Buon compleanno, fontana del Sele

A ben vedere, niente potrebbe simboleggiare meglio Foggia della fontana del Sele. Inaugurata il 21 marzo 1924, la stella marina disegnata dall’ing. Cesare Brunetti doveva essere provvisoria. Il manufatto di cemento avrebbe dovuto essere sostituito da un monumento definitivo, in marmo o in bronzo. Non è più successo.
E la fontana provvisoria sta ancora lì, sorniona, ed anno dopo anno si avvicina a festeggiare il suo primo secolo di vita.
Provvisoria. Precaria. Un po’ come provvisoria e precaria è Foggia. Ma salda. Coraggiosa.
Per salutare il primo zampillo d’acqua che sgorgò dalle nuovissime tubature dell’Acquedotto Pugliese, in quel giorno di primavera di quasi un secolo fa, si scomodò la Madonna dei Sette Veli, ed anche questo è un segno del destino, il suggello di un amore profondo che dopo quel primo zampillo sarebbe sbocciato tra la fontana e la sua città.
Quante ne ha viste, e quante ne ha sofferte. Testimone silenziosa di tragedie come i brutali mitragliamenti sugli inermi civili che si consumarono nella villa comunale, e le bombe alleate che la lambirono, abbattendosi e schiantando il pronao costruito da Luigi Oberty.
Dev’essere da allora che il cuore di quella fontana provvisoria ha cominciato a battere all’unisono con il cuore di Foggia, alle prese con la tragica provvisorietà che a volte punteggia la storia.
Dev’essere stata contenta, quando ha visto la piazza cambiare volto, e la città d’intorno rinascere, ricostruirsi, quando ha ricominciato ad abbracciare i momenti felici della comunità: le manifestazioni popolari di piazza, i concerti popolari, gli alberi di Natale, le feste per le promozioni del Foggia.
Chissà se si è stupita quando qualcuno le ha detto che somiglia pari pari all’assai più noto e celebrato Albero della Vita di Marco Balich che adorna l’Expo a Milano. Se le fontane hanno un’anima, come penso, avrà fatto spallucce e ridacchiato tra sé e sé. Avrà pensato che le basterebbe essere trattata un po’ meglio, essere rispettata ed amata un po’ di più, per esempio tornando a fare il suo mestiere di fontana, accesa, sgorgante, come si addice ad un simbolo.
Lettere Meridiane e il Laboratorio Multimediale “L’immagine Militante” dell'Auser di Foggia hanno voluto esprimere alla nostra cara fontana,  l’affetto della città e l’augurio di buon compleanno con il filmato che trovate qui sotto.
Guardatelo. Amatelo. Condividetelo.

Commenti

Unknown ha detto…
...Allora funzionava tutti i giorni - oggi 'mo p'u mideke e 'mmo p'a vammàne( per un motivo o per un altro) è sempre in riparazione! misteri della città! -buonasera

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