Gentile e Di Gioia, Capitanata più forte alla Regione
Si allarga la rappresentanza della provincia di Foggia in seno al governo regionale pugliese, ed è nello stesso tempo una buona notizia ed un sasso gettato nell'acqua stagnante della politica nostrana. Va a fare compagnia Ad Elena Gentile, che Vendola conferma e gratifica, assegnandole anche la delega alla salute, va a fare compagnia tra gli scranni della giunta regionale, Leonardo Di Gioia, scelto in prima persona dal governatore, nel contesto di un allargamento della maggioranza che torna a fare della Puglia un interessante laboratorio politico.
È una new entry che fa scalpore, perché soltanto qualche mese fa Di Gioia sedeva nei banchi dell'opposizione in consiglio regionale, eletto nella lista de La Puglia prima di tutto. Poi il passaggio alla lista Monti e la candidatura alle elezioni politiche, non coronata da successo soltanto per uno dei tanti paradossi del porcellum.
Di Gioia si trovava in una posizione altissima del listino (secondo posto alla Camera), e la lista aveva conquistato i voti sufficienti ad ottenere due seggi in Puglia, ma è scattato il cosiddetto "diritto di tribuna" a favore dell'Udc e in particolare di un altro candidato foggiano, Angelo Cera.
Una posizione così elevata nella lista di Scelta Civica attestava comunque il prestigio guadagnato dal giovane esponente politico foggiano nella compagine centrista di Monti, proiettandolo immediatamente ai vertici regionali del movimento. Il suo ingresso nel governo regionale è importante anche sotto il profilo geopolitico, e potrebbe preludere ad un nuovo corso nei rapporti (sempre critici) tra la Capitanata e la Regione.
Tanto più che il rimpasto operato da Vendola aumenta anche il peso specifico dei singoli assessori, in quanto è stato tagliato il numero complessivo dei posti in giunta, che si sono ridotti da 14 a 12.
Ai due foggiani, sono toccate deleghe pesanti, pesantissime. Elena Gentile è stata confermata assessore al welfare, ma il corpus delle deleghe attribuite al suo assessorato si è arricchito di un settore nevralgico quale quello della salute. La Gentile (medico, era stata assessore alla sanità nella sua città Cerignola, prima di diventare sindaco) dovrà occuparsi di Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione, Programmazione Assistenza Sanitaria e specialistica, Gestione accentrata e Finanza Sanitaria, Accreditamento e Promozione Sanitaria.
Una bella consolazione per l'assessora di Cerignola che con Di Gioia condivide una sorte particolarmente avversa nelle recenti elezioni politiche: la Gentile aveva trionfato nelle primarie, ma avendo scelto di candidarsi al Senato, dove la coalizione di centrosinistra ha perduto, non è stata eletta. Se si fosse candidata alla Camera oggi sarebbe a Montecitorio, tenuto conto che sono stati eletti candidati che si erano piazzati alle primarie assai più in basso.
Altrettanto consistenti le deleghe attribuite a Di Gioia, chiamato da Vendola ad occuparsi un un assessorato cruciale, visti anche la congiuntura non certo brillante in cui si dibattono le casse regionali. Sarà assessore al bilancio, con delega agli Affari Generali, Contenzioso Amministrativo, Demanio e Patrimonio, Bilancio e Ragioneria, Finanze, Provveditorato ed Economato.
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