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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Finalmente la preoccupazione per la crisi diventa bipartizan

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Hanno fatto molto discutere i dati del rapporto annuale di Meglio Foggia , l’organismo promosso da Lanfranco Tavasci per offrire al territorio elementi di riflessione sulla qualità della vita, e sulle prospettive per migliorarla. Va detto che dietro queste discussioni c’è un pizzico di ipocrisia. Il rapporto annuale dell’associazione di Tavasci è cosa degnissima di attenzione e di rispetto, ma non c’è bisogno né della zingara né di raffinati sociologi per rendersi conto che la qualità della vita, e con essa il contesto economico e sociale del capoluogo dauno e del resto della provincia, hanno da tempo raggiunto il livello di guardia. Per rendersene conto basta sfogliare i quotidiani, un giorno qualsiasi: una criminalità organizzata sempre più rampante e feroce, tanto da spingere il governo ad adottare misure straordinarie; una illegalità diffusa, una sempre più radicata cultura della violenza che esplode con periodica frequenza in modo lacerante e drammatico, come dimostrano le st

Stazione di Foggia, una rassicurazione che non rassicura

Singolare la “rassicurazione” dell’assessore regionale ai trasporti Loizzo sul ruolo della stazione ferroviaria di Foggia nell’economia del progetto di alta capacità ferroviaria Bari-Napoli (a proposito, se le cose stanno come ha detto l’esponente del governo regionale pugliese, perché non definirlo Bari-Foggia-Napoli o Napoli-Foggia-Bari?), singolari le modalità di diffusione di una rassicurazione che non rassicura un bel niente. L’antefatto. Le segreterie provinciali territoriali e quelle del settore trasporti di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Foggia, prendendo clamorosamente le distanze da quanto le loro omologhe regionali avevano fatto qualche giorno prima, criticano aspramente il disimpegno di RFI dal territorio dauno, e chiedono “di convocare con urgenza un tavolo di confronto con RFI e Trenitalia S.p.A., alle quali chiedere chiarimenti in merito alle modalità ed ai tempi di avanzamento del progetto di Alta Capacità ferroviaria che interessa il territorio pugli

Cgil, Cisl e Uil provinciali sconfessano la Regione ed il sindacato regionale: giù le mani dalla stazione di Foggia

I conti non tornano. Soltanto qualche giorno fa, le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil, assieme a quelle di categoria del settore dei trasporti, sempre regionali, dopo l’incontro con l’assessore regionale ai trasporti, Loizzo, ed i vertici di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, avevano emesso un comunicato in cui commentavano positivamente il programma di investimenti presentato dal gestore della rete ferroviaria: “la realizzazione delle opere previste dal programma di Rfi – si leggeva nella nota – darà un forte impulso al sistema regionale di trasporti e logistica, e creerà sviluppo e lavoro.” Nel nostro commento, pur apprezzando la dichiarazione di priorità a favore del raddoppio della linea Adriatica nella tratta Lesina-Termoli, che consentirà di superare l’anacronistica strozzatura, non avevamo mancato di esprimere qualche perplessità sul fatto che il programma parlasse solo marginalmente dell’alta capacità Bari-Napoli e, soprattutto, come non si facesse alcun cenno al