Un cortometraggio sui bombardamenti e sulla ricostruzione, per una memoria condivisa

Nel 1953, in occasione del decimo anniversario dei tragici bombardamenti che avevano raso al suolo la città, l’amministrazione comunale di Foggia dette alle stampe una pubblicazione intitolata Foggia nelle sue distruzioni, nelle sue necessità.
Il documento non è molto noto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, ma è prezioso per comprendere le complesse dinamiche della ricostruzione, che rappresenta tuttora una pagina poco studiata della storia recente del capoluogo dauno, ma decisiva, anche per comprendere i problemi attuali della città.
La pubblicazione, che si segnala anche per la sua ricca documentazione fotografica, impaginata e montata con tecniche particolarmente efficaci e moderne, offre sia testi descrittivi della situazione di miseria e di povertà che angosciava Foggia negli anni Cinquanta, sia  un’approfondita analisi amministrativa dello stato di fatto e delle opere pubbliche necessarie per la ricostruzione e la ripresa condotta dal sindaco dell’epoca, Giuseppe Pepe.
La brochure diventerà un cortometraggio, più precisamente il saggio conclusivo del Laboratorio di linguaggio audiovisivo e cinematografico promosso dall’Auser di Foggia nell’ambito delle attività dell’Università della Libera Età “Silvestro Fiore”. “Lo abbiamo scelto – spiega Geppe Inserra, coordinatore del progetto – per la sua particolare ricchezza iconografica, ma anche perché questo documento esprime al meglio l’idea di immagine militante su cui si è sviluppato il laboratorio: utilizzare materiali poveri, come le fotografie, per raccontare.”

Utilizzando i materiali contenuti nel volumetto ed altri che verranno raccolti per l’occasione, il cortometraggio cercherà di raccontare – in collaborazione con il Laboratorio teatrale della memoria condotto da Tonio Sereno -  i bombardamenti e la difficile ricostruzione, attraverso un punto di vista diverso dal solito.
“Vogliamo cercare di capire – aggiunge Inserra – cosa effettivamente rappresentarono i bombardamenti per Foggia, e come i bombardamenti di Foggia si collocarono nello scacchiere bellico, se raggiunta la pace e la democrazia venne fatto quanto era  possibile e doveroso per lenire le sofferenze  delle popolazioni, superando le polemiche e le contrapposizioni  che la questione ha sempre suscitato, e cercando di porre le premesse per una memoria condivisa su fatti così atroci. La mia impressione è che tuttavia, paradossalmente, sui bombardamenti e la ricostruzione ancora non sia stato detto tutto, e che resti ancora molto da fare per riconquistarli alla memoria collettiva.”
Per approfondire il tema, le attività del Laboratorio  di linguaggio audiovisivo e cinematografico dell’Auser verranno affiancati da momenti di approfondimento sul tema specifico dei bombardamenti e della ricostruzione, il primo dei quali si svolgerà mercoledì 2 marzo, alle ore 18.00, nella sede dell’Auser, in via della Repubblica.

L’incontro è aperto al pubblico, ed è gradita la partecipazione di quanti desiderino concorrere alla realizzazione del cortometraggio, mettendo a disposizione altri documenti, immagini, testimonianze.

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