Se il passato ritrova i suoi colori
La foto dell'Ovile Nazionale a colori |
Per la verità, esistono diverse applicazioni che già fanno ciò, perfino on line. La novità del processo sperimentato da Lettere Meridiane sta nel fatto che è possibile effettuare la colorazione anche su fotografie ad alta risoluzione, in modo da poterle stampare ed eventualmente ricavarne artistici poster da appendere al muro.
L’applicazione di base utilizza sofisticatissimi algoritmi che si fondano sull’intelligenza artificiale. In sostanza, il software è in grado di comprendere cosa ci sia nella fotografia da colorare, interpretandone le diverse forme (terreno, cielo, erba, ecc.) e successivamente colorandole. Il problema è che l’applicazione genera un’immagine sensibilmente più piccola rispetto a quella originale: è necessario che sia così, per ottimizzare la memoria e salvaguardare i dettagli.
Dall’immagine colorata "piccola" così ottenuta, viene estratta la mappa cromatica che, opportunamente ingrandita, viene nuovamente applicata sull’immagine originale in bianco nero, e il gioco è fatto.
I risultati? Giudicateli voi.
La foto che abbiamo colorato per questo primo esperimento è tratta dal Fondo Ester Loiodice, custodito dalla Biblioteca Provinciale di Foggia (e disponibile on line nella Teca Puglia). È stata scattata da un autore ignoto, tra il 1900 e il 1933, e ritrae l’Ovile Nazionale ubicato a Segezia.
Vedete in alto la foto colorata utilizzando il workflow descritto prima e in basso quella originale.
La foto dell'Ovile Nazionale nell'originale in b/n |
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