Una poesia di Luigi Paglia per don Tonino Intiso


Il 4 ottobre del 1964 Tonino Intiso - che allora non era ancora "don" - scende alla stazione di Bologna assieme ad un giovane foggiano che come lui sta per entrare nel seminario diocesano di Verona. È Gigi Fischetti, straordinario sacerdote foggiano deceduto prematuramente diversi anni fa. 
In attesa del treno che lo porterà nella città veneta, Tonino viene preso da un attimo di indecisione: "proseguire o tornare indietro?" È uno degli attimi, e delle scelte, da cui dipende poi il corso di una vita intera. Deciderà di proseguire, e il resto sarà storia. 
L'episodio, pubblicato da don Tonino nel libro di recnete pubblicazione La nostra vita: la storia di Dio ha ispirato una bella e significativa poesia un amico del sacerdote troiano, Luigi Paglia, finissimo letterato (è stato docente del Laboratorio di scrittura e di Informatica all'Università degli Studi di Foggia e ha pubblicato numerosi saggi letterari). Luigi ne ha fatto dono a Lettere Meridiane, pubblicandola come commento ad un post su don Tonino. Eccola.


 Lo snodo

Se il 4 ottobre del sessantaquattro
alla stazione di Bologna
avessi deciso di tornare indietro
sarebbe cambiata la tua vita:
forse avresti avuto due bambini
a cui avresti dato il nome
di Bianca e di Michele
e forse un’altra bimba
da chiamare Grazia,
ma nello spirito migliaia di figli 
non avresti avuto.

Se il 4 ottobre del sessantaquattro
alla stazione di Bologna
avessi deciso di tornare a Foggia,
piuttosto che proseguire per Verona
spinto dal vento che soffia dove vuole,
qualcosa sarebbe cambiato
nella geografia del cielo,
sarebbe stata diversa la tua vita
e anche quella di tante altre persone,
di gente dispersa nel buio,
da te richiamata da notte 
a balenante chiarore.

Se il 4 ottobre del sessantaquattro
alla stazione di Bologna
avessi deciso di tornare indietro,
avresti forse camminato
su comode strade pianeggianti
e non su aspri, ripidi sentieri,
non ti saresti inoltrato
in sconfinati, inviolati territori,
non avresti toccato,come hai fatto,
l’alto e il profondo.

Luigi Paglia

Commenti

Savino Russo ha detto…
Se non avessi consumato camion interi di carta da ciclostile, se avessi rifiutato quell'ultima birrà al falò degli zingari, se non avessi dato credito a Sbrocchi...
Luigia Paglia ha detto…
sono capitata per caso sul blog quando ho notato il nome del poeta Luigi Paglia , che incredibile coincidenza , io mi chiamo Luigia Paglia e sono poetessa , campana . Qualcuno può darmi notizie in più del poeta mio omonimo?

grazie

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