In regalo ad amici e lettori "La Foggia di Bruno Caravella"
Arriva il calendario di Lettere Meridiane, in regalo agli amici e ai lettori del blog. Dopo l'edizione 2015 e quella 2016 firmate da Michele Sepalone, l'autore di quest'anno è Bruno Caravella, fotografo, ma anche poeta, musicista, animatore culturale e docente. Di seguito la presentazione di Geppe Inserra. Al termine le istruzioni per scaricare il calendario. Nei prossimi giorni, Lettere Meridiane pubblicherà un book poetico e fotografico dedicato a Bruno Caravella. Buona visione, e buon anno.
E va a finire sempre che ha ragione lui.
Come quando l’estate scorsa mi ha invitato al saggio di fine d’anno dell’orchestra della scuola media Pio XII. C’era un caldo infernale e nell’auditorium aleggiava un effetto serra da levarti il fiato. Ne è valsa la pena: ho assistito ad uno concerto di rara bellezza ed incredibile intensità, con l’esecuzione della splendida suite musicale composta da Stefano Ottomano in onore dei terrazzani di Borgo Croci, così finalmente riconosciuti nella loro dignità culturale e sociale. Dello spettacolo Bruno aveva curato i testi. Una narrazione intensa.
Con Caravella finisce sempre così. Ogni volta che vi vediamo c’è poi un’idea che ci suggestiona, un progetto che ci intriga. Era successo già al laboratorio di linguaggio multimediale dell’Auser, con la bella videostoria sul mai troppo compianto e lodato chitarrista foggiani, Gianni Cataleta, e con il contributo offerto da Bruno aa Foggia madre terra di Antonio Basta, che ha rappresentato il saggio di fine d’anno del laboratorio: l’ha musicata e cantata.
L’ultima me l’ha combinata prima di Natale. Chi altri se no lui può organizzare un concerto corale nell’ipogeo di piazza San Domenico? È riuscito a sorprendermi anche quella sera, con l’esibizione del coro formato da un gruppo di foggiani “diversamente giovani” che orbitano attorno all’Istituto Palmisano. Avevano la freschezza e l’entusiasmo di ventenni, e per giunta le canzoni se l’erano composte da soli, sotto la regia sapiente di Bruno. Canzoni d’amore e di rabbia, per Foggia e su Foggia.
Musicista, poeta, fotografo, animatore culturale, docente, Bruno Caravella ha un sensibilità speciale, che conosco in pochi altri artisti, e dev’essere questo sentire le stesse cose senza il bisogno di dirsele, che ci lega. E che fa di lui un amico: uno che sai che c’è, sul quale puoi contare.
Di Bruno mi piace soprattutto il suo sguardo, la sua capacità di catturare le luci, i colori ma anche i chiaroscuri della città (credo che nessuno come lui sia riuscito a carpire e a penetrare fino in fondo l’anima notturna di Foggia), a fotografare ma anche a raccontare quelle notti foggiane che hanno una dolcezza speciale che sembra quasi non siano notti, rischiarate da silenzi pieni di pace.
Bruno è un impareggiabile cantore di quella vita che fluisce densa, di quel cuore che pulsa in silenzio, di quell’anima di Foggia che l’attraversa e si svela soltanto a chi l’ama.
Troverete questo sguardo nel Calendario 2017 di Lettere Meridiane, che dedicherà a Bruno Caravella anche un book poetico e fotografico. Buona visione.
Geppe Inserra
Il calendario è ottimizzato per la stampa in A3, ma può naturalmente essere stampato anche su A4. Per scaricarlo, cliccare qui: https://dl.dropboxusercontent.com/u/3035569/Calendario2017c.pdf
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Ci sono persone con le quali t’intendi e ti capisci quasi senza parlare. A me succede con Bruno Caravella. Quello tra di noi è un rapporto asciutto, quanto a parole. Basta un messaggio affidato a whatsapp o al cellulare: “stasera faccio questa cosa, vieni, vedrai che ti piacerà…”E va a finire sempre che ha ragione lui.
Come quando l’estate scorsa mi ha invitato al saggio di fine d’anno dell’orchestra della scuola media Pio XII. C’era un caldo infernale e nell’auditorium aleggiava un effetto serra da levarti il fiato. Ne è valsa la pena: ho assistito ad uno concerto di rara bellezza ed incredibile intensità, con l’esecuzione della splendida suite musicale composta da Stefano Ottomano in onore dei terrazzani di Borgo Croci, così finalmente riconosciuti nella loro dignità culturale e sociale. Dello spettacolo Bruno aveva curato i testi. Una narrazione intensa.
Con Caravella finisce sempre così. Ogni volta che vi vediamo c’è poi un’idea che ci suggestiona, un progetto che ci intriga. Era successo già al laboratorio di linguaggio multimediale dell’Auser, con la bella videostoria sul mai troppo compianto e lodato chitarrista foggiani, Gianni Cataleta, e con il contributo offerto da Bruno aa Foggia madre terra di Antonio Basta, che ha rappresentato il saggio di fine d’anno del laboratorio: l’ha musicata e cantata.
L’ultima me l’ha combinata prima di Natale. Chi altri se no lui può organizzare un concerto corale nell’ipogeo di piazza San Domenico? È riuscito a sorprendermi anche quella sera, con l’esibizione del coro formato da un gruppo di foggiani “diversamente giovani” che orbitano attorno all’Istituto Palmisano. Avevano la freschezza e l’entusiasmo di ventenni, e per giunta le canzoni se l’erano composte da soli, sotto la regia sapiente di Bruno. Canzoni d’amore e di rabbia, per Foggia e su Foggia.
Musicista, poeta, fotografo, animatore culturale, docente, Bruno Caravella ha un sensibilità speciale, che conosco in pochi altri artisti, e dev’essere questo sentire le stesse cose senza il bisogno di dirsele, che ci lega. E che fa di lui un amico: uno che sai che c’è, sul quale puoi contare.
Di Bruno mi piace soprattutto il suo sguardo, la sua capacità di catturare le luci, i colori ma anche i chiaroscuri della città (credo che nessuno come lui sia riuscito a carpire e a penetrare fino in fondo l’anima notturna di Foggia), a fotografare ma anche a raccontare quelle notti foggiane che hanno una dolcezza speciale che sembra quasi non siano notti, rischiarate da silenzi pieni di pace.
Bruno è un impareggiabile cantore di quella vita che fluisce densa, di quel cuore che pulsa in silenzio, di quell’anima di Foggia che l’attraversa e si svela soltanto a chi l’ama.
Troverete questo sguardo nel Calendario 2017 di Lettere Meridiane, che dedicherà a Bruno Caravella anche un book poetico e fotografico. Buona visione.
Geppe Inserra
Il calendario è ottimizzato per la stampa in A3, ma può naturalmente essere stampato anche su A4. Per scaricarlo, cliccare qui: https://dl.dropboxusercontent.com/u/3035569/Calendario2017c.pdf
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