Partite truccate, indagini a Messina, anche sul Benevento
Lo stadio San Filippo-Scoglio di Messina |
La Procura della Repubblica di Messina sta svolgendo una indagine su quattro partite, nelle quali si sarebbero registrati consistenti puntate, per migliaia di euro. Gli incontri finiti sotto la lente della magistratura siciliana sarebbero quattro, e in particolare: Casertana–Messina del 21 dicembre 2015, Messina–Martina Franca del 9 gennaio 2016, Messina–Benevento del 16 gennaio 2016 e Messina-Paganese del 14 febbraio 2016.
Le indagini penali, che sembra siano partite da una segnalazione dei Monopoli di Stati e di Federbet, un ente che si occupa di monitorare i flussi di scommesse, sono state svolte dai Carabinieri e dalle Fiamme Gialle che hanno effettuato numerose perquisizioni negli studi di professionisti di Messina e nelle abitazioni di calciatori.
Gli inquirenti sospettano che il risultato di queste gare sarebbe stato predeterminato e su queste partite sarebbero state scommesse anche grosse somme di denaro, ottenendo profitti illeciti con danni rilevanti per i gestori delle agenzie di scommesse.
Le persone coinvolte sarebbero in tutto una quarantina. Nei loro confronti il sostituto procuratore della Repubblica che sta coordinando l’indagine ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e truffa.
Tra gli iscritti nel registro degli indagati figurerebbe anche l’ex calciatore Arturo Di Napoli, all’epoca dei fatti allenatore della squadra peloritana, già coinvolto in passato in casi di calcio-scommesse, che lo avevano visto condannato a 3 anni di squalifica.
Gli interrogatori potrebbero cominciare già a partire dai prossimi giorni.
A segnalare il flusso anomalo di scommesse registrato in occasione della partita Messina-Benevento, che sul campo si concluse con la vittoria dei sanniti per 5-0 è stata la stessa Lega Pro, che investì del caso la Procura Federale. Adesso si muove anche la magistratura penale.
C’è comunque da dire che secondo quanto emerse subito dopo il match le puntate non si concentravano sulla vittoria del Benevento, ma sul risultato di parità. I sospetti che qualcosa non quadrasse furono così consistenti che la partita venne esclusa da quasi tutti i palinsesti di bookmaker.
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