Notte fonda per il Foggia
È notta fonda per il Foggia. La squadra di Grassadonia rimedia la terza sconfitta consecutiva, forse immeritatamente, ma la legge del calcio è spietata: poco prima della rete decisiva segnata da Gravillon, i satanelli aveva sprecato la più ghiotta delle occasioni, mandando sulla traversa, con Mazzeo, un penalty fischiato dall'arbitro per un fallo su Galano.
Per il resto la partita è stata equilibrata, anzi le statistiche dicono che il Foggia ha tirato più degli avversari (15 tiri, di cui 3 in porta, contro i 9, di cui tre in porta, dei padroni di casa) e ha marcato un maggior possesso palla (53% contro 47%) ma tutto questo non è stato sufficiente a tornare dallo Stadio Adriatico con un punto, che avrebbe fatto morale.
Il Pescara ha vinto sfruttando la sola occasione da gol che ha creato in 90', il Foggia non è riuscito a trasformare il rigore, che avrebbe potuto indirizzare la gara in un senso del tutto diverso.
La fortuna non accompagna i rossoneri in un momento già delicatissimo del campionato.
Ma non si può invocare soltanto la sfortuna. L'impressione è che mister Grassadonia debba cambiare qualcosa, sia nell'assetto tattico (troppo isolato Mazzeo nel 4-3-2-1 con cui l'allenatore schiera la squadra), sia negli uomini in campo.
Il giovane Carraro ha i piedi buoni e una buona visione di gioco: ma ha bisogno di crescere e nel ruolo chiave di play maker, che l'anno scorso Greco ricoprì alla grande, evidenzia qualche problema.
L'esordio di Galano è la sola nota lieta che il Foggia si porta via dal deludente pomeriggio pescarese. L'ex barese ha giocato per circa mezz'ora, ha propiziato il rigore dimostrando di essere l'uomo di maggior caratura tecnica dell'organico rossonero, che può fare la differenza e innescare quel cambio di passo necessario per risalire la china, che comincia a diventare complicata.
Proprio l'azione del penalty, nata da un rapido scambio tra Mazzeo e lo stesso Galano, poi atterrato in area, ha dimostrato la necessità delle due punte.
La salvezza dista 8 punti, tanti quanti separavano la squadra rossonera dalle altre contendenti alla prima giornata. L'handicap con cui il Foggia aveva cominciato il campionato resta immutato, ma intanto se ne sono andate già 4 partite.
I tifosi mugugnano. Bisogna voltare pagina immediatamente. Per Grassadonia la prossima partita casalinga con il Padova (ore 21.00, mercoledì 26 settembre) sa già di ultima spiaggia.
Per il resto la partita è stata equilibrata, anzi le statistiche dicono che il Foggia ha tirato più degli avversari (15 tiri, di cui 3 in porta, contro i 9, di cui tre in porta, dei padroni di casa) e ha marcato un maggior possesso palla (53% contro 47%) ma tutto questo non è stato sufficiente a tornare dallo Stadio Adriatico con un punto, che avrebbe fatto morale.
Il Pescara ha vinto sfruttando la sola occasione da gol che ha creato in 90', il Foggia non è riuscito a trasformare il rigore, che avrebbe potuto indirizzare la gara in un senso del tutto diverso.
La fortuna non accompagna i rossoneri in un momento già delicatissimo del campionato.
Ma non si può invocare soltanto la sfortuna. L'impressione è che mister Grassadonia debba cambiare qualcosa, sia nell'assetto tattico (troppo isolato Mazzeo nel 4-3-2-1 con cui l'allenatore schiera la squadra), sia negli uomini in campo.
Il giovane Carraro ha i piedi buoni e una buona visione di gioco: ma ha bisogno di crescere e nel ruolo chiave di play maker, che l'anno scorso Greco ricoprì alla grande, evidenzia qualche problema.
L'esordio di Galano è la sola nota lieta che il Foggia si porta via dal deludente pomeriggio pescarese. L'ex barese ha giocato per circa mezz'ora, ha propiziato il rigore dimostrando di essere l'uomo di maggior caratura tecnica dell'organico rossonero, che può fare la differenza e innescare quel cambio di passo necessario per risalire la china, che comincia a diventare complicata.
Proprio l'azione del penalty, nata da un rapido scambio tra Mazzeo e lo stesso Galano, poi atterrato in area, ha dimostrato la necessità delle due punte.
La salvezza dista 8 punti, tanti quanti separavano la squadra rossonera dalle altre contendenti alla prima giornata. L'handicap con cui il Foggia aveva cominciato il campionato resta immutato, ma intanto se ne sono andate già 4 partite.
I tifosi mugugnano. Bisogna voltare pagina immediatamente. Per Grassadonia la prossima partita casalinga con il Padova (ore 21.00, mercoledì 26 settembre) sa già di ultima spiaggia.
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