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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

La prima aeronave è stata progettata a Lucera

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Il 17 giugno del 1905 è una data miliare nella storia dell’aeronautica italiana. Nei cieli di Schio si librò in volo la prima aeronave progettata e costruita in Italia. I goffi volteggi di quel dinosauro dell’aria, che misurava 39 metri con una circonferenza  di 25, e un  volume di oltre 1.200 metri cubi, coronavano un sogno cominciato molti anni prima. Guardando quella macchina volante che aveva finalmente sconfitto la legge di gravità, il conte Americo da Schio, il solo sopravvissuto del gruppo di scienziati che avevano lanciato la sfida, dovette pensare che la profezia di Leonardo si era ormai avverata: “Piglierà il primo volo il  grande uccello, riempiendo l’universo di stupore… e gloria eterna al nido ove nacque”. Peccato che nel nido dove nacque l’idea non se ne abbia memoria, e di conseguenza neanche la gloria eterna auspicata dal genio di Vinci. E allora merita di essere raccontata, questa storia bella come un film. Alla base di quel volo della prima aeronave, che da que

Renzo e Lucia alle falde del Gargano

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Vi piacerebbe, cari amici e lettori di Lettere Meridiane , leggere una storia come quella dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni , ambientata però sul golfo di Manfredonia, e non tra Como e Milano? Se sì ditelo, e sarete serviti. La meritoria opera di digitalizzazione di Google (grazie di esserci, Big G ) ha reso da poco disponibili i due tomi di un romanzo storico poco conosciuto (a dirla tutta, praticamente sconosciuto), le cui vicende si dipanano appunto tra Gargano e Manfredonia. Renzo e Lucia di casa nostra vivono rispettivamente nel Castello di Manfredonia e in quello dirimpettaio di Monte Sant’Angelo. Viscardo di Manfredonia , questo il titolo del romanzo (che viene però definito racconto nel frontespizio dei due volumi che lo compongono), venne stampato a Napoli, presso la Tipografia dell’Ancora, ubicata nel largo S.Macellino, 2, nel 1854. Il successo arriso al romanzo dovette essere ragguardevole, se lo stesso anno ne venne pubblicata una seconda edizione, sempre a Na

Cinemadessai | Il Padrino II e La Dolce Vita, quando il cinema diventa un classico

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OGGI Secondo la maggior parte della critica,  Il padrino - Parte II  è il migliore della trilogia firmata da  Francis Ford Coppola . È certamente il capitolo della saga in cui la dimensione epica e tragica del grande regista si percepisce maggiormente. Uscì nel 1974, interpretato da  Al Pacino  e  Robert De Niro , in forma smagliante. Se la prima parte si era aggiudicata 3 Oscar, il secondo capitolo della saga andò perfino oltre, conquistando 11 candidature e ben sei statuette: miglior film e miglior regia a Francis Ford Coppola, miglior attore non protagonista a Robert De Niro, Migliore sceneggiatura non originale a Coppola e Mario Puzo, miglior scenografia e miglior colonna sonora. Il film è stato, tra l’altro, il primo  sequel  a vincere l’oscar come miglior film (secondo alcuni critici è il miglior  sequel  della storia del cinema) , così come la saga è stata la sola, nella storia del cinema, ad aver ottenuto più di una volta la statuetta per il miglior film:  Marlon Brando  e

In regalo ad amici e lettori "La Foggia di Bruno Caravella"

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Arriva il calendario di Lettere Meridiane , in regalo agli amici e ai lettori del blog. Dopo l'edizione 2015 e quella 2016 firmate da Michele Sepalone , l'autore di quest'anno è Bruno Caravella , fotografo, ma anche poeta, musicista, animatore culturale e docente. Di seguito la presentazione di Geppe Inserra . Al termine le istruzioni per scaricare il calendario. Nei prossimi giorni, Lettere Meridiane pubblicherà un book poetico e fotografico dedicato a Bruno Caravella . Buona visione, e buon anno. * * * Ci sono persone con le quali t’intendi e ti capisci quasi senza parlare. A me succede con Bruno Caravella. Quello tra di noi è un rapporto asciutto, quanto a parole. Basta un messaggio affidato a whatsapp o al cellulare: “stasera faccio questa cosa, vieni, vedrai che ti piacerà…” E va a finire sempre che ha ragione lui. Come quando l’estate scorsa mi ha invitato al saggio di fine d’anno dell’orchestra della scuola media Pio XII. C’era un caldo infernale e nell’audit

GrandApulia batte Mongolfiera, almeno sui social

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Sono bastati solo pochi giorni di apertura a GrandApulia , il mega centro commerciale aperto a Foggia dalla Finsud del gruppo Sarni, per sorpassare l'altro ipermercato foggiano, La Mongolfiera , almeno per quanto riguarda il gradimento sui social. Come si rileva dall'immagine che illustra il post, nei "mi piace" alle rispettive pagine facebook, la nuova struttura commerciale di Borgo Incoronata sopravanza nettamente quella di viale degli Aviatori: quasi 27.000 fan per la prima, quasi 23.000 per la seconda. Un bel successo per il megacentro che dopo le vicissitudini giudiziarie che ne hanno fatto slittare l'apertura (il cantiere venne sequestrato un giorno prima dell'inaugurazione per presunte irregolarità) ha aperto i battenti ed avviato regolarmente le attività di vendita. Con 180mila metri quadri, un parcheggio con oltre 3500 posti d’auto, 60 milioni di euro investiti, centinaia di negozi, otto punti di ristorazione e altrettante sale cinematografiche

Cinemadessai | Quando il cinema italiano trionfava nel mondo

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OGGI Matrimonio all’Italiana , pellicola che  Vittorio De Sica  girò nel 1964, è uno dei film più complicati da commentare e valutare, e non a caso è ancora oggi oggetto di discussione tra i critici. Preso in sé, è un film molto bello, e riuscito, che rilegge con intelligenza, arricchendolo di interessanti toni pirandelliani, una delle opere più celebri di  Eduardo De Filippo ,  Filomena Marturano , che lo stesso mattatore napoletano aveva portato sul grande schermo, con eccellenti risultati, dieci anni prima. Il film nasce insomma da scelte non soltanto artistiche ma anche commerciali. Con  Matrimonio all’italiana,  De Sica voleva anche sfruttare il momento favorevole inaugurato da  Pietro Germi  con  Divorzio all'Italiana , uscito qualche anno prima. È come se il cinema italiano stesse sperimentando la possibilità di un salto di qualità, dalla dimensione artigianale che l'aveva fino ad allora caratterizzato, ad una dimensione più industriale. E l'operazione riesce.

L'Urban Center, polo culturale fecondo e innovativo (di Paolo Amorico)

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Osservatore lucido ed attento delle questioni che riguardano lo sviluppo del territorio, Paolo Amorico ha inviato a Lettere Meridiane un utile contributo di riflessione e discussione sulla idea dell' Urban Center lanciata da Franco Eustacchio Antonucci . Ritengo particolarmente apprezzabili le considerazioni che Amorico svolge sul ruolo della politica e delle sue presunte responsabilità. L'opinione pubblica si forma anche con la mediazione della politica, ma prima di tutto ha bisogno della circolazione delle idee, della partecipazione, della discussione, del confronto delle diverse istanze della città, e quindi, principalmente, dei maggiori attori di una città, che sono i cittadini. Ricordo che al tema dell' Urban Center , Lettere Meridiane ha dedicato una specifica pagina, per raggruppare i diversi interventi. La trovate qui . (g.i.) * * * Continua il dibattito dopo la manifestata intenzione, da parte di Franco Antonucci , ma non solo, di dare inizio alla prospet

L'omaggio di Rai Play a Renzo Arbore: uno Zibaldone dedicato al grande showman

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"La Rai ha inventato la televisione più bella del mondo. Perché andrà pur detto, prima o poi, che noi abbiamo fatto la televisione più bella del mondo, non se ne parla molto, perché appartiene al passato, ma noi abbiamo fatto la televisione più bella del mondo. Era più bella di quella americana, di quella francese, di quella spagnola. Meno male che esistono i documenti, e meno male che c’è Rai Play che ce li fa rivedere”. C’è un solo uomo al mondo che può legittimamente arrogarsi il merito di aver fatto la televisione del mondo, è foggiano e si chiama Renzo Arbore . Al “favoloso” Arbore, Rai Play,  la web television on demand della Rai, dedica un ampio Zibaldone che documenta l’impatto straordinario ed innovativo prodotto dallo showman sul fenomeno globale della televisione. Senza Arbore, la televisione mondiale non sarebbe quella che è oggi. E se in una certa stagione la televisione pubblica italiana è diventata la migliore del mondo (ed è vero), molta parte del merito va p

Cinemadessai | La grande commedia all'italiana di Risi e De Sica

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OGGI Il bello della commedia all'italiana è stato soprattutto la sua capacità di cambiare tono e registro, adattandosi ad una realtà sociale in rapida trasformazione, ma rappresentandola come si conviene all'arte vera. Oggi e domani in televisione due film che rappresentano un'eloquente conferma di questa tesi. Si comincia oggi con  I mostri ( su  Iris , alle 21.00) che   Dino Risi  realizzò  nel 1963, praticamente nel momento più felice della sua ricca e sfavillante carriera.  Il sorpasso  lo aveva imposto finalmente anche all’attenzione della critica. Subito dopo, con  La marcia su Roma  aveva sperimentato con successo il binomio  Vittorio Gassman- Ugo Tognazzi , che si ripete ne  I mostri. Risi si conferma sempre di più come un interpretare straordinaria della commedia all’italiana facendo vedere come le sue chiavi narrative possano essere utilizzate anche per ricostruire in termini satirici pezzi di storia del paese, come l’avvento del fascismo o come la crisi mor

Capitanata, grande provincia. Ma non ce ne accorgiamo (di Geppe Inserra)

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Ho avuto per  molti anni il privilegio di raccontare questa terra meravigliosa che è la Capitanata, scoprendola ed innamorandomene, giorno dopo giorno. Un cronista non dovrebbe mai innamorarsi dell'oggetto della sua narrazione. Ma, credetemi, se la vita, il destino vi concedono in sorte di raccontare Foggia e la sua provincia, è impossibile farlo col distacco prescritto dai manuali di giornalismo. Ho avuto questa opportunità, come capo dell'ufficio stampa della Provincia di Foggia, l'amministrazione che ha governato uno dei territori più grandi, complessi e ricchi d'Italia, e forse d'Europa. L'ho fatto sforzandomi, giorno per giorno, di svelare, far vedere e testimoniare che la Capitanata è una provincia - regione dalle immense potenzialità, che potrebbe crescere di uno sviluppo autonomo e autopropulsivo, se solo riuscisse ad essere consapevole della sua grandezza, a trovare una identità comune tra le sue diversità. Non è roba di poco conto, perché si trat

Cinemadessai | La favola nera di Claudio Noce con Emir Kusturica

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Il vero protagonista de  La Foresta di Ghiaccio  in onda domani sera su Rai3 alle 00.10 è il vento. Quello che soffia  in montagna e avvolge e intreccia solitudini, misteri, scomparse, verità difficili da cercare, da trovare, da dipanare. “Il vento freddo soffia senza sosta, facendosi largo tra gli abeti, scavando nella roccia scura, invadendo la sconfinata foresta sommersa dal ghiaccio” racconta l’autore,  Claudio Noce , precisando che “decidere di ambientare questa storia tra le montagne e le impenetrabili foreste ghiacciate è stato un passaggio successivo alla composizione della drammaturgia. Quando la magnificenza della montagna è apparsa davanti ai miei occhi, non ho avuto più nessun dubbio e ho pensato che fosse questo il palcoscenico perfetto per questa  favola nera .” Il film è un thriller come non se ne vedono molti nelle sale italiane, che si mantiene in bilico tra suspence e horror, raggiungendo un equilibrio ed un ritmo narrativo apprezzabili. Forse proprio a causa di q

Quali date hanno fatto la storia di Foggia?

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Sta per arrivare, in regalo per gli amici e i lettori, il calendario 2017 di Lettere Meridiane , che sarà firmato, quest'anno, da Bruno Caravella , musicista, poeta, fotografo, docente ma soprattutto operatore culturale tenacemente impegnato nella valorizzazione delle radici. Come già lo scorso anno, il calendario intende offrire un contributo alla sedimentazione della memoria collettiva della città, e pertanto contiene  l'indicazione delle date e delle ricorrenze più significative della sua storia. Va detto che l'impresa è tutt’altro che semplice, quando si parla di Foggia, che soffre in maniera lancinante la crescente rarefazione della memoria condivisa, semmai ne sia esistita una. Nelle settimane che hanno preceduto la pubblicazione della edizione 2016, avevo rivolto ad amici e lettori un appello a identificare e discutere insieme le date riferentesi alla storia della città rappresentative della memoria collettiva. Ad accogliere l'invito sono stati (e li ringraz

Entusiasmo e positività: se dipendesse da Agnelli...

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Gli amici e i lettori di Lettere Meridiane conoscono già la mia particolare predilezione per Cristian Agnelli , "capitano coraggioso" del Foggia, la cui caratura sportiva ed umana ho già sottolineato altre volte. Giocatori come lui in una squadra sono indispensabili, ancora di più se indossano la fascia. A giocatori così gli puoi voler bene e basta.Perché uno che in campo dà sempre l’anima e sputa sangue e sudore fino all'ultimo minuto è un grande atleta, un grande uomo, oltre che un grande capitano. Agnelli è uno di quei giocatori al quale le telecamere non sempre danno il giusto risalto. In novanta minuti il campo se lo fa su è giù decine e decine di volte, spesso lontano dalle inquadrature delle telecamere. E così può anche succedere che dopo che ha rincorso l’avversario per quaranta metri, è andato a chiuderlo e a proteggere la difesa, il tocco di palla con cui dovrebbe rilanciare l’azione non è perfetto. Ma i fatto è che lui ci è andato a chiudere, e ha dato l’

Cinemadessai | Billy Wilder e Agatha Christie, un binomio perfetto

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OGGI Metti la leggera densità di una commedia di  Agatha Christie  che deve concentrare storie e colpi di scena nello spazio angusto di un’aula di tribunale. Aggiungici la mano sicura e il genio sconfinato di  Billy Wilder , e il risultato è assicurato. La certificazione definitiva che gli ingredienti essenziali dello spettacolo del cinema sono prima di tutto il plot, la capacità e il ritmo con cui lo si racconta, la bravura degli attori nel rappresentarlo. Tutti ingredienti che funzionano al meglio in  Testimone d'accusa , possente giallo che  La7  manda in onda stasera, alle 21.10, e che Billy Wilder girò nel 1957, con un cast d’eccezione che comprendeva  Marlene Dietrich, Charles Laughton, Tyrone Power  ed  Elsa Lanchester. Lo squattrinato e ingenuo Leonard Vole viene accusato dell'omicidio di Emily French, una ricca vedova. Accetta di difenderlo al processo Sir Wilfrid Robarts, un avvocato penalista di successo, che rientra al lavoro dopo essere stato colpito da un inf

Cinemadessai | Massimo, che bello sarebbe ricominciare da te

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STASERA Niente fu come prima, nel cinema italiano, quando uscì nelle sale  Ricomincio da tre . Mai esordio dietro la macchina da presa fu così convincente e travolgente come quello di  Massimo Troisi , mai alchimia tanto riuscita tra il suo modo di recitare, divertito, ingenuo, a volte trasognato, e il suo modo di raccontare, divertito e divertente, surreale eppur sempre autentico e vero. Entrambi spiazzanti, entrambi che si entrano subito dentro. Eppure, non era facile, raccontare la “solita” storia del giovane napoletano che va a cercare fortuna altrove, in una Firenze mille miglia distante e diversa dalla città partenopea, da suoi colori, da San Gennaro e dai miracoli sempre attesi e mai concessi. C’era il rischio di cadere nel  deja vu , però Massimo lo esorcizza mostrando al mondo un cinema diverso, nuovo, con una  vis comica  che non si vedeva da anni. E pensare che  Ricomincio da tre  nacque come classico film indipendente. Il produttore  Fulvio Lucisano  racconta che portò

Antonucci: "Capitanata vincente se diventa davvero area vasta"

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La Capitanata vista da Google Earth In diversi dei suoi precedenti articoli sui temi dello sviluppo, Franco Antonucci , ingegnere ed urbanista che ha diretto per decenni il Consorzio Asi a Foggia, ha rilanciato la necessità di un piano strategico per la Capitanata.  Ma da dove cominciare? Perché, per esempio, la programmazione strategica passata alla storia come Capitanata 2020 non è ancora riuscita a sortire gli effetti attesi, pur essendo il frutto di una concertazione intensa tra i diversi attori dello sviluppo? Cosa è mancato? In questo articolo, Antonucci aggiungere al puzzle una tessera importante. Dobbiamo cominciare veramente a guardare al territorio provinciale in termini di area vasta. Nella pianificazione strategica che ha ispirato Capitanata 2020, l'area vasta era una sorta di surrogato dell'area metropolitana. Il punto è che sappiamo molto bene cos'è un'area metropolitana, mentre è più difficile identificare, e soprattutto costruire, un'area vast

Cinemadessai | Grande cinema che fa ridere e piangere

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STASERA A Natale (a proposito, tanti auguri ai sempre più numerosi e costanti lettori di questa rubrica), il mio suggerimento non può che privilegiare un film per tutta la famiglia, meglio ancora se d'animazione, con le atmosfere e il pathos che ispiravano un tempo la migliore produzione disneyana. Ma vale comunque la pena, festa a parte. Alle 22.50 su Rai2 c'è  Up , che è stato il primo film d'animazione ad avere il privilegio di aprire, qualche anno fa, il Festival di Cannes. Il riconoscimento è del tutto meritato. Diretto da  Peter Docter  e  Bob Peterson, il   film racconta una storia al di sopra del tempo, quella della bizzarra amicizia che fiorisce tra Carl, un bizzaro settantenne rimasto vedovo, ma che non ha ancora smesso il suo sogno di viaggiare nel mondo e Russell, un boyscout di otto anni, un tantino petulante e maldestro, ma anche coraggioso e vivace che lo contatta per assisterlo e ottenere così il distintivo scout di "assistenza agli anziani",

Buon Natale, con il canto per Aleppo di Raffaele De Seneen

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Cos è Aleppo? Dov’è Aleppo? E chi lo sa… Nonostante l’orgia quotidiana di immagini che giungono dalla Siria, questa resta una guerra lontana. Così lontana che, nella fantasia di un grande poeta qual è Raffaele De Seneen , Aleppo può trasformarsi in Ale’ e Po’ , fittizi personaggi che danno vita ad un dialogo tanto surreale, quanto drammaticamente vero. Mai una guerra è stata così vicina, dolorosa, vissuta in tempo reale grazie ai telegiornali del mondo globale, sempre più villaggio. Mai una guerra è stata così lontana, così difficile da capire, perché è una guerra di cui non senti il dolore, e non capisci neanche se arrivano loro, oppure i nostri. Questa guerra è sòle nu film geràte a chelùre (è solo unfilm girato a colori), come riflette amaramente Raffaele. Il poeta usa la metafora dello spettacolo cinematografico per rappresentare la nostra esistenza contemporanea: U’ begliètte, m’assètte: / se mòre e se nàsce / ma tùtte de prèsce, / se chiàgne se rìre / ma senza currìve (Il

Belgioioso (commissario Fiera di Foggia): "Urban Center e Fiera? Si può fare"

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L'ingresso al quartiere fieristico, com'era una volta L’idea dell’ Urban Center lanciata da Franco Antonucci potrebbe diventare presto una realtà, seppure applicata ad un ambito particolare delle dinamiche di futuro del territorio. Il laboratorio di partecipazione, discussione e confronto (ma anche di coworking e di incubazione d'impresa) immaginato ed invocato dall’ingegnere ed urbanista foggiano per progettare idee innovative per il rilancio di Foggia e della Capitanata, potrebbe trovare una sua prima concreta (e sfidante) sperimentazione rispetto ad una questione veramente importante per il futuro di Foggia e provincia, quale è il destino dell’Ente Fiere di Foggia con il suo ampio quartiere fieristico, ormai inglobato nell’abitato del capoluogo. Lo anticipa a Lettere Meridiane il neo-commissario della Fiera di Foggia, Potito Belgioioso , ingegnere con un lungo stato di servizio sia alla Provincia (dov’è stato ingegnere capo) sia al Comune di Foggia. Da tempo in

Cinemadessai | Natale con il grande cinema americano

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OGGI Non è proprio un film da segnalare il giorno della vigilia di Natale, ma come si fa a non rivederlo? Questa sera in tv, il cenone natalizio può essere accompagnato dalla visione de  Il padrino  di  Francis Ford Coppola  ( Paramount Channel , ore 20.30), in una giornata televisiva cinematograficamente irripetibile, che propone anche altre chicche come  Profondo rosso  di  Dario Argento  ( Mediaset Italia 2 , ore 21.10), la scoppiettante commedia  Una poltrona per due  di  John Landis  con  Eddie Murphy  e   Dan Aykroyd  ( Italia 1 , ore 21.30) e  Alice nel Paese delle Meraviglie  nella edizione originale disneyana ( Rai 2  ore 22.40). Il Padrino  è la più evidente testimonianza di come la settima arte produca opere che occuperanno un posto nella storia dei classici di tutti i tempi, per la loro dimensione epica, e per la loro capacità di parlare oltre il tempo in cui sono nate. Tratta da un romanzo di  Mario Puzo ,  Il padrino  racconta, dal di dentro, la storia di una famigli

Quando la bellezza sommerge la bruttezza. Anche a Foggia.

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Una città va attraversata e compresa camminandola. Guardandola ad altezza d'occhi, passo dopo passo, ti sorprende, regalandoti bellezze che non t'aspetti e che ridisegnano la bruttezza.  Uno squarcio di arte, uno sprazzo di colore prorompe ad un angolo tra via Arpi e piazza Baldassare, improvviso. Spunta inatteso da una di quelle orrende centraline per la fibra ottica (a proposito, chi l’ha detto che il digitale non inquina?) che hanno abbruttito il centro e che altrove, nella vicina piazza XX settembre, hanno finanche deturpato la facciata di un antico palazzo, occupando parzialmente un artistico mascherone. Mai scelta poteva essere più felice, e provocatoria per collocarvi un’opera d’arte. Il gesto artistico è firmato da Blub , anonimo artista fiorentino non nuovo a tali incursioni nel centri storici delle città. Ha cominciato in Spagna, a Cadaqués per poi giungere a Roma e a Firenze, città dove figura il maggior numero di sue opere. Non si sa nulla di lui, neanche i

Antonucci: "Per Foggia e la Capitanata, un Urban Center che veda protagonisti i giovani"

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Foggia Slow Time (di Bruno Caravella) Franco Eustacchio Antonucci prosegue la sua analisi dei diversi parametri che compongono l'annuale classifica delle qualità della vita compilata dal Sole24Ore , che colloca la Capitanata al 98° posto , ovvero in una posizione tutt'altro che invidiabile. Perché una provincia, pur così ricca di potenzialità e di risorse, annaspa nei bassifondi della graduatoria elaborata dal quotidiano economico e finanziario? Antonucci cerca di rispondere - assieme agli amici e lettori di Lettere Meridiane che stanno animando la discussione avviata dai suoi articoli - rivolgendo uno sguardo più approfondito ai diversi indicatori che contribuiscono poi alla classifica finale, e che disegnano così le luci e le ombre della Capitanata. Antonucci rilancia con indubbia suggestione e coinvolgente efficacia l'idea di un URBAN CENTER per Foggia, inteso come luogo e laboratorio privilegiato di discussione e di partecipazione (ma anche qualcosa in più...).

Cinemadessai | Alberto Sordi e Marlon Brando, gli italoamericani

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Un americano a Roma (domani sera, alle 22.45, su La7 , è un altro dei capolavori indiscussi della commedia all’italiana e della irripetibile stagione che visse tra gli anni Cinquanta e Sessanta. La pellicola girata da Steno occupa un posto di rilievo nella storia del cinema italiano, anche perché è l’opera che consacrò il genio e l’istrionismo di Alberto Sordi . Siamo nel 1954, e Albertone indossa i panni di Nando Moriconi, un giovanotto romano con la fissa del paese a Stelle e Strisce, che si autoproclama "americano del Kansas City”, e rinuncia alla pastasciutta a favore di certi intrugli che immagina di provenienza americana, come si vede nella celeberrima scena dei “maccaroni” che Sordi girò in un solo ciak.Moriconi esprime, seppur portandolo alle estreme conseguenze, un sentimento piuttosto diffuso nell’Italia dell’immediato dopoguerra, in un Paese che aveva conosciuto durante l’occupazione degli Alleati, l’opulenza americana. Il resto l’aveva fatto il cinemat

Foggia, solo pari ad Andria, scivola al quarto posto

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La gioia di Agnelli dopo la rete del vantaggio Sarà un campionato duro, e combattuto fino all’ultima giornata. La conferma è giunta immancabile anche del derby giocato nel pomeriggio del Foggia ad Andria. È stata partita dura, sofferta, che i satanelli potevano anche vincere, ma che si è conclusa con un pareggio. Tutt’altro che da buttar via, considerando che i padroni di casa erano in serie positiva da 11 giornate. E il fatto che i satanelli siano stati ad un passo dal mettere fine alla lunga striscia collezionata dalla Fidelis Andria va comunque positivamente commentato, anche se resta l’amarezza per la mancata vittoria. Il pareggio è il risultato più giusto, la vetta resta a sole due lunghezze almeno per il momento, ma il Foggia scende al quarto posto della classifica, perché la Juve Stabia ha raggiunto in vetta il Lecce, bloccato in casa (3-3) da un sorprendente Monopoli, e soprattutto aspetta il risultato del posticipo che opporrà il Matera (un punto sopra al Foggia in class

Cinemadessai | Quando la commedia all'italiana era grandissima

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“Meglio di un libro di storia, per capire l'Italia degli anni '60 (e non solo)”. Così  FilmTv  definisce  Il sorpasso,  capolavoro   di  Dino Risi , che  Iris  manca in onda stasera, alle 21.00. Il settimanale cinematografico aggiunge: “il capolavoro della commedia all'italiana del boom, uno spaccato tanto perfetto da caricarsi di forza allegorica.” In effetti è la potenza della storia, la sua trascinante e vigorosa forza evocativa che avvince e convince lo spettatore, travolto anche dall’intensità della narrazione e dalla splendida alchimia che si stabilisce tra i due personaggi principali, l'uno complementare all'altro: Bruno Cortona ( Vittorio Gassman ) quarantenne estroverso, nullafacente e un tantino cialtrone e Roberto Mariani ( Jean-Louis Trintignant ) studente universitario, timido e introverso. I due si incontrano casualmente in un Roma svuotata per il Ferragosto, e decidono di fare un viaggio in macchina, che li porterà a vagare per diverse regioni del

Cinemadessai | Catherine Deneuve in un intenso e tormentato Racconto di Natale

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OGGI Ma perché i buoni film vengono messi in onda dalla Rai ad orari impossibili? Chi ha sparso la voce che i cinefili son tutti nottambuli ed insonni? Data anche l'atmosfera natalizia, avrebbe meritato una collocazione migliore in palinsesto  Racconto di Natale , capolavoro del francese  Arnaud Desplechin . E invece  Rai2  lo propone domani notte, all'1.15.

Condannati al declino: gli schiaffi alla Capitanata di Autostrade e Trenitalia

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La mancata apertura del secondo casello autostradale di Foggia, nonostante l’entrata in funzione di Grandapulia -  il più grande centro commerciale pugliese e tra i più grandi del Mezzogiorno - e la chiusura della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia sono due pesanti schiaffi inferti a un territorio che - forse non a caso, anzi forse proprio per le conseguenza di queste penalizzazioni - sta inesorabilmente sprofondando in tutte le classifiche. Si parla tanto della questione infrastrutturale, si strepita tanto sulla mancanza di progetti e finanziamenti, poi, quando i progetti vengono realizzati, approvati, finanziati, e le opere cantierizzate e realizzate, non si riesce a metterli al servizio del territorio. Lo spettro delle cattedrali nel deserto si aggira, puntuale, su tutti i progetti di futuro: non solo il casello e la Foggia-Manfredonia, ma anche l'incredibile vicenda dell'allungamento della pista dell'aeroporto Lisa o la ipotesi della seconda stazione a Foggia. Le

Il Tavoliere di Jules Gourdault era visto da Bovino

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Eravamo in molti a chiederci quale fosse il punto di vista di Jules Gourdault , quando dipinse la suggestiva immagine del Tavoliere che illustra il post, e che potete scaricare in alta risoluzione leggendovi quest'altra lettera meridiana in cui avevo condiviso con amici e lettori di Lettere Meridiane , questa opere di rara bellezza. Risolve il rebus, da par suo, e da certosino cercatore di tracce qual è, Maurizio De Tullio , che mi ha inviato a commento del post la seguente segnalazione. * * * Vi segnalo che la bella immagine dell'artista francese è bene descritta nel passaggio che segue, tratto da "Recupero e valorizzazione del tratturo Pescasseroli-Candela" (pag. 15): (...) Del Tavoliere ci fornisce una bella immagine l’opera di Jules Gourdault, celebre viaggiatore francese, autore, tra gli altri, del volume L’Italie illustrée de 450 gravures sur bois , pubblicato nel 1877, che contiene una serie di illustrazioni tratte da incisioni su legno. Lo scorcio ra

Cinemadessai | Il grande Lebowsky, il cult che più cult non si può

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OGGI Prendete  una storia bizzarra, un attore ( Jeff Bridges ) che la interpreta in modo sublime, un paio di autori che conoscono a menadito ogni più piccolo ingranaggio dello spettacolo cinematografico,  e il  cult movie  è servito. L'impresa è riuscita alla grande a  Joel ed Ethan Coen  formalmente regista e produttore (in realtà hanno curato insieme la regia) di uno dei cult più grandi e più citati di tutti i tempi:  Il grande Lebosky , in onda su Italia 1 alle 0.35 della notte tra domani e dopodomani. Scatenato, eccessivo, politicamente scorretto, pieno zeppo di trovate che avvincono lo spettatore dal primo all'ultimo fotogramma, sorretto da una sceneggiatura che rappresenta in se stessa un manuale di scrittura cinematografica (anche questa firmata, come il soggetto, dai fratelli Coen), il film racconta la storia di Jeffrey Lebowski, detto Drugo (Dude nella versione originale), un fannullone che vivacchia senza troppi problemi tra partite di bowling con gli amici Walte