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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

La bellezza sprigiona identità se è condivisa. E partecipata.

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Raramente un articolo ha suscitato tanti appassionati commenti com’è riuscito a fare Foggia e i suoi segreti di Ella Baffoni (se non l’avete letto, trovate qui la mia recensione e qui il reportage della giornalista del Manifesto e dell’ Unità ). Il fatto è che la scrittura di Ella trasuda un pathos, una partecipazione, che non t’aspetti dall’inviato speciale "convenzionale". E, in effetti, Ella Baffoni non lo è: lo sguardo speciale con cui racconta la nostra terra trae origine da un punto di vista che non è quello tipicamente distaccato del giornalista. Quest’assenza di distacco, questo prender parte si coglie da un po’ tutte le cose che scrive: vi consiglio, in proposito, di leggere il suo blog . A svelarmi l’origine del rapporto particolare che lega la brava giornalista al Tavoliere e alla Capitanata è stato Antonio Fortarezza , amico di vecchia data di Lettere Meridiane, nonché autore della bella immagina che illustra questo post. Credo non me ne vorrà se rendo pub

Marzo 2014 all'insegna della cultura

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Il viaggio a ritroso nel tempo di Lettere Meridiane prosegue: marzo è stato un mese intenso, e significativo soprattutto sotto il punto di vista culturale. La copertina (con relativa foto) spetta all'inaugurazione del cineporto di Foggia in via San Severo, il terzo pugliese. La dotazione di contenitori culturali della città si arricchisce, grazie all'iniziativa che ha visto congiuntamente impegnate tre donne: l'assessore regionale alla cultura, Silvia Godelli , la presidente dell' Apulia Film Commission , Antonella Gaeta , la presidente di Promodaunia , Billa Consiglio . Così Lettere Meridiane sottolineò la bella e positiva coincidenza: Quando sognano le donne...  * * * Nonostante gli interessanti fermenti che giungono dal versante culturale, i conti non tornano per quanto riguarda il lavoro, che resta il problema più drammatico della Capitanata. Il post che segue analizza la situazione occupazione in provinciale di Foggia, ponendo in evidenza come - purtroppo -

Casalucci: Centro Sociale Scurìa punto d'incontro tra intellettuali e identità

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Michele Casalucci , saggista e blogger, accende la discussione sul ruolo degli intellettuali e delle istituzioni locali nella costruzione e/o nella difesa dell'identità con due lunghi ed articolati interventi sul suo blog, Circuiti della memoria . Casalucci si sofferma, in particolare, sul ruolo di aggregazione e di promozione sociale e culturale, svolto dal Centro Sociale Scurìa , indicandolo come il solo, vero momento di aggregazione che cerca, disperatamente, di tenere insieme i due corni del problema: l’identità e gli intellettuali. Questo gruppo, volenteroso ed impegnato - scrive Michele - ha messo in piedi, in poco tempo una realtà significativa ed importante; ha saputo legare analisi ed azione concreta, seppure in modi e forme poco raffinate, spesso crude e spigolose, ma riuscendo a marcare una presenza e a dare un significato profondamente concreto alla esigenza di cultura e di agire politico. Sul muro del Centro Sociale campeggia una grande scritta: “Le citt

Febbraio tra speranze, polemiche e illusioni. Ma c'è Ferlizze di Gianni Pellegrini.

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Gianni Pellegrini Dopo il post dedicato a gennaio , il viaggio a ritroso nel tempo di Lettere Meridiane prosegue con febbraio, mese che è stato particolarmente ricco di eventi significativi, sotto il profilo culturale e sociale. Ecco, di seguito i collegamenti alle lettere meridiane più significative che hanno raccontato ad amici e lettori quanto di bello e di brutto è accaduto a febbraio dell'anno che si sta concludendo. Come sempre, per leggere il post originale, fare clic sul relativo collegamento, dopo la presentazione. * * * La palma dell'evento del mese spetta senz'altro alla presentazione del cd di Gianni Pellegrini (con la collaborazione ai testi di Raffaele De Seneen ), Ferlizze , dedicato alla figura ed alla cultura dei terrazzani. L'album è un viaggio suggestivo e struggente alla scoperta dell'identità più profonda della città di Foggia. Leggete il post originale, cliccando sul link che segue La Foggia bella di Gianni Pellegrini: i ferlizze dive

La bella storia di Louis Libutti, eroe di solidarietà e di fede

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Certe volte la guerra regala meravigliose storie di pace, di speranza e di fede. È successo anche a Foggia nel periodo dell'occupazione americana, e si deve all'instancabile Tommaso Palermo se questa bella esemplare vicenda è stata ricostruita. Palermo ha realizzato un interessante e toccante cortometraggio, per il sempre più ricco Museo virtuale dei bombardamenti e dell'occupazione alleata di Foggia , allestito su You Tube dal Comitato per il monumento alle vittime dei bombardamenti . [Questo il collegamento al canale , alle fine del post trovate invece il video]. Protagonista della storia è Louis Salvatore Libutti , un singolare italo americano che fu di stanza all'aeroporto Tortorella, uno dei tanti campi d'aviazione che punteggiavano il Tavoliere durante la guerra, a una decina di chilometri dal capoluogo. Arrivò a Foggia da sergente maggiore, al seguito delle truppe americane. Era nato il 10.1.1915 da genitori italiani, originari di Avigliano

Il 2014 raccontato da Lettere Meridiane. Ecco gennaio: Marco Cavallo, evento del mese

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Dodici mesi con Lettere Meridiane . Il racconto delle cose che non vanno o, più spesso, di ciò che invece funziona a Foggia, in Capitanata, in Puglia. Non necessariamente in ordine cronologico, ma decostruendo i singoli eventi e poi riannodandoli, nel tentativo di raccontare, prima di tutto, le ansie di riscatto di un territorio che ha vissuto un anno comunque difficile. Cominciamo da gennaio. Cliccate sui collegamenti dopo le diverse presentazioni per andare ai post originali. * * * L'evento del mese, cui è dedicata anche l'immagine del post, è il convegno promosso dalla Consulta per la Salute Mentale per riflettere sullo stato dell'arte dell'igiene mentale in provincia di Foggia e avanzare proposte rivolte a migliorarlo. Due giorni memorabili di riflessione e di solidarietà, culminati con la sfilata di Marco Cavallo per le strade cittadine. Marco Cavallo a Foggia per testimoniare che Guarire si può  * * * Collegata al convegno la splendida e struggente mos

Gli intellettuali, Foggia e l'identità: un rapporto critico

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"Non mancano alla città intellettuali di pregio, e istituzioni che fanno il loro dovere" La giornalista conclude la sua analisi con una menzogna , quella che ho virgolettato. Non ricordo i nomi degli intellettuali di pregio che si siano occupati dello scempio denunciato, né di Istituzioni che fanno il loro dovere. Rivolga a costoro le sue accuse, la giornalista dell'Unità e del Manifesto. Aggiungo che mi sorprende che l'estensore del post, da sempre nelle stanze dell’Amministrazione provinciale quale funzionario con incarichi dirigenziali, nonché vecchio giornalista, nonché illustre iscritto o dirigente non so più di quale sinistra, con lunga memoria delle cose fatte e non fatte dalle Istituzioni, si permette di offendere i foggiani che non percepiscono ciò che piace a lui. Dove è cresciuto Geppe Inserra, se mi permette di chiederlo, e qual è la sua identità? Così Anna Maria Bisciotti commenta la lettera meridiana che ho pubblicato qualche giorno fa , a propos

La Capitanata di Vocino: un libro da riscoprire

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Dalle prime lotte tra Romani e Sanniti, e dalle guerre puniche, colà culminanti nella battaglia di Canne, alle invasioni barbariche, alle aspre contese tra Longobardi e Bizantini e tra Bizantini e Normanni, fino ai tempi avventurosi degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, dalle dominazioni straniere aggravate dagli assalti dal mare dei Corsari turcheschi, la Capitanata vide passare sulle sulle sue belle campagne e sulle sue marine “concentrati e riflessi - come dice il Gregorovius - tutti gli eventi storici dcll’ Italia Meridionale.” Di conseguenza, per questa sua posizione così naturalmente esposta ai fatti d'armi e nel succedersi degli avvenimenti storici, furono in essa edificati, in ogni tempo, vedette, fortilizi e castelli di prim’ordine, i cui avanzi sono ancora adesso di capitale importanza per gli storici e di suggestivo interesse per gli artisti.  Questo l'incipit, veramente memorabile per la sua capacità di raccontare millenni di storia in poche righe e per sv

Il presepe foggiano nell'intepretazione di Cirovideo, due volte arte

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Il presepe è un'arte. Riprenderlo e raccontarlo con una macchina da presa o fotografica è anch'esso un'arte, perché si tratta di inserire in una trama narrativa dettagli, riprese macro, come se fossere tessere di un mosaico, che risulta alla fine qualcosa di nuovo e diverso rispetto agli oggetti rappresentati. Ci riesce perfettamente l'anonimo ma bravissimo autore foggiano che si firma su YouTube Cirovideo1. Ne ho già parlato, in una precedente lettera meridiana recensendo il bellissimo tributo a Foggia girato da Ciro che dimostra di possedere una grande capacità di sguardo, che si esprime appunto nell'amore per i dettagli e nella valorizzazione delle potenza espressiva dei dettagli stessi. Sono un affezionato seguace del suo canale YouTube , che non smette di regalare belle sorprese. Il video girato sull'annuale Mostra dei Presepi che si svolge nella Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Dogana (fino al 6 gennaio) è prezioso proprio per q

Bohemian mood di Gino Longo in scena a Cerignola e a Foggia

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Metti la musica, di quella buona che attraversa e avvolge generi diversi, dal musical all’operetta, dallo swing alla canzone d’autore. Aggiungi un gruppo di interpreti di primo livello, che però non vogliono fare un concerto a basta, non vogliono soltanto cantare e mostrarsi, ma piuttosto rappresentare poeticamente, raccontare. Tutto questo è Bohemian mood di Gino Longo che va in scena nella sua versione natalizia ( The Christmas Mood ) domani sera (ingresso libero alle 20.30, sipario alle 21.00) al Teatro Comunale Mercadante a Cerignola, e quindi a Foggia, al Teatro Giordano, martedì 30 dicembre. Dopo l’attesa serata foggiana, Bohemian mood sarà in tournée in Toscana con tappe a Pescia (Pt), Lucca, Livorno e Montecatini. L’intrigante sottotitolo anticipa le atmosfere particolari - il mood , appunto - dello spettacolo: “Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo, alcune ci portano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti e si chiamano sogni”. Longo è un artista

Natale, 2014 anni dopo: non più la stella cometa, ma la stazione spaziale

Duemilaquattordici anni fa, un astro luminoso solcando il Cielo indicava a donne e uomini di buona volontà, a umili pastori e potenti re, l'inizio di un nuovo capitolo e di una nuova speranza nella storia dell'umanità. Ieri sera - vigilia del Natale di duemilaquattordici anni dopo - il cielo della sera è stato rischiarato da un altro corpo luminoso. Non un astro ma una macchina costruita dall'uomo: la stazione spaziale internazionale ISS, la cui rotta è passata alle 18.20 precise sulla provincia di Foggia, sorvolando proprio il capoluogo. Grazie al cielo terso e alle ottime condizioni di visibilità sono stati in molti ad ammirare l'inedito spettacolo: la stazione era simile ad un aereo, senza luci intermittenti, ed ha attraversato il cielo piuttosto rapidamente. A suo modo anche questo miracolo di tecnologia annuncia una speranza: che lo straordinario progresso scientifico raggiunto dall'umanità venga speso per migliorarne la vita, e non più per guerre com'è

L'archeologia a Foggia non deve morire

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Il corso di laurea magistrale in Archeologia dell'Università di Foggia non c’è più. Come si sa, il Senato Accademico ha deciso così, in considerazione del fatto che il numero degli iscritti non rispettava i parametri richiesti. Comunque la si veda, è una sconfitta per il territorio, che perde una delle cerniere più significative tra la sua università e le sue potenzialità: la valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico della Daunia, in larga parte ancora da scoprire, è una fondamentale opzione di sviluppo, anche sul versante economico, produttivo e occupazionale. Lettere Meridiane ha dedicato all’argomento diversi post, che ho inviato a un po’ di amici del social network . Ne è nata una discussione quanto mai stimolante, a cominciare dal titolo, che devo all'estro di Nico Baratta , che ha aperto il dibattito scrivendo: “In giro per la rete a mi pare tra alcune associazioni so che stanno raccogliendo le firme per presentare una petizione agli organi competenti. Buona

Da domani a Lucera L'uomo della pace di Franco Scepi

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Da domani, e per l'intero periodo natalizio, Lucera ospiterà un eccezione evento artistico: verrà esposta la scultura L'uomo della pace di Franco Scepi, grandissimo artista e design, originario di Lucera, fondatore della corrente da lui stesso definita Over Ad’ Art , un intreccio tra immagini create per la pubblicità e l'espressione artistica in quanto tale. Una sorta di evoluzione della Pop Art di Andy Warhol, di cui Scepi è stato frequentatore ed amico. L'uomo della pace è una delle opere d'arte più famose del mondo. Dipinto nel 1977 e successivamente adottato da tutti i premi Nobel la Pace, ha concettualmente anticipato il crollo del muro di Berlino, la fine della guerra fredda e i nuovi scenari internazionali aperti dalla fine del comunismo. Quella intuizione ha ispirato buona parte del successivo percorso artistico di Scepi che sul tema ha realizzato una scultura, che sarà appunto esposta da domani in piazza Matteotti, a Lucera. L'inaugurazione doman

Il Gargano dimenticato

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Per il Gargano colpito dalla disastrosa alluvione di settembre, è scattato il conto alla rovescia. La stagione turistica 2015 si approssima, e la ricostruzione è ancora tutta di là da venire. Con il rischio, che sta diventando sempre più concreto, che al danno si aggiunga la beffa.  Le fotografie inviate a Lettere Meridiane dall’amica Silvana Silva appartengono ad un album pubblicato su facebook da Pietro Carnevale , con l’emblematico titolo I danni dell’alluvione continuano . La ritardata messa in sicurezza dei siti, infatti, non solo allunga i tempi della normalizzazione, ma potrebbe produrre ulteriori danni, aggravando il già drammatico bilancio del disastro. L’ampio servizio fotografico riguarda il sito in località Guardiola, tra Ripa e Pantanello a Rodi Garganico, utilizzato per quello che doveva essere lo "stoccaggio provvisorio" di terreno, fango, detriti rimossi dalle zone colpite dall'alluvione. “Le foto parlano chiaro – rileva Carnevale - . Disast

Antonio del Vecchio: La lezione di giornalismo di Anacleto Lupo

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Interviene nella discussione sull'informazione locale in provincia di Foggia Antonio del Vecchio . Giornalista pubblicista e saggista, vive a  Rignano Garganico, dopo essere stato per molti anni funzionario culturale della Regione Puglia. Ha lavorato presso gli indimenticabili Centri di Servizio Culturale della Regione, che negli anni Settanta annoveravano tra i loro animatori personaggi del calibro di Michele Loffredo, Gaetano Cristino, Gennaro Arbore e naturalmente lo stesso del Vecchio. Altri tempi, altra promozione culturale sul territorio. Ma che nostalgia... Ecco quanto scrive Antonio, che ringrazio per il suo contributo, e per aver ricordato la figura di Anacleto Lupo , che è stato un maestro, per molti di noi. Alla fine dell'intervento trovate una serie di collegamenti utili in riferimento agli altri interventi, e a documenti pubblicati da Lettere Meridiane sugli autori citati. * * * A proposito del decadimento del "giornalismo" nostrano e non , condi

La Gazzetta dello Sport oscura i vini della Daunia

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Mi è piaciuto lo speciale che La Gazzetta dello Sport ha dedicato qualche giorno fa al Made in Puglia , salvo che per un aspetto, che mi ha invece addirittura indignato, di cui vi dirò appresso. Tutto sommato, il quotidiano rosa è riuscito ad offrire una immagine unitaria della nostra regione, cosa non facile, vista la competizione esasperata che ancora caratterizza i rapporti tra i diversi territori subregionali e che la vedono ancora più Puglie , come si diceva una volta, che non Puglia . Bello l'editoriale in cui Andrea Monti scrive che il Made in Puglia è una storia di successo, che dimostra come il calcolo quantitativo del Pil sia sordo alle ragioni della qualità, ma anche della cultura, dell'estetica e del cuore. Bella l'intervista di Giuseppe Calvi al governatore regionale Nichi Vendola, che dovendo parlare della sua e nostra terra più dal punto di vista sportivo che non politico, si lascia andare ad un racconto sentimentale della Puglia che intriga e coinvolge

Foggia e il suoi segreti, un reportage di Ella Baffoni, tutto da leggere

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Ella Baffoni è una giornalista di lungo corso. Ha lavorato al Manifesto e all' Unità . Adesso ha un bel blog sul sito del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, purtroppo da qualche mese non più presente in edicola. Si è occupata di Foggia in diverse occasioni, firmando sul webmagazine indipendente Succedeoggi un reportage sul capoluogo dauno, i suoi misteri, la sua scarsa capacità di valorizzare le cose belle che  possiede. Il suo articolo è tra le cose più belle che mi sia capitato di leggere su Foggia, a conferma che il buon giornalismo riesce a farti scoprire realtà che non t'aspetteresti, perfino quando parla del posto in cui sei nato e in cui vivi. Il reportage di Ella Baffoni ( che potete leggere integralmente qui ) è una visita ai tesori abbandonati del capoluogo dauno. La giornalista parte da lontano, rintracciando nel bombardamenti che distrussrro la città nell'estate del 1943, la chiave di lettura per il difficile rapporto tra Foggia e il suo passato, la sua

Game over: chiuso il corso di Archeologia

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La mobilitazione degli studenti e di alcune istituzioni (non molte, per la verità; si può dire anzi che l'opinione pubblica sia rimasta piuttosto fredda sul problema) non è riuscita a scongiurare la temuta soppressione del corso di laurea magistrale in Archeologia a Foggia, un presidio di ricerca e di didattica su un versante scientifico e culturale di straordinaria importanza per il territorio. "Un presidio culturale - come si legge nell'appello diffuso da tutte le sezioni dell'Archeoclub di Capitanata -  che in poco più di quindici anni ha contribuito significativamente a cambiare nel nostro territorio la percezione e il senso comune rispetto all'arte, alla storia, al paesaggio e in definitiva all'identità, in un contesto rimasto da sempre ai margini della crescita civile dell'Italia. La scuola di archeologia di Foggia rappresenta un punto di riferimento di eccellenza per la Capitanata, terra ricchissima di archeologia e di testimonianze del pass

Chiudere archeologia sarebbe una sconfitta per tutti

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Tra qualche ora, il Senato Accademico dell'Università di Foggia si pronuncerà sulle sorti del corso di laurea in Archeologia. La complessa vicenda che minaccia la sopravvivenza del corso di laurea più rappresentativo, tra gli indirizzi umanistici, del rapporto tra università e territorio è sintetizzata con  rara efficacia dalla nota degli studenti che terranno stamattina un sit in di protesta. Pubblichiamo il documento più sotto. Gli studenti hanno scelto quale simbolo per la loro protesta la Medusa, che rappresenta l'emblema più significativo di quello che, per il territorio provinciale, potrebbe essere l'archeologia, e che invece non è. Il volto della mitica figura può essere ammirato nella ricostruzione della tomba in cui venne rinvenuto, al Museo Civico. La tomba vera è invece protagonista di una delle più brutte storie del territorio: è stata ripetutamente depredata dai tombaroli, il progetto di messa in sicurezza e di valorizzazione si è arenato. Gli studiosi sos

Fontane, patrimonio degradato e depredato. Scomparsa quella di via san Severo.

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L'amico Enzo Garofalo mi segnala - gliene sono profondamente grato - un fenomeno di malcostume inquietante, anche perché si consuma sotto i nostri occhi, senza che ce ne accorgiamo (ed è proprio questo l'aspetto più amaro e paradossale: come possano scomparire pezzi pregiati dell'arredo urbano e storico della città senza che nessuno si indigni o protesti). Garofalo lamenta lo stato di abbandono delle fontane pubbliche dell'Acquedotto pugliese che una volta dissetavano i foggiani. Da tempo sono state lasciate a se stesse, nonostante abbiano un indubbio valore storico e funzionale. E, come sempre accade quando il patrimonio pubblico viene abbandonato all'incuria e all'inclemenza del temo, c'è chi pensa bene di approfittarne. Una alla volta, le fontane stanno scomparendo. Più precisamente, per dire pane al pane e vino al vino, vengono fatte scomparire dai soliti ignoti, presumibilmente allo scopo di rivenderle come oggetti d'arredo per ville e case pr

Chiudere archeologia cancellerebbe un pezzo di identità

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Ho già parlato in altre lettere meridiane della straordinaria capacità di sguardo di Antonio Fortarezza , designer, fotografo e documentarista foggiano che vive a Milano. Di Antonio mi piace il modo che ha di guardare le cose ad altezza d'occhi, facendosene coinvolgere, ma nello stesso tempo riuscendo a collocare quelle cose in contesti più ampi, perché siamo tutti cittadini del mondo, e perché ogni posto, anche il più remoto, è un lembo d'universo. Antonio mi scrive a proposito di una vicenda assai amara e dolorosa che si sta consumando a Foggia senza che, in verità, vi sia da parte dell'opinione pubblica la necessaria tensione e attenzione: la possibile chiusura del corso di laurea in Archeologia dell'Università degli Studi del capoluogo dauno. Stavo per dedicare al problema uno specifico post, quando mi è giunta la mail di Fortarezza, che - proprio grazie a quella sua innata capacità di sguardo - svela il nodo della questione assai meglio di quanto potrebbe far

La memoria negata: revocato lo stand in Piazza Giordano al Comitato per i bombardamenti

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Avete presente il post di qualche giorno fa , in cui davo notizia della bella iniziativa del Comitato per il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti , che avrebbe allestito uno stand nello spazio espositivo di Piazza Giordano, per sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza e sulla necessità di un monumento che renda eterna la memoria di quegli infausti eventi? Non se n'è fatto più nulla perché lo spazio prima garantito al Comitato è stato misteriosamente e senza preavviso revocato. C'è da restare allibiti. Si spera, se non altro, in una nota chiarificatrice. Alberto Mangano , fondatore del Comitato, affida alla bacheca del gruppo la sua amarezza. Ecco quanto scrive. * * * Mi dispiace dover scrivere queste due righe ma quello che é successo oggi all'isola pedonale ha offeso me e chi come me si sta impegnando da anni per la realizzazione del monumento alle vittime del 43. Dovevamo avere un nostro stand nel mercatino natalizio per cercare di recuperare anco

Lello Vecchiarino: "Giornalismo soppiantato dall'opinionismo"

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Nella discussione avviata da Maurizio De Tullio e proseguita da Enrico Ciccarelli interviene un giornalista di lungo corso, come Lello Vecchiarino , inviato speciale de La Gazzetta del Mezzogiorno , nonché scrittore e attento osservatore del mondo dell'informazione. Ecco quanto scrive a commento della nota di Ciccarelli. Quanti volessero leggere i due precedenti interventi, possono farlo cliccando sui collegamenti sotto al nome dei rispettivi autori. * * * Devo riconoscere ad Enrico una certa dimestichezza nel monitorare, e non soltanto in questa occasione, la dinamica della stampa locale e dei suoi protagonisti. Ed é anche indubbio che ci sia stato, da qualche anno a questa parte, e pure in presenza di un certo proliferare di organi di informazione, una pericolosa omologazione verso il basso della produzione giornalistica. Il fatto é che non c'é più scuola, e nessun cronista degno di tale nome é disposto a sacrificarsi per insegnare ai "biondini" (così

Giannini chiude al Lisa: "Si vola solo con i privati. Niente soldi dalla Regione"

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Un’altra doccia fredda dalla Regione Puglia per quel che riguarda il futuro del Lisa. Non ha dubbi l’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Giovanni Giannini. Intervistato ai microfoni di Teleradioerre, il rappresentante del governo regionale conferma che la Regione ha chiesto al Ministero dei Trasporti e al Comitato Stato Regioni di riconsiderare la posizione dell’aeroporto Gino Lisa per quanto concerne il piano nazionale degli aeroporti, ricomprendendolo tra quelli d’interesse nazionale. Ma Giannini tira giù la saracinesca, chiudendo qualsiasi possibilità di un sostegno regionale ai voli di linea da e per Foggia.  “Si vola se ci sono imprenditori che investono – ha detto l’Assessore -. La Regione non ha la capacità nel proprio bilancio di sostenere una iniziativa che è tipicamente imprenditoriale. E, ripeto, poiché nel 2015 affronteremo un anno pesante, perché i tagli sono pari a 18 milioni e mezzo nel solo settore dei trasporti, e 360 complessivamente, pu

Good boy, serie tv foggiana. Amatela, condividetela. Tifate!

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Dissacrante, divertente, geniale, ti avvince dalla prima all’ultima sequenza e non diresti proprio che è frutto di autori, produttori e cast, interamente foggiani. È Good Boy di Nicola Fierro , puntata pilota per una possibile serie tv made in Foggia, che dalla foggianità trae i suoi aspetti migliori, senza mai scadere nel provincialismo: la creatività, l’ironia, il gusto per la demistificazione, e soprattutto tanta, ma davvero tanta professionalità. Tutto foggiano è il cast, tutta foggiana la produzione: l’uno e l’altra raggiungono livelli d’eccellenza che certificano una volta per tutte la raggiunta maturità di quanti a Foggia producono cinema, teatro, cultura. Good Boy è un giovane neolaureato, disoccupato ma disposto a tutto per trovare un impiego, che finisce alla corte del boss locale, Roberto Galiano. La storia procede tra citazioni teatrali e cinematografiche di alto profilo (il Cyrano di Rostand e C’era una volta in America di Sergio Leone) perché Galiano, il boss, s

E adesso Foggia sogna la serie B

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Diciamola sottovoce, ma diciamola la parola magica e un po' proibita: promozione. La serie cadetta non è più un sogno proibito per i satanelli, che anche a Reggio Calabria hanno confermato di giocare forse il miglior calcio della Lega Pro, aggiudicandosi una vittoria tonda e del tutto meritata. Il Foggia di De Zerbi è una realtà, una splendida realtà che erano in pochi ad aspettarsi, ma che sta cominciando ad imporsi all’attenzione del calcio che conta. La conferma è arrivata dal Granillo di Reggio Calabria, dove i satanelli affrontavano la Reggina ultima in classifica e in piena crisi societaria ma che si aspettava un’iniezione di fiducia dal cambio di allenatore, che però non ha funzionato. Il Foggia si è imposto per 2 a 0 (con le reti di Sarno al 12’ del primo tempo e di D’Allocco al 15’ della ripresa) ma il risultato sta stretto ai rossoneri, che hanno mancato diverse occasioni e soprattutto non hanno concesso praticamente niente ai padroni di casa, dominando la partita da

Foggia in vantaggio sulla Reggina

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Nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, il Foggia è in vantaggio a Reggio Calabria, grazie al gol messo a segno a Sarno, dopo una brillante azione personale. Il risultato è bugiardo, perché la squadra rossonera ha letteralmente dominato nei primi quarantacinque minuti di gioco, fallendo più volte la rete del raddoppio. Il pubblico sta contestando rumorosamente la squadra di casa, che non ha creato alcun pericolo alla porta del Foggia.

Zifaro restituisce la zucca a Vendola: la Regione non vuol sostenere l'aeroporto di Foggia

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Il futuro dell'aeroporto Gino Lisa di Foggia si è trasformato in un autentico tormentone mediatico, grazie a Striscia la notizia , che sta raccontando passo passo la polemica esplosa tra il governatore regionale Vendola e la Blue Wings Air per il mancato decollo del volo tra l'aeroporto foggiano e Milano. Già questa circostanza dovrebbe far riflettere addetti ai lavori e non sulla scarsa capacità di pressione dell'opinione pubblica foggiana: se non fosse stato per Mingo e per la popolare trasmissione di Madiaset, mai si sarebbe saputa la verità che, detta nuda e cruda, è la seguente: non c'è mai stato un contratto tra la società aeroportuale pugliese Adp e la compagnia che avrebbe dovuto promuovere i voli, e di conseguenza, neanche gli incentivi che vengono invece erogati alle compagnie che volano da Bari o da Grottaglie. Intervistato da Mingo, Valerio Zifaro rappresentante italiano della Blue Wings Air (che ha sede a Londra), restituisce al mittente la zucca che Ve

Per Natale, regaliamo un monumento a Foggia

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I bombardamenti che nell’estate del 1943 hanno lacerato e distrutto la città, rappresentano certamente la pagina più significativa nella storia contemporanea di Foggia. I raid aerei degli Alleati provocarono migliaia di vittime e danneggiarono circa l’80 per cento dell’abitato. Per quei fatti, la città di Foggia è tra le pochissime città italiane (forse la sola, chiedo lumi agli storici) ad essere stata insignita sia della medaglia d’oro al valore civile sia di quella al valore militare. Ma di tutto ciò non c’è (ancora) memoria. Dopo quella infausta estate, niente fu come prima a Foggia. Nel bene e nel male, quegli eventi hanno scavato una traccia profonda e indelebile nella identità della città. Per questo è importante riconoscere e ricordare questa pagina di storia. Soprattutto adesso, che il lutto è stato elaborato e la ricostruzione portata a termine, non senza evidenti ripercussioni sulla radici: se l'identità foggiana appare a volte malferma, vacillante, una ragione va cerc