Il Tavoliere di Jules Gourdault era visto da Bovino
Eravamo in molti a chiederci quale fosse il punto di vista di Jules Gourdault, quando dipinse la suggestiva immagine del Tavoliere che illustra il post, e che potete scaricare in alta risoluzione leggendovi quest'altra lettera meridiana in cui avevo condiviso con amici e lettori di Lettere Meridiane, questa opere di rara bellezza.
Risolve il rebus, da par suo, e da certosino cercatore di tracce qual è, Maurizio De Tullio, che mi ha inviato a commento del post la seguente segnalazione.
(...) Del Tavoliere ci fornisce una bella immagine l’opera di Jules Gourdault,
celebre viaggiatore francese, autore, tra gli altri, del volume L’Italie illustrée de 450 gravures sur bois, pubblicato nel 1877, che contiene una serie di illustrazioni tratte da incisioni su legno. Lo scorcio rappresenta visivamente la descrizione del paesaggio osservato entrando nella pianura, provenendo dal ponte di Bovino.
È un panorama piatto, appena solcato da terrazzamenti bassi, che ricordano quelli della campagna di Roma. Il Tavoliere si estende, in Capitanata e parte della provincia di Bari, per venticinque leghe di lunghezza e dodici circa di larghezza. Arida d’estate, la pianura si copre d’inverno di folta vegetazione su cui, numerose, vengono a pascolare le mandrie scese dalle vicine montagne. […]
I capi di bestiame, che migrano in questa regione, la quale vive quasi esclusivamente di pastorizia, si contano a milioni.
È significativo che in primo piano venga rappresentato un pastore con il
gregge, mentre sullo sfondo si leva il profilo del Vulture, tante volte descritto come limite visivo del Tavoliere, che qui ha le sembianze di un mare immobile e vastissimo. (...)".
Il testo citato fa parte dell'ottima Relazione Generale al Progetto Pilota del Piano Paesaggistico Territoriale della Provincia di Foggia di qualche anno fa. Dirigente del Piano era, all'epoca, l'arch. Stefano Biscotti.
Risolve il rebus, da par suo, e da certosino cercatore di tracce qual è, Maurizio De Tullio, che mi ha inviato a commento del post la seguente segnalazione.
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Vi segnalo che la bella immagine dell'artista francese è bene descritta nel passaggio che segue, tratto da "Recupero e valorizzazione del tratturo Pescasseroli-Candela" (pag. 15):(...) Del Tavoliere ci fornisce una bella immagine l’opera di Jules Gourdault,
celebre viaggiatore francese, autore, tra gli altri, del volume L’Italie illustrée de 450 gravures sur bois, pubblicato nel 1877, che contiene una serie di illustrazioni tratte da incisioni su legno. Lo scorcio rappresenta visivamente la descrizione del paesaggio osservato entrando nella pianura, provenendo dal ponte di Bovino.
È un panorama piatto, appena solcato da terrazzamenti bassi, che ricordano quelli della campagna di Roma. Il Tavoliere si estende, in Capitanata e parte della provincia di Bari, per venticinque leghe di lunghezza e dodici circa di larghezza. Arida d’estate, la pianura si copre d’inverno di folta vegetazione su cui, numerose, vengono a pascolare le mandrie scese dalle vicine montagne. […]
I capi di bestiame, che migrano in questa regione, la quale vive quasi esclusivamente di pastorizia, si contano a milioni.
È significativo che in primo piano venga rappresentato un pastore con il
gregge, mentre sullo sfondo si leva il profilo del Vulture, tante volte descritto come limite visivo del Tavoliere, che qui ha le sembianze di un mare immobile e vastissimo. (...)".
Il testo citato fa parte dell'ottima Relazione Generale al Progetto Pilota del Piano Paesaggistico Territoriale della Provincia di Foggia di qualche anno fa. Dirigente del Piano era, all'epoca, l'arch. Stefano Biscotti.
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