radio Studio 98 e successivamente al periodico ispirato al venticello dei Monti Dauni - sono stato un tenace avversario della filosofia di sviluppo sottesa a opere pubbliche come il Castiglione, il megacentro sportivo che avrebbe dovuto sorreggere lo sviluppo turistico di Faeto. Non nego tuttavia che l’idea aveva una sua logica, che poteva aver perfino successo se si fossero avverate alcune condizioni (in primis il potenziamento della viabilità e il rifacimento della Via Egnatia che avrebbe consentito un celere collegamento con il capoluogo). Se queste condizioni non si sono avverate, le responsabilità non possono essere ascritte certamente alle amministrazioni locali o alla Provincia, ma ai governi regionali guidati del centrodestra (Vendola non c'entra niente, ha anzi cercato di correggere gli squilibri)  ed ai governi berlusconiani a trazione leghista che hanno duramente e sistematicamente pena

Contemporaneo e barocco: il film della mostra di Liberatore al Carmine Vecchio

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Tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2016, Foggia ha ospitato un evento culturale piccolo in quanto a dimensione, ma addirittura straordinario per qualità e per portata innovativa.  Nell’ambito del programma di iniziative Porte Aperte al Carmine Vecchio , promosso dall’omonima Confraternita, è stata ospitata una mostra d’arte di Nicola Liberatore . Tre fatti rilevanti in un colpo solo: il ritorno alla promozione culturale di una confraternita cittadina; una mostra di Liberatore in un luogo sacro, come gli è particolarmente consono; il fatto che per la prima volta a Foggia la  mostra si è svolta in parallelo alle funzioni religiose. “Dopo tanti anni di attività dedicata alla rettoria ed al quartiere, con questa manifestazione – ha spiegato il Priore pro tempore della confraternita. ing. Luigi Amoroso – intendiamo aprirci all’intera comunità foggiana e lanciare piccoli segnali di bellezza che il quartiere del Carmine drammaticamente cela e che invece potrebbe

La Storia della Piccola Formica di nome Arturo ed il Chicco d’Oro

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Ricordate Tony Vacca , e la sua deliziosa poesia Foggia, eterna signora di pianura , con cui ha stupito e commosso amici e lettori di Lettere Meridiane ? Il giovane intellettuale foggiano che vive a Londra ci regala un'altra perfomance letteraria. Questa volta si tratta di  DEMO, 1999 - La Storia della Piccola Formica di nome Arturo ed il Chicco d’Oro , una favola per bambini e non che l'autore suggerisce ed invita a stampare e a leggere ai vostri bambini... È una bella storia che insegna come la solidarietà sia una risorsa formidabile per realizzare con successo le imprese più ardue. La scrittura è intrigante, la lettura ad alta voce ha la lunghezza giusta per tenere compagnia ai bambini per una sera, prima che vadano a nanna. Se non l'avete mai fatto, è il caso di provare cominciando con questa bella favola, che trovare di seguito. Se volete scaricarla in versione epub (per essere letta su un ebook reader o un pc) cliccate qui . Se invece volete scaricarla in pdf ,

Rignano Garganico, vittima del ghetto...

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Si fa presto a dire ghetto, e a buttare fango su una comunità civile, tanto più se questa poi non c'entra neanche un poco, geograficamente, territoriale, amministrativamente, socialmente, culturalmente, con quella bruttura. Eppure, sono ormai da anni, che al villaggio in cui vivono centinaia di immigrati, e che sorge a molti chilometri di distanza, giù nel Tavoliere, viene impropriamente ed indebitamente associato il nome della tranquilla e ridente cittadina di Rignano Garganico. Uno dei paesi più incantevoli, tranquilli e solidali del promontorio. Ma non è purtroppo la prima volta che Rignano deve - come dire - puntare i piedi per vedere riconosciuta la propria identità. Immortalata dal fotografo di   Life ,  Alfred Eisenstaedt,   in una splendida serie di scatti recuperati e riscoperti da Lettere Meridiane , la location delle immagini scattate tra il Tavoliere e il Gargano era stata erroneamente attribuita alla cittadina toscana di Rignano sull'Arno. L'errone

Le figurine Panini? Si stampavano a Foggia

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Una tra le figurine più ricercate: il bomber rossonero Nocera, campionato 65-66 di Maurizio De Tullio Se dici oggi “Panini” a un ragazzino, quasi certamente la sua risposta non potrà che essere   “McDonalds”. Ma se lo avessi detto a un adolescente del 1970, avrebbe certamente risposto “figurine”! Già, perché per almeno un quarantennio la favola inventata a Modena nel 1961 dai fratelli Benito e Giuseppe Panini è di quelle che ha stregato milioni di ragazzi e varie generazioni di italiani. Altri tempi, certo, come quando la merenda era a base di pane, burro e zucchero o quando in cambio della promozione a scuola sognavamo la mitica ‘Graziella’ o quando, ancora, la musica si spargeva nell’aria uscendo da uno strano dispositivo chiamato “mangiadischi”. Per noi ragazzini raccogliere i calciatori delle figurine Panini era quasi un obbligo morale. Non farlo equivaleva finire quasi stigmatizzati. Epiche le giornate alla ricerca spasmodica di quel maledetto Boranga che non ne v

L'Incoronata, il santuario più antico del mondo legato ad un'apparizione

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Con il titolo Incoronata di Foggia: Il primo millennio di storia del santuario, L’Osservatore Romano dell'8 aprile 2001, ha pubblicato in quarta pagina un approfondito articolo di Flavio Peloso su quello che, come si apprende nell'articolo, è il più antico santuario mariano della cristianità legato all'apparizione della Vergine. Quello di don Flavio Peloso è un nome d'eccezione nel panorama della spiritualità orionina, di cui è un tenace promotore e divulgatore. È stato il postulatore della causa di canonizzazione che ha portato don Luigi Orione agli onori degli altari, ed il settimo successore dello stesso don Orione alla guida dell'ordine sacerdotale fondato dal Santo di Pontecurone. Don Flavio Peloso scrisse l'articolo qualche anno prima della sua elezione (2004) a  superiore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza , carica in cui è stato rieletto nel 2010. Dal 2007 è membro del Pontificio Consiglio Cor Unum . Buon conoscitore di probl

Su Manganofoggia.it si possono sfogliare le Cento Città d'Italia

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Un prezioso regalo ai foggiani e ai dauni amanti della loro storia e della loro identità viene messo a disposizione da Alberto Mangano , cultore di storia locale, sul suo sito Manganofoggia.it . Si tratta delle due edizioni del periodico Cento Città d'Italia , pubblicate tra fine dell'Ottocento e gli anni Venti del Novecento, riguardanti Foggia e le sua provincia. Come ricorda nel post che illustra l'iniziativa Alberto Mangano, "le Cento Città di Italia Illustrate erano dei fascicoli, notissimi , belle copertine figurate, di 20 pagine che uscivano settimanalmente . Ogni fascicolo, con dalle 20 alle 40 illustrazioni , descriveva una città o una regione." Nella pagina offerta sul suo sito da Alberto Mangano è possibile - scrive l'autore - "sfogliare le due edizioni riguardanti la nostra provincia: la prima del 1894 messa a disposizione dell’amico Pino Del Grosso, e la seconda, numero 87, acquistata su una bancarella di vecchie pubblicazioni." Una

Lo Spi-Cgil va in periferia: nuova sede al Quartiere Cep

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In una periferia urbana che diventa sempre più emarginata, fa sicuramente notizia l'apertura di un nuovo presidio di aggregazione e di partecipazione. Soprattutto se il presidio in questione è quello di un sindacato, a sua volte alle prese con un momento delicato. In controtendenza, ma proprio per questo storica, l'iniziativa dello Spi-Cgil Foggia, l'organizzazione di categoria dei pensionati della Cgil, che ha inaugurato una propria sede decentrata nel CEP, popoloso quartiere della periferia foggiana, in piazza Giovanni XXIII al n.7. “Sarà un presidio democratico, perché oltre a fornire servizi sarà utile per dare voce ai cittadini sul loro diritto a vedere migliorato il rione, con strutture che facilitino l’aggregazione e una migliore qualità della vita”, ha dichiarato Franco Persiano , segretario provinciale Spi-Cgil Foggia. Tra gli aspetti più interessanti della iniziativa c'è il fatto che lo sportello offrirà anche serivi alla cittadinanza, di natura previdenz

Il filo nascosto che lega Sabrina Ferilli a Foggia

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Luciano Emmer e Sabrina Ferilli C’è un filo sottile (e rimasto nascosto, almeno fino a qualche giorno fa) che lega   Sabrina Ferilli a Foggia. Vi confesso che, pur avendone avuto parte in qualche modo, ed essendone stato testimone, l’avevo rimosso anche io. Me ne sono ricordato qualche giorno fa, quando l’attrice protagonista del film di Sorrentino vincitore dell'Oscar, La grande bellezza , avrebbe dovuto partecipare all’evento Teatro e Parole organizzato dalla compagnia Le Maschere nella bella cornice de La Botte Bistrot . Impegni non rinviabili (ha dovuto incontrare per ragioni di lavoro alcune persone venute apposta a Foggia per vederla) hanno impedito alla brava Sabrina di partecipare alla riuscita serata che Vito Di Leo e Gina Morelli mi avevano invitato ad animare.  Ho così affidato a Maurizio Micheli (protagonista dell'evento che ho già raccontato in questa lettera meridiana ,  e che con la consueta bonomia non si è tirato indietro, il compito di fare da t

Ecco com'era la Casa del Contadino

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Grazie a Tommaso Palermo , si arricchisce di un ulteriore e significativo tassello il mosaico della ricostruzione, purtroppo solo virtuale, della Casa del Contadino (attualmente Camera del Lavoro della Cgil) pesantemente danneggiata dai bombardamenti della estate del 1943. Studioso attento ed approfondito di questa tragica pagina della storia foggiana, Palermo mi ha inviato una fotografia aerea che consente di definire con molta precisione quanto pesanti furono i danni provocati dalle bombe alleate. La foto è stata scattata proprio nel corso delle incursioni aeree, probabilmente qualche istante prima che il palazzo venisse colpito. Vi si vede (l’ho evidenziato in rosso) distintamente, al centro della foto, l’edificio. In praticamente, le bombe lo distrussero per oltre la metà. La foto è particolarmente suggestiva perché consente anche di farsi un’idea di come fosse la zona del Piano della Croce (o Piano delle Fosse) prima degli interventi di urbanizzazione che cominciarono pro

È vero: Joe Louis combatté a Foggia. Ecco la foto, e i documenti.

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di Maurizio De Tullio Joe Louis è stato il boxeur con il palmarès più consistente nella storia del pugilato: dodici anni con venticinque difese consecutive del titolo mondiale dei pesi massimi, tutte senza sconfitte! Un campione che, con i suoi pugni, ha contribuito all’emancipazione dei neri d’America forse più di decenni di lotte per i diritti civili. Della “ tournée” foggiana di Louis – in quanto militare, al pari degli altri commilitoni statunitensi – all’epoca della presenza delle truppe angloamericane in Capitanata, ci sono state finora solo tracce scritte. Articoli, per la verità, rintracciabili più sulla stampa odierna che in quella dell’epoca. Geppe Inserra, che fu grande amico di Vincenzo Affatato, pugile dilettante proprio di quegli anni e in seguito tra i fondatori della Società pugilistica “Taralli” e, per anni, ‘colonna’ del C.O.N.I. foggiano, si fece raccontare, poco per volta, momenti importanti della storia del pugilato foggiano. Con difficoltà, invece, ca