Da settembre il diretto per Roma. Ma il sindacato continua la protesta

Il treno diretto si farà. Parola di Trenitalia, che comunica ufficialmente che a partire dal 4 settembre prossimo verrà istituito il tanto agognato treno diretto tra Foggia e Roma, estendendo quello che attualmente collega alla Capitale Benevento. In sostanza, anziché dal capoluogo sannita, la Frecciargento del mattino partirà da Foggia (con fermata anche a Caserta) in modo da consentire ai viaggiatori pugliesi e campani di raggiungere Roma in tempo utile per poter aver a disposizione l'intera giornata.
L'orario di partenza è fissato alle 5 del mattino, con arrivo a Roma Termini alle 7.42. Il ritorno alle 16.55, con arrivo a Foggia alle 19.45. Salire su quel treno implica una levataccia, ma è anche una concreta risposta alle necessità di quanti devono trovarsi a Roma di buon mattino, e far ritorno a casa il giorno stesso.
I tempi di percorrenza sono inferiori alle tre ore: 2 ore e 42 minuti per la Frecciargento Foggia-Roma, 2 ore e 50 per quella Roma-Foggia.
L'azienda ferroviaria puntualizza che "il nuovo collegamento è realizzato interamente a rischio d'impresa da parte di Trenitalia" il che significa che il servizio dovrà essere remunerativo per le casse aziendali. Se non verranno venduti abbastanza biglietti, potrebbe venire sospeso.
Non si tratta dunque di un regalo di Trenitalia e neanche di un riconoscimento delle istanze "sociali" del territorio. I foggiani dovranno pagarsi da soli il costo del servizio, e vale la pena sottolinearlo viste invece le numerose concessioni di cui hanno goduto Rfi e Trenitalia, spesso disattendendo gli stessi accordi istituzionali.
Fanno dunque bene le organizzazioni  sindacali Cgil, Cisl e Uil a mantenere lo stato di agitazione proclamato qualche settimana fa, e culminato con un sit in nel piazzale della stazione. Il sindacato ha fatto sapere che non parteciperà, in segno di protesta, alla cerimonia di inaugurazione per l’attivazione della tratta ferroviaria Cervaro – Bovino, che si terrà domani, mercoledì 28 giugno, alla presenza del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il sindacato intende così protestare "contro la mancata attenzione da parte del Governo e di RFI nei confronti del territorio provinciale di Foggia e della sua utenza ferroviaria, posizione espressa nella manifestazione unitaria di CGIL, CISL e UIL del 31 maggio 2017."
In quella occasione, le organizzazioni sindacali scesero in piazza chiamando alla mobilitazione territoriale unitaria tutti gli attori sociali, politici ed istituzionali della provincia, per contrastare le politiche regionali dei trasporti messe in atto da RFI e Trenitalia, considerate penalizzanti per gli utenti foggiani.  Le segreterie territoriali di CGIL, CISL e UIL di Foggia contestavano, in particolare, la decisione di Trenitalia di escludere la Stazione di Foggia dal transito dei treni veloci verso Roma.  Per queste ragioni, CGIL, CISL e UIL di Foggia hanno quindi deciso non solo di non partecipare alla inaugurazione della tratta Cervaro – Bovino ma anche di proseguire la mobilitazione territoriale.
“Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini della provincia di Foggia – affermano i segretari generali territoriali di CGIL, CISL e UIL di Foggia, Maurizio Carmeno, Emilio Di Conza e Gianni Ricci - perché bisogna far sentire con forza al Governo, al Ministero dei Trasporti, a RFI ed a Trenitalia, la voce di un territorio ormai stanco di essere umiliato e che non accetta di essere bypassato dal sistema ferroviario senza alcuna valida giustificazione e senza il minimo e doveroso confronto con le rappresentanze sociali ed istituzionali. In questa direzione, invitiamo tutti i cittadini e tutti i rappresentanti istituzionali e sociali a disertare quella che è una sterile passerella in un territorio che merita ben altre e concrete attenzioni”.



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