Cinemadessai | Massimo, che bello sarebbe ricominciare da te

STASERA
Niente fu come prima, nel cinema italiano, quando uscì nelle sale Ricomincio da tre. Mai esordio dietro la macchina da presa fu così convincente e travolgente come quello di Massimo Troisi, mai alchimia tanto riuscita tra il suo modo di recitare, divertito, ingenuo, a volte trasognato, e il suo modo di raccontare, divertito e divertente, surreale eppur sempre autentico e vero. Entrambi spiazzanti, entrambi che si entrano subito dentro.
Eppure, non era facile, raccontare la “solita” storia del giovane napoletano che va a cercare fortuna altrove, in una Firenze mille miglia distante e diversa dalla città partenopea, da suoi colori, da San Gennaro e dai miracoli sempre attesi e mai concessi. C’era il rischio di cadere nel deja vu, però Massimo lo esorcizza mostrando al mondo un cinema diverso, nuovo, con una vis comica che non si vedeva da anni.
E pensare che Ricomincio da tre nacque come classico film indipendente. Il produttore Fulvio Lucisano racconta che portò il film in prima proiezione assoluta a Messina, quando altrove nessuno era interessato: da quell'entusiasmante debutto iniziò l'enorme successo del film che in seguito divenne campione di incassi al botteghino italiano.
Lo stesso Troisi fu acclamato dal pubblico ricevendo molti premi per la regia e per l'interpretazione di Gaetano.
David di Donatello, Miglior film a Massimo Troisi, Fulvio Lucisano e Mauro Berardi, Miglior attore protagonista a Massimo Troisi; Nastro d'argento, Miglior regista esordiente a Massimo Troisi, Migliore produttore a Fulvio Lucisano e Mauro Berardi, Miglior soggetto a Massimo Troisi; Globo d'oro, Miglior opera prima a Massimo Troisi; Miglior attore rivelazione a Massimo Troisi; Grolla d'oro, Miglior attore esordiente a Massimo Troisi.
Imperdibile, da vedere e rivedere ogni volta che si può. Riesce sempre a strapparti un sorriso, Massimo… Stasera, alle 21.10 su Paramount Channel.
DOMANI
Metti la leggera densità di una commedia di Agatha Christie che deve concentrare storie e colpi di scena nello spazio angusto di un’aula di tribunale. Aggiungici la mano sicura e il genio sconfinato di Billy Wilder, e il risultato è assicurato. La certificazione definitiva che gli ingredienti essenziali dello spettacolo del cinema sono prima di tutto il plot, la capacità e il ritmo con cui lo si racconta, la bravura degli attori nel rappresentarlo.

Tutti ingredienti che funzionano al meglio in Testimone d'accusa, possente giallo che La7 manda in onda domani sera, alle 21.10, e che Billy Wilder girò nel 1957, con un cast d’eccezione che comprendeva Marlene Dietrich, Charles Laughton, Tyrone Power ed Elsa Lanchester.
Lo squattrinato e ingenuo Leonard Vole viene accusato dell'omicidio di Emily French, una ricca vedova. Accetta di difenderlo al processo Sir Wilfrid Robarts, un avvocato penalista di successo, che rientra al lavoro dopo essere stato colpito da un infarto. Nonostante tutte le prove sembrino indicare il colpevole in Vuole, accetta la sfida professionale. Che sarà densa di eventi come l'action più scatenato.
Secondo i canoni del legal movie, il film è quasi tutto ambientato in tribunale, e racconta praticamente il processo. Ma con una serie di colpi di scena e un ritmo veramente impressionanti.
La commedia di Agatha Christie da cui è stata tratta la pellicola è stata più volte rappresentata sia al cinema che a teatro. Secondo la stessa Christie, la versione diretta da Billy Wilder è il miglior film tratto da una sua opera.

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