Stazione di Foggia, una rassicurazione che non rassicura

Singolare la “rassicurazione” dell’assessore regionale ai trasporti Loizzo sul ruolo della stazione ferroviaria di Foggia nell’economia del progetto di alta capacità ferroviaria Bari-Napoli (a proposito, se le cose stanno come ha detto l’esponente del governo regionale pugliese, perché non definirlo Bari-Foggia-Napoli o Napoli-Foggia-Bari?), singolari le modalità di diffusione di una rassicurazione che non rassicura un bel niente.
L’antefatto. Le segreterie provinciali territoriali e quelle del settore trasporti di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Foggia, prendendo clamorosamente le distanze da quanto le loro omologhe regionali avevano fatto qualche giorno prima, criticano aspramente il disimpegno di RFI dal territorio dauno, e chiedono “di convocare con urgenza un tavolo di confronto con RFI e Trenitalia S.p.A., alle quali chiedere chiarimenti in merito alle modalità ed ai tempi di avanzamento del progetto di Alta Capacità ferroviaria che interessa il territorio pugliese.”
Il comunicato sindacale usa toni particolarmente aspri respingendo quello che viene definito smantellamento del sistema ferroviario di Capitanata”.
L’assessore Loizzo si è ben guardato dal rispondere all’istanza sindacale (che, giova sottolinearlo e ribadirlo, non sollecitava generiche rassicurazioni ma proponeva qualcosa di più preciso (“un tavolo di confronto con RFI e Trenitalia S.p.A”), chiedeva insomma di vedere le carte.
Ha preferito la classica rassicurazione a mezzo stampa, affidando al Corriere del Mezzogiorno (il 6 novembre scorso), una dichiarazione nella quale sostiene che “Il progetto dell’alta capacità Ba­ri- Napoli non è cambiato: i treni pas­seggeri transiteranno tutti da Fog­gia perché la stazione periferica con relativa bretella riguarderà solo i tre­ni merci.”
Una dichiarazione di per sé piuttosto sconcertante, in quanto dà notizia di una fantomatica nuova stazione e di una bretella che si farebbe comunque, pur se destinata soltanto alla movimentazione delle merci. Si era parlato in passato di uno “scalo merci” (che è cosa ben diversa dalla stazione): ma resta ancora incerta la sua collocazione, e la sua rilevanza nel più complessivo progetto, per cui è sacrosanta la richiesta sindacale di “vedere le carte”.
L’assessore risponde invece picche, ed anziché sforzarsi di convocare l’incontro sollecitato dalle organizzazioni sindacali della provincia di Foggia, “rassicura”. È significativo che l’articolo di cui parliamo sia condito da tutta un’altra serie di notizie riguardanti i presunti successi ottenuti da Loizzo per quanto riguarda il sistema trasporti in Capitanata.
Leggendo il comunicato sindacale di qualche giorno fa, sembrerebbe che le cose non stiamo proprio così.
Ma fin qua, poco male. Loizzo vende la sua merce né più né meno come fanno tutti i politici, e non lo si può rimproverare per questo, anche se i suoi trascorsi e la sua cultura sindacale dovrebbero consigliargli una maggior cautela quando appunto si affrontano temi che riguardano direttamente le relazioni sindacali.
Il bello viene nel prosieguo della storia. Teleradioerre ha ripresa nel suo sito web e nei suoi telegiornali la dichiarazione dell’assessore Loizzo, riportando, parola più, parola meno, i contenuti dell’articolo del Corriere del Mezzogiorno. Anche in questo caso, “nulla quaestio”: la notizia era di interesse pubblico, e seppure con qualche ritardo rispetto alla sua uscita sul quotidiano regionale, era opportuno riprenderla.
Il fatto è che la notizia di Teleradioerre, ripresa dal Corriere del Mezzogiorno, è stata a sua volta ripresa dal sito della Cgil di Foggia. Finché si trattasse di una pura e semplice ripresa, nulla da eccepire. Il problema è che la notizia di Teleradioerre viene “commentata” sul sito. Se il titolo è conforme a quello del sito dell’emittente foggiana, la notizia viene “interpretata” del sommario, che testualmente recita: “Cgil Cisl Uil avevano chiesto alla Regione Puglia l´apertura di un urgente tavolo di confronto con Rete ferroviaria italiana per la risoluzione di alcuni problemi: primo fra tutti, l´esclusione di Foggia dall´alta capacità Bari-Napoli”.
Che vuol dire quest’aggiunta? Va letta nel senso di: i sindacati hanno posto un problema, l’assessore regionale ha risposto che quel problema non c’è, ed allora evviva? Significa che, a giudizio della Cgil, la dichiarazione rassicurante dell’assessore Loizzo fa venire meno la richiesta di un tavolo di confronto con le aziende responsabili del progetto di alta capacità ferroviaria?
Non mettiamo in dubbio la buona fede di Loizzo, ma se rassicurazioni ci devono essere, queste dovrebbero arrivare almeno da Rfi. Pertanto restiamo della opinione che avevamo già manifestato a commentando il duro comunicato sindacale di qualche giorno fa: i conti non tornano, la stazione ferroviaria di Foggia non si tocca. E poco importa che la campagna elettorale per le regionali sia ormai alle porte.
* pubblicato su Il Quotidiano di Foggia

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